Perché una CE deve proporre il penultimo libro di una serie lasciando in panchina i primi cinque è incomprensibile e illogico, ma ormai ci hanno abituato alle cose più assurde che non dovrei nemmeno meravigliarmi troppo.
Almeno per quanto mi riguarda non so se lo avrei acquistato pur avendo letto i precedenti capitoli perché vi dirò che non è piaciuto poi molto anche se porta la firma di Susan Elizabeth Phillips.
La trama è discreta : un matrimonio saltato davanti all’altare dove è lo sposo ad essere abbandonato, una testimone di nozze e amica del cuore che instilla nella mente della sposa dei giusti dubbi, un paese in cui nessuno sembra riuscire a farsi i fatti propri e dei protagonisti che mi sono stati antipatici fin dal primo momento.
Lui, Ted Baudine, figlio del grande giocatore di golf Dallas e di sua moglie Francesca, bellissimo, intelligente fino alla genialità, premuroso e costante, eletto sindaco della cittadina a furor di popolo, bravo in qualsiasi cosa decida di cimentarsi, praticamente la perfezione fatta uomo), è un uomo da uccidere lentamente con spruzzi di antiscarafaggi fino quasi alla fine del libro e non è che si riscatti poi tanto al termine della storia.
Lei, Meg Koranda ( figlia due stelle di Hollywood ) è si forte, sincera, onesta e determinata ma il modo in cui affronta le situazioni che è costretta a subire cozza di brutto contro il tipo di carattere e di personalità che le si vuole attribuire.
Meg Koranda arriva a Wynette, Texas, per assistere al matrimonio della sua migliore amica, ma dal momento in cui conosce lo sposo e osserva la coppia perfetta, si rende conto che Lucy commetterebbe l'errore più grande della sua vita se lo sposasse.
Ted Beaudine è l'uomo perfetto, il prodigio di Wynette, è bello, intelligente, ricco, cordiale, disponibile, adorato da tutti gli abitanti di quella città.
Lucy non sarà mai all'altezza del suo futuro marito agli occhi degli altri, pur essendo la figlia dell'ex presidente degli Stati Uniti.
Come è possibile che non se ne sia accorta?
Quando la sposa fugge via, lasciando il meraviglioso Ted all'altare, tutti incolpano Meg perché se non fosse stato per lei e per le strane idee che ha messo in testa a Lucy, il matrimonio si sarebbe celebrato e tutti sarebbero stati felici e contenti.
Ora Meg è diventata il nemico numero uno di Wynette e dalla prima all’ultima persona di quel covo di vipere la odia.
Ma per fortuna lascerà al più presto quel posto…
Non immagina certo di ritrovarsi bloccata con l’auto in panne e le carte di credito annullate da due genitori folgorati, in una cittadina bigotta e astiosa che le imputa il disastro del matrimonio mancato e la “bua” che ha fatto all’uomo prodigio.
Figlia di genitori famosi, è vero che Meg ha fatto fino a quel momento la vita di una ragazza viziata che non ha mai lavorato per sopravvivere e che non sa che cosa è un lavoro duro perché i suoi le hanno sempre dato tutto su un piatto d'argento, ma mollarla così senza soldi o possibilità di contattare la sua famiglia mi sembra esagerato e parecchio.
Ma perché non chiede alla sua amica Lucy di darle una mano, perché preferisce essere vessata e umiliata da un intero paese e da un deficiente di enfant prodige del piffero, perché non fa fuoco e fiamme per uscire da quella situazione così assurda e pesante nei suoi confronti?
Per amore? Per qualche bottarella dall’uomo perfetto ? Per far vedere quanto tosta è?
Di sicuro riesce a scoprire che è più forte di quello che pensava e che è in grado di sopravvivere da sola , ma il disprezzo e le umiliazioni che deve subire anche dall’uomo di cui si innamora mi hanno fatto più irritare che altro.
No, questo libro mi piace pochissimo e nemmeno uno dei suoi personaggi, così come non mi garba la svolta verso la redenzione e l’innamoramento dopo circa il 95% del romanzo.
La riconciliazione dei due colombi poi non ha prezzo… io li avrei annegati entrambi sotto la pioggia.
Alla fine non posso affossare del tutto questo libro anche se a me non è particolarmente piaciuto ma non è una lettura che rifarei.
Mille volte meglio la storia di Rachel nel libro Un piccolo sogno, che tanto somiglia a questa di Meg, ma se l’avete letta o vi accingete a farlo noterete di sicuro le differenze.
E per chi mastica bene l’inglese e ha voglia di scoprire questa serie stroncata dalla CE senza troppi problemi ecco i titoli che la compongono:
Serie Wynette, Texas
1. Un fiore nella polvere ( Fancy Pants)
2. Lady Be Good - inedito in Italia
3. Glitter Baby - inedito in Italia
4. First Lady - inedito in Italia
5. What I Did for Love - inedito in Italia
6. Una scelta impossibile (Call Me Irresistible)
7. The Great Escape - inedito in Italia
Serie Wynette, Texas
1. Un fiore nella polvere ( Fancy Pants)
2. Lady Be Good - inedito in Italia
3. Glitter Baby - inedito in Italia
4. First Lady - inedito in Italia
5. What I Did for Love - inedito in Italia
6. Una scelta impossibile (Call Me Irresistible)
7. The Great Escape - inedito in Italia
Non comprendo la scelta
Non comprendo la scelta editoriale di pubblicare una serie partendo dal sesto libro, lo comprato perchè mi piace come scrive la Phillips anche se la tua recensione non è lusinghiera.... vedremo.
Il libro non è da buttare
Il libro non è da buttare carissima Lady, ne ho letti di peggiori... ma anche migliori.
Sarà che ho profondamente odiato il protagonista maschile e in generale l'ambiente in cui si svolge questa storia.
Forse se ci avessero presentato la serie dall'inizio sarebbe stato meno indigesta, almeno per me.
Strordinario
Il mio giudizio è nettamente diverso. sarà perchè questo romqnzo mi ha dato sensazioni molto positive, divertendomi immensamente , sarà perchè la mia chiave di lettura è stata diversa. Infatti, mentre altri romanzi recenti della Phillps, che pur è tra le mie preferite, mi hanno lascaiato abbastanza indifferente ( mi riferisco a "volare fino alle stelle" e " le promesse di una vita"), questo l'ho letto tutto d'un fiato. Certamente le licenze romanzate sono evidenti e ne condivido l'eccesso, ma sono servite quale contrappunto alle situazioni grottesche che sono il quid pluris del romanzo. Ne emerge una protagonista con gli attributi, che non si fa vincere dalle avversità, non si culla nell'autocompatimento e non ricorre a mamma e papà, come fanno di solito i " bamboccioni". E' una protagonista del self made man, simblo dell'America vincente, che risorge dalle sue ceneri. Meg è tutto ciò ed anche di più, tanto da perdonarle una certa " caduta" romantica, un pò stucchevole nel finale. Ted è il perdente, che trova riscatto solo per merito di Meg che lo scompone e ricompone, inducendolo ad abbandonare la " confort zone" della sua granitica sovrastruttura, umanizzandosi finalmente. Straordinarie le figure di contorno degne del miglior Truman Show. Milena
A me non è proprio piaciuto
A me non è proprio piaciuto Ted cara Milena, ma proprio per niente.
Per quanto riguarda Meg poi, penso che si abbia più coraggio a chiedere aiuto che a farsi umiliare e vessare in quella maniera da un'intera cittadina e da un omuncolo coccolato e incensato da tutto il paese.
bellissimo
Mi trovo in disaccordo, poiché questo romanzo invece a me è piaciuto moltissimo, forse perché è stata diversa la chiave di lettura. Infatti, non solo l'ho trovato molto divertente, sarcastico, dissacrante di una mentalità provinciale e inquinata da falsità e pregiudizi, ma anche autoironico, nella caratterizzazione dei personaggi principali, fossilizzati in armature sociali, difficilissimo da demolire. Certo i toni e le situazioni sono portati agli eccessi, ma fa parte del" romanzato" . Meg è sensazionale, una donna con i c.d. attributi, che fa impallidire il bamboccione Ted, imprigionato in una perfezione di plastica, che si riscatta solo umanizzandosi. Incredibili i personaggi di contorno, degni della migliore telenovela. Milena