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L'ultimo libertino /The Last Hellion
 L'ultimo libertino /The Last  Hellion
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Recensito da

Marin
Autore: 
Loretta Chase
Edito in Italia da: 
Arnoldo Mondadori Editore / Collana Emozioni ottobre 2012
Formato: 
paperback
Traduzione: 
Maria Laura Di Rocco
Prima edizione: 
Avon 1998
Genere: 
Romance Regency
Ambientazione: 
Londra 1828
Livello di sensualità: 
warm
Voto/Rating: 
8/10

 Vere Mallory, duca di Ainswood, il più grande libertino d’Inghilterra, ha dissipato la giovinezza fra alcol e belle donne in una spirale che sembra condurlo al baratro. Finché un giorno due occhi di ghiaccio trafiggono i suoi: sono quelli della bellissima Lydia Grenville, indomita giornalista che si è messa al servizio dei più bisognosi, donne e bambini dei bassifondi. A Vere è sufficiente rubarle un bacio per percepire la passione che si cela in lei, in apparenza fredda e misteriosa. Ma Lydia non può permettersi di cedere alla seduzione di quell’uomo impossibile, fermamente intenzionato a vincere la dura corazza che si è costruita nel corso degli anni. Se solo riuscissero a superare i loro intimi turbamenti, potrebbero finalmente schiudere insieme la porta della felicità…

 

Quando ho letto che in questo mese di ottobre sarebeb uscito L'Ultimo Libertino di Loretta Chase, mi sono detta: " Bene, altri due libri in più da leggere".

Perché due vi chiederete...perché quando tra un libro ed un altro di una saga passa così tanto tempo come è successo con questa, io non mi ricordo più nulla e devo "ripassare".

L'Ultimo Libertino è il seguito del bellissimo (per me) Il Lord della Seduzione ed è stato pubblicato ben cinque anni dopo l'uscita del primo libro. Meglio tardi che mai, ma un pochino più di criterio nelle scelte delle pubblicazioni penso sarebbe d'obbligo nei confronti delle lettrici.

E così prima di leggermi la storia di Vere e Lydia, mi sono ripresa in mano quella di Dain e Jessica nel corposo papiro fotocopiatomi da una cara amica perché il libro è praticamente introvabile e le poche copie disponibili nel mercato dell'usato hanno prezzi assurdi per un volumetto della mondadori che veniva venduto a poco più di 4 euro e per cui adesso te ne chiedono come minimo 30.

Comunque, dopo una veloce rilettura di Lord Belzebù, ho preso in mano "il libertino" aspettandomi un degno seguito al primo superbo libro della Chase. E in parte le mie aspettative sono state accontentate.

Il protagonista maschile di The Last Hellion è Vere Aylwin Mallory duca di Ainswood, uno degli amici terribili e poco raccomandabili compagno di avventure e di bisbocce di Lord Dain. Vere è il classico ragazzo cattivo per eccellenza. Non gli manca nulla, è ricco, è un duca, è bello da togliere il fiato, altro, bruno con gli occhi verdi, sfrenato e senza limiti nelle passioni e nei vizi, temerario, selvaggio e...sta correndo a rotta di collo verso l'autodistruzione. Vere ha ereditato il titolo e il ducato dopo la morte prematura di tutti gli eredi maschi del suo casato. L'ultimo in ordine di tempo è stato Robin il suo amatissimo nipotino stroncato dalla difterite un anno e mezzo prima a nove anni e che gli aveva lasciato titolo e proprietà e tanta tristezza nel cuore. Malgrado ciò Vere non ha corretto di una virgola la sua vita sregolata e selvaggia fatta di sesso, gioco d'azzardo e alcool...anzi se possibile l'ha anche peggiorata.

Fino a quando non incontra o meglio non si scontra col pugno di Lydia Grenville. E ne rimane folgorato e...ammaccato.

Lydia Grenville fa la scrittrice per una rivista settimanale di Londra. Catapultandola ai giorni nostri potremmo definirla una giornalista d'assalto visto che non si ferma davanti a niente, frequenta le bettole, si veste da uomo, fuma sigari e beve liquori e mena...mena forte quando serve.

E' bella Lydia: bionda, capelli lunghi, occhi blu e un  corpo che potremmo definire da modella vista l'altezza, E' tosta, ambiziosa e determinata. E' anche zitella visto che è arrivata alla "veneranda" età di 28 anni senza un marito e  per niente propensa di trovarlo visto che diffida profondamente del genere maschile in generale.

Anche Lydia ha un passato doloroso alle spalle: la madre, discendente di un marchese (scopriremo poi che lei è la cugina di Dain!) era stata disconoscita dalla famiglia dopo la fuga e il matrimonio con un attore buono a nulla, fannullone e giocatore d'azzardo. Era morta di stenti quando lei aveva solo dieci ani lasciando Lydia e la sorellina minore Sarah con un padre che passava tutto il suo tempo fra alcool e prostitute fino ad essere arrestato per debiti e rinchiuso per un anno assieme alle due figliolette nella prigione di Marshalsea. La piccola Sarah non aveva resistito alle tremende condizioni di vita durante la prigionia malgrado Lydia avesse fatto del suo meglio per alleggerirgliele il più possibile e subito dopo la riconquista della libertà era morta di tubercolosi. Il padre allora aveva lasciato la ragazzina presso degli zii paterni, Ste ed Effie che l'avevano cresciuta alla meno peggio ma con grande affetto, viaggiando e visitando tutte le terre " che si trovavano tra Lisbonba e damasco, inclusi i numerosi paesi meridionali bagnati dal Mediterraneo".

Tra Vere e Lydia l'attrazione scatta subito, immediata e travolgente. E per proteggersi da questo strano sentimento che provano entrambi per la prima volta, reagiscono nella solita vecchia maniera: si scontrano, si sfidano e duellano nel tentativo di allontanare il desiderio e la tensione sessuale  che cresce e si alimenta come un piccolo fuoco sotto la brace fino a divampare in un grande incendio di passione e di amore. 

E' un sentimento di amore-odio, è un continuo cercarsi e allontanarsi, discussioni e provocazioni infinite che nascondono in realtà il profondo sentimento che sta nascendo fra loro e di cui entrambi hanno una paura folle.  I loro dialoghi sono frizzanti, botte e risposta divertenti e ironiche  che mi hanno fatto ridere di gusto parecchie volte. Oltre a loro due troviamo anche altri personaggi e situazioni che arricchiscono la trama e la rendono scoppiettante e varia. Parallelamente a Vere e Lydia infatti nasce anche il rapporto d'amore tra Bertie e Tamsin (ve lo ricordate il fratello un po' rintronato di Jessica ?), Lord Belzebù Dain, la sua Jessica e il pestifero Dominick, il valletto di Vere, Susan il mastino femmina che segue Lydia come un'ombra, la scoperta della ragazza dei suoi parenti nobili...insomma tante parti di una storia che si uniscono e ci offrono un emozionante racconto che non annoia mai.

A me Vere piace da morire. Adoro questi apparenti "cattivi" , duri dentro e fuori, grandi e grossi come orsi ma che appena gratti un poco sotto la scorza del loro cuore, si sciolgono come panetti di burro e te lo donano quel cuore, te lo mettono nelle mani, ti piazzano dentro il loro e non ti lasciano più.

Nei libri....nella realtà...mica poi tanto.  

Capitano dei momenti in cui credi di poter vivere una storia da romance, ma poi la realtà e la vita "normale" ti scaraventono sulla terra e rimani con qualche livido nel cuore.

E' per questo che io amo i vampiri...non sono reali e li posso solo sognare. I "Vere" invece li incontri a volte e siccome la vita non è un romanzo ne esci quasi sempre con le ossa rotte.

Continuando il mio gioco di associare un volto ad un personaggio del libro...a chi assocereste Vere?

Io al viso e al corpo di un affascinate highlander protagonista di una serie di telefilm qualche anno fa.

E voi?

 

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Collegamento ad altri libri: 
  • The Lion's Daughter(1992/2006) -  La Figlia del leone, I Romanzi Mondadori, coll. Oro, nr. 63, 2008 - Esme Brentmor e Varian St. George, Lord Edenmont

  •  Captives of the Night (1994-2006) - Prigioniero del desiderio, I Romanzi Mondadori, coll. Passione, nr. 15, 2008- Leila Beaumont e Comte d’Esmond

  • .Lord of Scoundrels (1995) - Il lord della seduzione, I Romanzi Mondadori, coll. Passione, nr. 6, 2007- Jessica Trent e Sebastian Ballister, marchese di Dain 

  • The Last Hellion (1998/2009) -  L'ultimo libertino, I Romanzi Mondadori, coll. Emozioni, nr. 7, 2012 - Lydia Grenville e Vere Mallory, Duca di Aisnwood

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Commenti

Ritratto di Lilith

Io ancora non l'ho letto

Io ancora non l'ho letto questo, perché come Alessandra non ho amato molto Il lord della seduzione. Adesso mi fucilate, lo so, ma non ci posso fare nulla, sono rimasta un po' delusa; mi aspettavo un libro ultra romantico invece mi sono divertita ma non l'ho trovato particolarmente romantico. Dopo questa tua bella recensione Marin lo prenderò in mano.

Bellissimo

Io personalmente ho adorato questo libro e l'ho letto d'un fiato mentre ho sentito molti pareri negativi (a volte li ho trovati anche un po' esagerati visto il livello degli ultimi libri che sono usciti nei romanzi ma i gusti sono gusti). L'ho apprezzato più de Il lord della seduzione perchè a me Dain non mi aveva convinto moltissimo (il fatto dell'indifferenza verso il figlio me lo aveva reso piuttosto antipatico, lo so che a quel tempo era normale non curarsi dei figli illegittimi ma la cosa proprio non l'ho digerita). Però adesso vorrei tanto una pubblicazione della mia adorata Stuart!!!!! Alessandra

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