Vivere affidandosi costantemente ai consigli contenuti nei manuali di autoaiuto: è questo che fa Christine, la tretatreenne protagonista di questo nuovo romanzo firmato dalla scrittrice irlandese Cecelia Ahern (autrice, a soli ventun anni, del famoso libro "P.S.I Love You" dal quale nel 2007 è stato tratto anche un omonimo film). All'improvviso, però, in pieno inverno e per via di una combinazione davvero inusuale, Christine si ritrova sull'Ha'penny Bridge di Dublino davanti a un uomo (un affascinante uomo) intenzionato a farla finita e a buttarsi nel fiume Liffey e ha subito un'istinto, forte e irrefrenabile: quello di avvicinarsi a costui e dissuaderlo dal suo proposito suicida. Christine sente che deve farlo, sente che deve riuscirci e in effetti, lì per lì, la nostra protagonista centra il suo obiettivo e convince l'uomo, il cui nome è Adam, a tornare sui suoi passi. Ma a un patto, un folle e singolare patto: quest'uomo promette a Christine che non si ucciderà soltanto se lei riuscirà a farlo innamorare di nuovo della vita entro due settimane. Ossia entro la data del suo trentacinquesimo compleanno. E a quel punto, per Christine, comincia la sfida più difficile e intensa di tutta la sua vita: fare in modo che una persona disperata e intenzionata a farla finita riesca a tornare in carreggiata e a fronteggiare uno a uno tutti i suoi problemi, da quelli legati a una storia appena finita e una fidanzata da riconquistare a quelli connessi a un'attività di famiglia da dover, ma da "non voler", prendere in gestione. Christine, a sua volta reduce da un matrimonio finito e alle prese con un ex marito incapace di accettare la loro separazione e per questo arrabbiatissimo, prova ad affidarsi anche in questo caso ai consigli contenuti nei manuali di autoaiuto, ma piano piano si renderà conto che la questione da affrontare - riportare alla vita un uomo intenzionato a suicidarsi - è davvero difficile. Ma oltre alle inevitabili difficoltà, si troverà anche a fare delle scoperte importanti e belle. E sotto sotto anche lei, pur non accorgendosene, intraprenderà un prezioso percorso interiore. Fino ad arrivare dove mai e poi mai avrebbe immaginato.
"Innamorarsi. Istruzioni per l'uso" è un libro piacevole. È scritto in modo scorrevole e, personalmente, ho trovato interessante l'idea di partenza: il proposito di riportare alla vita (peraltro entro due settimane) una persona disperata. È chiaro (e chiunque abbia mai avuto a che fare con persone veramente disperate lo sa) che l'ipotesi di far tornare alla vita qualcuno che era stato sul punto di gettarsi in un fiume è un'utopia. Magari nella realtà fosse tutto così semplice! Eppure, secondo me, questa storia nella sua semplicità ha il merito di ricordare quanto, per chi ha gettato la spugna da un pezzo, possano essere importanti e "lenitive" le attenzioni di una persona. Quanto possa essere di aiuto l'affetto sincero e disinteressato prima ancora di qualsiasi terapia medica. E quanto, mi sentirei di aggiungere io, a volte sia più facile (sebbene apparentemente assurdo) affidarsi ai consigli di qualcuno che entra nella nostra vita all'improvviso. La storia quindi, pur essendo a mio avviso assai poco credibile (ma, in effetti, il bello dei libri non sta anche nella loro capacità di farci illudere?), ha il merito di regalarci delle riflessioni sull'esistenza e su come sia possibile sopravvivere a dei momenti di buio assoluto. Su come sia possibile tornare a innamorarsi della vita. E non solo.
Ho apprezzato sia il personaggio di Christine sia Adam. E anche, in generale, tutti gli altri personaggi. Inizialmente confesso che avevo trovato insopportabili le sorelle di Christine (troppo strane, bizzarre), ma poi ho avuto modo di ricredermi e di capire cosa c'era dietro un atteggiamento così apparentemente fuori dalle righe.
Cos'è che invece, di questo romanzo, mi ha fatto storcere un po' il naso? Direi l'inserimento, verso la fine del libro, di una parentesi dedicata a un'altra storia, a un'altra emergenza della quale Christine si ritrova suo malgrado a farsi carico. Ecco, secondo me, questa parentesi non serviva. Mi è sembrata di troppo. Avrei preferito che non ci fosse. Infine, direi che ogni tanto non ho trovato un'immediata corrispondenza fra il titolo di un singolo capitolo (strutturato, questo invece l'aspetto che ho trovato simpatico, come il titolo di un immaginario libro di autoaiuto) e il suo contenuto effettivo. Detto in altri termini: ogni tanto, per capire la connessione fra il titolo di un singolo capitolo e il suo contenuto effettivo, ho dovuto pensarci un po' su e questo, secondo me, non dovrebbe succedere.
Nel complesso, "Innamorarsi. Istruzioni per l'uso" di Cècelia Ahern è un libro che consiglio di leggere. Pur non essendo eccessivamente coinvolgente, questo mi sento di precisarlo, è un romanzo piacevole e a tratti molto delicato e tenero.
Avevo letto di questa uscita
Avevo letto di questa uscita ma sono incertissima se prenderla o no.
La tua recensione mi invoglia cara Sami, ma la trama non mi convince del tutto.
Vediamo...
Ciao, Marin! Secondo me, nel
Ciao, Marin!
Secondo me, nel dubbio, potresti provare a leggerlo! ;)
La trama non è delle più coinvolgenti (così come ho ammesso verso la fine della mia recensione) eppure ti assicuro che questa storia, in generale, mi ha lasciato qualcosa. E che questo qualcosa, questo piccolo pacchetto di emozioni, mi piace e mi sento di consigliarlo.
Un abbraccio