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7 anni 25 settimane fa
Fanfiction
by Maet
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CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
Dream heroes
Alcuni eroi da sogno...
1) Mercato, costi e
1) Mercato, costi e concorrenza.
Personalmente credo che il problema non sia tanto che gli editori siano brutti sporchi e cattivi, ma che in Italia non c'è concorrenza. Negli US ogni mese escono più di un centinaio di romance, considerati tutti i generi, compreso gli erotici. Qui da noi? Ci sono solo due case editrici che tengono le redini del mercato (ok, tre, più il mercato degli editori on line a pagamento, ma quanto contano?) Possono quindi fare ciò che più gli conviene -e non è detto che sia sempre fatto male- senza timore di perdere lettrici. Dal punto di vista economico, ciò significa non tanto purgare il racconto, quanto tagliarlo. La carta costa, la stampa anche, l'editing pure, la distribuzione in edicola anche. Quindi i tagli sono probabilmente necessari per stare dentro ai costi grezzi, per raggiungere se non superare il cosiddetto breakeven (quando i ricavi coprono le spese) scopo non recondito di ogni direttore responsabile.
2) Censura?
Credo che gli editori non si interessino alla moralità di chi legge, anche perchè ormai le collane indirizzano le lettrici ai diversi generi (qUindi, se sei una bacchettona e ti compri la collana super steaming hot sono cavoli tuoi). A questo proposito, sarebbe interessante verificare se anche alle scene non di sesso venga riservato lo stesso trattamento di taglia e cuci, di censura, se preferite. Non scordiamoci neanche che, come mi diceva la Hoyt in un'intervista per il blog su cui scrivo, le autrici abitualmente prendono i soldi per vendere i diritti all'estero, ma non hanno alcuna autorità di intervenire sulla traduzione o sulle scelte grafiche degli editori esteri. Le autrici non sono delle vittime della censura. Se non volessero vedere i loro libri tagliati, potrebbero evitare di venderne i diritti se non a certe condizioni (credo, anche se non sono certo un esperta, che i diritti per l'estero, almeno negli Us, vengano ceduti all'editore interno che a sua volta li cede a quelli esteri).
3)Lo stesso trattamento anche agli altri romance?
Leggo solo in inglese per scelta -la prosa anglosassone scorre meglio di quella italiana, è un modo per rimanere in esercizio e grazie a internet il mercato non ha limiti temporali, nè tanto meno di qualità o quantità.
Gli erotici non sono nella mia lista dei desideri. Gli unici quasi erotici che avevo precedentemente letto erano due di Lora Leigh, acquistati pensando fossero dei romantic suspense. Onestamente non mi interessano più di tanto, anche perchè il top lo raggiugono sempre - e i due esempi lo confermano - dal lato b. Non che la cosa mi scandalizzi, ma è ripetitiva. E poi, personalmente, preferisco sempre il prima, al durante, perchè la seduzione -se ben descritta attraverso i cinque sensi- è molto più erotica e affascinante dell'atto in se stesso. Perchè è una scommessa, e quando leggi non sai ancora se questa scommessa verrà vinta.
4) I tagli mi infastidiscono perchè:
Sono una mancanza di rispetto verso chi ha scritto e verso chi legge, certo.
Ma anche perchè- nel caso delle scene osè - non sono tanto le descrizioni anatomiche a venir ridotte e purgate o stravolte, quanto le motivazioni che hanno condotto i nostri due - o tre, forse anche quattro?- eroi a darci dentro.
Cosa che invece le autrici anglosassoni tengono a spiegare al lettore dettagliatamente, fino alla nausea. Questa deviazione brusca dalle intenzioni di chi ha scritto trovo fastidiosa. Perchè temo che questo genere di tagli approssimativi incomba anche sul romance non esplicitamente erotico, in quello che amo leggere e che anche per questo continuerò a leggere in originale. Sarei curiosa di fare lo stesso lavoro di confronto (non solo sulle scene erotiche) su autrici note come la Heath o la Chase o la Beverly che non ci vanno giù leggerissime, con le scene d'amore, anche se al lato b non ci sono ancora arrivate.
Un caro saluto
Georgette