Solitamente amo accompagnare la lettura di un libro fantasy o paranormal a quella di un libro "normale". Questa volta non mi è riuscito: la forza carismatica dei personaggi di Un segno nelle tenebre si è impadronita di tutta la mia attenzione, restituendomela solo alla fine. Avidi, Maksìm e Maura non hanno voluto spartire l'immaginazione del lettore con nessun altro, ma c'era da aspettarselo, da due tipi come loro. D'altra parte, quando apriamo un romanzo che ci prende sin dalla prima pagina e in cui troviamo tutto quello che desideriamo, interromperne la lettura è sempre uno sforzo.
Partiamo dal confronto con il primo libro: trattandosi del seguito, anche se indipendente e autoconclusivo, il paragone è inevitabile. Un cuore nelle tenebre mi era piaciuto, per il suo stile maturo, l'atmosfera perfettamente descritta dall'autrice e la figura dei mutaforma, sensuali ma ancora selvaggi, come mi piacciono i licantropi, una forza che si scatena nell'ombra. Era stata dunque una lettura piacevole, che mi aveva fatto ben sperare per il prosieguo della serie. Bene, Un segno nelle tenebre mi è piaciuto enormemente di più. E quando dico enormemente non lo intendo come un diminutivo del libro precedente, ma come una valutazione oggettiva di quanto il seguito mi abbia colpito, per lo sviluppo delle trama, la caratterizzazione dei personaggi e i temi presentati, che contribuiscono a renderlo un mosaico perfetto, in cui si muovono figure vive in una città che non si dimentica, Parigi.
L'azione si svolge quasi contemporaneamente a quella di Lars Coulter, impegnato a risolvere il mistero di San Raffaele, descritto in Un cuore nelle tenebre. Mentre Lars si trova in Italia, sua sorella Maura, nella capitale francese, soffre le ristrettezze imposte alle donne del Sangue, a cui è vietato mutare, e quelle imposte alle donne del suo tempo in generale, considerate più delle bambole domestiche che persone pensati a tutti gli effetti. Il rigore e la compostezza ipocrita della società sono inaccettabili per la nipote del leggendario Stanis Coulter, un'anima forte guidata da un'innata volontà di ribellione, che la spinge, consapevole dei rischi, a trasgredire alle regole, assecondando in segreto la sua vera natura.
E poi c'è Maksìm Balanov, principe russo appartenente a un'antica e potente famiglia nemica dei Coulter, con un passato misterioso e un misterioso motivo per essere arrivato a Parigi. Vi innamorerete di lui, orgoglioso, tormentato ma forte nella mente e nel corpo, dominante ma non prepotente, e pieno di segreti. Uno di quei personaggi che per tutto il libro non smettono di stupire, e che riservano sempre qualche sorpresa. Dobbiamo arrivare alla fine dell'opera per poterlo comprendere e, comunque, mai del tutto perché con uomini come lui non è mai detta l'ultima parola. Finalmente abbiamo un libro in cui il personaggio femminile e quello maschile si equivalgono, attraendosi e fronteggiandosi alla pari. Mentre lo leggevo non potevo fare a meno di pensare che per una donna come Maura Coulter non poteva esserci un uomo diverso da Maksìm, e viceversa. E, nonostante questo, non aspettatevi una storia scontata, una melassa noiosa. La Ciuffi vi terrà incollati alle pagine fino alla fine, man mano che le vicende, molteplici e perfettamente intrecciate, si dipaneranno davanti ai vostri occhi, senza dimenticare nessun personaggio.
Infatti, questa non è solo la storia di Maura Coulter e Maksìm Balanov, orgogliosi e ribelli. Ci sono dei misteri da risolvere e una minaccia che incombe sul popolo del Sangue, di cui qualcuno, forse, sospetta l'esistenza. La nuova generazione di lykaon comincia a rivendicare il proprio ruolo nella società degli Altri, e le donne il proprio ruolo nella società lykaon, tra mille difficoltà. L'azione viene descritta in paragrafi mai troppo lunghi, risultando veloce ed efficace, ma approfondita quanto basta a farci vedere ogni scena ed entrare nella mente di ogni personaggio. Non ci sono macchiette in questo libro, ma uomini e donne veri, ognuno a suo modo necessario all'evolversi della storia.
Che meravigliosa sensazione trasmette un romanzo in cui una trama ben orchestrata e originale è sostenuta da uno stile impeccabile, dove tutto è musicale e forte. Dove l'immaginazione viene gratificata da un'impeccabile capacità espressiva. Non un "semplice" paranormal romance, perché più complesso. Un paranormal, che mi ha rubato il cuore. Spero di ritrovarlo nel prossimo romanzo, dedicato a Roman Coulter.
Secondo romanzo della trilogia paranormal dedicata ai Lycaon, preceduto da UN CUORE NELLE TENEBRE.
Grazie!
Grazie, cara Blufly, della bellissima recensione. Come ho già detto, è quella che ogni scrittrice vorrebbe avere. Un abbraccio, Roberta Ciuffi
Grazie a te Roberta per aver
Grazie a te Roberta per aver scritto un così bel romanzo, che si chiude ma non si dimentica
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Impeccabile recensione, come
Impeccabile recensione, come sempre!
Ho comprato il libro ma pensavo di leggerlo dopo un elenco però gli darò la precedenza.
Complimenti!
Leggilo subito Panthy, non
Leggilo subito Panthy, non te ne pentirai
Sottoscrivo tutto!
Sottoscrivo tutto Bluefly, dall'inizio alla fine della recensione!
Non avrei saputo scrivere meglio,hai centrato perfettamente i meriti di questo romanzo, che mi è piaciuto molto e mi ha lasciata con una piacevole sensazione di soddisfazione alla fine.
Complimenti a te e a Roberta per questo libro da non perdere!
Grazie cara, questo è un
Grazie cara, questo è un romanzo che mi dispiace proprio di aver finito
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Secondo te è meglio se mi
Secondo te è meglio se mi leggo anche il primo ? Lo avevo iniziato e letto a tratti perchè, quando lo presi, erano giorni un po' pesanti per tanti motivi e anche la lettura passava per forza di cose in secondo piano. Non me ne ricordo una riga purtroppo...
Generalmente preferisco
Generalmente preferisco leggere i romanzi in ordine, perché non mi piace perdere nessuna sfumatura, tuttavia, secondo me, Un segno nelle tenebre è leggibilissimo anche da solo. Le due vicende sono separate e non vi sono riferimenti o informazioni mancanti. Quindi, per me, vai tranquilla