Il giovane Gavril, occhi di un intenso azzurro in cui è facile perdersi e capelli scuri, vive con la madre nella soleggiata e rassicurante Smarna, facendo il pittore e amando una fanciulla al di fuori della sua portata, la Duchessina Astasia, che lo ricambia pur essendo promessa in sposa a qualcuno ben più importante del bellissimo ma povero artista. Gavril però è un tipo tosto, orgoglioso e consapevole del proprio valore, e la vita ai margini della società, per una mera questione di nascita, non gli sta bene. Quasi in risposta al suo malessere, un bel giorno si presentano alla sua porta dei duri guerrieri venuti dal nord, l'Azhkendir, un regno oscuro, freddo, il cui sovrano, il Drakhaon, ha fama di uomo spietato e sanguinario, dai poteri sovrumani. Gavril viene brutalmente a sapere di essere il suo erede, e dal momento che il padre è stato assassinato, deve partire quanto prima per prendere il suo posto, guidare il suo popolo e, soprattutto, vendicare nel sangue la sua morte!
Il romanzo della Ash - primo della trilogia Le Lacrime di Artamon - è principalmente plot-driven, un racconto incentrato sulla trama veloce (600 pagine che scorrono a meraviglia), piena di colpi di scena e impossibile da interrompere. Pur amando i fantasy più descrittivi e psicologici, alla Jordan o Goodkind, o ironici e cattivi, alla Abercrombie, per dire, sono rimasta colpita dal fascino cupo e romantico della storia di Gavril, dalla capacità dell'autrice di tenere incollati alle pagine e di trasmettere al lettore il senso di orrore e di meraviglia vissuto dai suoi personaggi. Perché orrore? Sarà mica un romanzo terrificante? No, ma un po' inquietante sì, nel migliore dei sensi.
Gavril, le cui peripezie sono appena cominciate, non è solo l'erede al trono di un uomo misterioso e tuttavia molto amato dal popolo, ma è anche discendente di una linea di sangue unica e terribile. Lui come il padre è destinato a trasformarsi in qualcosa di mostruoso e invincibile, un essere più che umano che gli permetterà di sconfiggere qualsiasi nemico, ma che richiederà un prezzo inaccettabile. Il suo clan infatti è da sempre in guerra con quello degli Arkhel, e i popoli delle terre di Rossiya vivono nella consapevolezza che la pace è qualcosa di transitorio e delicato, che sta per infrangersi. Sarà in grado l'inesperto ma risoluto Gavril di ricoprire il ruolo che gli spetta, ma soprattutto, il suo destino è quello di diventare come il padre? Le sue mani mostrano già i segni della trasformazione, e i suoi splendidi occhi azzurri gli appaiono ogni giorno più alieni, in quella terra estranea e ricoperta di neve.
Ma non tutto è quello che sembra, e Gavril non è solo. Al suo fianco ha alleati impensabili, che l'autrice non relega al ruolo di semplici personaggi secondari. Questa non è solo la storia di Gavril, ma anche di Kiukiu, una giovane serva che si rivelerà ben di più di una ragazza povera dotata di strani poteri, degli eredi del clan rivale, della madre di Gavril, che si imbarcherà verso un destino incerto per cercare alleati politici che possano salvare il figlio e riportalo a casa, e di quello che diventerà il nemico giurato di Gavril, Eugene, promesso sposo di Astasia. Ed è anche una storia di fantasmi: quello del padre di Gavril, che torna dal mondo dei morti per imporre al figlio una tremenda vendetta contro colui che lo ha ucciso, e quello del capoclan Arkhel, anche lui assetato di sangue. Ma le nuove generazioni dei due casati non sembrano mosse dallo stesso odio atavico dei loro predecessori, e la vita di migliaia di persone dipende da come sapranno comportarsi: se si arrenderanno alla pressione di chi vorrebbe continuare all'infinito una rivalità senza senso, o se sapranno seguire la propria coscienza, che li porta a credere che un futuro diverso sia possibile.
Non voglio dirvi di più, ma sappiate che questo è un libro pieno di intrighi, magia e sorprese. E anche di amori impossibili e amicizie proibite, che tuttavia potrebbero salvare Gavril dal suo destino, se non è già troppo tardi. E poi c'è l'amore per gli animali e la natura, selvaggia e antica, in netto contrasto con la raffinatezza dei salotti, dove vengono orditi complotti e tradimenti.
Alla fine, sarà guerra?
In questo romanzo, vi avverto, si soffre fino all'ultima pagina, ma ne vale la pena.
Primo volume della trilogia Le Lacrime di Artamon (Tears of Artamon), a cui fanno seguito:
2.Prisoner of the Iron Tower
3.Children of the Serpent Gate
Incuriosisce molto anche me
Incuriosisce molto anche me ... lo metto in nota e vediamo più avanti.
Il fantasy mi piace ma deve esserci dentro anche la storia d'amore, più o meno passionale ma deve esserci.
Non sottovaluto mai le tue recensioni anche se non mi prendono subito perchè poi sono sorprese positive quando le leggi.
Cara Marin, la storia
Cara Marin, la storia d'amore c'è. Non è prevalente, ma comunque importante per la vicenda
Non ho scuse allora...
Non ho scuse allora...
Sono curiosa
Sono curiosa, molto curiosa, principalmente per la tua recensione Bluefly e devo chiederti consiglio. Hai scritto che in questo romanzo sono più importanti gli avvenimenti che le psicologie, ma fino a che punto? A me personalmente non piacciono le storie con poco approfondimento, cioè l'avventura mi intriga ma di più quello che accade nel cuore dei personaggi. Ho paura di leggere un romanzo troppo superficiale peri miei gusti, anche se le tue recensioni sonop sempre giuste e preziose. Ciao. Simona
Cara Simona, nemmeno io amo i
Cara Simona, nemmeno io amo i romanzi superficiali, che di solito interrompo maledicendoli. Posso assicurarti che questo non lo è, direi anzi che rispetto ad alcuni urban fantasy e paranormal romance che ho letto ultimamente è quasi un capolavoro. Solo, il fantasy ci ha abituato anche a libri quasi maniacalmente introspettivi, che io adoro, e questo non lo è. E' più sciolto, più dinamico. I personaggi vengono fuori, soprattutto Gavril e Kiukiu (i principali) sono ben delineati ed è facile affezionarvisi, ma nonostante le 600 pagine la narrazione scorre e gli avvenimenti sono molti, e intrecciati. Il mio consiglio è di leggerlo, perché sono sicura che anche tu, come me, non riuscirai più a staccarti da quelle pagine...
Bellissimo!
Una recensione fantastica per un libro bellissimo, lo consiglio a chi ama il fantasy ma anche a chi non ne è appassionato, vi piacerà assolutamente.
Avevo letto la vostra segnalazione e l'ho ordinato subito, mi aveva intrigato la presentazione, adesso posso dire che ho fatto bene, grazie!
Cecilia
Cara Cecilia, non sai quanto
Cara Cecilia, non sai quanto mi faccia piacere leggere le tue parole. Sia perché hai apprezzato un libro che ho apprezzato anch'io (e si sa, quando ci piace qualcosa vorremmo che piacesse a tutto il mondo), sia perché ti sei lasciata tentare dalla nostra segnalazione. Ci piace su questo blog anche mettere in evidenza libri meno pubblicizzati, ma ugualmente stuzzichevoli. In questo caso un fantasy un po' particolare... Quindi, grazie a te