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Odyssea
Odyssea
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Recensito da

Milly
Autore: 
Amabile Giusti
Formato: 
trade paperback
Prima edizione: 
Baldini&Castoldi, gennaio 2013
Genere: 
fantasy
Ambientazione: 
contemporanea, Stati Uniti
Voto/Rating: 
7,5/10

Per essere il più obiettivi possibili, bisognerebbe suddividere il gradimento di questo libro per categorie:
tot per storia originale, tot per l’ambientazione; tot per vitalità dei personaggi, tot per la scrittura.
Il voto più alto andrebbe sicuramente all’originalità della storia e il secondo alla sua ambientazione. Il resto rientrerebbe nel “sufficiente”.

Odyessa Bennet, una ragazzina di 16 anni, da molti anni vive una vita raminga perchè la madre Grace, senza averle mai spiegato le ragioni di questo comportamento,  si sposta da una località all’altra ogni due-tre mesi. Questo impedisce a Odyssea di mettere radici, di frequentare una scuola e avere rapporti sociali con altri ragazzi della sua età.    
Odyssea vorrebbe avere una vita normale ma sa che la madre non può accontentarla, presa com’è dalle sue paure per un pericolo incombente che l’hanno resa una donna scontrosa, timorosa e perdente. Del resto, con il suo fare taciturno, Grace non le ha mai permesso di insistere per avere informazioni su suo padre e su alcun membro della loro famiglia.
La mattina che partono per l’ennesimo trasferimento, Odyssea non sa che sarà l’ultimo. La madre lascia la città, dopo un tratto di autostrada imbocca una strada secondaria che porta ad una boscaglia e quando il bosco si infittisce e alcuni tronchi ostacolano il sentiero, Grace li tocca e gli alberi si muovono per lasciare libero il passo. A notte fonda, quando Odyssea si stava chiedendo se la madre era ancor in sé, nel mezzo del bosco si profilano le prime case di una graziosa cittadina, chiamata Wizzieville. Grace va decisamente verso una villetta e batte il batacchio sulla porta e quello, a forma di testa di leone, ruggisce alle due donne mostrando loro i denti. Ma Grace, una volta tanto, non si spaventa perchè quella è la casa di Augusta, sua madre.

Le due donne  si trovano da questo momento in poi in una realtà fantastica (il primo paragone che mi è venuto in mente è con il “Meraviglioso Mondo del Mago di OZ”), popolata da esseri speciali. Wizzieville è infatti la cittadina in cui vivono e maghi e streghe, alcuni dotati di grandi poteri, per lo più dediti a magie positive. Ma non è stato sempre così e probabilmente la bonaccia in corso da diversi anni sta per finire.
Odyssea, stralunata e stranita nel trovarsi in una vera e accogliente casa, con una signora che dice di essere sua nonna, anche lei una maga, come sua madre Grace, ma con poteri limitati. La nonna confida a Odyssea che probabilmente lei ha ereditato i due grandi poteri del padre Charlton Bennet, morto nel salvare lei e sua madre da Angus Ziggart, ovvero il mostro Squartavene. Lo sconcerto della ragazza è grande: poteri lei? Assurdo, lei non sa nulla di magia, incantesimi o poteri. Ma la nonna Augusta la invita a cercare nei suoi ricordi, in particolare nella notte in cui, a quattro anni, sua madre fuggì da casa per rifugiarsi nel “mondo-altrove” , ciò nel mondo dei comuni mortali. A Odyssea sovvenne, come in un lampo, l’immagine di loro due in corsa nel bosco: lei che in braccio alla madre sentiva contemporaneamente i battiti del cuore di Grace e il rimbombo dei passi del mostro che le stava inseguendo: Odyssea, guardando fisso il bosco da dove provenivano i passi di Squartavene, ad un certo punto vide una grande esplosione con grosse lingue di fuoco alzarsi verso il cielo. Possibile che questa fosse stata opera sua? L’opera di una bambina di 4 anni?
I saggi della cittadinanza decisero di confinare i resti del mostro in un luogo appartato con un incantesimo
che nelle intenzioni avrebbe reso impossibile la ricomposizione dei suo resti e la liberazione. Previdero che solo un suo discendente avrebbe potuto sciogliere l’incantesimo ben sapendo che Angus Ziggart aveva avuto dei seguaci ma non dei discendenti.
C’erano invece segnali che Squartavene si era liberato (alcuni maghi trovati morti) e se questo avesse trovato conferme, Grace e Odyessea erano più al sicuro all’interno di  Wizzieville che nel mondo-altrove. Almeno lì Odyssea avrebbe potuto sviluppare le sue eventuali facoltà in difesa sua e di sua madre.

Il racconto è arricchito dal rapporto di Odyssea con il misterioso Jacko O’Donniel – entrambi si salveranno da situazioni pericolose per interventi reciproci -  e da risvolti noir. Non mancano poi gli intrighi, le indagini per scoprire che è il discendente del mostro che vive occultamente tra i cittadini di Wizzieville e i sospetti che ad un certo punto investiranno anche Odyssea.  

Detto ciò, premettendo che sono una lettrice “tiepida” del genere fantasy, riconosco che l’autrice è capace di virtuosismi, abilità tecnica e nonostante i diversi richiami inconsci o meno a Harry Potter, sa destreggiarsi molto bene con una materia che richiede parecchia inventiva (come per esempio la bella idea della farfalla poetessa). Ma non arriva ad accendere gli animi, a suscitare empatia o grande partecipazione. E’ come se la storia giungesse ai nostri sensi attraverso l’oblò di un acquario, forse anche perché deve impostare un'intera saga. Visto che il libro avrà un seguito come lasciano intendere il finale e la casa editrice, auguro all’autrice di ritrovare il ritmo e l’armonia del suo precedente “Cuore Nero” che ho molto apprezzato.

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Commenti

Ritratto di Marin

Non ho mai amato Harry Potter

Non ho mai amato Harry Potter e non ho visto nemmeno un film della saga. Se come scrive Milly, questo libro ha dei richiami sul famoso maghetto... non so quanto possa essere una lettura che potrei apprezzare malgrado il genere fantasy a me piaccia parecchio.
Ma mai dire mai...vediamo.

Ritratto di Milly

Mai dire mai Marin, io a meno

Mai dire mai Marin, io a meno che prorio non mi attiri per nulla, cerco sempre di provare lettura diverse, chissà magari questo romanzo ti conquisterà invece.

Ritratto di Panthy

Cara Milly, secondo me ha

Cara Milly, secondo me ha ragione Anna quando scrive che diffida delle recensioni troppo positive.

La tua è fatta con spirito critico oltre che essere impeccabile. Complimenti!

Ritratto di Milly

Ti ringrazio Panthy, lo

Ti ringrazio Panthy, lo spirito critico per me è fondamentale e spero sempre sia utile anche a chi ci legge.

Sulle recensioni troppo positive ci sarebbe da fare un discorso a parte, ultimamente sembra che tutti i libri che escono siano dei capolavori, per cui sono molto cauta negli acquisti e nei giudizi.

Questo romanzo voglio

Questo romanzo voglio assolutamente leggerlo e l'ho già ordinato ma la tua recensione mi ha offerto molti spunti di riflessione. In giro ho trovato solo recensioni entusiastiche mentre la tua è più critica e per me più interessante visto che tendo a diffidare quando leggo lodi sperticate. Ti scriverò le mie impressioni quando l'avrò terminato. Ciao Anna

Ritratto di Milly

Certo Anna, ci conto. Non

Certo Anna, ci conto. Non aver paura di scrivere i tuoi pensieri anche se dovessero essere opposti ai mei.

Ritratto di Bluefly

 Cara Milly, una recensione

 Cara Milly, una recensione splendida. Ho letto anch'io Odyssea e sostanzialmente mi trovo d'accordo con te. Mi è piaciuto lo stile, ma non mi ha particolarmente coinvolta, e non è perché si tratta di uno YA. Ogni tanto leggo anche questo genere, se di genere si può parlare, e a volte mi capita di divertirmi parecchio. Avrei voluto un po' meno prevedibilità e stereotipo nella caratterizzazione dei personaggi e nella trama, e un po' più di forza nell'insieme, un po' più vigore.

Ritratto di Milly

Grazie cara Bluefly, sono

Grazie cara Bluefly, sono contenta la mia recensione ti sia piaciuta. Per me è sempre importante evidenziare aspetti sia positivi che negativi di un libro per aiutare chi legge a farsi una sua opinione. A me piace sostenere le giovani autrici italiane, ma credo sia giusto fare un esame obiettivo di un testo.

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