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L’autrice usa spesso il termine “magnate” per definire  lo status  del protagonista, ma il richiamo risulta pomposo anche se tecnicamente corretto (sta per personalità potente, autorevole). Non adopera mai, invece, il termine “magnanimo” (cioè di animo grande, nobile) nonostante sia un dato saliente del carattere di Jack Walker unitamente alle caratteristiche di accorto e abile uomo d’affari capace di muoversi ad  altissimi livelli  nel mondo della finanza.
E’ l’unico modesto rimprovero che mi sento di fare all’autrice J.R.Ward perché la sua tranquilla, sicura e coinvolgente scrittura, sembra essere in presa diretta con la realtà della vita.  Intendiamoci, la parte  immaginifica e sognante nella storia è presente, ma non così astratta da sembrare fuori portata delle molte e brave Callie in circolazione.
 

Callie Burke, di professione restauratrice di dipinti, viene presentata a Jack  in una galleria d’arte di New York e non si accorge di averlo fulminato con la sua bellezza, i suoi occhi magnetici e la massa  lampeggiante dei suoi capelli rossi. Dopo aver dato il parere che le veniva chiesto su un quadro che  Jack intendeva riacquistare  (era appartenuto alla sua famiglia e ritraeva un suo avo), la ragazza rifiuta di unirsi al gruppo per un drink e si allontana dal luogo con grande rammarico di Jack.  Quest’ultimo non si dà pace, i suoi sogni sono turbati dal ricordo della ragazza appena intravista e decide di chiedere all’amica Grace i recapiti per poterla rivedere. Nonostante i suoi molteplici impegni di lavoro, Jack cerca Callie nello sbrindellato quartiere di artisti dove la ragazza dovrebbe avere lo studio e quando il suo tentativo pare fallire perché all’indirizzo non risponde nessuno, la vede arrivare in lontananza assorta, quasi triste. Al suo tonfo al cuore corrisponde l’imbarazzo di Callie nel trovarsi, dimessa nel vestire e depressa per la perdita del posto di lavoro,  di fronte ad un uomo di successo, conteso da donne e imprenditori che la cerca (ufficialmente) per il restauro di un quadro. Lei ha deciso da molto tempo di stare alla larga da uomini del genere, non vuole contaminazioni o tentazioni sebbene  le farebbe molto comodo  accettare la sua proposta di lavoro visto che è stata appena licenziata ed è in arretrato con l’affitto.
Callie è una ragazza di grande forza d’animo e dalle molte fragilità. Il passato della sua famiglia tiene bloccate le sue emozioni, la costringe ad un  autocontrollo autolesionistico e dolente. Teme che in incontro sbagliato, una fiducia mal riposta, porti la sua vita a deragliare come è avvenuto per sua madre. Superato lo sgomento per l’imprevisto incontro, la ragazza rifiuta l’offerta di Jack anche perché sente a sua volta una forte attrazione per lui e teme per le conseguenze. Jack insiste e alla fine le lascia il suo biglietto da visita per un eventuale ripensamento. Che ci sarà. Ma Callie non si perdona facilmente il cedimento sia pure motivato dalle sue impellenti necessità economiche e pensa quindi di salvaguardarsi mettendo tra sé e Jack tutta una serie di paletti sia per mantenere le distanze che frenare le sue pulsioni.
 

I due protagonisti concordano che il restauro avverrà nella casa di famiglia di Jack a Boston, una magione spettacolare, ricca  di quadri del rinascimento e di oggetti di valore acquistati in tutto il mondo. Callie continuerà a meravigliare Jack, oltre che per il suo fascino,  per la sua indifferenza al denaro, ai gioielli  e alla posizione nella società; non sembra intimidita dalla palpabile ricchezza in cui si muove Jack; quanto alle molte opere d’arte di cui Jack si è circondato, che comprendono dipinti  di Tiziano, Canaletto, Rubens ect., Callie  sembra pensare che  esse appartengono a chiunque ami l’arte. Lo stesso quadro che Callie deve restaurare e che la incanta per la sua perfezione cromatica, lo sente suo, lo tocca con venerazione e la porterà a scoprire un segreto d’amore del 1775 che la farà riflettere sul suo rapporto con Jack.
Un uomo come Jack che può avere (ed ha avuto) tantissime donne, alcune anche speciali come l’attuale fidanzata, può resistere al candore, all’onestà, alla bellezza strabiliante di Callie? Cerca, ma non  oltre il punto di distacco; tergiversa, ma ritorna sempre lì, alla centrale delle sue  emozioni ; pensa di superare ogni problema presentando a Callie un suo amico, salvo poi accorgersi di non poter sopportare che questi la sfiori con un dito.
Tra i due accade l’inevitabile perché anche le resistenze di Callie sono travolte dalla passione che oramai è un sentimento condiviso da entrambi.
E’ sempre un momento cult di ogni romanzo questo passaggio e noi lettrici lo “sentiamo” basandoci sulle nostre esperienze, sui desideri appagati o sulle fantasie mai sperimentate, sul quel che avremmo voluto e non è stato oppure nel rammarico di occasioni perdute. Con Jack e Callie siamo al sicuro, quasi confortate. Niente stravaganze,  acrobazie o trasgressioni grigie o verdi; l’autrice ci consegna un amplesso carico di  dolcezza e passione, desiderio di dar piacere senza curarsi del proprio, fusione di corpi e anime. L’eccezionale normalità di due esseri intensi che scoprono di appartenersi.
L’amore di Jack e Callie dovrà superare delle prove che avranno a che fare con la volontà di Jack di candidarsi in politica e con il terrore di Callie di dover rendere pubblica la sua situazione famigliare che non intende partecipare nemmeno a Jack. Per questo i due innamorati sfioreranno la rottura anche se Jack, per amor suo, si sente pronto a rinunciare alla politica ma anche a Callie se lei non lo considererà degno della sua fiducia.
 

Vi lascio scoprire il finale, dolce come questo distensivo romanzo che non dovete  perdervi per il diletto che procura. E’ un romanzo  di grande compagnia.
Al prossimo.