I protagonisti dell’opera di Ornella Albanese, Gemma di Montemagni e il conte Baccio Massimiliano degli Obizzi, si muovono in una Toscana del XIX secolo.
Si presume, visto che viene citato il libro di Alexandre Dumas figlio “La Signora delle Camelie”, pubblicato nel 1848, che la vicenda si svolga in quel periodo.
Anni importantissimi per molte regioni italiane, piene di fermenti per la liberazione dall’occupazione austriaca. L’autrice ha però scelto di non includere il clima dell’epoca nemmeno come sfondo privilegiando la storia personale dei personaggi
e di alcune figure complementari.
Gemma è la tipica bella ragazza, ricca, viziata, dedita alla caccia più praticata dalle ragazze del suo rango: la cattura di un marito adeguato che possa costituire oggetto di invidia nella propria cerchia di amicizie. E’ molto spocchiosa e tagliente, tanto è vero che nonostante bellezza e la ricca dote, nessuno l’ha ancora chiesta in moglie. E’ un grande scorno per lei che ha un ego smisurato e non si considera seconda a nessuno. Del resto, con le sue maniere, Gemma risulta antipatica e indigesta anche alle amiche.
In una delle serate danzanti che le famiglie della buona società fiorentina organizzano per accasare le figlie, Gemma nota un ospite sconosciuto che la fissa con intensità. Solo un paio di persone sanno che si tratta del conte degli Obizzi e sebbene egli indossi un vestito antiquato (colpa grave per qualcuno) e non sembri troppo a suo agio in quell’ambiente, Gemma prova curiosità nei suoi confronti. Lo sconosciuto si fa audace al punto tale che, dopo aver cercato di conversare il più a lungo possibile con lei, le propone di sposarlo.
Dopo la sorpresa, Gemma si trova immersa in una ridda di pensieri e valutazioni. Il conte, oltre al fascino, è dotato di un notevole patrimonio: possiede tra l’altro una bellissima casa in Firenze e un castello a Montelupo dove ha sempre vissuto. A tutti gli effetti è un ottimo partito e la madre la spinge ad accettare la proposta. Ma lei sente che Massimiliano non è quel che appare. I dubbi si sommano agli slanci. L’attrazione alla ripulsa. L’Amore all’indifferenza.
Comunque sia, bilanciato il tutto, i due si sposano dopo essersi rispettivamente fatti delle promesse. Lui a lei di vivere a Firenze: lei a lui, di sposarlo per amore.
La storia proverà che entrambi i protagonisti nascondono dei segreti, fonti di
sospetti, malintesi e scontri tra i due. L’autrice terrà il lettore sulla corda fino alle ultime pagine, quando, abilmente, metterà a posto i vari tasselli.
Qualcuno ha detto che uno scrittore dovrebbe usare le parole come semi da piantare per ottenere piante rigogliose. Se è così, con questo libro possiamo affermare che l’autrice ha ottenuto un bel tratto erboso. E’ un libro piacevole, scorrevole, ben scritto e costruito ma forse leggermente sottotono, a mio avviso. Niente di particolarmente negativo da sottolineare, l'unico appunto che mi permetto è che i personaggi risultano un po' prevedibili sia nel loro percorso che nella loro irrazionalità. Per il resto Ornella Albanese è sempre garanzia di qualità.
A mio parere, lo stile nella scrittura deve contemplare due delle arti per catturare l’attenzione: deve cioè sedurre con l’arte del piacere e con l’arte di interessare.In quest’opera secondo me l’autrice non le ha espresse totalmente come sa fare, nonostante siano caratteristiche che possiede, come prova la sua precedente produzione. Ma ammetto senza vergogna che io dall'Albanese mi aspetto sempre il massimo.
Aspettiamo con fiducia il prossimo romanzo.
1.Il Cacciatore di Dote
2.Il Cacciatore di Nuvole
Cara Ornella, che piacere
Cara Ornella, che piacere leggere le tue parole e grazie di essere passata! Mi scuso per la risposta tardiva ma sono piagata da una terribile influenza e sono giorni che ho la febbre alta. Rileggendo la recensione mi accorgo che forse sono stata eccessivamente severa, ma questo per un eccesso di stima, che io ami molto i tuoi romanzi non è un segreto, li attendo sempre con ansia. Massimiliano mi ha colpita e non poteva essere altrimenti, perché è una figura unica e intensa, mentre su Gemma ho qualche riserva e mi ha convinta meno nel complesso, è il mio unico appunto fermo restando che il romanzo è ottimo come ho cercato di spiegare con la metafora dei semi e delle piante. Un abbraccio
I personaggi saranno forse un
I personaggi saranno forse un po' prevedibili e a me è piaciuto così come il precedente e ho apprezzato che fosse il romanzo a farla da padrone e non il periodo storico con annessi e connessi.
Grazie Milly
Grazie Milly per questa recensione al mio Cacciatore di Nuvole. Che mi dimostra che non si può mai essere sicure di nulla :) Infatti conoscendoti, ero convinta che l'unicità del mio protagonista maschile (non credo che nel vasto panorama romance esista un altro prot con le sue caratteristiche) ti avrebbe conquistata. Grazie per aspettarti sempre il massimo da me, ci sentiamo alla prossima uscita! Un abbraccio e un caro saluto a Maet! Ornella Albanese