Questo romanzo mi ha lasciato un po’ perplessa.
Per quasi tutto il libro ho pensato che il titolo più adatto fosse “Donne contro uomini e viceversa!”.
In questo romanzo gli uomini non ne escono molto bene se non nel finale dove ovviamente tutti i tasselli tornano al loro posto, cioè quello del lieto fine.
Mi spiego: Nick, il nostro protagonista maschile, è il tipico uomo quarantenne che ha preso una fregatura e così non vuole più impegnarsi; passa il suo tempo da una giovane ragazza all’altra e appena il gioco si fa serio, fa in modo che lei capisca il messaggio (“ehi bimba, è finita”) perché sarebbe troppo da maturi dirlo apertamente. E’ il tipico atteggiamento maschile tale per cui sembra che abbiano sofferto solo loro e in un modo indescrivibile così che tutte quelle che vengono dopo devono “spurgare” il torto fatto da un’altra; ma la domanda è: “c’è fine a questa catarsi o tutte dobbiamo pagare per qualcosa che non abbiamo commesso?
Un altro uomo del romanzo è Max, fratello di Nick e felicemente sposato con Darla da 17 anni e padre di due ragazzi. E’ innamorato e fedele a sua moglie. E allora voi direte: cosa c’è che non va? Ma anche lui è una tipica tipologia maschile: visto che ormai è sposato dà tutto per scontato compresa la cena in caldo quando torna a casa, il televisore di suo esclusivo utilizzo comprensivo di divano e la moglie a disposizione ma solo quando ne ha voglia lui.
E’ anche vero che visto quello che c’è in giro, forse un Max è il meno peggio che ti può capitare.
Ah, poi c’è Joe, il padre della nostra protagonista; lui sì che passa la sua intera esistenza sul divano davanti al televisore rigorosamente via cavo sintonizzato sui programmi sportivi e con una birra sempre in fresco. Con gli anni sua moglie e le sue figlie sono cambiate ma sembra che lui non se ne sia accorto: chi si è sposata e ha divorziato, chi è andata via di casa ed è tornata, sua moglie sembra faccia parte della tappezzeria e non fa sesso con lei da talmente tanto tempo da non sapere che è già in menopausa.
Anche Jason, uno studente quindi molto giovane, riflette bene una tipica tipologia maschile: accortezza e sensibilità verso il mondo femminile pari a zero ma fortunatamente nel finale recupera e se il buon giorno si vede dal mattino …
E per ultimo ho lasciato il migliore … sarcasticamente parlando: Bill.
Bill è l’uomo che tutte vorrebbero avere, alto palestrato, la dolcezza e la premurosità fatta persona; è professore di educazione fisica nella stessa scuola dove lavora la sua fidanzata nonché convivente da due anni, la professoressa d’arte Quinn, la nostra protagonista.
La loro storia sembra un romanzo rosa da manuale, di quelli che ti fanno venire la carie solo a guardarli. Solo che spesso l’apparenza inganna …
Quinn agli occhi di tutti è quella ragionevole, che sistema sempre tutto e su cui si può contare, razionale, che si lascia guidare e proteggere; ecco perché finora con Bill è andata bene, lei ha sempre fatto ciò che lui diceva pensando che fosse la cosa giusta visto che era la più logica.
Un giorno, però, un piccolo cane randagio cambia radicalmente e per sempre la sua vita. Lo sguardo di questo piccolo cagnetto le fa capire che non si sarebbero mai più separati ma ciò significa andare contro il volere di Bill. Quinn inizia a mettere in discussione la sua vita fatta finora di certezze che si riveleranno fittizie e in questo suo percorso psicologico coinvolge, suo malgrado, sua madre e la sua migliore amica Darla.
Inizialmente tutti cercano di convincerla che perdere l’uomo più bravo e più dolce della città è da pazzi e di farla tornare sui suoi passi; ma davanti alla sua caparbietà tutti non possono far altro che accettare la nuova Quinn: risoluta, forte, un po’ pazza ma pronta e decisa a riprendersi la sua vita e viversela pienamente seguendo i propri desideri e sensazioni in cui, eventualmente, un fidanzato è un valore aggiunto e non un elemento essenziale tale per cui senza di esso non ci si senta completi.
Ed è da qui che si dipanano diverse situazioni.
Bill non riesce a realizzare che il fidanzamento è rotto infatti non accetta alcun rifiuto da parte di Quinn nonostante gli venga reiterato continuamente e così comincia ad avere comportamenti sempre più sopra le righe fino a sfociare nello stalking: la perseguita, entra di nascosto nella sua nuova casa che, tra l’altro, cerca di non farle comprare, maltratta il cagnolino fino a cercare di eliminarlo, fa continue segnalazioni ad ogni ente pubblico possibile per cercare di rendere la casa inagibile per far tornare Quinn sui suoi passi ma non essendoci riuscito in alcun modo tenta lui stesso manomettendo tutto ciò che è possibile in casa per renderla pericolosa. Infatti Quinn si sloga una caviglia cadendo dalle scale ma l’unica cosa che Bill ottiene è la consapevolezza da parte di tutti che è un pazzo che vive al di fuori della realtà.
Quinn però è circondata da una famiglia che, a suo modo, la ama e da un gruppo di amici da sempre presenti e pronti ad aiutarla. Tra questi c’è Nick, suo ex cognato e amico su cui si può sempre contare, solo che qualcosa scatta in lei e l’amico si trasforma nell’uomo che vuole, desidera, quello per cui vale la pena lottare, assolutamente da conquistare.
Anche lui vuole lei, in fondo l’ha sempre voluta fin da quando ha sposato la sorella, quella sbagliata!
Nick cerca in tutti i modi di non lasciarsi coinvolgere, di non ascoltare le proprie sensazioni perché questo vorrebbe dire trattare Quinn come le altre ma lei non è così, lei è molto di più e poi perdere la sua amicizia è impensabile.
Ma Quinn ha già capito tutto, sa che l’attrazione di Nick verso di lei va oltre il sesso e infatti dopo la prima volta insieme il loro legame si rafforza anche se entrambi fanno di tutto per negarlo. Lui capisce di amarla, forse da sempre, e lei riesce a lasciarsi andare, a mettere da parte la razionalità, l’unico uomo con cui ci sia mai riuscita.
Inconsapevolmente Bill con i suoi gesti da folle persecutore non farà altro che avvicinarli!
Contemporaneamente si dipanano le storie delle persone che fanno parte della vita di Quinn. Sua madre, sulla scia di quello che è successo a lei, decide di lasciare il suo scialbo marito lo caccia di casa e inizia la sua nuova vita con la persona con cui ha una relazione da anni: la professoressa Edie, collega di Quinn. Il marito, che per anni ha fatto finta di non sapere che sua moglie fosse omosessuale, si trasferisce da Quinn momentaneamente.
La sua amica Darla, nonostante abbia un matrimonio felice, dopo molti anni vuole aggiungerci un po’ di pepe ma suo marito, limitato e pantofolaio com’è, non riesce proprio a capire perché sia necessario cambiare la routine. Così anche lei, dopo vani tentativi quali lingerie sexy, spogliarelli improvvisati e proposte indecenti, si trasferisce momentaneamente da Quinn.
Come ho già detto tutti i tasselli torneranno al loro posto …
Se devo essere sincera è un romanzo che non mi ha fatto battere particolarmente il cuore. Sembra un po’ come la protagonista: molta più razionalità che emotività!
La mia parte emotiva si è smossa più per il personaggio di Bill che avrei randellato con le mie stesse mani perché mi tocca un nervo scoperto, piuttosto che per la storia dei due protagonisti.
Il libro è scritto molto bene e tratta anche temi delicati quali l’omosessualità e lo stalking con leggerezza ma non intesa come superficialità.
Purtroppo ci ha perso, a mio parere, in passionalità che poi è quella che ci si aspetta quando si intraprendono questo tipo di letture.
E’ comunque un romanzo da leggere perché come dice Kirkus Reviews riportato sulla copertina … “è delizioso …” ma dice anche che è sexy cosa su cui non concordo pienamente (per ora è disponibile solo in cartaceo ma entro qualche mese sarà disponibile anche in e-book).
Non mi toccate la Crusie!
Non mi toccate la Crusie!
Scherzo Panthy, se il romanzo non ti ha coinvolta più di tanto è giusto che tu lo dica. Io, come Nadia, amo particolarmente questa scrittrice, le sue commedie sono sempre molto acute e intelligenti. Sicuramente è un'autrice brillante, più che una di quelle che punta sull'emovitività, per cui poi dipende molto dai gusti personali. L'unico invito che mi sento di rivolgerti è quello di provare un altro suo libro prima di scartarla definitivamente.
Non ero convinta di prenderlo
Non ero convinta di prenderlo ma quasi quasi ci faccio un pensierino. Avevo già letto qualcosa di quest'autrice e mi era piaciuto. ^_^ LadyAileen
Ecco un romanzo su cui sono
Ecco un romanzo su cui sono indecisa, ma penso che per il momento passo, non potendo comprare tutto. Grazie della bella recensione
A me è piaciuto
A me invece il romanzo è piaciuto molto, è una di quelle letture piacevoli e non troppo impegnative (ma tutt'altro che superficiale) che ti fa sorridere. Trovo la Crusie davvero brava nel tratteggiare situazioni e caratteri dei personaggi, non ci sono tante altri autrici così intelligenti secondo me. Inoltre ho una gatta e capisco perfettamente il tipo di legame forte che si stabilisce con un animale: gli uomini non possono competere! Ciao Nadia
Cara Nadia non ritengo il
Cara Nadia non ritengo il libro in alcun modo superficiale ma ho detto che almeno un paio di argomenti forse avevano bisogno di maggiore approfondimento ma in fondo questo è un libro brillante raccontato con una componente razionale che mi sembra di aver colto essere propria dell'autrice.
Hai ragione quando dici che è un romanzo che fa sorridere e meno male, aggiungo io!
Grazie per il tuo commento e alla prossima recensione!
Sono curiosa di leggerlo,
Sono curiosa di leggerlo, visto che i precedenti lavori della Crusie mi sono piaciuti. Mi permetto una piccola critica alla recensione: ci sono troppi spoiler! Ad un certo punto ho smesso di leggere e sono andata alle ultime righe, perchè alcune cose vorrei scoprirle da sola. Ci vorrebbe un piccolo avviso spoiler per le lettrici esigenti come me ;-) Emy
Ti ringrazio per l'appunto
Ti ringrazio per l'appunto Emy, lo terrò presente!
Grazie Panthy! Se non avessi
Grazie Panthy! Se non avessi letto la tua recensione probabilmente avrei preso questo libro perchè la trama che viene presentata dà un'idea completamente diversa della storia... o almeno io l'avevo capita diversa.
Certo che ci sono ottimi spunti di discussione : lo stalking, l'omosessualità, il vivere quotidiano con un compagno che ti considera come un accessorio, un rapporto d'amore con l'ex della sorella...
Al momento non mi attira come lettura.
Non vorrei averti influenzato
Non vorrei averti influenzato troppo, non è un pessimo libro ma come dici tu questi ottimi punti di riflessione forse devono essere sviluppati in modo più approfondito.
Comunque se hai tempo leggilo così avrò il tuo gradito punto di vista, magari mi sbaglio!