Lucky Harbor è una minuscola cittadina sul mare ad alta concentrazione di uomini da sballo. Se non sono autoctoni, finiscono per andarci a vivere. Ma se siete single e state accarezzando l'idea di trasferirvi lì, sappiate che c'è comunque un prezzo da pagare: a Lucky Harbor tutti sanno tutto di tutti e, soprattutto, non vedono l'ora di farsi gli affari vostri. C'è persino una pagina Facebook dove il pettegolezzo diventa notizia, e se la notizia siete voi, è meglio prenderla con filosofia.
Lo sa bene l'infermiera Mallory Quinn, eterna brava ragazza, che una sera di tempesta soccorre un uomo affascinante da poco trasferitosi da quelle parti, soprannominato dagli abitanti Il Misterioso Tipo Carino, di cui nessuno sa niente. Tranne, naturalmente, ciò che è evidente: che è bello, ha in dotazione un fisico da sogno erotico e sta molto per conto suo. Troppo, secondo il parere di un nutrito numero di fanciulle, che vorrebbero tanto rendergli la permanenza a Lucky Harbor un po' più movimentata... Il caso però sceglie Mallory per questo compito. Una sfida che se sei fortunata capita una volta nella vita.
Stanca delle continue delusioni dagli Uomini Perfetti, Mallory si convince che sia ora di cambiare strategia, concentrarsi su un Uomo Sbagliato e fare la cattiva ragazza. Ty Garrison, il Misterioso Tipo Carino, capita a proposito, ed è l'uomo più sbagliato che si possa incontrare. Mallory non lo sa, ma è un medico dei Navy Seal, reduce da una tragedia che lo tormenta nell'anima e da una ferita alla gamba che lo ha messo fuori uso per un po'. È lì per riabilitarsi e morde il freno per tornare in azione, nonostante gli incubi. L'ultima cosa che vuole è una storia seria con una ragazza di paese. E invece...
Ho cominciato questo romanzo un po' incerta: la Shalvis è una scrittrice molto quotata, di cui non avevo letto nulla, ma temevo una dose di melassa superiore alle mie capacità di sopportazione. Un po' di melassa, in verità, l'ho trovata, ma in una storia raccontata così bene, con un'ironia così gradevole e accattivante, che è andata giù con facilità. Il romanzo riesce a rendere convincente un evento improbabile: la lenta conversione di un uomo bello e impossibile che vuole solo una storia di sesso e finisce cotto e servito.
L'incontro tra i due protagonisti dopo l'incidente, il loro cercarsi fintamente casuale, il sesso con il quale si illudono di accontentare un'attrazione che è qualcosa di più di una semplice tempesta ormonale, il sentimento che lentamente scava un posto irrinunciabile nel loro animo, ma anche i loro tentativi (inutili) di non cedervi, vengono descritti dall'autrice con una naturalezza accattivante. Ty è un personaggio molto hot. Visto con gli occhi di Mallory è irresistibile, sensuale, avvolgente. Potrebbe essere chiunque, lei non sa nulla di lui, ma non importa. Ormai è tardi, lui è diventato la scintilla che le accende la vita, anche se non vuole impegnarsi, anche se presto partirà. Il ricordo di un'emozione sarà sempre meglio di nessuna emozione, pensa Mallory. Nella sua storia c'è un po' la storia di tutte le donne che si sono trovate a gestire un sentimento per un uomo che non vuole e non può impegnarsi. Tranne che qui c'è il lieto fine, sospirato ma assicurato. In lei l'autrice incarna i dubbi, le incertezze, gli slanci di un animo femminile consapevole di non potersi permettere il lusso di innamorarsi, ma che, immancabilmente, lo fa. La penna della Shalvis è delicata e intelligente, leggera senza essere superficiale. E l'evolversi della situazione non è mai affrettato.
Attorno ai due protagonisti si distingue una cittadina di persone impiccione al limite della sopportazione, almeno per me, una madre, quella di Mallory, a cui andrebbe proibito di aprire bocca e altri personaggi invece intriganti, che saranno i protagonisti dei prossimi libri. A differenza di molte lettrici, non mi sono fatta riscaldare dall'"incantevole atmosfera di provincia dove tutti si vogliono bene" di Lucky Harbor e, anzi, ho trovato alcune situazioni difficili da digerire. Se la stessa storia si fosse ambientata in una grande città, a mio parere non ci avrebbe perso molto. Detto questo, i dialoghi, la psicologia dei personaggi e alcune scene da sit com sono ben sviluppati. La Shelvis sa scrivere e se non mi ha convinta ad andare a vivere a Lucky Harbor, mi ha sicuramente convinta a leggere il prossimo libro della serie.
Chi, come la sottoscritta, non avesse letto i romanzi precedenti, non si lasci scoraggiare. Con Fortunata in amore comincia una trilogia all'interno della serie, che narra la storia di tre amiche e dei rispettivi, possibili grandi amori, e si può iniziare tranquillamente da questo.
Quarto romanzo della serie "Lucky Harbor", così composta:
1.SEMPLICE AMORE (Simply Irresistible)
2.PIÙ DOLCE DI COSÌ... (The Sweetest Thing
3.PAZZA D'AMORE (Head Over Heels)
4.FORTUNATA IN AMORE (Lucky in Love)
5.At Last
6.Forever and a Day
Marin, la copertina italiana
Marin, la copertina italiana è terribile, ma anche quella americana non scherza
Se io andassi a vivere a Lucky Harbor, dopo aver dato scandalo con un bellissimo esemplare di Homo Harborensis, scapperei.
Ma a parte gli scherzi, la Shalvis per me è stata una piacevole sorpresa, vediamo il prossimo. I due protagonisti promettono bene.
Ho letto la tua recensione
Ho letto la tua recensione Bluefly, non hai sbagliato una virgola. Posso smussare qualche angolo del parere che avevo espresso nella lavagna, ma alla fine non è una lettura che mi abbia entusiasmato o sia una di quelle che amo rileggere ogni tanto.
Concordo sulla popolazione maschile autoctona o di passaggio... Se andassi a vivere a Lucky Harbor proporrei l'oscuramento del web per certe zone e utenze.
E della copertina italiana che dire? Il gusto è sempre soggettivo ma santa petunia, un maschio leggermente più sensuale no!?