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Rinascere all'amore/The Wives of Bowie Stone
Rinascere all'amore/The Wives of Bowie Stone

Recensito da

Bluefly
Autore: 
Maggie Osborne
Edito in Italia da: 
Mondadori - collana I Romanzi Classic
Formato: 
trade paperback
Traduzione: 
Chiara Cattaneo
Prima edizione: 
1994 - Grand Central Publishing
Genere: 
historical romance
Ambientazione: 
Stati Uniti, 1880 circa (Kansas e Wyoming)
Livello di sensualità: 
warm/caldo
Voto/Rating: 
7,5/10

Se stessi per essere impiccato, probabilmente accetteresti qualsiasi proposta piuttosto che dare soddisfazione alla grande Mietitrice. E così, Bowie Stone, magro, sporco e nascosto sotto un'ispida barba incolta, accetta di sposare la donna più improbabile che possa capitargli, Rosie Mulvehey, altrettanto lurida e malmessa, ma non perché appena uscita di galera come lui...

Rosie, che fuma il sigaro, impreca e veste come un uomo, sceglie Bowie tra una rosa di non proprio invitanti candidati alla forca, che per grazia concessa nelle selvagge terre del Kansas fine XIX secolo, dove c'erano pochi uomini e troppo lavoro, potevano salvarsi se qualche donna li avesse reclamati sull'altare. Bowie e Rosie si guardano, si sposano e non si piacciono. Lei lo tiene a distanza con il fucile puntato, spiegandogli di averlo scelto perché ha bisogno di aiuto alla fattoria per il raccolto; lui, indifferente alle minacce, mette in chiaro che dopo il raccolto se ne andrà, perché altre faccende lo attendono altrove.

Comincia così un romanzo che ha suscitato in me impressioni contrastanti, che mi ha colpito per la forza delle tematiche proposte e lo stile superiore alla media di molti romance che ho letto ultimamente, ma non è riuscito a strapparmi grandi emozioni. La Bourne ha fatto applaudire la mia parte razionale, lasciando abbastanza fredda quella passionale, che nella lettura di un romance vuole per forza trovare soddisfazione.

Durante il tragitto che Rosie e il tutt'altro che entusiasta marito percorrono per arrivare alla fattoria, apprendiamo che Bowie, nonostante sia stato congedato dall'esercito con disonore e condannato a morte per omicidio, è un uomo ammirevole, condannato ingiustamente e che il disonore che macchia la sua carriera militare è la conseguenza di un atto di umanità e buonsenso. Non vi dico di più, ma una volta letta la sua storia, nessuno avrà dubbi che la bilancia della Giustizia penderebbe dalla sua parte, se fosse davvero la Giustizia a stabilire premi e condanne per gli uomini. Rosie però, che sotto lo strato di unto e dietro il gonfiore del viso provocato dall'alcol - a cui ricorre spesso e volentieri - è una donna capace di vedere oltre le ipocrisie della società, si rende conto del torto subito da Bowie, e riconosce in lui un'anima affine: sono entrambi dei reietti, dei disgraziati senza speranza, aggrappati a una disperazione che in Rosie è diventata forza autodistruttiva. La rabbia che anima il suo cuore, altrimenti buono e generoso, non potendo rivalersi sul prossimo, perché l'unica persona che lei vorrebbe distruggere è già morta e non per mano sua, si rivolge contro di lei.

Ma c'è di più e di peggio. Devo riconoscere che la Bourne quando decide di bastonare le sue eroine lo fa per bene. Rosie è quel che resta di una donna quando subisce abusi innominabili tra le mura domestiche, in tenera età, e non trova nessuno a salvarla. Stuprata nel corpo e nell'anima, a 23 anni nasconde la sua bellezza convinta di essere brutta, ma soprattutto terrorizzata all'idea che un uomo possa dimostrarle interesse. Per fortuna la vita, a volte, dopo averci massacrati, non ci nega un po' di requie, e Bowie, lavato e sbarbato, non solo si dimostra pericolosamente bello, ma anche sensibile e paziente.

Desideroso di comprendere quella strana donna forte e fragile, sboccata ma anche incredibilmente bella (quelle poche volte che accetta di farsi un bagno), sembra l'uomo giusto al posto giusto, se non fosse che il titolo originale dell'opera è: The Wives of Bowie Stone, le Mogli di Bowie Stone... e quindi, da qualche parte, precisamente nella casa paterna, c'è un'altra donna che ha sposato il nostro eroe. Si chiama Susan, ha un figlio piccolo, ed è l'esatto opposto di Rosie: elegante, abituata agli agi e a dipendere dall'uomo, sia esso il marito o il suocero. È lei la seconda vera protagonista di questo libro, e la Bourne riesce a renderla affascinante, nonostante le premesse da bella viziata, anzi, fra le due donne è quella che ho preferito, perché l'idea di seguire le disavventure di una oziosa signora di città nelle terre dell'Ovest, fra pionieri e bovari, è risultata piuttosto allettante.

Odio gli spoiler, e quindi non vi dirò perché lei risulti la moglie di Bowie, dal momento che il pasticcio l'autrice lo dipana capitolo per capitolo, man mano che il passato di Susan viene alla luce; basti sapere che una volta dichiarato morto Bowie, alla morte del suocero (bastardo) lei si ritrova in mezzo alla strada, con un figlio piccolo e senza arte né parte. Il certificato di morte del marito non si trova (ovviamente) e lei non può accedere all'eredità. Bella donna nulla tenente e nulla facente cerca casa e qualcuno che la mantenga. Sì, come no.

Le consigliano di andare all'Ovest, in cerca di fortuna, e Susan, spaventata, annichilita, risponde a un annuncio matrimoniale, in cui un avvocato cerca una possibile consorte abile nei lavori di casa, a cui non spaventi il duro lavoro, possibilmente istruita. Lei abile nei lavori di casa sicuramente non è, ma istruita sì, e così, assieme al piccolo Nate, intraprende il viaggio più disperato della sua vita. Per ritrovarsi nuovamente sola: Gresham Harte, l'autore dell'annuncio, un avvocato dallo spirito avventuroso e pionieristico, non la vuole. Certo, è bella, ma a lui non serve una bella moglie, gli serve una moglie che sappia far andare avanti una casa in un luogo ostile, e magari senza figli appresso! Tuttavia, raramente un uomo resta indifferenze al destino di una donna bella, e Gresham è sensibile e piuttosto attraente. Non la vuole sposare, ma comincia ad aiutarla, per trovare un lavoro e un po' di fiducia in se stessa. L'uomo giusto al momento giusto, e tra loro nasce pian piano un'attrazione che cresce col crescere di Susan come donna e come personaggio.

Così il lettore segue l'evoluzione di Susan e di Rosie, la prima nella sua scoperta di una forza e di un'intraprendenza che non avrebbe mai sospettato di avere se fosse rimasta nei salotti sicuri di famiglia, l'altra nella scoperta della propria femminilità, del desiderio sessuale, della fiducia negli uomini, o almeno in UN uomo, di cui si è innamorata. In questo l'autrice fa un lavoro ammirevole, grazie anche a uno stile fluido e maturo. Rosie e Susan emergono e non si dimenticano. Risultano personaggi talmente interessanti da mettere in ombra però quelli maschili, nei confronti dei quali la Osborne non mi sembra aver dimostrato la stessa attenzione. Sia Bowie che Gresham sono gli uomini che forse ogni donna vorrebbe al proprio fianco nel momento del bisogno, ma risultano più dei sostegni che non dei protagonisti a tutti gli effetti, probabilmente anche perché le due eroine presentano un carico di tragedia personale in grado di offuscare tutto il resto. Rosie le sue tragedie le ha vissute nel passato, che per forza di cose infetta il presente, mentre Susan deve affrontare degli eventi così terribili da risultare travolgenti. Così, pur avendo apprezzato il coraggio della Osborne nel proporci storie non facili ed eroine non empre "simpatiche", non sono riuscita allo stesso modo ad appassionarmi alle loro storie d'amore, che mi sono sembrate un po' didascaliche.

Né Bowie né Gresham mi hanno fatto battere il cuore e, nonostante gli eventi ben sviluppati, tutto mi è parso andare troppo secondo copione. Mi sono trovata a compatire le due protagoniste, ma non ad emozionarmi particolarmente quando le controparti maschili facevano quello che un eroe del romance di solito fa: corteggiare l'eroina, e tutto... ehm... il resto. Quando si sceglie di mettere in scena delle tragedie, assolute, devastanti, come quelle vissute da Rosie e Susan, perché la tragedia lasci spazio al romance ci vogliono protagonisti maschili superlativi, mentre Bowie e Gresham mi sembrano essersi accontentati del ruolo di spalla. Mamma Bourne, forse, non ha voluto bene a tutti i suoi figli allo stesso modo, in questo libro.

 

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Commenti

Uno tra i più bei romanzi da me letti ultimamente

A me è piaciuto moltissimo. Uno tra i più bei romanzi da me letti ultimamente. Di grande respiro, mi ricordava i mitici film di John Ford. E’ la prima volta in assoluto che mi piacciono tutti e i quattro protagonisti. Le due donne, nella loro apparente fragilità si sono, a mio parere, rivelate le vere protagoniste. Rosie nella sua battaglia x vincere l’alcolismo e i suoi fantasmi di un passato pieno di violenza e crudeltà. Susan nel rendersi finalmente indipendente soprattutto emotivamente. Gresham, l’avvocato, nella sua solidità e onestà. Mi sono commossa in più di una occasione (struggente l’addio di Bowie e Rosie), ma sono rimasta perplessa della poca chiarezza di Bowie sulla propria identità, specialmente nei confronti di una Rosie, che per lui era cambiata tanto. Tristissima la scena del la morte del bambino, ma preferisco di gran lunga un romanzo che descrive nella sua realtà la vita dei pionieri e delle loro famiglie, che romanzi troppi infiocchettati. PATTY

Ritratto di Lilith

Prima lo finisco

Ummm, quando lo termino dirò la mia, per ora mi piace .

Ritratto di Milly

Ottima recensione come sempre

Ottima recensione come sempre Bluefly, avevo comprato questo romanzo con grande entusiasmo perché apprezzo le ambientazioni western, ma le tue considerazioni mi hanno raffreddata un pochino.

Lo leggeró con calma allora. 

Ritratto di Bluefly

 Per chi ama il western

 Per chi ama il western comunque è una discreta lettura. Si respira l'aria dei tempi e non è poco. Mi saprai dire se anche tu come me e Marin hai trovato un po' fredda la parte romance

Ritratto di Marin

Recensione perfetta, come

Recensione perfetta, come perfetta è la frase che usi e che può riassumere il romanzo : storia e stile superiore alla media di molti ultimi romance ma emozioni poche.

 

Ritratto di Bluefly

 Lo hai letto anche tu Marin?

 Lo hai letto anche tu Marin?

Ritratto di Marin

Si l'ho letto Bluefly... ogni

Si l'ho letto Bluefly... ogni cosa che riguardi quel periodo storico mi interessa anche se molto di più se fosse specifico sui Nativi.
A me è mancato il lato passionale della storia, non l'ho proprio sentito.
Ti dirò che quasi quasi mi è piaciuta di più Susan di Rosie perchè lei si ha dovuto cambiare completamente modo di vivere e di pensare. Rosie ... a volte l'avrei messa dentro un mastello di acqua e detersivo per darle una sciacquata ... in tutti i sensi.
Come romance è migliore di parecchi letti ultimamente, hai perfettamente ragione ma un pochino di passionalità in più e due uomini con più spessore ne avrebbero fatto un romanzo migliore.

 

Ritratto di Bluefly

 Allora la pensiamo allo

 Allora la pensiamo allo stesso modo

al precedente commento ....

al precedente commento mancava la firma

PATTY

Non mi convinceva...

Non mi convinceva la trama e non l'ho preso nemmeno in considerazione come acquisto..
Ma la recensione che hai fatto, mi ha molto colpita.
Non il solito romance semplice, semplice, con una ambientazione west poco reale, ma la storia difficile di due donne così diverse in una terra difficile e prettamente maschilista.
Sono curiosa di verificare se l'autrice ha dato poco spazio ai maschietti perché ha dato ,dal punto di vista letterario, tutto quello che poteva alle due protagoniste, o è stata un'azione mirata.
Molto bella ed intensa la tua recensione. Complimenti.
PATTY

Ritratto di Bluefly

Grazie Patty, il libro merita

Grazie Patty, il libro merita comunque di essere letto. L'ambientazione è molto vera e i drammi pure. Ci fosse stata un po' di più "passion"...

Ritratto di Bluefly

Grazie Patty, il libro merita

Grazie Patty, il libro merita comunque di essere letto. L'ambientazione è molto vera e i drammi pure. Ci fosse stata un po' di più "passion"...

Ritratto di Panthy

Anche se non è il mio genere,

Anche se non è il mio genere, la tua recensione impeccabile e precisa mi stimola a leggere il romanzo se non altro per riscontrare il tuo punto di vista.

Grazie

Ritratto di Bluefly

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