Dea, la sua dea. E’ così che la chiama il suo adorato Toby, l’uomo che vuole a tutti i costi. Ma Lucy Waltham insegue un sogno, il sogno di una bambina che non ha mai conosciuto altri che gli amici di suo fratello Henry. Lucy non ha mai avuto il suo debutto in società, non ha mai partecipato ad un ballo mondano e non ha amicizie femminili con cui scambiarsi segreti e frivolezze. Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza vivendo in una tenuta di campagna e occupandosi di un’anziana ed arteriosclerotica zia.
Suo fratello Henry, suo tutore, ha permesso che crescesse come un maschiaccio che ama cavalcare, pescare, cacciare, tirare con l’arco, arrampicarsi sugli alberi e su qualunque cosa che abbia una pendenza insieme ai suoi  migliori amici: Toby, Felix e Jeremy.

Ora, però, le pulsioni passionali si fanno più insistenti e, inoltre, non c’è molto tempo perché il suo sogno sta per fidanzarsi con un’altra, Sophia.
Lucy, come la dea della caccia, non vuole perdere la sua preda. Vuole sedurre Toby, vuole farlo innamorare. Sa molta teoria ma come mettere alla prova le sue armi seduttive? Semplice! Usare il conte Jeremy Trescott Kendall, il miglior amico di suo fratello, come cavia. In fondo Jem non le è mai piaciuto molto e poi è l’unico amico di Henry ancora single. Si intrufola nella sua stanza e gli stampa non uno bensì due baci lasciandolo senza fiato.
Basterà così poco per stravolgere la vita di entrambi per sempre. Da qui in poi, per noi lettrici, sarà una lettura bollente!
Lucy scoprirà di non essere innamorata di Toby ma del sogno che lei gli ha cucito addosso e che Jeremy non è quel donnaiolo sgradevole, taciturno e “aristocratico” che ha sempre creduto ma un lord, un vero lord anche passionale, generoso, fragile. Insomma il tipo di uomo per cui vale la pena perdere la testa.
Il loro legame rasenterà, nonostante forti incomprensioni iniziali, la perfezione perché si baserà sul sentire: lei scoprirà di amarlo intensamente e imparerà a mettere da parte il maschiaccio che è in lei permettendo a Jeremy di prendersene cura; lui riuscirà a sciogliere i nodi dolorosi del suo passato, a fidarsi e ad abbandonarsi non solo ai suoi sentimenti ma anche a quelli della giovane donna che ama.

Il personaggio di Lucy è incredibile: è una ragazzina viziata, testarda, irrazionale, acerba ma dotata di una grande passionalità e soprattutto intelligenza e sensibilità che le permetteranno di cogliere la verità dietro le apparenze e di imparare ed adeguarsi alle circostanze molto velocemente.
Jeremy è l’uomo ideale per tutte coloro che, essendo donne molto “forti” (delle dee della caccia, appunto!) non riescono a trovare l’uomo che, non solo tenga loro testa, ma che non si spaventi.
Nel finale, un piccolo colpo di scena che riguarda sir Toby e la sua fidanzata Sophia (che noi definiremmo la tipica acqua cheta che abbatte i ponti) rende il libro ancora meno banale di quello che è.
Questo libro è il primo di una trilogia: se i presupposti sono questi, non vedo l’ora di leggere gli altri due!

Leggetelo e poi ditemi se non ho ragione.