Gwendolyn Grayson (Gwen), Lady Miur, ha commesso l’errore di accettare l’invito di una petulante conoscente, rimasta di recente vedova, che ha fatto leva sui doveri di un’amicizia che in verità tra le due donne è piuttosto labile. Gwen ha conosciuto Vera Parkinson molti anni prima durante il loro debutto in società e tra loro era rimasto un rapporto fatto di rari incontri e qualche sporadica lettera.
Gwen, di origini aristocratiche, ha accolto l’invito della borghese Vera per un senso di umana solidarietà essendo anche lei vedova da alcuni anni. Dopo tre settimane di continue lamentele, critiche e pessimismo sparso a piene, la nostra protagonista ne ha fin sopra i capelli sia della coabitazione con Vera sia di rimanere in quel remoto villaggio della Cornovaglia dove si trova. In un momento di particolare esasperazione, Gwen decide di fare una passeggiata solitaria tra spiaggia e scogliera anche per pensare a come richiedere al fratello Neville di venirla a riprendere.
L’imprudenza di voler risalire per un viottolo scosceso, le costa una caduta con conseguente forte dolore a una caviglia: Gwen vorrebbe sforzarsi di riprendere il cammino ma non è proprio possibile perché l’incidente riguarda la stessa gamba che ha subito una frattura mal saldata tempo addietro. La preoccupazione di trovarsi in un posto isolato senza nessuno cui chiedere aiuto, è fugata da un uomo che appare all’improvviso e si presenta come Hugo Emes, Lord Trentham, ospite del Duca di Stanbrook assieme ad altri amici. Non avendo alternative, Gwen accetta diverse proposte: a) di essere da lui portata in braccio fino alla residenza del Duca; b) di farsi visitare dal medico di fiducia di quest’ultimo; c) di accettare l’ospitalità del Duca per praticità e soprattutto per stare lontana da Vera. Il Duca di Stanbrook offre tutti gli anni ospitalità a un gruppo di ex compagni d’arme di suo figlio, perito in una delle battaglie contro Napoleone. Si tratta di un gruppo di uomini, più Imogen, la vedova di un combattente perito, che si ritrova per rivivere il cameratismo che li ha uniti e per curare le ferite fisiche e psichiche che si portano dentro.
A suo modo anche Gwen è afflitta da vicende personali, ma ha imparato a conviverci senza scaricarle su altri. Di tutti gli ospiti il suo salvatore, Hugo Emes, è il più affascinante: ha un fisico possente, bocca lussuriosa e occhi espressivi, ma è scorbutico, poco diplomatico e costantemente accigliato. Si capisce che è tormentato e in preda a suoi fantasmi, ma a differenza dei compagni non sembra soffrire di qualche menomazione fisica dovuto alla guerra.
I due, Gwen e Hugo, si sentono attratti l’uno dall’altro e nello stesso tempo ritengono di avere molti buoni motivi per evitarsi. Lei è un’aristocratica di alto lignaggio, lui ha avuto il titolo di Lord per meriti di guerra. Lei è perfettamente inserita nel suo mondo, lui detesta la nobiltà che ritiene parassita e ipocrita: l’ingente ricchezza ereditata da suo padre è frutto di operosi commerci che Hugo intende espandere senza rinunciare a vivere spartanamente come richiede la sua indole.
Il rapporto tra i due non s'interrompe con la partenza di Gwen dalla Cornovaglia. Obblighi famigliari indurranno Hugo a chiedere la sua intercessione per introdurre in società la sorellastra e Gwen non si tirerà indietro.
Il libro ci propone il moto del pendolo dei due protagonisti, il loro avanzare e ritrarsi. Le rivelazioni dei rispettivi segreti non sono sufficienti ad avvicinare le loro anime incerte e contorte allo stesso tempo. Intercettano la simpatia dei loro rispettivi ambienti ma sembrano incapaci di capitalizzarla.
Per quanto l’autrice – un’icona del genere romantico – s' impegni nel descrivere gli stati d’animo, le differenze e il contesto, il contrasto tra i due personaggi non appare così netto. Di riflesso, i loro dubbi e tormenti sembrano ingigantiti, un tantino artefatti.
E’ un pensiero che può cogliere il lettore quando la Balogh, di uno stesso episodio, ci fa conoscere il punto di vista di Gwen e Hugo
senza che ciò produca un vero approfondimento del discorso. Le rimprovero, inoltre, di non aver aggiunto nel finale un elemento di cui aveva suscitato le aspettative nel corso del racconto. L’autrice è una scrittrice di classe, abituata a fornire performance notevoli. “La Proposta” non rientra tra le sue opere migliori, ma è sicuramente un libro godibile e superiore alla media della produzione in circolazione.
Veramente coinvolgente
Nonostante la Balogh sia una stella di prima grandezza nel panorama delle scrittrici romance storico, devo confessare la mia ignoranza, perché questo romanzo rappresenta la mia iniziazione. Non ho, quindi, termini di paragone, e pertanto posso affermare che a me è piaciuto. Se è pur vero che parte un pò lento per i miei gusti, ne ho apprezzato ogni pagina, ogni caratterizzazione ed ogni sfumatura, così come ho colto la volontà della scrittrice di evidenziare l'imperfezione più che la perfezione, facendola diventare quel quid in più che umanizza il personaggio dandogli finalmente vita. Lei è claudicante, rigida, infelice; Lui è tenebroso, solitario, anche irascibile. Insieme sono uno spettacolo! Spero ci sia un seguito con le vicende degli altri della "combriccola" che hanno bisogno di essere liberati ognuno dal proprio demone. Filomena
Cara Filomena è un vero
Cara Filomena è un vero peccato che tu non abbia letto altri romanzi di Marry Balogh, che mi sento di consigliarti di tutto cuore, perchè è una scrittrice di grande talento. Questo romanzo è molto godibile, ma per chi è abituato agli alti livelli della Balogh c'è una legittima anche se leggera delusione. Forse sono stata troppo severa.
Dimmi tutto!
Cara Milly sei stata fantastica come sempre nè severa né condiscendente. Aspetto da te, quale esperta, i suggerimenti delle opere più meritevoli della Balogh per i miei futuri acquisti, anche nell'usato. Grazie. Filomena
lista Balogh
Ciao Filomena, Mary Balogh è una scrittrice prolifica e di grande spessore, onestamente sono pochi i suoi romanzi che non vale la pena di leggere. Ti consiglio la serie Bedwyn, compresi i prequel INDIMENTICABILE e UN'ESTATE DA RICORDARE, la serie Simply e la serie Huxtable che si trovano ancora facilmente e SIGNORA DEL SUO CUORE. Tra l'altro negli ultimi anni nella collana ORO super hanno ristampato diversi suoi libri più vecchi ma molto belli, come per esempio i volumi GLI AMORI DEI SULLIVAN e UNA QUESTIONE DI CLASSE. Spero di esserti stata utile.
Grazie e... approfitto per una curiosità!
Ti ringrazio Maet per la sollecitudine. Mi attivo subito nell'usato. Approfitto per l'occasione per chiederti se il tuo racconto Slightly Dangerous lo reputi terminato o, come spero, avrà un approfondimento? A me è piaciuto moltissimo, come avrai visto dai commenti e lo considero ancora acquiescente. Che mi dici? . Un abbraccio. Filomena
Cara Filomena
Cara Filomena, ti ringrazio per questo attestato di stima! Non considero al fanfiction finita, purtroppo il lavoro ha preso il sopravvento, ma chissà che in futuro non arrivino altri capitoli .
Un abbraccio anche a te
Cara Filomena, ho problemi a
Cara Filomena, ho problemi a lasciare i commenti in questi giorni purtroppo, sembra che non vengano mai salvati! Comunque non penso affatto di essere fantastica, però ti ringrazio e ho chiesto a Maet di indicarti le opere migliori della Balogh visto che lei li ha letti tutti e ouò dirsi senza dubbio un'esperta. Un abbraccio
Hai ragione non è uno dei
Hai ragione non è uno dei suoi capolavori ma la Balogh è sempre la Balogh!
Assolutamente sì Panthy! Meno
Assolutamente sì Panthy! Meno male che c'è.
sempre brava
Sono d'accordo parzialmente con la tua recensione che è molto ben scritta e acuta, perché secondo me la Balogh riesce a creare ottimi romanzi in ogni caso, forse non è uno dei suoi migliori ma è sempre una lettura di qualità. Nadia
Cara Nadia, io amo così tanto
Cara Nadia, io amo così tanto Mary Balogh che da lei mi aspetto sempre il massimo. Come ho già scritto ad Alessandra è vero che comunque questo romanzo rimane sempre di altissima qualità.
Hai centrato proprio il
Hai centrato proprio il punto, è superiore alla media della produzione in circolazione. A me personalmente è piaciuto forse perchè prima di questo avevo letto, cascandoci di nuovo, l'ennesimo libro dominante/sottomessa e sentivo proprio il bisogno di leggere qualcosa di sentimentale, con poco sesso e con una buona analisi dei sentimenti dei protagonisti. Per quanto mi riguarda ha soddisfatto le mie aspettative e dopo sono andata a leggermi anche "caro angelo inatteso" che un paio di Loretta Chase per completare il cerchio e ritrovare il giusto spirito per la lettura. Alessandra
Cara Alessandra, non posso
Cara Alessandra, non posso che concordare con te, la Balogh anche quando non è al suo meglio soddisfa molto di più che tanti erotici, o pseudo tali con i quali non c'è propio paragone, secondo me. Scrittrici del calibro suo e di Loretta Chase riconciliano con il romance.