Dietro la lavagna (settembre)
Lavagna a me!
Ormai ho praticamente quasi azzerato il numero dei libri cartacei, vuoi per lo spazio, vuoi per il prezzo ma anche molto spesso per l'anticipo con cui i titoli nuovi escono negli store. E' una gran bella comodità pure nel risparmio visto che se un libro è una delusione, preferisco aver "perso" 4 o 5 euro piuttosto che i 12/15 del cartaceo.
Dovrei quindi inserire l'immagine di una lavagna virtuale, ma mi piace troppo quel monello dietro la lavagna!
Siete pronte per i miei "sconsigli"?
Mi dispiace essere critica anche questo mese con i Romanzi Mondadori, ma non ho trovato granchè nemmeno stavolta.
Lynsay Sands è solo una pallidissima e sbiadita copia della scrittrice ironica e fantasiosa che leggo nella serie Vampiri&Paletti,
Cecilia Grant non mi entusiasma nemmeno in questa storia e Sherry Thomas è parecchio lontana dall'autrice che ho apprezzato in Intime promesse, ma la perdono visto che anche a me capita ogni tanto di sbagliare lavaggio e un carabiniere si ritrova con le mutande rosa.
Shana Abè non riesco a giudicarla, non sono riuscita a capire un piffero del suo libro metà medievale e metà soprannaturale, lento e astruso che ho praticamente mollato a metà.
Sorvolo anche sulla Balogh e vi risparmio le lamentele...voi risparmiate i soldi però.
Chiedimi quello che vuoi di Megan Maxwell ( Newton Editore)
Vi ricordate cosa avevo scritto nella lavagna di giugno a proposito del primo volume di questa trilogia?
Secondo me l'autrice si è guardata qualche film porno, ha preso appunti, si è messa a scrivere e le sono usciti tre libri.
Malgrado il parere negativissimo e la decisione di non acquistare gli altri due capitoli della serie, Stella me li ha passati e non sono riuscita a non leggerli o meglio a saltaleggerli e mi chiedo perchè una trama che alla fine non è poi così male, è stata infarcita da tanto di quel sesso che un quarto sarebbe bastato.
Il sentimento e il grande erotismo che nasce fin dall'inizio tra i due protagonisti è da cardiopalma, non ci piove su questo.
I personaggi principali e quelli che fanno da contorno sono molto ben descritti e inseriti perfettamente e con logica nella storia così come l'idea di base da cui penso sia partita l'autrice: la ragazza spagnola e l'uomo d'affari tedesco... due culture e due caratteri differenti che si incontrano e si scontrano e che trovano poi nell'amore il giusto equilibrio per portare avanti un rapporto e un matrimonio... un nipotino metà tedesco e metà cinese difficile da capire e da gestire, affidato allo zio dopo la morte tragica della mamma ...la malattia del teutonico protagonista che potrebbe portarlo alla cecità... gli spunti per una discreta trama c'erano e potevano essere sviluppati evitando quel marasma di sesso senza nessuna censura o pudore. Stai leggendo tranquilla un capitolo e ti stai appassionando alla situazione del momento, quando in poche righe ti trovi catapultata in un baccanale degno del peggior porno.
Ma questa maniera di raccontare l'erotico sembra la moda del momento: una ragazza giovane, possibilmente vergine o con poschissima esperienza che incontra il bellissimo, ricchissimo e dannatissimo uomo d'affari, se ne innamora e si lascia convincere per amoooore a scopare con donne, uomini, sconosciuti, amici, giocattolini...la Maxwell ci ha infilato nell'orgia anche un paraplegico.
Vi garantisco che 50 sfumature a confronto è un romanzo per educande.
Sulla stessa scia si inserisce anche Peccato di innocenza di Alessandra Torre, primo volume di una trilogia autopubblicata con successo in America e portata qui in Italia dalla Harlequin Mondadori il mese scorso.
In questa serie troviamo Julia, giovane e ingenua ragazza, tirocinante presso un prestigioso studio legale che cade nelle grinfie e nelle mutande di Brad De Luca, avvocato divorzista della compagnia che vince tutte le cause e si porta a letto tutte le clienti. Bell'esempio di etica e di professionalità, non c'è che dire.
Quando questa trivella sessuale individua nella candida e innocente ragazzetta che gira per gli uffici, l'ennesima preda da conquistare, le propone senza troppi preliminari o corteggiamenti particolari un bollente weekend di sesso a Las Vegas.
E la timida semiverginella che non ha mai avuto un orgasmo in vita sua e non sa nemmeno cosa sia l'autoerotismo cosa mai può rispondere? Si, si, si logicamente.
E sempre la nostra inesperta e fresca giovincella come reagirà alla proposta dell'instancabile strizzamutande di provare giochetti insieme e in compagnia di terzi o quarti o quinti?
Ma ancora si, si, si.
Storia demenziale, illogica, insensata.
Non ne usciamo per niente bene noi donne, proprio per niente.
Angeli ribelli di Sylvia Day (Leggereditore)
E' il primo libro di una serie paranormale che Sylvia Day non ha ancora terminato di scrivere.
Personalmente e con molto rispetto le consiglierei di fermarsi e riordinare le idee perchè nel libro c'è molta, ma molta confusione. Capita spesso nella prima uscita di una serie lo so, ma malgrado la mia grande passione per i vampiri, ho fatto una faticaccia enorme a leggere questo libro e ad orientarmi in una storia tortuosa e arzigogolata come questa che ci presenta la Day.
Tre razze paranormali ( Vampiri, Lycan e Angeli), una donna che si reincarna continuamente da duecento anni, un uomo bellissimo che in realtà è un Serafino, Sentinelle che devono catturare gli angeli Caduti, Lycan che pur essendo Caduti non diventano vampiri purchè servano le Sentinelle, demoni, schiavi....
Troppe cose, troppa confusione.
La storia non fila, si inceppa ed è noiosa.
Può dipendere dalla traduzione ?
Diciamo che potrebbe essere altamente probabile come succede in Brucio d'amore di Darynda Jones.
Aspettavo da due anni questa terza uscita ma se sono riuscita a capire qualcosa della storia è stato solamente perchè ho letto e riletto il libro e ho "sistemato" nella mia testa il filo ingarbugliato del racconto.
In certi casi non ci sono riuscita lo confesso, non sono stata in grado di capire perchè una frase era stata inserita in un determinato punto della trama e del motivo per cui poi il paragrafo successivo non legava per nulla con quanto scritto solo qualche riga sopra.
Come faccio a consigliarvi di leggerlo se ho fatto fatica io a capirci qualcosa?
Un altro problemino che non si deve sottovalutare è anche la lunga attesa tra le varie uscite che ci obbliga a riprendere in mano per forza i libri precedenti per ricordare un poco la trama.
Per terminare la serie ci sono altri 5 libri e 3 novelle... se la casa editrice tiene questo ritmo, mi suicido con la camomilla.
Ma almeno dormo, sogno e mi faccio una storia tutta mia senza traduzione.
Al volo aggiungo un altro paio di titoli usciti in queste ultime settimane : Antony di Sylvia Kant e Lei di Tara Sue Me.
Non posso dare giudizi perchè mi sono fermata con entrambi i libri dopo poche pagine saltabeccando poi per farmi un' idea sul proseguo delle storie.
So che di per sè è già un parere dire di essersi fermati, ma pur amando il genere erotico, questi tipi di lettura sono lontani anni luce dall'erotismo come lo intendo io. E non credo sia nemmeno pornografia, ma depravazione e sadismo analizzata freddamente più che raccontata in Antony e umilizione fisica e psicologica di una donna in Lei.
Mi sconvolge sempre il fatto che siano donne a scrivere.
Se non ci fossero le tue
Se non ci fossero e tue lavagne dovrebbero essere inventate. Concordo con te per la serie della Maxwell e per "Mia diletta, mia amata" di Shana Abè che anche io non ho apprezzato molto, devo però dissentire sulla Balogh come Diasy d. Non ho trovato "La sposa obbediente" un romanzo deludente, non è un capolavoro né uno dei migliori della sua produzione, però è molto lontano da tante porcherie che girano ultimamente, self e non. Ho letto delle robe senza capo né coda, piene zeppe di errori di tutti i tipi che però vengono però misteriosamente osannate in giro. Dunque la Balogh la salverei.
Balogh
Condivido il giudizio poco positivo sul libro della Thomas che sto leggendo in questi giorni (che fatica!) ma assolutamente non sono d'accordo per quanto riguarda quello della Balogh....a me è piaciuto tantissimo. Finalmente una storia dove tutto non succede subito e in fretta. I personaggi sono perfetti per i tempi in cui vivono e anche le tempistiche e gli ostacoli che incontrano (o che lui continua a mettere in campo) sono tipiche di quell'epoca. La storia può piacere o meno e questo non si discute ma metterlo dietro alla lavagna mi sembra esagerato.....con tutti quei "cloni" che girano in questo periodo la Balogh è la mia ancora di salvezza.......salviamola! ;-))
Rispetto il tuo parere e ti
Rispetto il tuo parere e ti ringrazio del tuo commento cara Daisy.
Dietro la mia lavagna ci sono libri che hanno vari livelli di gradimento.
Alcuni sono proprio da cestinare mentre altri possono anche essere passabili ma che non ricomprerei più.
Non metto in discussione il modo di scrivere della Balogh, ma per me la storia della La sposa obbediente è debolina e abbastanza banale.
La protagonista non emoziona, non ha carattere, è una giovanissima ragazza che accetta il suo ruolo di moglie e si comporta da vittima sacrificale in cambio della sicurezza economica per sè e per la sua famiglia e di una vita mondana che non sembra disprezzare poi tanto.
Mi sembra poco probabile che possa essere anche così decisa e intransigente quando scopre che il marito ( altro personaggio molliccio e volubile) continua a tenersi un amante dopo che è stata praticamente un' ameba per buona parte del libro nei suoi rapporti con lui e non intendo solo quelli sessuali.
Per me è stata una lettura mediocre, della Balogh ho letto molti altri romanzi migliori e indimenticabili.
Ho cercato di leggere "Angeli
Ho cercato di leggere "Angeli Ribelli" ma l'ho trovato anch'io confuso e pasticciato, nonché affrettato e poco coinvolgente. L'ho quindi abbandonato. Sul romanzo della Thomas mi sono già espressa, gli altri invece non li ho letti. Darynda Jones l'ho comprato ma è ancora intonso...
Cara Bluefly, dimmi quando
Cara Bluefly, dimmi quando leggerai la Jones e fammi sapere se è stata una mia impressione .
Ricordo di aver trovato il
Ricordo di aver trovato il secondo di questa serie di Darynda JOnes piuttosto confuso da un punto di vista narrativo. Ogni tanto non capivo cosa stesse succedendo, ma l'ho imputato al fatto che di solito leggo la sera, quando sono stanca. A differenza del primo invece, che è bellissimo. Ti farò sapere le mie impressioni sul terzo