L'omicidio del signor Siguán è quello che Petra Delicado chiama con fastidio un "caso freddo". Cinque anni prima, l'affermato imprenditore tessile Adolfo Siguán era stato ucciso nell'appartamentino dove celebrava il suo vizio: le giovanissime prostitute, preferibilmente prese dal marciapiede. Ai tempi, la sentenza era stata sbrigativa: rapina con morto ad opera del protettore della prostituta con la complicità di lei. Ma, adesso, quando l'ispettrice della Policía Nacional con il suo vice Fermín Garzón, riaccende con scetticismo la macchina investigativa, le basta togliere un poco di polvere dalle vecchie carte per rendersi conto di alcune incongruenze. Soprattutto, resta enigmatico l'assassinio dell'assassino. All'inizio Petra e Fermín, battono pigri le piste consuete. Ma un incidente, cruento e spietato, fa capire che c'è qualcuno che segue Petra. E questo qualcuno squarcia improvvisamente lo scenario, legando il delitto all'intricato registro degli affari di Siguán che si scoprono connessi alla criminalità italiana trapiantata nella capitale catalana. E quindi a Roma che prosegue la partita. Ed è in questa specie di Vacanze romane, omaggio dell'autrice a un paese che ama, che tutta la forza comica tipica dei gialli della Giménez-Bartlett, si dispiega. Le sue storie, senza essere tinte di altro colore che non sia il noir, senza attenuare malinconie e frustrazioni dei personaggi, riescono a scatenare umori leggiadri di commedia.
Petra Delicado ha poco più di quarantanni ed è un ispettore della Policia Nacional di Barcellona. E' entrata in polizia dopo aver lasciato il lavoro di avvocato che ormai era diventato per lei una noia e dopo un inizio in cui il suo incarico principale era quello di portare carte in giro per i vari uffici, inizia ad occuparsi delle indagini in vari episodi criminosi riuscendo a risolvere casi di immigrazione clandestina, combattimenti di cani, criminalità organizzata, corruzione di minori, la scomparsa di una mummia o l'omicidio di un monaco.
E' una donna controversa che come il suo nome riflette il suo carattere e il suo modo di fare : petra (pietra, dura) e delicato. Non ha peli sulla lingua, attacca ferocemente superiori, colleghi e se stessa affrontando i problemi con logica eccessiva e determinazione ma è anche dolce e delicata con le persone deboli e che soffrono. Odia le convenzioni sociali e la politica e non ama i compromessi nemmeno nella vita privata.
E' arrivata al suo terzo matrimonio: ha sposato in prime nozze Hugo, avvocato noioso e pedante con cui divideva l'ufficio legale e poi Pepe, più giovane di lei di qualche anno, immaturo e incosciente...l'esatto contrario del suo primo consorte e quasi una medicina ideale contro la serietà e la noia della sua vita precedente.
Ma nemmeno questo rapporto è andato bene.
Durante un'indagine che possiamo leggere nel libro " Il nido vuoto" incontra Marcos, un architetto elegante e affascinante con due divorzi alle spalle e quattro figli : Federico, i gemelli Theo e Hugo e Marina. E lei che di figli non ne ha, si ritrova così dopo il matrimonio con Marcos a dover fare i conti con dei ragazzini che all'inizio non sa proprio come prendere, ma a cui a poco a poco si affezionerà in una maniera che nemmeno lei credeva fosse possibile.
Il vice ispettore Fermin Garzon è il partner di Petra ed è il suo esatto contrario: calmo e tranquillo tanto quanto lei è agitata e nervosa, sempre affamato, trasandato, un tipo alla buona che non si scoraggia mai davanti ai modi bruschi e agli impossibili ritmi di lavoro e di vita del suo capo.
Dopo essere rimasto vedovo, si è sposato con Beatriz, ricca donna di alta classe che si è innamorata perdutamente di lui.
In questo libro Petra e Fermin devono occuparsi di un "cold case" ... un caso "freddo" : l'omicidio di un uomo avvenuto cinque anni prima.
Adolfo Siguan è un imprenditore tessile di mezza età. E' un uomo egoista e autoritario che si interessa poco alla famiglia, moglie e tre figlie, perchè l'unica cosa che conta per lui è l'azienda. Ha una misera opinione delle donne in generale, tratta la moglie come una serva e l'ha sposata solo perchè era così che si doveva fare per avere dei figli che potessero ereditare la fabbrica. Peccato che dal matrimonio siano nate solo figlie femmine.
L'infedeltà sistematica è per lui una seconda natura: tradisce la moglie in continuazione con prostitute giovanissime e non si cura di nasconderle nessuna relazione o di risparmiarle umiliazioni e offese.
Dopo la sua morte sposa una donna molto più giovane di lui, ma malgrado ciò continua la sua vita fatta di vizio e di sesso.
Ed è proprio durante un incontro con una di queste prostitute che viene ucciso. La ragazza, Julieta, daccordo col suo protettore, entra in confidenza con i clienti ricchi e più anziani e dopo alcuni incontri si fa portare nella loro casa. Una volta lì, riesce in qualche modo ad addormentarli o a renderli incoscienti. E' a quel punto che entra in scena il suo complice, Abelardo, che la aiuta a ripulire la casa di tutto quello che può avere un valore: soldi, gioielli, cellulari, computer...e nessuno denuncia niente per la vergogna di essersi fatto imbrogliare.
Anche con Siguan è andata così. Solo che all'ultimo momento, Abelardo la chiama e le da un numero di cellulare. Le dice che quando il tipo è cotto, invece di chiamare lui come al solito deve chiamare quel numero che le ha dato perchè al suo posto per questa volta verrà un suo amico, un italiano che lei non conosce.
Solo che quando arriva questo italiano, alto, molto grosso e con una faccia da far paura, dopo aver controllato che il cliente sia effettivamente Siguan, tira fuori dal giubbotto un manganello enorme e lo ammazza come un cane. Julieta scappa terrorizzata, cerca di contattare Abelardo ma non lo trova e allora si chiude in casa fino a quando non arriva la polizia qualche giorno dopo ad arrestarla in seguito alle indagini sull'omicidio. L'unica a finire i galera è lei, ma non essendo l'autrice materiale del delitto e non avendo precedenti penali se la cava con quattro anni di carcere.
Abelardo che se l'è svignata sapendo che rischia grosso visto che la polizia è convinta sia lui l'omicida viene ucciso due mesi dopo l'arresto di Julieta e tutti pensano che forse ha pestato i piedi a qualcuno di grosso e ha fatto il passo più lungo della gamba. L'inchiesta è chiusa. Punto e fine.
Ma dopo cinque anni, la giovane vedova ha un ripensamento e si rivolge ad un magistrato perchè il caso venga riaperto e venga fatta luce sulla morte del marito.
Dopo aver studiato a fondo gli atti, il giudice si convince che qualcosa nel quadro della scena non torna. Come mai Abelardo, che secondo la versione ufficiale avrebbe ucciso Adolfo Siguan quasi per sbaglio, viene a sua volta trovato ucciso due mesi dopo? Perchè la polizia prende per buono che questo secondo omicidio non abbia niente a che fare con quello che lui ha commesso? E perchè Julieta continua ad insistere che non è stato lui ad ammazzare Siguan, ma un italiano sconosciuto comparso sul luogo del delitto? E perchè adesso si nasconde e nessuno riesce a trovarla?
Appena il giudice affida il caso a Petra e a Fermin e loro iniziano a contattare le varie persone coinvolte succede il terzo omicidio: Julieta dopo essere stata trovata dai nostri due detective in uno sperduto paesino nella campagna spagnola, viene uccisa.
A quel punto Petra capisce che dietro a quello che sembrava un semplice caso di omicidio colposo si nasconde qualcosa di più grosso e inizia ad indagare col suo fido aiutante. Hanno il nome del misterioso italiano che secondo il racconto della povera Julieta ha ucciso Siguan : Franco Catania.
E una pista, che li porta in Italia.
L'indagine si sposta a Roma e il racconto ci porta negli angoli e nel panorama del nostro paese regalandoci qualche emozione in più quando riconosciamo nelle pagine del libro scorci della città eterna.
In Italia vengono affiancati da due ispettori pari di grado: l'ispettore di polizia Maurizio Abate e la sua assistente Gabriella Bertano. Le loro ricerche li porteranno nel mondo della criminalità organizzata e per l'ispettore Delicado ci saranno dei momenti abbastanza movimentati e pericolosi da affrontare. L'azione poi ritorna di nuovo a Barcellona e Petra dovrà ricostruire con pazienza e tenacia il puzzle così sapientemente buttato all'aria dal vero mandante dell'assassino dell'imprenditore.
Questo romanzo di Alicia Gimenez Bartlett, più che un giallo vero e proprio è una commedia gialla che riesce ad affrontare argomenti spinosi e delicati con una sensibilità straordinaria. Gli scambi di battute fra Petra e Fermin sono sempre mitici, ironici e intelligenti. Le scene sono raccontate, come del resto in tutti i suoi libri, in maniera così realistica che sembra quasi di vedere Fermin con l'elmo da gladiatore che si fa fotografare davanti al Colosseo o che seduto in trattoria rimane estasiato davanti al piatto di carbonara!
Il problema che Petra affronta in questo caso è molto delicato e non è semplice da raccontare, eppure la scrittrice riesce con la sua scrittura così semplice e pulita a farci capire lo stesso la tragicità dell'argomento e la grande sofferenza delle protagoniste di questo dramma.
E' uno dei pregi dell'autrice questa sua capacità di raccontare le brutture della vita e la cattiveria umana senza la morbosità di particolari raccapriccianti o la descrizione della scabrosità di certe situazioni.
E' una lettura che vi consiglio vivamente, da alternare per qualche momento a duchi e madamigelle varie...se ne avete voglia naturalmente.
Sono sicura che Petra vi piacerà e che sorriderete come ho fatto io immaginando Fermin con la toga virilis di senatore romano che gli avvolge la pancia!
Il libro fa parte della serie dedicata a Petra Delicado, ispettore della Policia Nacional di Barcellona.
- Riti di morte, 1996
- Giorno da cani, 1997
- Messaggeri dell'oscurità, 1999
- Morti di carta, 2000
- Serpenti nel paradiso, 2002
- Un bastimento carico di riso, 2004
- Il caso del lituano, 2005
- Nido vuoto, 2007
- Il silenzio dei chiostri, 2009
- Gli onori di casa, 2013
Grazie Panthy, ma anche tu mi
Grazie Panthy, ma anche tu mi hai sulla coscienza ! Le tue recensioni e quelle delle altre ragazze mi invogliano sempre a cimentarmi in letture che avrei lasciato perdere o che mi erano sfuggite.
Se vuoi un consiglio per Petra Delicado...inizia a leggere Nido vuoto: riesci a capire il passato di Petra e inizi il nuovo rapporto che lei comincia proprio in questo libro col nuovo uomo che poi diventerà il suo terzo marito.
Oltre al giallo vero e proprio nei romanzi dedicati alla Delicado c'è sempre anche la storia d'amore e di vita della donna che deve far combaciare come pezzi di un puzzle, un lavoro non certo facile con un privato altrettanto difficile se non trovi la persona giusta. A me piacciono anche per questo motivo questi romanzi.
E poi Petra ha un caratterino che non mi dispiace nemmeno un po'!
Cara Marin impeccabile
Cara Marin impeccabile recensione, come sempre. Riesci a farmi leggere libri che non avrei mai neanche immaginato di considerare. Mannaggia a te!
A presto
Sono una fedelissima di
Sono una fedelissima di Montalbano e forse per questo ho sempre snobbato la Delicado, o forse fino a ora non l'ho vista nella giusta prospettiva non saprei dirlo con sicurezza, a volte le letture sono direttamente collegate a certe fasi della nostra vita. Insomma per farla breve ti ringrazio Marin, la tua recensione mi ha fatto capire che forse mi sono persa qualcosa, vedrò di rimediare. Rita
Cara Rita, io adoro
Cara Rita, io adoro Montalbano e in generale ogni libro di Camilleri.
Quando ho preso per la prima volta in mando un libro della Bartlett ero molto dubbiosa.: una donna... spagnola...che avventure potranno mai essere mi chiedevo.
E' stato amore a prima " pagina". Ti consiglio veramente di leggerne uno.