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RECENSIONE: SIGNORE DELLA NOTTE (Beauty and the baron) di Deborah Hale
Edizione originale: Mass market Paperback
Pubblicato in Italia da: Harlequin Mondadori,serie I GRANDI ROMANZI STORICI,n.438,aprile 2004.
Livello di sensualità: warm (caldo)
Formato: Paperback
Ambientazione: Inghilterra,1818
Angela Lacewood vive come parente povera presso alcuni zii.A causa anche dell’indifferenza che i parenti nutrono nei suoi confronti,non nutre alcuna speranza di sposarsi, e dedica le sue giornate ad aiutare i poveri e le persone malate o sole.Un giorno riceve una visita alquanto inattesa: il famoso Lucius Daventry,un tempo noto libertino, che dopo essere tornato devastato nel corpo e nell’anima dalla guerra contro Napoleone (è costretto ad indossare una maschera per coprire il volto devastato) si è ritirato nel suo palazzo con l’unica compagnia del vecchio nonno, il conte di Welland,a cui Angela è molto affezionata avendolo visitato spesso perché lo sapeva solo.
Lucius comunica alla giovane che il nonno è in fin di vita, e che ha deciso di allietare i suoi ultimi giorni fingendo di esaudire il suo più grande desiderio:assistere al suo fidanzamento con Angela, che l’anziano stima moltissimo.Ovviamente per fare ciò ha bisogno della sua complicità, e conta sull’affetto che la giovane nutre per il nonno:in ogni caso, il fidanzamento sarà finto e verrà sciolto alla morte del nonno,liberando entrambi da qualsiasi obbligo,Angela accetta, e nei primi tempi entrambi sono davvero convinti di farlo per amore del nonno, ma col passare del tempo gli avvenimenti prendono una piega inaspettata per entrambi…
Come suggerisce il titolo originale, la trama ricalca una variante della favola della Bella e
E’un tema non facilissimo che spesso può cadere nel pietismo e nella lacrima facile e allora diventa molto fastidioso leggere un libro del genere.
Ma questo per fortuna non è il caso del romanzo in questione:il personaggio di Lucius è ben descritto e approfondito, a parte forse l’esagerata aura di mistero di cui è circondato all’inizio del libro, e dovuta alla sua insolita abitudine a uscire di notte per recarsi sulla collina per qualche misteriosa attività(che si scoprirà leggendo il romanzo, e che non mi ha lasciato più di tanto a bocca aperta). E’ un uomo segnato nel corpo in modo terribile (una parte della faccia interamente devastata, tanto da costringerlo a portare una maschera), e questi segni che si porta dietro dalla guerra gli hanno rovinato la vita:lui, che una volta era il più bel libertino di Londra, ora rifugge persino la luce del sole e la compagnia di qualsiasi essere umano che non sia il nonno e si dedica a misteriosi passatempi notturni che gli guadagnano il soprannome “Lord Lucifero” perché tutti temono che faccia chissà cosa (questo solo perché esce di notte? Ma si facciano i fatti loro!!!).
L’unica persona a fare breccia nel suo animo maltrattato sarà proprio la più improbabile delle creature, Angela, una giovane abbastanza maltrattata dalla vita,unita a lui inizialmente solo dall’affetto verso il nonno che li porta ad inscenare un fidanzamento che, prevedibilmente, li porterà a conoscersi,frequentarsi e…da cosa nasce cosa.La trama è la stessa di tanti romance, ma i personaggi non sono banali e lo sviluppo delle loro emozioni e sentimenti è lineare; certo la parte che rimanda al “Cyrano de Bergerac” poteva anche non esserci, non colpisce più di tanto…. ma il libro è molto gradevole da leggere.
Tiziana
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