Prima di morire sarebbe comprensibile se qualcuno volesse togliersi un po' di sassolini dalla scarpa, incoraggiato dal fatto che tanto non dovrà subirne le conseguenze. Magra consolazione, certo, ma meglio che morire portandosi dietro tutti i rospi ingoiati negli anni. Così, l'ancora giovane ma non più di belle speranze Rosellen Lockharte, con le ultime forze rimaste, si arma di carta e penna e comincia a scrivere. Scrive instancabilmente e scrive a tutti. Tutti quelli che, a suo parere, hanno reso la sua vita difficile o l'hanno addirittura rovinata, e con involontario (?) sarcasmo li perdona fustigandoli. Tutti tranne uno, perché anche il perdono in punto di morte ha un limite e quell'uomo, ricco, arrogante e bellissimo, lo ha decisamente superato, decretando la sua infelicità.
L'autrice sceglie uno spunto improbabile, per sviluppare una storia impossibile e raccontarla con stile irresistibile. Vi sono romance a cui piace coinvolgere le lettrici e far loro battere il cuore. Sono, ad esempio, le storie raccontate dalla Kleypas, i cui eroi ci sembra di avere accanto mentre ne leggiamo i dialoghi, gli stati d'animo... La loro sensualità è tangibile e avvolgente. Sono libri che, pur sfruttando l'ironia e i dialoghi, impongono la totale immersione di chi legge, che vorrebbe essere lì, al posto della protagonista, chiunque sia.
La Metzger sceglie un altro tipo di approccio alla narrazione, più vicino alla commedia, che se non provoca nel lettore l'immersione e l'immedesimazione che spesso ci porta ad amare il romance, strappa più di una risata, giocando sulla delicata dissacrazione di scene che sono deliziosamente regency, ma anche provocatoriamente - e squisitamente - surreali. Non ci sono cavalli volanti, ovviamente, ma situazioni che dovrebbero essere drammatiche e invece finiscono per essere "normali", perché nel mondo di Miss Lockharte non c'è mai nulla di definitivo, nemmeno la morte. E nel mondo letterario della Metzger l'ironia è un modo di raccontare la vita, i suoi tormenti e i suoi attori.
L'ironia, però, funziona fintanto che l'autore riesce a dosarla con sapienza ed equilibrio, e credo che la Metzger in questo ci sappia fare. L'ironia deve accompagnare il percorso del lettore, stimolandolo a leggere ancora, e non deve sommergerlo, impedendo una comunque razionale descrizione della storia e dei personaggi, che altrimenti provocherebbero estraniamento. Quello che alla lettrice risulta come un racconto leggero, gradevole e rilassante, è anche un esercizio di stile e di arguzia, che si legge d'un fiato, non ha grandi introspezioni psicologiche alla De Profundis, ma lascia comunque qualcosa. A fine lettura resta la simpatia per la protagonista, così testarda e risoluta, e anche un po' autocommiserativa, la gratitudine per un libro che ci ha fatto ridere e sorridere, a volte inaspettatamente, e magari anche l'apprezzamento verso un protagonista che, pur rientrando in tutti i clichés del genere (bello, nobile, mascella quadrata e spalle larghe, anche un po' arrogante ma in fondo no) riesce a ritagliarsi una sua dimensione.
Rosellen, come avrete capito, sopravvive alla malattia ma a stento sopravvive alle sue lettere, che provocano una serie di reazioni, mettendola in pericolo la vita. E la rimettono in contatto con i destinatari delle missive. Alcuni diabolici, altri esilaranti. La parte mistery serve da legame tra i vari personaggi e a dare una marcia in più alla storia. Non ce ne importa assolutamente niente, ma non dà fastidio.
Non tutto, di questo libro, mi ha convinta comunque: Rosellen passa con molta disinvoltura, alla velocità di un cambio di vestito, dall'essere una donna destinata allo zitellaggio in quanto priva di fascino, a fanciulla attira uomini, e questo è troppo improbabile anche per un romanzo del genere. È come se l'autrice alla fine dovesse far rientrare la storia nel modello prestabilito di brutto anatroccolo che diventa cigno, ma non avendo il tempo di svilupparlo ce lo propina senza tanti preamboli. Riesce meglio, invece, la descrizione dell'innamoramento dei due protagonisti, che nonostante la brevità del libro si sviluppa con garbo e intelligenza, e belli mi sono sembrati sicuramente i dialoghi di tutti i personaggi.
Uno di quei romance che hanno il sapore dei libridi di una volta, ma che si leggono sempre con piacere.
E' passato tanto tempo
E' passato tanto tempo dall'ultima volta che sono passata da queste parti e anche da quando ho letto un romance ambientato nel periodo regency, mi era andato a noia dopo averlo tanto amato perché ogni volta che cercavo un libro nuovo mi sembrava di averlo già letto. Questa recensione mi ha incuriosita e ho deciso di leggerlo, avevi ragione Bluefly ho trovato il romanzo spassosissimo e mi ha strappato più di un sorriso. Lo consiglio anch'io se si cerca una lettura leggere e ironica. Quello che non mi è piaciuto è stata la parte iniziale-introduttiva troppo lenta, mi è sembrato che la vera storia non iniziasse mai, e la parte finale al contrario troppo veloce. Mi ero appassionata alla parte mistery e mi è dispiaciuto che non ci sia stato un finale pieno di colpi di scena come mi aspettavo. Comunque nel complesso una lettura piacevole, come voto gli darei un bel 7!
E no Bluefly se mi tenti così
E no Bluefly se mi tenti così pure le Perle mi fai comprare, non è giusto! Men che meno ora che bisognerebbe far sapere alla Mondadori il nostro disappunto. Come sai io sono più da Passion e Extra Passion.
E qui cara Lilith rispetto ai
E qui cara Lilith rispetto ai Passione ed Extra Passion siamo su un altro pianeta Ma un pianeta dove tornerò volentieri se pubblicheranno altro di questa scrittrice. Ormai pure io ho più che dimezzato i miei acquisti librosi da un pezzo, e non solo per le collane da edicola. A fine mese di soldini non ne restano e anche passando agli ebook i libri che mi interessano sono sempre di più dei soldi che avanzano...
Beh , una recensione
Beh , una recensione frizzante e divertente complimenti bluefly. Ma temo che potrebbe essere migliore del romanzo. Non sono proprio una fan di questa collana sinceramente e mi faccio tentare raramente, ma con questi aumenti la escluderò per forza, mi piaccion più le altre collane. Anna
Ciao Anna, è la prima volta
Ciao Anna, è la prima volta che mi sono lasciata tentare da questa collana. Forse era il libro giusto al momento giusto, perché avevo voglia di qualcosa che mi facesse ridere e ci è riuscito
Io questo libro l'avevo
Io questo libro l'avevo scartato a priori perché mi sembrava, come dire, vecchio e antiquato. Invece con questa bella recensione mi ha dato una nuova prospettiva, grazie. Ma quando parli di brevità che intendi, 130,150? Rita
Ciao Rita, io l'ho preso in
Ciao Rita, io l'ho preso in ebook ed è di circa 150 pagine. Un alunghezza comunque giusta per il tipo di romanzo, almeno secondo me. Sicuramente non è il solito romance e sono sicura possa regelare qualch emomento di divertimento e strappare più di una risata