Rispondi al commento
Untitled
Liz Fielding: THE SHEIKH AS HERO
Liz Fielding: LO SCEICCO COME EROE
The Sheikh, as hero, burst onto feminine consciousness when, in 1919, E M Hull’s bestselling novel, The Sheik seized the imagination of a generation of women.
Sheik Ahmed ben Hassan is portrayed as the archetypal alpha male. Commanding, driven, set apart from society by his role as leader. Putting himself outside of civilisation when he kidnaps the boyish, aristocratic English girl, Diana Mayo – a symbol of everything he most hates -- raping her, keeping her his prisoner.
What then, for the millions of women who were swept away by Hull’s book, could possibly be the attraction in this character? What was the power of The Sheik ?
At the beginning of the twenty century society deemed that sex was something that “nice” women did out of duty, on their back, with their eyes closed and the light off. In The Sheik, Hull gave them – without ever lifting the tent flap -- the fantasy of the forbidden; guiltless, white-hot sex. Diana struggles, screams, declares she would kill herself if Sheik Ahmed had not taken her pistol and, having resisted with every fibre of her being, she is morally off the hook, free from the censure of society. And what happens next, of course, is that the stunningly virile Sheik Ahmed awakens the sensuality in this almost asexual young woman, but awakens it for him alone.
Sheik Ahmed never admits to feeling anything for Diana. Only when she is kidnapped by his enemy does he reveal the strength of his passion, putting his life on the line to save her. Only in delirium, hovering between life and death, are his feelings revealed and, all but destroyed by what he’s done to her, it is Diana who redeems him with her love.
It’s a powerful story and one that romance writers have been revisiting ever since; the Greek ship owner, the ruthless Sicilian, the Italian count are versions of “The Sheik” in an Armani suit. Powerful men brought to their knees by love. Yet of all these mythic heroes, the Sheikh alone carries an air of mystery and romance that was once the prerogative of royalty, the rich.
He is different. Exotic in manner and in dress. Unfathomable. Not just able to live in the desert, but most happy in its empty spaces. Even though the Sheikh may own a penthouse, wear fine broadcloth when the occasion demands, he retains the aura of man not just in command of, but at one with his environment. He is the cowboy in robes and when danger threatens, his strength and protection are absolute.
These are the characteristics that make him, still, a powerful, a compelling hero in the romance genre.
I have had two Sheikh stories published – with two more in production. In my first, HIS DESERT ROSE, published in 2000, I took as my model the classic story. When Prince Hassan al Rachid kidnaps beautiful international journalist Rose Fenton, she shows all the spirit of Diana Mayo, even attempts escape. But Prince Hassan’s motives are political, and Rose has her own agenda. It’s his story that she wants and by kidnapping her, concealing her at his desert oasis, he has played straight into her hands. Despite the fact that this is a complete switch on E M Hull’s The Sheik, as with the beginning, the end has echoes of the original. Hassan kidnaps her, but then Rose, in enslaving him, becomes the hero of her own story.
And that, I suspect, is the secret of the Sheikh romance. The heroine has to be as strong as the hero. Not necessarily one of those feisty females, who gives as good as she gets, but a woman who is strong to the core. Lucy Forrester, the heroine of THE SHEIKH’S GUARDED HEART, is not, at first glance, strong. Her entire life has been dictated by the whims of others and yet, when confronted by difficult choices she never hesitates to do what is right. Even confronted with treachery and betrayal, her only thought is of the innocent. It’s a thought that nearly costs Lucy her life.
Sheikh Hanif al-Khatib, a man mired in guilt and grief, who has put himself out of society, exiling himself in the desert, rescues her in a classic “sheikh” moment, lifting her onto his horse, carrying her away from danger. But this is the twenty-first century and he’s still holding her, keeping her safe, on the helicopter he summons to ferry her to the nearest hospital. At this point he should be able to walk away, hero stuff done. Except that she’s alone, with no one to take care of her and honour demands more.
The hero is, once again, held captive by the heroine, who as her wounds heal, sets about healing his soul.
And, yes, she enslaves him.
Lo Sceicco, come eroe, entra nelle coscienze femminili quando, nel 1919, il romanzo campione di vendite di E.M. Hull, The Sheik, conquistò l'immaginario di una generazione di donne.
Lo Sceicco Ahmed ben Hassan è descritto come il classico maschio alfa. Autoritario, condottiero, tenuto a distanza dalla società a causa del suo ruolo di leader. Si allontana dai suoi modi civili quando rapisce la ragazza inglese infantile e aristocratica, Diana Mayo - simbolo di tutto quello che lui odia di più - violentandola e tenendola prigioniera.
Quale era allora, per le milioni di donne che erano travolte dal libro di Hull, la possibile attrazione per questo personaggio? Quale era il potere dello Sceicco?
All'inizio del ventesimo secolo la società insegnava che il sesso era qualcosa che le donne "per bene" facevano per dovere, supine, con gli occhi chiusi e le luci spente. Nello Sceicco, Hull dava loro - senza nemmeno sollevare un lembo della tenda - la fantasia del proibito; sesso senza colpa e al calore bianco. Diana combatte, urla, dichiara che si sarebbe uccisa se lo Sceicco Ahmed non le avesse tolto la pistola e, avendo resistito con ogni fibra del suo essere, lei è moralmente assolta, libera dalla censura della società. E quello che accade dopo, naturalmente, è che il sorprendentemente virile Sceicco Ahmed risveglia la sensualità in questa quasi asessuata giovane donna, ma la risveglia solo per se stesso.
Lo Sceicco Ahmed non ammette mai di provare qualcosa per Diana. Solo quando lei è rapita dal suo nemico lui rivela la forza della sua passione, mettendo a rischio la sua vita per salvarla. Solo nel delirio, lottando tra la vita e la morte, i suoi sentimenti sono svelati e, per niente distrutta da quello che lui le ha fatto, è Diana che lo redime con il suo amore.
E' una storia potente e uno di quei romanzi d'amore che le scrittrici hanno rivisitato fin da allora; l'armatore greco, lo spietato siciliano, il conte italiano sono versioni de "Lo Sceicco" in vestito di Armani. Uomini potenti messi in ginocchio dall'amore. Tuttavia di tutti questi eroi mitici, lo Sceicco da solo si porta dietro un'aria di mistero e di romance che era una volta la prerogativa dei reali, dei ricchi.
Lui è diverso. Esotico nei modi e nell'abbigliamento. Impenetrabile. Non solo capace di vivere nel deserto, ma ancora più felice nei suoi spazi desolati. Se anche lo Sceicco possiede un attico lussuoso, indossa broccati preziosi quando è previsto dell'occasione, mantiene l'aura di un uomo non solo in comando, ma di uno a suo agio con il suo ambiente. Lui è il cowboy con la tunica e quando il pericolo minaccia, la sua forza e la sua protezione sono assolute.
Queste sono le caratteristiche che fanno di lui, ancora, un eroe potente e attraente nel genere romance.
Io ho avuto due storie di Sceicchi pubblicate - e altre due in produzione. Nella mia prima, HIS DESERT ROSE, pubblicata nel 2000, ho preso come modello la storia classica. Quando il Principe Hassan al Rachid rapisce la bella giornalista internazionale Rose Fenton, lei dimostra tutto lo spirito di Diana Mayo, tenta anche di scappare. Ma i motivi del Principe Hassan sono politici, e Rose ha il proprio piano. E' la sua storia che lei vuole, e rapendola, nascondendola nella sua oasi nel deserto, lui ha fatto il suo gioco. A dispetto del fatto che questa è una svolta totale dallo Sceicco di E.M. Hell, così come l'inizio, la fine richiama l'originale. Hassan la rapisce, ma poi Rose, nel renderlo suo schiavo, diventa l'eroe della sua stessa storia.
E poi, io credo, è il segreto del romance dello Sceicco. L'eroina deve essere forte quanto l'eroe. Non necessariamente una di quelle donne petulanti, che rendono pan per focaccia, ma una donna che è forte all'interno. Lucy Forrester, l'eroina de THE SHEIKH'S GUARDED HEART (Un fiore tra le dune), non è, al primo sguardo, forte. La sua intera vita è stata dettata dai capricci degli altri e tuttavia, quando messa a confronto con delle scelte difficili non esita mai a fare quello che è giusto. Anche messa a confronto con la slealtà e il tradimento, il suo unico pensiero è che ci sia dell'innocenza. E' un pensiero che quasi costa la vita a Lucy.
Lo Sceicco Hanif al-Khatib, un uomo infangato dalla colpa e dal dolore, che si è estraniato dalla società, esiliandosi nel deserto, la salva in un classico momento da "sceicco", sollevandola sul suo cavallo, portandola via dal pericolo. Ma questo è il ventunesimo secolo e lui la sta ancora reggendo, tenendola al sicuro, sull'elicottero che chiama per portarla al più vicino ospedale. A questo punto lui potrebbe andarsene, le cose da eroe compiute. Eccetto che lei è da sola, con nessuno che si prenda cura di lei e l'onore richiede di più.
L'eroe è, ancora una volta, tenuto prigioniero dalla eroina, che mentre le sue ferire guariscono, si appresta a guarire l'anima di lui.
E, sì, lei lo rende schiavo.
Contest
Who, in history or literature, is your most romantic hero?
Answer to the question Liz Fielding has made you through the comments and we will choose a winner. Then Liz will send a copy of the Italian edition of The Sheikh's Guarded Heart, and a handbag mini sewing compact, to the winner as soon as she receive her own copies :-)))
Chi è, nella storia o in letteratura, l'eroe più romantico per te?
Rispondi attraverso i commenti alla domanda che Liz Fielding ti ha fatto e noi sceglieremo un vincitore. Poi Liz manderà un copia dell'edizione italiana di The Sheikh's Guarded Heart, e un kit da cucito da viaggio, alla vincitrice, appena lei stessa riceverà le sue copie :-)))
About Liz Fielding: I've been reading since I was knee-high to a gnat. My mother taught me, the way she taught me all the good things in life. She read to me when I was little and then she bought me books of my own. Little Women, What Katy Did and Anne of Green Gables. I read them all until the covers fell off.
The only thing that is better than reading, is writing. Bringing to life characters that you love so much that finishing the book, leaving them to get on with their lives without you, is the hardest thing.
I started writing when my children were small and my engineer husband, John, was working abroad. We'd met working in Africa and had travelled the world together before settling down to raise our family.
My first romance, An Image of You, HR # 141, was set in Kenya, in a place I knew well, and was plucked from the slush pile because the feisty feminist heroine made my editor laugh. Emotion touched with humor has been the hallmark of my books ever since.
Now we live in the house that John built for us in Wales. The landscape is magical, with soft, misty hills, sudden rocky outcrops and crumbling castles. This is Carmarthenshire, the land of Merlin and, according to legend, half a mile from our home King Arthur and his knights are sleeping in a cave, waiting for a bell to be rung to summon them to action. It's nice to know that help is so close at hand should we ever need it!
Leggo da quando ero molto piccola. Mio madre mi ha insegnato, nel modo in cui mi ha insegnato tutte le cose buone della vita. Mi leggeva quando ero piccola e poi mi ha comprato dei libri tutti per me. Little Women (Piccole Donne), What Katy Did e Anne of Green Gables (Anna dai Capelli Rossi). Li ho letti fino a consumarli.
L'unica cosa che è meglio del leggere, è lo scrivere. Portare in vita dei personaggi che ami così tanto da finire il libro, lasciarli andare avanti con le loro vite senza di te, è la cosa più difficile.
Ho incominciato a scrivere quando i miei bambini erano piccoli e mio marito, un ingegnere, John, era a lavorare all'estero. Ci siamo incontrati lavorando in Africa e abbiamo viaggiato per il mondo insieme prima di sistemarci per crescere la nostra famiglia.
Il mio primo romance, An Image of You, Harlequin Romance #141, era ambientato in Kenya, in un posto che conoscevo bene, e fu scelto nel mucchio perchè la mia eroina femminista e petulante ha fatto ridere il mio editore. L'emozione con un tocco di umorismo è stata il marchio di fabbrica dei miei libri fin da allora.
Ora viviamo in una casa che John ha costruito in Galles. Il panorama è magico, con colline dolci e nebbiose, rocce improvvise e castelli in rovina. Questo è il Carmarthenshire, la terra di Merlino e, secondo la leggenda, a mezzo miglio dalla nostra casa re Artù e i suoi cavalieri stanno dormendo in una grotta, aspettando che una campana suoni per chiamarli all'azione. E' bello sapere che un aiuto è così a portata di mano se mai dovesse servire!
The Sheikh's Guarded Heart's Blurb: THE SHEIKH’S GUARDED HEART is at the emotional end of my personal writing scale.
Lucy Forrester has just discovered that the man she trusted has run up huge debts on her credit cards, fraudulently borrowed large sums of money against the house she’s inherited and that far from having an exciting new life with him, he’s disappeared leaving her broke.
And then it gets really bad...
Un reame nascosto tra dune di sabbia.
Un principe del deserto dal cuore ferito.
Una donna capace di lenire ogni dolore.
Mentre è sulle tracce dell'uomo che l'ha subdolamente ingannata, Lucy Forrester viene salvata da morte certa nell'implacabile deserto di Ramal Hanrah dallo sceicco Hanif. Il suo salvatore la conduce in un luogo segreto e straordinario: una tenuta da mille e una notte dove Lucy potrà ritrovare le forze. Hanif non sa spiegarsi perché, ma la giovane donna gli suscita un enorme senso di protezione e all'improvviso scopre di tenere moltissimo alla sua amicizia. Lucy, che ha avuto una vita avara di attenzioni maschili, prova un'istintiva attrazione per il fiero sceicco dall'anima tormentata. È troppo sperare che il suo amore possa agire da balsamo miracoloso sui colpi che il passato ha inferto al cuore di Hanif? Lucy è disposta a provare, e lui...
Excerpt
Ignoring her protestations he laid her on the sofa, propping her up with pillows at her back before kneeling beside her to unfasten and discard the ankle splint and its soggy lining. Then, having eased off her ruined sandals, he unwound his keffiyeh and carefully wiped the worst of the mud from her feet, her ankles before tossing that, too, aside.
Only then did he sit back on his haunches, look at her and on the point of scolding him for ruining the cushions, she held her tongue. Without the sun at his back, she could see how gaunt and hollow-eyed he looked, as if he hadn’t slept or eaten in days.
Her fault, she thought, her fault and without thinking, she reached out, wanting to comfort him, tell him how sorry she was, as he would have comforted her. For everything.
He caught her wrist before she could touch his face, held it in a grip of steel.
For what seemed like a year he held her there, an inch away from him. It was not enough. Heat fried the air between them, sucked Lucy’s breath from her body, licked along her limbs, reducing to ash all the hellfire lectures she’d been read about what happened to girls who succumbed to their wanton desires.
There was no defence against the power of such feelings, no barrier made that was strong enough to withstand this yearning to be held, kissed, possessed.
She hadn’t understood, until this moment, what all the fuss was about.
She felt her mouth soften, her lips part as his hand loosened its grip on her wrist, slid down the length of her arm until his fingers reached her hair, pulled loose the pin that held it back from her face, slid his hand beneath her neck to hold her, his willing prisoner.
The moment stretched endlessly as he lowered his mouth to hers then, as he brushed his lips against hers, she felt something deep inside her dissolve, melt.
All pain was forgotten as he leaned into the kiss, deepening it as a thirsty man might drink at a well and Lucy, blown away, matched his need with a passion that was a revelation to her, a desperate need beyond her wildest imaginings and she rose to meet him, wanting to feel the heat, the strength of his body against hers.
As if he knew, felt it too, he caught her at the waist, lifting her, holding her to him as if she were the last woman on earth, while his mouth, hard, almost desperate, obliterated everything but the sensory seduction of his body; the silky sweep of his hair against her cheek, the touch of his fingers at her nape, the salty, dusty taste of his skin.
And finally she understood the force that drove men and women to cross continents, conquer nations, give up their lives.
Estratto
Ignorando le sue proteste lui la fece distendere sul divano, mettendole dei cuscini dietro la schiena prima di inginocchiarsi al suo fianco per sciogliere e togliere le stecche dalla caviglia e le bende sporche. Poi, avendole tolto i sandali rovinati, lui sciolse la sua kefia e attentamente pulì quanto potè del fango dai suoi piedi, dalle sue caviglie prima di buttare anche quella da parte.
Solo allora si sedette sui talloni, guardandola e sul punto di rimproverarlo per aver rovinato i cuscini, lei si morse la lingua. Senza il sole alle sue spalle, lei potè ora vedere quanto lui appariva magro e con gli occhi incavati, come se non avesse dormito o mangiato da giorni.
Colpa mia, pensò lei, colpa mia e senza pensare, allungò la mano, volendo dargli conforto, dicendogli quanto era dispiaciuta, come lui aveva confortato lei. Per ogni cosa.
Lui catturò il suo polso prima che lei potesse toccare il suo volto, tenendolo in una presa d'acciaio.
Per quello che sembrò un anno lui la tenne lì, a pochi centimetri da lui. Non era abbastanza. Il calore fremeva nell'aria tra loro, risucchiando il respiro di Lucy dal suo corpo, scivolando lungo i suo lombi, riducendo in cenere tutte le lezioni sui peccati mortali che le erano state insegnate su quello che accadeva ad una ragazza che cedeva ai suoi desideri impudici.
Non c'era difesa contro il potere di sentimenti simili, nessuna barriera che fosse abbastanza forte da contrastare questo desiderio potente di essere tenuta, baciata, posseduta.
Lei non aveva capito, fino a questo momento, che cose era tutto quel predicare.
Sentì che la sua bocca si addolciva, le sue labbra si aprivano mentre la mano di lui allentava la presa sul suo polso, scivolando lungo il suo braccio fino a che le dita di lui raggiunsero i suoi capelli, sciogliendo il fermaglio che li teneva lontani dal suo volto, facendo scivolare la mano dietro il suo collo per tenerla, sua prigioniera consenziente.
Il momento durò all'infinito mentre lui abbassava la sua bocca sulla sua e poi, mentre sfiorava le labbra contro le sue, lei sentì qualcosa nel profondo che si dissolveva, si scioglieva.
Tutto il dolore era dimenticato mentre lui si chinava sul bacio, approfondendolo come un uomo assetato potrebbe bere da esso e Lucy, rapita, eguagliò il suo bisogno con una passione che era una rivelazione per lei, un bisogno disperato oltre le sue immaginazioni più selvagge e si sollevò per incontrarlo, volendo sentire il calore, la forza del suo corpo contro il suo.
Come se sapesse, se sentisse anche lui la stessa cosa, lui la afferrò per la vita, sollevandola, tenendola contro di lui come se lei fosse l'ultima donna sulla terra, mentre la sua bocca, dura, quasi disperata, le faceva dimenticare ogni cosa se non la seduzione dei sensi del suo corpo; la setosa carezza dei suoi capelli contro la sua guancia, il tocco delle sue dita sulla sua nuca, il sapore salato e sabbioso della sua pelle.
E finalmente lei capì la forza che spingeva uomini e donne ad attraversare continenti, conquistare nazioni, sacrificare le loro vite.
Un fiore tra le dune è uscito a giugno 2007 nella serie Harmony Jolly Romance
Commenti recenti
7 anni 2 settimane fa
7 anni 2 settimane fa
7 anni 2 settimane fa
7 anni 2 settimane fa
7 anni 2 settimane fa
7 anni 3 settimane fa
7 anni 3 settimane fa
7 anni 3 settimane fa
7 anni 3 settimane fa
7 anni 3 settimane fa