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RECENSIONE IL CORSARO DELLA SEDUZIONE (Master of Seduction) di Kinley MacGregor
 
Prima pubblicazione anno: 2000 by Avon Books
 
Pubblicato in Italia da: Mondadori, I Romanzi no.868, luglio 2009
 
Ambientazione: Stati Uniti, circa 1780.
 
Livello di sensualità: warm (caldo)
 
Voto/rating: 6+/10
 
Collegamenti con altri libri: primo libro della miniserie dei “Sea Wolves”, così composta:
1 - IL CORSARO DELLA SEDUZIONE (Master of Seduction) - protagonisti Lorelei Dupree e Black Jack Rhys
2 - IL PIRATA E LA PRIGIONIERA (A Pirate of Her Own) - protagonisti Serenity James e Morgan Drake “Sea Wolf”
 
 
 
Lorelei Dupree è ricca, bella, viziata, capricciosa e molto sicura di sè stessa. Sicura al punto che quando il fidanzato Justin, che lei ha concupito per molti anni prima di farlo capitolare, le propone di parteciapre ad un piano per catturare il famigerato pirata Black Jack Rhys, lei accetta prontamente. Peccato che le cose non vadano come previsto: Black Jack, famoso oltre che per la sua audacia anche per le sue eccezionali doti amatorie, non verrà catturato ma sarà lui a catturare Lorelei ed a decidere di usarla come esca per il padre di Justin, il saguinario ammiraglio Wallingford, con cui ha molti conti in sospeso. Proteste, ribellioni e risibili tentativi di fuga non serviranno a nulla, Lorelei, divenuta prigioniera, dovrà condividere la vita del pirata, scoprendo che oltre ad una bellezza mozzafiato, egli possiede anche un cuore ed un senso dell'onore fortissimo. Allora per lei resistere al suo fascino si rivelerà impossibile, così come sfuggire ai propri brucianti desideri.
 
Mi fermo qui nel riassunto della trama, che è talmente infarcita di luoghi comuni, banalità ed assurdità da giustificare molti dei pregiudizi tuttora presenti nei confronti del romance.
Confesso che a tratti ho avuto difficoltà a proseguire nella lettura, vista la supeficialità e la scontatezza dell'impianto della storia, nonchè la vuotezza dei due protagonisti.
Lorelei: la tipica ragazza minuta e linguacciuta, immatura, cocciuta e prepotente, che non ha nessuna esperienza o conoscenza di vita, nè alcun talento particolare, ma che immediatamente fa perdere la testa al protagonista, per misteriosi e non giustificati narrativamente motivi. La tentazione di buttarla fuori bordo in pasto ai pescecani diviene per il lettore, in alcuni passi, davvero insostenibile.
Jack: bello, sensuale, seducente, strafottente, intelligente, colto, elegante, gentile, coraggioso, delicato, sensibile, generosissimo al limite dell'autolesionismo (davvero troppe doti a fronte di nessun difetto), che nonstante tutte le incredibili e molteplici avversità assomiglia più a San Francesco,che non ad un temibile e crudele pirata, il quale non riesce a resistere alla presunta malia di una giovinetta in fondo banale, lui il Maestro della seduzione!
Non ho trovato un solo momento verosimile in tutta la vicenda, ma solo una sequela di avvenimenti che difficilmente la logica non smonta in pochi minuti, con molti punti oscuri, mal tratteggiati od ignorati del tutto per comodità della scrittrice, che se si fosse impegnata solo un poco di più avrebbe potuto regalarci un romanzo ben più interessante.
Invece ci ritroviamo con una specie di bel bamboccio, che ci si vorrebbe dare a credere con  ben poca grinta, cinismo e coraggio di fare del male, riesce a controllare una ciurma di pirati, che poi si rivelano essere più onesti e buoni di frati francescani, tanto per restare in tema, con tanto di mogli oneste e timorate di Dio a bordo. Più che su una nave pirata par di essere ad un circolo del dopo lavoro ferroviario. Idem dicasi per i cattivi: alla fine scompariranno tutti in maniera assurda per permettere un lieto fine davvero sciocco e posticcio.
Ad un certo punto la MacGregor gioca la carta del patetico, cercando di commuoverci con una dose esagerata di melassa, quando Jack racconta della sua terribile infanzia, peccato che non ci sia alcun approfondimento psicologico e nessun dolore dietro alle sue parole, le quali subito si svelano per ciò che sono: un furbo espediente dell'autrice per accativarsi la simpatia del lettore e tentare di coprire le mancanze della trama.
Amo moltissimo le storie di pirati e corsari, per cui ho comprato questo libro con una certa aspettativa, andata poi completamente delusa; la noia si è presentata fin dalle prime pagine e non appena ho terminato l'ultima pagina, ho dimenticato tutto. Con il rimpianto di un'occasione sprecata per quella che è una brava scrittrice, con una spiccato talento narrativo, una buona capacità lessicale ed uno stile asciutto ma efficace, che unica nota positiva, giustificano la sufficienza. Oltre ai lunghi e biondi capelli di Jack, naturalmente. Insomma, un semplice prodotto commerciale, confezionato discretamente, nulla di più, nulla di meno. 

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