Ero incerta se proporre o meno la recensione di E dopo Carosello tutte a nanna perché temevo potesse apparire il solito salamelecco al personaggio noto o di settore.
Poi ieri pomeriggio me lo sono preso, ci ho passato la notte e mi sono detta che se fossi riuscita a mettere per iscritto tutte le emozioni che questo ebook ha saputo regalarmi, non avrei fatto un favore a questa o a quell'autrice ma solo alla bella scrittura e al piacere della lettura.
Sono nata qualche anno dopo la televisione e i miei ricordi di bambina hanno ben impresso negli occhi della mente quella scatola grigioverde che troneggiava dentro al mobile della stanza che era la nostra cucina e sala da pranzo e ci portava nel mondo.
Non ho provato lo stupore di chi la vedeva per la prima volta, come raccontano alcune storie delle autrici del libro perché io l'ho sempre vista in casa e ha sempre fatto parte della mia quotidianità di bambina di allora e di donna adulta adesso.
Leggere questo splendido libro è come fare un tuffo nel mare dei ricordi, ritrovare suoni e sapori che la vita  aveva messo in stand-by, cantare quelle canzoncine della pubblicità che ti sono rimaste impresse come tatuaggi scoprendo poi con piacere che anche tuo figlio le fischietta sotto la doccia, rinnegandole subito dopo appena lo becchi.
I racconti del libro sono tanti. Alcuni mi hanno commosso, altri mi hanno fatto sorridere o sognare, alcuni pure irritare, ma tutti, veramente tutti, mi hanno riportato indietro in un tempo lontano o anche dell'altro ieri e mi hanno regalato gioia.
Le autrici che hanno contribuito alla realizzazione del libro sono parecchie, più o meno famose o note, ma ciascuna di loro ci regala una perla della propria abilità e  professionalità.
Come faccio a nominarne una e tralasciarne un'altra ? Ognuna, col suo breve racconto, ha donato un pezzo dei propri ricordi o di un angolo del proprio vissuto intrecciandolo con la pubblicità o la trasmissione di quel momento.
Quindi grazie a Mariangela Camocardi o a Maria Masella perché non credo di sbagliarmi se dietro quello che hanno scritto mi è sembrato di leggere i loro primi passi e tentativi nel mondo dell'editoria.
Grazie all' Isabella Fracon che non ti aspetti, con un racconto che ti spiazza, ti fa riflettere, ti fa comprendere la bravura e la serietà di un'autrice che sa scrivere oltre l'amore e che ti riporta, mentre in testa scorrono le parole, l'acquolina alla bocca per quel sapore di caramella Rossana che non trovi più o non ti sembra più uguale a quella di quando eri bimba.
Grazie a Flumeri e Giacometti quando ci fanno ricordare il Giusva della Famiglia Benvenuti e non il ragazzo che ha incendiato gli anni caldi del terrorismo italiano e ti pare quasi impossibile che sia la stessa persona che ti faceva sentire le prime farfalle allo stomaco.
A Letizia Draghi che racconta la grande opportunità che diede il maestro Manzi a tanti analfabeti negli anni difficili della ricostruzione o ancora per lo sbarco sulla Luna narrato nelle parole di Laura Gay, di Raethia Corsini, di Viviana Giorgi.
E la Tigre di Mompracen? Calimero, Belfagor, Capitan Harlock, Nicolino e la nonna del Corsaro Nero, Canzonissima, Heidi, Mariarosa e l'odore del lievito...?
Grazie di averci fatto ritornare indietro a gustare il sapore di anni lontani, dei primi amori, di tempi che forse riuscivano a darci tanto con poco.
Ma grazie anche a Tiziana Cola per il ricordo amaro e tristissimo di Alfredino Rampi, a Teresa Barbaro per Elisa Claps, a Laura Randazzo per Autostrada Palermo-Capaci... quante storie di dolore e di gioia sono entrate e ancora entrano nelle nostre case attraverso questo bussolotto magico e colorato!
Scusatemi se manca qualche nome, sicuramente mi sono dimentica qualcuno ma siete veramente tante, meravigliose donne di EWWA.
E tutte, ma proprio tutte mi avete emozionato.