Massoum Abbasi, un araldo orientale, giunge a Steelhaven portando con sé una borsa che contiene degli oggetti misteriosi. Viene fermato dalle guardie cittadine per un controllo, ma uno spietato assassino, inviato dal suo stesso mandante, si occupa di loro. Questo è il suo benvenuto a Steelhaven, la più grande città del regno, il suo porto, la sua capitale, per anni simbolo della sua potenza ma ora corrotta e degradata, alla mercé di infiltrati e signori della guerra. Nel suo cuore pulsante si intrecciano le storie di principesse innamorate di un assassino, gilde criminali che avvolgono le strade in spire di violenza, apprendisti maghi e i loro insegnanti, imbroglioni che non riescono ad esserlo fino in fondo e fanciulle che sanno essere ladre, spie e salvatrici. Ma su tutte le loro avventure si stende l'ombra della magia nera che sta per risorgere dalle tenebre e che molto ha a che fare con il prezioso contenuto della borsa di Massoum...
Capita di venire rapiti da un romanzo. Magari dal romanzo di un autore che nemmeno avevamo sentito nominare e che richiede la nostra più totale dedizione dall'inizio alla fine. Quando succede, per una lettrice compulsiva come la sottoscritta equivale ad aver trovato il Santo Graal.
Ho iniziato l'Araldo della Tempesta con curiosità, ma senza grandi aspettative. Chissà perché, lo immaginavo un libro solo mediamente buono, nonostante le recensioni ottime dei lettori di lingua inglese. Be', il mio tiepido ottimismo ha dovuto presto trasformarsi in entusiasmo incondizionato. Gente, che libro, che storia, che personaggi! Richard Ford ci introduce alle vicende descrivendo l'arrivo dell'arando orientale Massoum Abbasi - che vedremo poco ma che fungerà da filo conduttore - per poi gettarci tra le braccia di un gruppo di protagonisti vivi e carismatici, di cui sentiamo battere il cuore e per i quali batte il cuore del lettore. Ford è un narratore nato, nelle sue vene scorre il sangue dello scrittore di razza e lo si percepisce dalla naturalezza con cui riesce ad ammaliare nel raccontarci avventure e sentimenti, nel farci ridere, sospirare, nel farci persino venire l'ansia. E, soprattutto, nel farci sognare.
La lettura scorre veloce, ma la scrittura è decisa ed efficace, mai frettolosa. Semplice eppure suggestiva. In un mondo crudo e violento, ma anche magico e non privo di eroismo, si muovono una bellissima sacerdotessa guerriera, un apprendista mago un po' imbranato, un veterano di guerra tormentato dalle sue stesse azioni, un affascinante truffatore, una principessa ribelle su cui pesa il destino del regno, un assassino dal viso sfigurato, innamorato di lei e una giovanissima ladra disperata. Gli archetipi del fantasy, che l'autore trasforma in personaggi nuovi, freschi, che sembra di conoscere nel profondo tanto è abile la loro caratterizzazione.
Il luogo dove si svolgono le loro avventure, che finiranno per confluire in una trama più ampia e intrecciata, è la città di Steelhaven, minacciata dall'interno da forze oscure e misteriose e dall'esterno dagli eserciti dell'implacabile Amon Thuga, signore dei temibili Elharim e capo dei feroci Khurtas, metà uomini e metà bestie. E mentre pian piano la trama si svela agli occhi del lettore, l'autore ci conduce nei vicoli di Steelhaven, tra gilde criminali, pirati e schiavisti, ci fa entrare negli alloggi della nobiltà, dove si consumano tradimenti e si forgiano i governanti, e ci fa sbirciare persino all'interno del Tempio dell'Autunno, dove le vergini guerriere dedicano la vita a servire e combattere in nome della loro fede e del regno.
Ford ci fa sentire l'odore del mare che bagna il porto della città, e desiderare di essere lì in quel posto pericoloso e straordinario, impregnato del "sense of wonder" tipico del fantasy vecchio stile, ma con la forza e il realismo dell'epic fantasy contemporaneo. L'autore, con un perfetto equilibrio tra pathos e ironia, evoca un mondo dove tutto è possibile e l'avventura non finisce mai. I suoi personaggi hanno le sfaccettature e le debolezze che la narrativa fantastica oggi ama sviscerare, ma mostrano anche uno slancio vitale verso ideali più grandi e puri, rispetto alla vita che hanno sempre condotto, che li rende eroi a tutti gli effetti.
Mai, in nessun capitolo, l'autore pecca di superficialità nella descrizione degli stati d'animo o addirittura dei personaggi minori, tanto che ci si ritrova affascinati da loro, persino curiosi di saperne di più. E, cosa non meno importante, mai l'autore perde il ritmo della narrazione, che tiene incollati fino all'ultima pagina, riservando sorprese e colpi di scena intelligenti e ben orchestrati. Il libro si chiude in modo da farci desiderare ardentemente di avere già tra le mani il seguito. Quando pensiamo che tutto sia stato detto e mostrato, Ford stupisce e cambia prospettiva, riaccendendo la curiosità. Non mi resta che mettermi in paziente attesa del seguito, la dura vita dei lettori seriali...
Primo volume della trilogia Steelhaven, di cui è già stato scritto il seguito, The Shattered Crown.
Bhe, ora devo prenderlo per
Bhe, ora devo prenderlo per forza! Ti faccio i complimenti Bluefly, hai scritto una recensione super intrigante! Mi ero segnata altri titoli come più urgenti di questo da comprare ma lo metto subito in cima. Simona
Allora buona lettura Simona,
Allora buona lettura Simona, e poi torna a dirci se ti è o meno piaciuto
Ho letto la tua splendida
Ho letto la tua splendida recensione ieri pomeriggio e d'impulso sono andata fino in libreria per cercare questo libro. Il commesso non lo conosceva e cercando sul computer ha detto che ne aveva una sola copia. Non so se ne avessero ordinata una sola copia, ma io l'ho presa al volo e l'ho iniziata ieri notte. E' troppo presto per esprimere un giudizio, ma posso già affermare che la narrazione è avvincente e non vedo l'ora di poter leggere altre pagine questa sera. Rossella
Ne sono felice Rossella. Se
Ne sono felice Rossella. Se l'inizio ti è piaciuto, credo ti piacera anche il resto, perché, almeno a mio parere, il libro migliora di capitolo in capitolo!
Sarà allora uno degli
Sarà allora uno degli acquisti dei prossimi giorni e ti dirò sicuramente il mio parere.
Sto terminando il secondo libro di Thea Harrison. Tu lo hai letto? Perché o l'autrice ha bevuto lo stesso vino che mi ha fatto male a Pasqua oppure è stato tradotto con google traduttore almeno fino a più di buona metà del libro.
Della Thea Harrison avevo
Della Thea Harrison avevo letto il primo, "Il legame del drago" e non era proprio nelle mie corde, quindi il secondo evito. Avendo una pila di libri che mi aspetta, preferisco dare la precedenza ad autori e autrici che mi piacciono, o che non conosco (e quindi potrebbero piacermi). Tu che lo stai leggendo, lo trovi inferiore al primo?
Se il primo non era proprio
Se il primo non era proprio nelle tue corde, questo non lo è di sicuro. Non tanto per la trama che non è malaccio quanto per la confusione e la difficoltà di lettura della prima buona metà circa del libro. Non scorre, devi ritornare indietro e cercare di capire meglio il passaggio, ci sono dei momenti o delle frasi che non hanno senso visto che l'azione che si svolge subito dopo è completamente opposta...
Non so se riesco a spiegarmi.
Poi l'autrice o la traduttrice nella seconda metà del romanzo cambia registro e tutto diventa più logico e coerente... è come se qualcuno avesse resettato tutta la confusione e messo al posto giusto le tessere di un puzzle.
Potrebbe essere solo la mia impressione ed era per quello che mi chiedevo se fosse capitato solo a me.
Be' l'ho scritta apposta. Ma
Be' l'ho scritta apposta. Ma a parte questo, è davvero un libro magico, rimpiango di averlo terminato in così poco tempo.
mmmmmmhhhh... mi tenti
mmmmmmhhhh... mi tenti Bluefly, mi tenti.