Splash, mi giro di schiena e assaporo quel che i miei sensi, una volta tanto allineati, mi fanno percepire: galleggio inspirando i profumi dell’acqua che si mischiano a quelli dell’aria; il dondolio dell’acqua mi culla e l’aria tersa mi bacia impedendo ai raggi più aggressivi del sole di intaccare la mia chiara epidermide. Forse sono in dormiveglia, forse no: dove sono? Sono sul terrazzo di casa mia, rilassata, soddisfatta, pronta a essere ghermita da una prosaica pennichella tenendo stretto tra mani il libro la cui lettura, appena ultimata, mi ha deliziato. “L’uomo dei miei sogni”. Un libro dal titolo banale, dalla copertina scialba, cui è toccato in sorte una presentazione che fa a cazzotti con le minime esigenze di marketing (Mondadori, sveglia…). Perchè l’ho comprato? Perchè il nome dell’autrice mi ha fatto squillare un campanello rimandandomi a buone letture passate.
Dougless, ricca ragazza americana, è considerata l’incapace della famiglia perchè si caccia sovente nei guai: ma è insuperabile nella scelta degli uomini, i più inadatti sulla piazza. Mentre genitori e fratelli sono professionisti di successo, imprenditori e studiosi, lei è un’ insegnante con un solo pallino nella vita. Trovare un uomo che l’ami, mettere su famiglia e fare figli. La relazione che ha in corso con Robert, un medico divorziato, è tutta in salita. Costui le fa balenare il matrimonio con allusioni più o meno vaghe e intanto la utilizza come aiuto domestica e chaperon per la sua insopportabile figlia Gloria: anziché gratificarla con qualche dono, come normalmente avviene fra innamorati, ne pretende da lei in virtù del fatto che la sua famiglia è ricca. A lui non interessa che lei viva del suo solo stipendio, che per conclamata dabbenaggine non potrà disporre della sua quota di patrimonio prima dei trentacinque anni: e tanto perchè non ci siano dubbi, esige da lei il 50% della copertura di un viaggio in Inghilterra che stanno programmando da qualche tempo mentre l’attesa sorpresa – da lei percepita come la tanto agognata proposta di matrimonio – si rivelerà una beffa. Al viaggio parteciperà, infatti, anche la figlia Gloria.
Giunti sul suolo inglese, le angherie dell’amato Robert e i soprusi della perfida ragazzina, non conosceranno freni e a un certo punto Duogless si troverà in mezzo alla strada senza soldi, documenti e indumenti di cambio. Cercando di riordinare le idee, Dougless si rifugerà in un' antica chiesetta della cittadina dove è stata piantata e lì, sulla tomba di un antico guerriero, il duca Nicholas Stafford di Thornwych, si lascerà andare ad un pianto a dirotto chiedendosi se ci sarà mai per lei un cavaliere dalla lucente corazza che vorrà salvarla. A un certo punto, un cavaliere in carne ed ossa, con tanto di vestito rinascimentale, armatura e spadone, le batterà una mano sulla spalla e si dichiarerà pronto di darle una mano per risolvere i suoi problemi se lei farà altrettanto con lui.
Quando Dougless si rende conto che non si tratta di un pazzo, di un mitomane o un attore, che l’uomo è reale e crede di trovarsi nel 1564, accetta la proposta pur non sapendo come potrà essergli utile. Incomincia così un’avventura affascinante condita di colpi di scena, intersecazioni mentali, tasselli secolari e moderni che andranno alla fine a comporre una bellissima coperta patchwork.
Non voglio dirvi altro sulla trama, la sua scoperta è parte dei piaceri che il libro procura. Aggiungo solo che il lato fantastico della storia – cioè il poter viaggiare nel tempo – non pone problemi di logica e credibilità. L’autrice tratta l’aspetto come una dimensione dei sentimenti predominanti – e intercambiabili – dei protagonisti tesi entrambi alla ricerca di un riscatto dell’onore e poi dell’amore.
Il tratto della Deveraux è maturo, sicuro e colto. Ogni passaggio è incastrato all’altro con tanta maestria che il racconto non registra cali di tensione o vuoti narrativi. Lei incalza i protagonisti affinchè facciano loro scelte e induce anche noi lettori a tallonarli. Nessuno è fuori posto o superfluo.
Il volume è stato pubblicato nel 1989 ma (ri)giunge a noi in quest’anno di grazia 2013 fresco, attuale nella sua costruzione e sventolando la bandiera dell’amornore (amore+onore) da molti ammainata. E’ un libro romantico (non lezioso); dolce (non melenso); candido (non ingenuo); avvincente (senza se e senza ma).
Costa pure poco. Che cosa volete di più?
Numero 15 nella serie serie Montgomery/Taggart
Pessimo
Sono d'accordo con Alessandra: questo libro non mi è piaciuto, tanto che non sono neanche riuscita a finirlo. Dougless ha di interessante solo il nome e Nicholas...boh! Ovviamente è questione di gusti, ma non credo che il valore di un racconto sia condizionato dal momento in cui è stato scritto e questo mi sembra solo frettoloso e mediocre. Gio
Pronto per la lettura
L'ho preso ma come spesso capita ultimamente ancora non l'ho letto, accumulo e accumulo e non riesco a smaltire, povera me! Il mio giudizio quindi è solo sulla recensione davvero impeccabile Milly, ma quanto sei brava?
Considerato che è piaciuto anche a Marin sarà la mia prossima lettura, chissà se sarò d'accordo con la maggioranza o con Alessandra ?
..forse sarò la meno
..forse sarò la meno indicata a commentare imparzialmente questo romanzo della Deveraux perchè adoro i time travel!!!! Tant'è che seguo con grande passione La straniera della Gabaldon, per me una saga straordinaria che consiglio a tutte.<3
Ritornando al romanzo ammetto qualche ingenuità da parte dell'autrice ma nn credo affatto che Dougless, a parte qualche piagnisteo, sia totalmente insulsa..anzi!
E' stata determinata a cambiare il corso della storia e a difendere il suo amore e ci è riuscita il pieno.
Il finale escogitato dall'autrice è per me il migliore che potesse inventarsi e ha mitigato un pò la tristezza della inevitabile separazione tra i protagonisti...
A me è piaciuto, almeno è un romanzo "originale" che nn assomiglia a nessun altro e si legge con scioltezza.
Poi i gusti sono gusti.....
Cara Milly non ho letto il
Cara Milly non ho letto il libro ma lo metteró nella mia già lunga booklist.
Volevo complementarmi non solo per l'impeccabile recensione ma per
come scrivi, per i vocaboli usi e come li usi: tutto è chiaro ma la scrittura
è " alta". Complimenti!
Cara Panthy, grazie mille,
Cara Panthy, grazie mille, sei gentilissima al punto da farmni arrossire. Posso solo augurarmi che le mie recensioni ti siano d'aiuto nella scelta dei romanzi da acquistare, un abbraccio.
Anch'io avevo lascito perdere
Anch'io avevo lascito perdere questo libro perché i viaggi nel tempo non sono proprio nelle mie corde ma ora dopo questa recensione mi è venuta l'urgenza di leggerlo...
Cara Daisy d, spero di averti
Cara Daisy d, spero di averti consigliato un libro interessante, anche se alla fine non dovesse piacerti credo sia uno di quei titoli che vanno letti perché hanno segnato la storia del romance. Possono essere amati od odiati, ma devono essere provati.
Mi spiace ma a me proprio non
Mi spiace ma a me proprio non è piaciuto, l'ho trovato noioso, lei odiosa (non sopporto le protagoniste piagnone) e la fine orribile. L'unica nota positiva è il protagonista maschile che proprio non meritava un finale simile e nemmeno di innamorarsi di una lagna simile. Devo dire che si "sente" che è stato scritto più di 20 anni fa quando probabilmente andava di moda l'eroina debole e bisognosa di un uomo altrimenti era una fallita ed è caratterialmente agli antipodi rispetto a me (forse per questo l'ho trovata insopportabile). Non c'è la minima spiegazione su come i due riescano a saltare avanti e indietro nel tempo. Lui è una simpatica canaglia, un libertino che folleggia a destra e a manca ma a lei così non piace perchè in futuro verrà ricordato solo per le sue performance amorose così lo si deve cambiare e far diventare un uomo onorabile, di cultura, promotore delle arti, ecc. ecc. ecc. A me piaceva esattamente com'era e una cosa non esclude l'altra. A tratti durante la lettura mi chiedevo come faceva lei a essere così tonta, in fin dei conti aveva cambiato un numero innumerevole di fidanzati, uno peggio dell'altro e se una ancora non si sveglia, allora è senza speranza. Io alla fine l'avrei lasciata con il fidanzato/convivente e la figlia di lui, si meritava anche lei un finale del cavolo come quello di Nicholas per poi, al limite, ritrovarsi in un'altra vita (sarebbe stato più giusto). Comunque ho letto svariati timetravel ma mai nessuno così brutto. Alessandra
Cara Alessandra la lettura è
Cara Alessandra la lettura è un qualcosa di profondamente personale, dunque il medesimo libro può suscitare reazione opposte, come in questo caso e meno male, aggiungo, l'identità di vedute costante sarebbe molto noiosa.
Come te anche io ho sicuramente apprezzato più lui di lei, nel complesso Dougless mi fa pena, tuttavia ciò non mi ha impedito di godermi la storia, che ha grande ritmo. Onestamente, pur con diverse ingenuità, l'ho trovato scritto molto meglio di altri titoli degli ultimi tempi e non sembra affatto vecchio di 25 anni fa. Nel suo genere è ottimo, a mio parere, intrattiene piacevolmente; è chiaro che se cerco profondità e introspezione mi rivolgo piuttosto alla Balogh, alla Kinsale o alla Putney, però questa Deveraux d'annata è stata una piacevole sorpresa.
Questo era un libro che avevo
Questo era un libro che avevo messo in standby . Non lo avevo preso perchè i viaggi nel tempo mi convincono poco.
Vedo il tuo voto...leggo la recensione...
esco a comprarlo, se lo trovo ancora oppure lo prenderò in ebook.
Ma grazie Marin, ti assicuro
Ma grazie Marin, ti assicuro che anche se non ami i viaggi nel tempo potrai apprezzare questo romanzo. Poi fammi sapere se la lettura ti ha convinta o meno.
Eccomi qua cara Milly ...Ho
ATTENZIONE SPOILERS!
Eccomi qua cara Milly ...
Ho letto il libro e non mi discosto molto da quello che hai detto tu. L'unico neo per il mio gusto è stato il finale... perchè devono lasciarsi????
Ho capito che lei lo " ritrova" negli occhi di Reed, ma nella fantasia di un time travel perchè non inserire la possibilità di un "trasporto" ???
Dougless non è il massimo dell'intraprendenza femminile ma cosa c'è di male a sognare un uomo e una famiglia preferendoli al successo e alla carriera? Non mi interessa nemmeno sapere come saltassero da un secolo all'altro, non ho sentito il bisogno di saperlo e onestamente non me lo sono nemmeno chiesto.
Il mio voto non è alto come il tuo, ma un bel 7 e mezzo glielo dò convinta.