Prima di tutto complimenti cara Meat, come sempre le tue recensioni sono bellissime.

Ho acquistato e letto in volata il libro e che dire.............NEMMENO PER ME E' PASSATO  CERTAMENTE INNOSERVATO.

E qui il tasto dolente. ...... (Nulla togliendo alla scrittura della Leigh, molto efficacie)......Non ho percepito tutta questa "onestà" da parte dei protagonisti specialmente in Mac.
Se non ci si scandalizza su scene di sesso estremo e di più, che occupano pagine e pagine, e non è il mio caso, andando oltre a tutto questo, posso dire che ho avuto moltissima difficoltà ad accettare la figura di uno dei protagonisti maschili, cioè Mac, il marito. Con tutta la mi più buona volontà non ci ho trovato molto amore nel rapporto che aveva con Keiley. L'ho trovato un personaggio egocentrico, edonista, manipolatore seppur vestito di gentilezza e disponibilità. Manipolatore a tal punto che trasforma Keiley, all'inizio una ragazza dolce e innocente in una persona pronta ad accettare "qualunque" decisione del marito.
 Ammetto che dietro a tutto questo si intuisce e si legge di un passato pieno di sofferenza e solitudine che porta Mac, a una neccessità quasi insopportabile, come in una sorta di bozzolo prottettivo, a vivere i rapporti amorosi scambiandosi la partner con un altro. (Sta di fatto che verso altri uomini, escludendo  Jethro, prova gelosia, tanto da proibire a Keiley  un colloquio di lavoro)
Ho avuto difficoltà a comprendere quanto Keiley sia stata veramente protagonista cosciente delle proprio scelte o portata per mano da un marito, da lei stessa descritto: maschio Alfa con la "A"  maiuscola, irritante, orgoglioso, arrogante e sfacciato. Beh difficile opporsi a un maschio così??? Per K.  capitava provassi tenerezza quando in certe pagine assumeva atteggiamenti forse a lei poco familiari.
Se dovessi scegliere tra i due protagonisti maschili, perchè di due si tratta, scelgo l'amico fraterno Jethro, sempre un passo dietro a Mac, molto più dolce, e intenso,  seppur   egli non sa vivere una relazione "amorosa" senza il supporto di Mac.
Postumi dell'infanzia, paura di soffrire ulteriormente, paura di fallire, protteggersi in un bozzolo chiuso  di sensualità estrema, edonismo, egocentrismo .........credo possa essere tutto questo.
Peccato però, trattando di argomenti così delicati e profondi,  sia stata data troppo  poca introspezione (a parte le due descrizioni delle nfanzie dei protagonisti maschili)..... è poi per dirla tutta e del poco sviluppo della parte thriller del libro!!!!!!!
Un libro forse non facile da leggere e da digerire........un spunto certamente per discutere!!!!!

Un abbraccio
PATTY

N.B. Spero tanto che leggereditore continui nella pubblicazione della serie. Adesso che ci avete aperto una porta............