Ho iniziato questo nuovo libro di Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti attirata dai ricordi lontani di una breve vacanza invernale.
Ero curiosa di vedere se le autrici riuscivano a regalarmi i profumi, gli odori, le sensazioni di questa meravigliosa isola che mi aveva stregato e rapito il cuore anche se la stagione in cui io l'avevo vissuta non era proprio delle migliori.
E in questo le autrici non hanno sbagliato un colpo perchè sono magistralmente riuscite con un magico teletrasporto a farmi camminare nei borghi marinari che si affacciano sul mare, ad immergermi nella confusione colorata del porto, a gustare i piatti di pesce seduta davanti ad un tramonto, a farmi respirare il salso del mare ...
Non inserisco di proposito la Grotta Azzurra perchè ho la fobia delle grotte e credo che le cicatrici delle mie unghie siano ancora nella braccia del povero cristo che era con me.
Le pagine che ci descrivono Capri sono un inno alla nostra bella Italia, a tutti quegli angoli di paradiso che il mondo ci invidia e che noi molto spesso ignoriamo o disprezziamo.
Un racconto del genere può insegnarci ad amare di più il nostro paese e a non pensare che solo "l'estero" sia più bello e più importante.
Il giudizio complessivo è più che positivo anche se ci sono dei passaggi nel libro che non mi hanno convinta del tutto.
Spero mi perdoneranno le autrici, se mai dovessero leggere questo mio post, se dico loro di non aver amato particolarmente le "ziette" o alcuni termini tipicamente napoletani che vengono inseriti nel testo.
Zia Rosa, zia Maria, Deborah, Antonio, l'ingegner D'Ascenzo spesso ricordano i personaggi dei vecchi film di De Sica o Totò...
In certi punti del romanzo, e questo lo avevo notato anche nel libro "L'amore è un bacio di dama", ogni tanto sembra prendere il sopravvento una scrittura più adatta ad una sceneggiatura che ad una prosa narrativa, con un'accelerata anomala che però poi torna nel giro di qualche pagina ad un ritmo più rassicurante.
A parte queste piccole pecche è un romanzo che consiglio davvero di leggere per passare qualche ora romantica e serena.
Ah... un ultimo appunto se mi consentite, o meglio una richiesta per la prossima opera: un pochino ancor più sensualità non avrebbe guastato, secondo me.
Ma veniamo alla storia...
Melania Ricci è una blogger che si interessa di cucina. Cake Garden, il suo blog, è diventato un punto di incontro per tutti gli appassionati di dolci e per chi ama le sue eleganti e bellissime creazioni zuccherose. Da un po' di tempo sta cercando di interessare qualche casa editrice importante per pubblicare un suo libro sui giardini di vetro riproposti in versione "dolce" e quando riceve la telefonata di un noto editore a cui ha sottoposto il suo progetto, pensa di essere finalmente riuscita a realizzare il suo sogno.
Ma la proposta che le viene offerta non è quella che aspetta da tanto: il suo libro deve attendere ancora, ma se ne potrebbe parlare in un prossimo futuro se Mel accetta di essere la ghost writer dell'autobiografia di Fabrizio Greco, famosissimo chef e re del sexy food made in Italy.
Proprietario a Capri dell'esclusivo ristorante Gola, sesso e..., Fabrizio Greco ha portato dall'America e reinventato nel Bel Paese il food porn.
Parentesi... da perfetta troglodita quale sono pensavo che il food porn fosse quel tipo di cibo che si mangia sopra una modella svestita...
E invece il food porn, il cui significato letteralmente potrebbe essere tradotto come "cibo da mangiare con gli occhi", altro non è che la presentazione fotografica, su riviste famose o su libri di cucina, di cibi che preparati con sapienza e maestria da chef o food stylist fanno vivere alle nostre papille gustative un'apoteosi lussuriosa di voluttà.
Melania sarà quindi la penna fantasma che deve dare voce a questo chef bello come il peccato, misterioso, affascinante, adorato dalle donne e dai gourmet di tutto il mondo.
In un primo momento la giovane donna è elettrizzata all'idea di scrivere l'autobiografia di un uomo così famoso e importante, ma a mano a mano che passano i giorni inizia a provare una strana sensazione di disagio al pensiero di dover passare parecchio tempo a fianco di un uomo che riesce a turbarla anche solo dalle pagine patinate di un giornale.
Decide di arrivare nella meravigliosa Capri senza avvisarlo un giorno prima del loro appuntamento proprio per poterlo osservare a distanza o avvicinarlo senza che lui conosca la sua vera identità, per farsi un'idea della persona senza influenze esterne o preconcette.
Il loro incontro non è così semplice e facile come potrebbe sembrare in un primo momento. Fabrizio è abbastanza seccato per il tranello con cui la ragazza è riuscita a conoscerlo senza rivelargli chi è realmente e non sa come comportarsi con lei.
Melania dal canto suo è decisa ad ignorare i messaggi che le mandano la sua mente e il suo corpo, non vuole vedere quegli occhi che sanno incantare e sedurre, quella bocca peccaminosa in cui vorrebbe perdersi, quella sensualità animalesca e primitiva che minaccia di travolgerla e distruggerla.
Nessuno dei due è disposto ad ammettere di aver trovato la persona che forse può curare le ferite che entrambi si portano dentro da tanto, troppo tempo, dalla disillusione degli affetti, dai tradimenti che hanno subito o che hanno inferto e che non riescono a superare.
Si confrontano e si scontrano, si studiano, si sfidano, cercano nella corazza dell'altro la piccola crepa da non colpire, da evitare. Perchè se uno di loro ci riuscisse sarebbe la fine anche per l'altro. Sarebbe come il mare che accoglie il fiume in piena, acqua dolce e acqua salata che si incontrano e si fondono nella quiete azzurra del sentimento. E ne hanno una paura tremenda.
La loro storia d'amore non è semplice e ci mettono del buon impegno per non farla decollare. Ci riescono... quasi.
Perchè alla fine il sentimento vero vince sempre, supera ostacoli immensi, unisce gli spiriti liberi con i lacci della passione e dell'amore, cura e guarisce le ferite che la vita ti ha inferto e ti dà la possibilità di progettare il futuro.
Ti dà la capacità e tutti gli ingredienti per prepare il piatto saporito e gustoso che ti sazia per tutta la vita, se si ha la fortuna di incontrarlo e l'abilità di arricchirlo giorno dopo giorno.
Le autrici per chiudere in bellezza e con gusto, alla fine del libro ci regalano alcune ricette di Fabrizio... io le provo volentieri facendo concorrenza a Emynen!
PRESENTAZIONE I LOVE CAPRI A LA FATTORIETTA- ROMA by Maet
Metti una sera a cena, anzi no, metti un aperitivo inusuale a due passi da San Pietro, ma immersi in un'atmosfera bucolica con tanto di caprette e animali da cortile. Strano ma vero, siamo nel centro di Roma eppure sembra di essere in campagna, ad accoglierci non ci sono addetti stampa o il personale di una libreria, bensì una variegata e deliziosa fauna di animali felici. Felici come le nostre autrici Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti, che hanno scelto questo luogo ameno per presentare I love Capri, un romanzo vivace e solare come loro.
Ci sono amici, parenti, colleghi, ammiratori e tante socie di Ewwa (European Writing Women Association) ad abbracciare non solo simbolicamente Eli e Gabri, che raccontano come e da chi è nata l'ispirazione per un libro che intende raccontare non solo una storia d'amore, ma anche l'eccellenza italiana: attraverso un luogo che conserva la sua magia, nonostante il turismo; attraverso l'amore per il territorio e le proprie radici; attraverso la tavola e il cibo gourmet. Ed ecco allora che Pietro Parisi, il "cuoco contadino" ripercorre la sua storia. Dalle cucine stellate di Ducasse e Marchesi, al ritorno a Palma Campana per riscoprire la cucina della nonna e la genuinità dei sapori di una terra spesso martoriata dai suoi stessi figli. C'è poi la riservata Monica Sgandurra, architetto e blogger su cui è stata modellata Mel, che parla della ricerca della bellezza, anche attraverso la preparazione di dolci favolosi, uno dei quali, candido e sinuoso, attende gli ospiti alla fine della presentazione. Tra un intervento e l'altro Paola Mammini legge, anzi interpreta, brani di I love Capri che catturano e coinvolgono.
Qualche nube si affaccia all'orizzonte, ma non può offuscare l'atmosfera gioiosa e serena che si respira. È davvero una festa per tutti i partecipanti, perché l'energia di queste due donne è contagiosa e intensa come la loro amicizia, e arriva forte e immediata a chi le incontra anche per poco. Non si fermano mai Elisabetta e Gabriella, sono delle trascinatrici. Però... però nel congedarci Gabriella si interrompe solo un attimo, vinta dalla commozione per gli attestati di affetto e stima ricevuti da chi è voluto essere qui con loro stasera. E allora Elisabetta, sorridente e solidale, accorre subito al suo fianco per terminare i saluti iniziati dall'amica, complice nella vita come nel lavoro.
Baci, abbracci, foto e tanti, tantissimi libri autografati concludono una serata deliziosa, piena di scambi, riflessioni, risate e assaggi della gustosa parmigiana che Pietro Parisi ci ha portato. Alla fine in bocca rimane un sapore buono, un sapore vero.
Le ricette di I love Capri (e non solo)- ebook
Peccato non esserci stata.
Peccato non esserci stata. Grazie della bella recensione e dell'altrettanto gustoso report. Capri non l'ho mai vista... che vegogna.
Sto leggendo il romanzo
Sto leggendo il romanzo proprio ora e per quello che posso giudicare concordo con te Marin, si sentono gli odori e i sapori di Capri, un luogo che amo moltissimo. Sono contenta che Maet abbia voluto condividere con noi la la cronaca della presentazione di I love Capri, ci ha portate in questo luogo particolare nel centro di Roma. Grazie.
Capri io l'ho vista in pieno
Capri io l'ho vista in pieno inverno cara Milly, e mi sono persa molti colori e molti odori che le autrici descrivono nel loro libro. Ma era meravigliosa anche col mare in burrasca, i negozi mezzi chiusi e pochi turisti in giro.
Che bellissimo articolo Maet
Che bellissimo articolo Maet e che bella recensione Marin! Dal mio computer mi sono vista a mangiare le melanzane con voi fortunate che eravate alla presentazione, sono un po' invidiosa lo ammetto! Libro inserito subito in quelli da comprare. Ciao. Anna
Non le ho mangiate neppure io
Non le ho mangiate neppure io le melanzane Anna ... non c'ero alla presentazione, ma per sentirmi in sintonia me le faccio domani!
Diffido sempre delle commedie
Diffido sempre delle commedie ambientate in posti così conosciuti a livello mondiale da diventare un clichè, ma la tua recensione è molto convincente e onesta Marin, per cui acquisterò il romanzo. Tanto più che gli chef sono molto alla moda, adesso. Inoltre il racconto della presentazione di Maet è risultato molto vivido, mi sembra quasi di conoscere io stessa le due autrici "felici". Rossella
Cara Rossella, sono molto
Cara Rossella, sono molto diffidente anch'io di solito, ma quando attraverso le parole riesco a sentirmi parte integrante del paesaggio, quando mi sembra di essere veramente fra la gente ad ascoltarne i discorsi o quando ho l'impressione di sentire odori e sapori del luogo che mi descrivono nel libro, significa che l'autore ha scritto col cuore e non con la guida turistica in mano.
Prova a leggere I love Capri e mi dirai se sbaglio.
Ah.... come vorrei che ci
Ah.... come vorrei che ci fosse veramente il teletrasporto! Sarei stata anch'io lì con voi Maet, in un angolino ad ascoltare e a imparare.