Tra la pila di libri in vendita sullo scaffale questo romanzo mi ha attirato per il retro della copertina. Si avete letto bene: il retro della copertina. Quel mazzolino di lavanda fotografato sulla lucida carta sembrava chiamarmi.

Ho girato il libro e ho letto il titolo : Baci segreti e lettere d’amore di Rowan Coleman…come immagine di copertina una donna di spalle con la schiena scoperta appoggiata a un mobile, a una madia…non si capisce molto bene. Stavo rimettendolo nello scaffale e pensavo che molto probabilmente parlava di qualche fanciulla innamorata di un duca o un conte con tutte le avventure che ne seguono. Apro invece la prima pagina e nella bandella leggo la trama. E me ne sono innamorata, subito. Quando sono tornata a casa ho iniziato subito a leggerlo, me lo portavo dietro come un fazzoletto, sempre pronto all’uso e in una giornata l’ho terminato.

Il titolo originale è The Happy Home of Broken Hearts ovvero – più o meno – “La casa felice dei cuori infranti”.

Va a capire perché l’hanno tradotto con baci segreti e lettere d’amore!

E non parla di duchi e conti, di damigelle o cortigiane, ma di una donna del nostro tempo, Ellen, e inizia con una tragedia.

Ellen è una donna inglese di 38 anni che ha perso il marito Nick in un incidente stradale lasciandola sola con un figlio di 12 anni, una grande casa e una marea di debiti di cui lei non sa assolutamente nulla. Ellen edita romanzi rosa per una casa editrice, ma lo fa più per hobby e passatempo che per altro perché il suo tempo è tutto dedicato alla famiglia e alla casa. Non esiste altro al di fuori di queste realtà, nemmeno lei come persona e donna. Fino alla morte del marito.

Ellen ne è sconvolta e si chiude in un’apatia in cui niente e nessuno riesce a fare breccia fino al momento in cui scopre che il marito l’ha lasciata in un mare di debiti, che l’assicurazione sulla vita non intende pagarla perché lui guidava ubriaco quando ha avuto l’incidente mortale e che i risparmi messi da parte sono finiti. Deve reagire e farlo in fretta perchè in poche settimane la banca potrebbe portarle via la casa e lasciarla in mezzo ad una strada assieme a suo figlio. E così di malavoglia, convinta dalla sorella Hannah e dal figlio, è costretta ad affittare tre stanze della sua grande casa vittoriana a tre persone che le cambieranno letteralmente la vita: Allegra, Sabine e Mattt.

Allegra è una scrittrice di romanzi rosa erotici  (di cui lei fa le correzioni) che ha bisogno di un luogo dove finire il suo romanzo visto che la sua casa ha subito una inondazione; Sabine è una donna d’affari tedesca collega della sorella Hannah che si è trasferita temporaneamente a Londra dopo aver lasciato il marito che l’ha tradita; Matt è un giovane giornalista che tiene una rubrica su un giornale per soli uomini. Queste tre persone entrano nella sua vita e nella vita del figlio Charlie come un uragano di novità, allegria, speranza e rinnovamento. Grazie a loro, in maniera diversa, Ellen uscirà dal suo guscio di dolore e scoprirà di essere stata rinchiusa per tanti, troppi anni in una gabbia…dorata ma sempre gabbia. Capirà che il marito che diceva di amarla tanto l’ha privata in realtà della sua personalità, della sua autostima, della sua capacità di agire e pensare con la sua testa e saprà alla fine che la stava per lasciare per un’altra donna. Vorrei dirvi tanto di più, raccontarvi particolari ed episodi, ma vi toglierei il piacere della lettura di questo bellissimo romanzo e quindi mi limiterò a descrivervi  un po’ i personaggi della storia che girano intorno alla nostra Ellen.

Charlie è il figlio dodicenne di Ellen, un ragazzino simpatico e allegro malgrado i problemi che ci sono in casa, che mangia solo e sempre gli stessi alimenti che ha mangiato quel giorno in cui è morto il padre. E’ dovuto crescere in fretta e deve cercare di convivere al meglio con una madre chiusa nel suo dolore, che soffre di agorafobia dopo l’incidente del padre e che si rifiuta letteralmente di uscire da casa. Trova l’affetto e la forza di affrontare i suoi problemi nell’affetto della zia Hannah, sorella di Ellen , e nell’amicizia di Matt l’inquilino maschile che fa il lavoro più figo del mondo, secondo la sua logica di adolescente.

Hannah è la sorella di Ellen, più giovane, più magra, più ricca, più brillante…più tutto. E’ una donna in carriera ed Ellen si sente inferiore a lei in ogni cosa. E’ un rapporto odio-amore, dove ognuna delle due sorelle invidia qualcosa all’altra.  Si credono entrambe profondamente diverse tra loro , ma alla fine scopriranno di avere molti più punti in comune di quanto pensino e si ritroveranno dopo un episodio tragico e delle rivelazioni inaspettate.

Allegra è una scrittrice di romanzi rosa erotici. Ellen ne corregge i testi da anni per la casa editrice del suo amico Simon e averla nella sua casa come inqulina, la mette in agitazione e in confusione totale. E’ la signora lilla, la chiamo io, perché adora questo colore e tutto intorno a lei deve avere questa tonalità : le pareti, i mobili, la biancheria e come tocco finale scrive solo a mano con inchiostro lilla. .E’ simpatica,eccentrica, acuta, aperta, emancipata malgrado i suoi 70 anni e sconvolge la vita piatta e grigia di Elle, aiutandola a capire che ha ancora tanto da fare e da dare e che al di fuori delle pareti domestiche che lei ha eretto come barriere e limiti, c’è tutto un mondo da scoprire e da scartare come una succosa caramella.

Sabine è una donna d’affari tedesca collega di Hannah che si trasferisce a Londra da Berlino dopo aver scoperto che il marito la tradisce. Ellen si aspetta una donna teutonica, rigida e un po’ mascolina e invece si trova davanti ad un donnino biondo coi jeans sbiaditi, camicia bianca e un paio di converse rosse ! Un sorriso luminoso e solare che riporterà anche nella sua vita e in quella di Charlie.

E poi c’è Matt, il giornalista ventiseienne che lavora come giornalista in una rivista per soli uomini. E’ giovane, aitante, passa da un letto ad un altro e la sua rubrica si basa proprio sulle descrizioni e commenti delle sue avventure sessuali. Non ha nessun rispetto delle donne e le tratta come oggetti da prendere e gettare dopo l'uso fino a quando non lo fa anche con la fidanzata del suo migliore amico. Accetta di essere spostato dal giornale per il quale lavora  da Manchester a Londra in attesa che le acque si calmino un poco, pensando poi di riuscire a sistemare le cose . E arriva nella casa di Ellen che non è per nulla contenta di averlo come inquilino. All’inizio l’ho odiato cordialmente. Un tipo che tratta le sue partners come oggetti sessuali e poi commenta le performance, è da scuoiare un decimetro quadrato al giorno senza anestesia. A mano a mano che si va avanti con la storia si scopre però che è in realtà un ragazzo molto sensibile e con un lato romantico che tiene accuratamente nascosto. Fa quello che fa per vivere…ma di fronte al dolore di Ellen e allo smarrimento di Charlie, cambierà modo di pensare e di vivere in nome di un amore che sta nascendo e che farà emergere la sua vera natura matura e responsabile.

Tra le righe del romanzo riusciamo a capire molto anche di Nick, il marito di Ellen. Ai suoi occhi di donna innamorata, un uomo perfetto, un uomo che ogni donna vorrebbe al suo fianco. Scoprirà non senza sofferenza e con un profondo e doloroso percorso interiore che in realtà Nick era un uomo molto egoista, che non l’ha mai amata veramente se non nella misura in cui ha potuto esercitare il controllo su di lei annullandola come persona,, come donna. In nome di un amore che amore non è, uomini così ti distruggono l’anima e la fiducia in te stessa. E tu accecata d’amore non te ne accorgi finchè non succede qualcosa che ti fa aprire gli occhi. Perché gli occhi Ellen li avrebbe aperti anche senza la tragedia della sua morte, visto che scopre che la stava lasciando per la persona di cui mai avrebbe sospettato. Questo libro è anche un bell’augurio di speranza e di rinascita. Anche dopo la peggior sconfitta c’è ancora una vita tutta da scoprire e da gustare, opportunità da cogliere, strade da percorrere, situazioni da vivere. Perché la vita è sempre tutta da scoprire, basta solo avere il coraggio di provarci continuamente e ricordarsi che anche dopo la notte più nera arriva sempre l’alba.