L'editoria che verrà: Mondazzoli e HarperCollins Italia
Questo inizio d'autunno verrà ricordato come quello dell'avvento dei grandi gruppi editoriali. Ventilatoada tempo, dopo circa nove mesi di trattative, rinvii, non poche polemiche e svariate indiscrezioni, si è concretizzata per 127,5 milioni di euro quella che è stata definita l’operazione “Mondazzoli” con l'acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori, gruppo di proprietà della famiglia Berlusconi, del quale non fa più parte Adelphi. Il Cda di Rcs ha appena approvato la cessione della divisione Libri.
Così recita il comunicato ufficiale:
A seguito della relativa delibera unanime del Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Maurizio Costa, l’Amministratore Delegato Pietro Scott Jovane ha proceduto alla firma del contratto per la cessione dell’intera partecipazione detenuta in RCS Libri S.p.A. ad Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
Nasce dunque un colosso detentore di più del 40% del mercato editoriale nazionale, cosa pressoché unica in Europa, quindi con potenziali rischi di monopolio e di squilibrio commerciale troppo grande: per questo da molti è stato invocato l’intervento dell’Antitrust. Nonostante queste notizie allarmanti (anche per i posti di lavoro dei dipendenti comuni) l'Italia dei pochi lettori, è sembrata accogliere con una certa indifferenza questa fusione. Noi siamo invece tra quella minoranza che si domanda che accadrà a livello di proposte, varietà e libertà editoriale. Per saperlo dovremo attendere i prossimi mesi, ma è indubbia una certa preoccupazione.
Con meno preoccupazione, ma sempre con curiosità seguiremo un altro grande cambiamento, che potremmo definire epocale per le lettrici romance. Da Segrate il 30 serrembre è infatti stata comunicata la cessione “a Harlequin Italia S.r.l. dell’intera partecipazione, detenuta attraverso Mondadori Libri S.p.A., nella joint venture Harlequin Mondadori S.p.A.” che diventerà HarperCollins Italia.
Nel 2014 infatti, HarperCollins, uno dei gruppi librari più importanti al mondo, di propietà della News Corp di Rupert Murdoc, ha comprato la Harlequin Enterprises e tutte le sue filiali mondiali. Intervistata in proposito, la Direttrice Generale di HarpreCollins Italia Paola Ronchi, già FG di Harlequin Mondadori ha dichiarato: "A partire dai primi mesi del 2016 arriverà nelle librerie (e negli store online italiani) il nuovo marchio HarperCollins, che si posizionerà su un target più alto, e che proporrà sia fiction sia non fiction, ospitando anche autori italiani. HarperCollins pubblica 11mila titoli l’anno, direi che avremo l’imbarazzo della scelta. Allo stesso tempo siamo in cerca di nuovi autori italiani, non solo emergenti….
Fortunatamente i nostri Harmony hanno un pubblico fedele, per questo risentiamo meno di altri della crisi delle edicole, e dunque punteremo su questo mercato ancora a lungo, quindi punteremo molto sulle librerie, come pure sul digitale, che finora ci ha dato grandi soddisfazioni”.
Tradotto in parole povere,per noi che significherà? Che l'offerta edicola si assottiglierà e si appiattattirà sempre più? Che i prezzi già in salita, sia nel cartaceo che in ebook, continueranno ad essere incrementati? Che considerato il target "più alto" gli Harmony saranno relegati ai supermercati per il target "più basso"?
Vista l'attuale situazione non riesco a convincermi che ci guadagneremo - dato che tutte queste operazioni nascono da speculazioni finanziarie e non hanno certo in mente la soddisfazione del pubblico- ma spero si stratta soli di un timore infondato e per noi lettrici arrivi il tempo delle vacche grasse, dopo le vacche magre degli utlimi tempi. Me lo auguro sul serio.
In Italia dell'antitrust non
In Italia dell'antitrust non glie n'è mai fregato niente a nessuno, quindi risparmierò l'inchiostro virtuale di ogni possibile e inutile commento. Come non frega a nessuno, tanto meno ai media, dei "tagli di personale" che vengono fatti nelle case editrici quando si verificano casi come questo.
Invece mi auguro che queste novità non si traducano nella diminuzione di certi generi letterari (vedi romance storico) in favore di altri più di tendenza e di cui gli scaffali nelle librerie sono intasati (vedi erotici e thriller).
E' una domanda che mi sono
E' una domanda che mi sono fatta anch'io Milly, sulla Mondadori perchè non sapevo della Harlequin.
E la risposta che mi sono data non è stata per nulla positiva o rassicurante visto che le "teste" che decidono sono anche quelle che hanno ritoccato i romanzi Mondadori con i tagli e gli aumenti che tutte conosciamo.
Troppo potere in una mano sola è inquietante e fa porre molti dubbi sulla reale libertà di mercato e di scelta per i lettori.
Per quanto riguarda la Harper-Collins mi piacerebbe sapere cosa si intende per " si posizionerà su un target più alto..."
Ci hanno dato spazzatura fino ad ora? Oddio... a volte penso proprio di si.
E quanto ci costerà questo target più alto, cosa sacrificheranno per darci più scelta?