Il bandolo della matassa, che si lascerà rintracciare man mano nello sviluppo del racconto, parte da lontano e fa capo alle scelte infelici e distruttive di alcuni nobili i quali, incuranti delle ripercussioni delle loro decisioni – o ritenendo accettabile il relativo prezzo pagato però da persone a loro vicine – condizionano la vita e il futuro di un’altra generazione. Alla duchessa Claremont e a Charles Fielding duca di Atherton, nobili inglesi, il destino offre la possibilità di porre rimedio agli errori del passato quando viene chiesto loro, da tale dr. Morrison residente negli Stati Uniti, di prendersi carico delle sorelle Dorothy e Victoria Seaton, rimaste da poco orfane di entrambi i genitori a causa di un incidente. Le due ragazze – 17 anni la prima, 20 la seconda – non sanno nulla di questi personaggi inglesi né sulle ragioni per le quali la madre, poco prima di morire, abbia raccomandato di contattarli: i motivi sono invece perfettamente noti sia alla duchessa Claremont che al duca Fielding sebbene i due non sapessero, fino a quel momento dell’esistenza delle due ragazze.

Katherine, la madre di Dorothy e Victoria, non è altri che la nipote ribelle della duchessa di Claremont, bandita anni prima dalla sua casa per essersi rifiutata di sposare l’uomo da lei prescelto secondo una consolidata tradizione famigliare. Per Charles Fielding, Katherine era l’amore della vita che si era lasciato sfuggire a causa l’ostracismo della duchessa Claremont che lo considerava, nonostante il titolo, uno spiantato dedito al vizio del gioco d’azzardo. Accuse fondate che lo indurranno a sposare, esclusivamente per interesse, una ricca borghese al fine di saldare i suoi debiti e mettere fine agli inseguimenti dei suo creditori. E’ tutto quanto ricaverà da questo matrimonio visto che la moglie morirà prematuramente senza avergli dato un figlio. Senza eredi (ma è proprio così?)

Charles vive con il nipote Jason, figlio di un suo fratello che anni prima era partito missionario per l’India con la moglie. Charles si sente elettrizzato dall’idea di ospitare le figlie dell’amata Katherine e attende con ansia di conoscere le decisioni della Duchessa di Claremont, bisnonna delle due giovani statunitensi. Gli toccherà in sorte Victoria, la maggiore, poichè la Duchessa, vista la somiglianza della pronipote con Katherine, ritiene che abbiano in comune anche il carattere e non ne vuole sapere. Non si sbagliava. Victoria, fin dal suo arrivo, scontrandosi proprio con Jason che prima delle presentazioni la ritiene una domestica (aveva 150 persone al suo servizio solo in quella casa, non le conosceva e non gli interessavano), dimostra un’indole tutt’altro che remissiva. Charles, appena Victoria scende dalla nave che l’ha portata in Inghilterra, commette un’azzardo che sarà gravido di conseguenza per i due protagonisti. Fa pubblicare un articolo sul Times in cui annuncia il fidanzamento di Victoria con Jason all’insaputa dei due interessati. Mentre Victoria ne è all’oscuro e non ha modo di venirne a conoscenza, Jason scopre presto la notizie e ritiene Victoria complice dello zio per ragioni di interesse. Certo Jason è un bell’uomo, sicuramente e molto ricco e temuto, ma Victoria è innamorata di un amico d’infanzia e si sente sicura che appena possibile lui verrà a prenderla per sposarla.

Mentre Victoria è cristallina nei suoi processi mentali, Jason è pieno di segreti ed è fondamentalmente disilluso dalle donne. Non vuole ammettere di essere attratto da Victoria, ammira questa ragazza che gli tiene testa, ma nello stesso tempo non vuole soffrire a causa sua né riaprire vecchie ferite. Ci pensa Charles a forzare ancora le cose (per ragioni che andrete a scoprire), e le cose si mettono in modo tale che per salvare la reputazione di Victoria, la quale a sua volta ritiene perduto l’amore americano, si arriva al matrimonio tra i due. Jason, nonostante senta di aver perso la testa per Victoria, è troppo cinico per capire le sfumature di una ragazza che non ha esperienze né di vità né, tanto meno, di sesso. La fraintende e nei rapporti intimi egli dà il peggio ed il meglio di sé. Roso anche dalla gelosia, pensa di punire la moglie proprio attraverso il sesso: non arriverà ad alcuna conclusione se non sarà lei a chiederlo, ad implorarlo di darle quel piacere che coinvolge ogni sua fibra e che ha scoperto grazie a lui.

Disattendendo, ad un certo punto, i suggerimenti della sua dura cervice, Jason dà finalmente ascolto al suo cuore e si arrende al linguaggio dei loro corpi. L’amalgama, la fusione, l’armonia che realizza nell’intimità con Victoria, non è altro che amore, amore, amore. Ricambiato.

Ragazze, che tirata! La MacNaught ci fa sospirare il lieto fine passando attraverso una gamma molto ampia di eventi, batticuori e trepidazioni. Statele dietro, non ve ne pentirete: promette e suscita emozioni a go-go