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Untitled
SPOILER: The Night Drifter – Susan Carroll
Editore / Publisher: Ivy Books – collana Historical Romance
Anno di pubblicazione / Year: 2000
Genre and setting / Genere e ambientazione: storico - paranormale – Inghilterra, Cornoviglia, 1805 circa
Format: Paperback
Sensuality Rating / Livello di Sensualità: warm / caldo
Edizione Italiana: Inedito
Collegamenti con altri libri / Connection to other books : è il secondo volume della trilogia St. Leger, così composta:
1 - LA MOGLIE IDEALE (The Bride Finder) – protagonisti Madeline Breton e Anatole St. Leger
2 - The Night Drifter – protagonisti Rosalind Carlyon e Lancelot (Lance) St. Leger
3 - Midnight Bride – protagonisti Kate Fitzleger e Valentine (Val) St. Leger
Può una semplice gita al mare segnare per sempre il destino di una donna?
Lady Rosalind Calryon certo non pensa nemmeno lontanamente a questa eventualità, mentre arriva insieme alla sua cameriera Jenny alla locanda del piccolo e pittoresco villaggio di Torrecombe, in Cornovaglia. Tutto quello che Rosalind cerca è il sapore della novità, magari con appena un pizzico di avventura - giusto quel tanto che spezzi la routine della sua vita di giovane vedova, ora che è terminato l’anno di lutto stretto. Del resto l’esistenza di Rosalind è sempre stata calma e placida, piatta fino alla monotonia. Figlia unica di genitori molto anziani e iperprotettivi, che l’hanno fin troppo coccolata, alla loro morte la sua tutela è passata a un rispettabile studioso, lord Arthur Carlyon, che qualche tempo dopo, quando Rosalind è diventata maggiorenne, le ha proposto di sposarla. All’inesperta Rosalind accettare la sua proposta è sembrata, all'epoca, la cosa più giusta e naturale da fare, benché l’uomo avesse oltre vent’anni più di lei: e tutto sommato il matrimonio è stato passabile, nonostante le due arcigne cognate e la distratta indifferenza di lord Arthur, troppo assorbito dai suoi studi per prestare attenzione alla giovane mogliettina. Ma ora anche lord Arthur è morto, e Rosalind a soli 21 anni si ritrova di colpo sola, per la prima volta nella posizione di prendere le redini della propria vita.
Ma… che fare, adesso?
Rosalind non è abituata a prendere decisioni, perché c’è sempre stato al suo fianco qualcuno pronto a prenderle per lei. Sa però che non ha nessuna intenzione di permettere alle due cognate di risucchiarla nella loro deprimente routine giornaliera fatta solo di casa e chiesa, secondo le regole del più rigido puritanesimo. Ed ecco che Rosalind si ricorda improvvisamente del reverendo Septimus Fitzleger, un vecchio amico di suo padre, che in occasione di una visita alle loro proprietà nella campagna dello Hampshire, quando lei era poco più di una ragazzina, le aveva raccontato storie arcane e meravigliose sulla sua terra, la leggendaria Cornovaglia, e si era fatto giurare solennemente da lei di venirlo a trovare, una volta diventata grande. Rosalind ha sempre amato alla follia le antiche leggende di Re Artù, del mago Merlino e dei cavalieri della Tavola Rotonda, ed ora che finalmente può disporre liberamente di se stessa le sembra che sia il momento perfetto per mantenere l’antica promessa, e vedere con i propri occhi le aspre scogliere battute dai marosi, le brughiere selvagge, e soprattutto quel castello da fiaba abbarbicato sulle rocce che precipitano a strapiombo nel mare di cui il reverendo Fitzleger tanto le ha parlato… Detto, fatto: Rosalind prepara armi e bagagli, e parte alla volta della Cornovaglia accompagnata dalla sua cameriera Jenny.
Magia e incantesimi, fantasmi, fate e folletti, antichi e oscuri sortilegi… Rosalind e Jenny non fanno che chiacchierare spensierate di queste cose, durante il viaggio e poi anche la sera a tavola, una volta arrivate nella locanda di Torrecombe, già pregustando le loro avventure del giorno dopo. Ma le avventure iniziano molto prima di quanto le due donne prevedano… Poche ore dopo, a notte fonda, Rosalind viene svegliata da una Jenny che trema terrorizzata e in preda a un vero attacco isterico grida che la taverna è infestata dai fantasmi, e che ne ha appena visto uno entrare in una stanza! Dopo averla tranquillizzata, Rosalind esita un attimo: forse dovrebbe chiamare il taverniere, oppure uno dei servi per investigare… ma in fondo, perlustrare gli angoli più bui di una taverna alla ricerca di uno spettro – di sicuro inesistente, ma pazienza - in un certo senso è già un'avventura, no? Un’occasione da non perdere, quindi! Così Rosalind, in camicia da notte e armata solo di una candela, inizia ad aggirarsi per i corridoi bui e silenziosi, finché arriva alla camera indicatale da Jenny, e col cuore in gola apre pian piano la porta… Ma non c’è niente nella stanza, a parte vecchi mobili ammonticchiati qua e là. Solo una specie di ripostiglio, pensa Rosalind suo malgrado un po’ delusa, con un sospiro … quasi non si accorgerebbe dell’uomo che se ne sta addossato al muro in silenzio, se mentre fa un passo indietro non gli passasse attraverso.
Rosalind barcolla, attraversata da una miriade di sensazioni contrastanti nello stesso tempo… luce e oscurità, calore e disperazione… e quando si gira, si ritrova a fronteggiare l’ombra evanescente di un affascinante cavaliere in armatura di maglia e tunica che sembra arrivare direttamente da Camelot. Sa che dovrebbe temere lo spirito, eppure nei suoi lineamenti e nell’espressione del suo viso Rosalind legge coraggio, onestà, sensibilità, lealtà, e una grande tristezza… un eroe, senz’altro; ma un eroe stanco di lottare, forse colpito da una sciagura… con voce tremante, Rosalind gli chiede chi lui sia. E con un’impercettibile esitazione, il fantasma risponde: “Lancelot.”
Sir Lancillotto del Lago! Rosalind non crede ai propri occhi: ha davanti a sé proprio l’eroe leggendario che è stato l’oggetto dei suoi sogni romantici fin da quand’era una bambina! Ed è bello, affascinante e dai modi eleganti e cavallereschi proprio come lei se l’era sempre immaginato! La donna inizia a tempestare lo spirito di domande, ma questi si schermisce, e, sia pure con grande cortesia, le dice addio e svanisce nel nulla.
La mattina dopo, Rosalind non sa che pensare della propria disavventura notturna. Forse è stato un sogno. Oppure, più probabilmente, una delle sue solite fantasticherie ad occhi aperti, per cui i suoi genitori si preoccupavano tanto quand’era piccola. O forse – chissà – per pochi, magici istanti ha visto davvero Lancillotto del Lago.
Comunque sia, Rosalind è decisa serbare per sempre nella memoria il ricordo del suo incontro con lo spirito come un dono raro, magico, infinitamente prezioso… ma il destino ha deciso diversamente. Il giorno stesso, Rosalind si reca a casa di Elfreda Fitzleger, la nipote del reverendo Septimus: proprio mentre la donna l’informa che purtroppo il nonno è morto qualche anno prima, arrivano dei visitatori inaspettati. Sono i “dannati” fratelli St. Leger, i due gemelli Lance e Val, brontola Elfreda, venuti di sicuro a chiederle l’unica cosa che un St. Leger può chiedere a una Fitzleger: una moglie. Ora che il nonno non c’è più, è proprio Elfreda, infatti, la nuova Cercatrice di Spose. Ma non appena Lance varca la soglia, Elfreda quasi suo malgrado lancia un grido trionfale: è LEI! E’ proprio Rosalind, la moglie destinata a Lance St. Leger!
Rosalind si gira, e… sviene. Sì, perché Lance St. Leger è in tutto e per tutto identico al “suo” sir Lancillotto. Ma è un uomo decisamente in carne ed ossa, e anzi il sangue che gli scorre nelle vene dev'essere parecchio bollente, a giudicare dal fatto che col pretesto di rianimarla la spoglia a metà.
Bastano pochi minuti di conoscenza reciproca, però, e Rosalind capisce che – somiglianza a parte – Lance St. Leger non ha assolutamente nulla in comune col galante sir Lancillotto del suo sogno: è sfacciato, insolente, volgare e insensibile. Un vero bestione, insomma. Anche se, bisogna ammetterlo, è una gran bella bestia… basta vedere come gli stanno quei pantaloni attillati in modo quasi indecente con cui se ne va in giro, noncurante. Rosalind non può negare di sentirsi attratta da lui, sia pure, ovviamente, in un modo esclusivamente fisico e carnale – ben lontano dal purissimo, romantico amor cortese che nutre per il suo malinconico cavaliere del sogno.
E’ un vero dilemma… o forse no?
Rosalind, infatti, non può sapere che nel castello dei St. Leger esiste un libro segreto, che parla delle singolari doti dei membri di questa famiglia, e che a proposito di Lance riporta queste inquietanti parole: “Di tutti i doni soprannaturali ereditati dalla famiglia St. Leger, nessuno è più sconvolgente e terrificante del potere di Lance St. Leger”...
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