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7 anni 3 settimane fa
Fanfiction
by Maet
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
Dream heroes
Alcuni eroi da sogno...
grazie Tiziana di aver
grazie Tiziana di aver espresso queste osservazioni. Parto dall'ultima: i nomi Vivilla e Florisia sono nomi reali quanto il suo e non frutto o elaborazione della fantasia. Sanno d'altri tempi ma quanti di noi ereditano i nomi dei nonni e delle nonne? Rammenta la miss Italia di nome Edelfa? Di conseguenza è ovvio che quando mi capita di leggerli o di sentirli io li inserisca nel contesto di romanzi ottocenteschi, o che dir si voglia. Sono più che adatti, non le sembra? Non posso chiamare le mie protagoniste Deborah o Naomi. Quanto al linguaggio che trova verboso, è la prima volta che qualcuno esterna una critica del genere ma ne terrò conto. Stiamo pur sempre parlando di romanzi storici e ci deve essere un minimo riscontro di fedeltà linguistica all'epoca. Quanto all'essere messo in bocca a personaggi che per status sociale dovrebbero esprimersi come rozzi bifolchi, mi scusi, ma ho conosciuto contadini che per ciò che compete la cultura erano certamente più eruditi certi sgrammaticati individui che sbagliano persino gli avverbi. I miei nonni mantovani, per esempio, lavoravano la terra ma erano andati a scuola e firmavano con il loro cognome anzichè con una croce. L'estrazione sociale non comporta necessariamente ignoranza. Non crede che sia sufficiente leggere per acquisire una buona proprietà di linguaggio? Per ciò che concerne Sogni di vetro, un romanzo giudicato dalla maggior parte delle lettrici "strepitoso" ( c'è una sua eloquente recensione su una pagina di questo sito che la invito a leggere) lei dimentica che nel genere romance ci sono degli sterotipi da cui non si può derogare. Il conflitto tra i due protagonisti è un classico che viene riproposto da tutte le autrici: non se n'è accorta e lo ha rilevato soltanto nel mio romanzo? Se è così le basta sfogliarne qualche altro per accertare che creare questo tipo di pathos è fondamentale in una storia d'amore. Tra l'altro, sogni di vetro è uno spunto reale di una vicenda che ho elaborato e trasportato in una cornice d'epoca, glielo assicuro. Non mi pare infine che tra Vito e Virginia ci sia un solo un barlume di insofferenza. E' pura passione dall'inizio alla fine benchè, come capita anche ai giorni nostri, il pregiudizio si frappone continuamente tra loro. Ma lo ha letto davvero questo romanzo? Attendo la sua risposta, Tiziana. mariangela camocardi.