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PILLOLA - PILL REVIEW
AUTUMN IN SCOTLAND by Karen Ranney
Year: 2006
Genre: Historical (Scotland 1838)
Format: paperback
Sensuality Rating / Livello di Sensualità: Warm / Caldo
Rating/Voto: 6,5/10
Inedito in Italia
Easy reading, enjoyable plot and characters.
A bit slow, a lot of introspection and few dialogues, sometimes I would have liked more talking between the H/H, and a bit more of "verve" and action.
*A deserted wife, a black sheep coming back home, a missing husband and a treasure to find = recipe for true love*
Charlotte is wedded and bedded just for her dowry, and after a week deserted by her husband, George McKinnon, the Earl of Marne. She goes to Scotland to find him, and instead she finds an almost ruined castle and a couple of english-hating servants, but no sign of her husband, fled with all her money. She can go back to England humiliated, or stay and try to make her own life, and she decides to stay. Five years later, after she survived the first awful years and reached her success with her school for girls, her husband come back.
Dixon is always been the black sheep, has always envied his cousin for his title, for the castle of Balfurin and hated him for wasting and gambling his fortune away.
He's coming back from Malaysia, where he fled years ago and made a fortune of himself, but when he arrives there is none who recognize him, worst, he is mistaken for his cousin, the earl. He try to explain he's just Dixon, but when he sees an angered and hateful, but beautiful Charlotte, he hesitates. Then, when he begins to understand what George has done, he decides to go on with the comedy and find out what's happened to his cousin.
How to do this? By following his traces in the searching of Balfurin legendary Treasure, and finding in the meantime that he's getting used in being "the earl", and in desiring "his wife". I won't tell you the end.
Una lettura scorrevole, trama e personaggi piacevoli.
Un po' lento, con molta introspezione e pochi dialoghi, a volte mi sarebbe piaciuta un po' più di conversazione tra eroe ed eroina, e un po' più di verve e azione.
*Una moglie abbandonata, una pecora nera che torna a casa, un marito scomparso e un tesoro da trovare = ricetta per il vero amore*
Charlotte viene sposata e portata a letto solo per la sua dote, e dopo una settimana dal matrimonio suo marito, George McKinnon, conte di Marne, la abbandona. Lei va in Scozia per trovarlo, ma invece trova un castello in rovina e una coppia di vecchi servitori che odiano gli inglesi, e nessun segno di suo marito, fuggito con tutto il suo denaro. A questo punto,Charlotte può tornare in Inghilterra umiliata, o restare e costruirsi una vita sua, e decide di restare. Cinque anni più tardi, dopo che è sopravissuta ai primi terribili anni ed ha raggiunto il successo con la sua scuola per giovinette, improvvisamente suo marito ritorna.
Dixon è sempre stato la pecora nera, ha sempre invidiato il cugino per il suo titolo, per il castello di Balfurin e lo ha odiato per il suo gusto a sperperare la sua fortuna al gioco.
Sta ritornando dalla Malesia, dove è scappato tanti anni prima e dove si è costruito una fortuna sua, ma quando arriva non c'è nessuno che lo riconosce, peggio ancora, viene scambiato per suo cugino, il conte. Cerca inizialmente di chiarire il malinteso, che lui è solo Dixon, ma quando vede una bellissima e furiosa Charlotte, esita. In seguito, quando inizia a capire quello che George ha fatto, decide di continuare la commedia e di scoprire cosa è accaduto a suo cugino.
In che modo condurre le indagini? Seguendo le sue tracce alla ricerca del leggendario tesoro di Balfurin, e realizzando nel frattempo, quanto è facile abituarsi ad essere "conte", e desiderare "sua moglie". Non vi rivelerò la fine
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