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RECENSIONE: QUELL'UNICO AMORE (Love only once) di Johanna Lindsey
Prima edizione: 1985 by Avon Books
Edito in Italia da: Mondadori, I Romanzi no.858, aprile 2009
Ambientazione: Regency
Grado di sensualità: warm (caldo)
Voto/rating: 6,5/10?
Collegamenti ad altri romanzi: primo volume della saga Malory così composta:
1 - QUELL'UNICO AMORE (Love only once): protagonisti Regina Ashton e Nicholas Eden
2 - Tender rebel: protagonisti Roslynn Chadwyck e Anthony Malory
3 - OCEANO DI PASSIONE (Gentle rogue): edizione Euroclub, protagonisti Georgina Anderson e James Malory
4 - The magic of you: protagonisti Amy Malory e Warren Anderson
5 - DIMMI CHE MI AMI (Say you love me): pubblicato da diverse case editrici tra cui Euroclub e Sperling, protagonisti Kelsey Langton e Derek Malory
6 - The present: protagonisti Anastasia e Christopher Malory, più quella di Molly & Jason
7 - A loving scoundrel: protagonisti Danny e Jeremy Malory
8 - Captive of My Desires: protagonisti Gabrielle Brooks e Drew Anderson
9 - No Choice But Seduction: protagonisti Katey Tyler e Boyd Anderson
Nicholas Eden, visconte di Montieth, è giovane, bello, ricco e molto annoiato. Conduce una vita dissipata ormai da diversi anni e nemmeno le donne più belle e sensuali riescono ad interessarlo per più di una fugace avventura. Almeno fino a quando, volendo giocare un brutto tiro all'ultima amante a cui si appresta a dare il benservito, rapisce per errore la deliziosa e volitiva Regina Malory. Il suo candore, unito alla notevole bellezza ed allo spirito pungente, lo seducono immediatamente ma non lo spingono certo a sposarla, come invece vorrebbe il numeroso parentado di lei, per riparare al rapimento che le ha rovinato la reputazione. Regina dapprima sarebbe d'accordo con lui ed eviterebbe volentieri il matrimonio con un notorio libertino, ma poi pensando alla lunga ed estenuante ricerca di uno sposo a cui i suoi la stanno obbligando da due anni ed al danno irrimediabile alla sua reputazione, concorda con la famiglia, anche perché così facendo eviterà che uno dei suoi zii si batta in duello con Nicholas. Ovviamente anche il fatto che sia già infatuata del visconte e che abbia tutta una serie di desideri licenziosi su di lui ha il suo peso. Nicholas sarà obbligato a cedere e benché l'attrazione fisica che nutre per la giovane sia forte e pulsante, il rancore per quella coercizione sarà più potente e lo spingerà ad abbandonare la sposa appena dopo la cerimonia. Un matrimonio senza speranza, apparentemente. Ma le vie del destino, come quelle del cuore sono misteriose ed a volte da un piccolissimo seme può germogliare la vita e con essa la prospettiva di un futuro.
Confesso che ho difficoltà nella valutazione di questo romanzo. Vi sono parti sentite e commoventi, soprattutto verso la fine, dove i personaggi emergono prepotentemente e gli scontri tra i protagonisti sono una maniera per farceli conoscere meglio in tutte le loro sfaccettature ed allo stesso tempo per mostrare la loro maturazione ed il loro cambiamento. E dove sia Regina che Nicholas acquistano notevole spessore, così come i personaggi della zia e della madre di lui, che invece nella sezione iniziale risultano poco definiti, o come nel caso di Regina sembrano tra il cliché e l’evanescente. Ma nel complesso non riesco ritrovare in questo libro, se non a sprazzi, lo stile ed il vigore narrativo della Lindsey. La quale non si può certo definire eccelsa, non cerca certo la profondità, ma ha sempre prodotto opere di buona ed in alcuni casi ottima qualità, con eroi maschili assolutamente e totalmente alfa, con eroine combattive, con sentimento e sesso dosati nella giusta misura e tanta, tanta ironia, insomma una garanzia di godibilità. Ecco, qui mancano questi elementi e quando presenti lo sono in maniera decisamente smorzata ed in tono minore. Vorrei poter dire che è piena responsabilità dell’autrice, ma non ne sono convinta. Putroppo siamo di fronte ad una traduzione non delle migliori, che in primis appiattisce lo stile peculiare della Lindsey, non rendendole giustizia, banalizzando situazioni e facendone svanire l’impronta distintiva. Inoltre sembra un’opera poco omogenea, con una parte iniziale affrettata, una centrale asciugata e solo quella terminale pienamente sviluppata. Solo lì, come precedentemente scritto, ritrovo i dialoghi e lo spirito della Lindsey, come una crisalide che uscisse dal suo bozzolo e finalmente apprezzo Regina: la capisco e la appoggio nella sua lotta per la propria unione. Finalmente comprendo le riserve di Nicholas e giustifico una parte della sua balordaggine, l'uomo che non deve chiedere mai in realtà ha molte fragilità, mi appassiono alle loro vicende, con un interesse molto più vivo che non quello tiepido dei primi capitoli e sono contenta di averli conosciuti. Non vi è dubbio invece che i Malory siano eccezionali, anche se appaiono poco i membri della famiglia lasciano il segno.
Mi hanno entusiasmato? No. Mi hanno ben intrattenuto, tutto sommato, comprese le riserve testè esposte? Assolutamente si, ma la mia valutazione è purtroppo viziata, avrebbe potuto essere più alta, mi riservo una lettura dell'originale per sciogliere ogni dubbio, comunque lo consiglio, in particolare alle amanti della Lindsey.
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