Gli eroi senza gloria del dark fantasy
Chi ama il dark fantasy probabilmente conoscerà, anche solo per sentito dire, Richard K. Morgan e Joe Abercrombie, due mosti sacri di questo genere letterario, che ha rinnovato la narrativa fantastica, dando vita a personaggi sfaccettati, epiche situazioni assolutamente anti retoriche dove bene e male non sono sempre facilmente individuabili e i protagonisti, nei loro atti di coraggio e nelle loro tormentate manchevolezze, risultano provocatoriamente umani e indimenticabili. Azioni e sentimenti sono crudi, ma anche toccanti proprio perché i protagonisti sono così veri, così meravigliosamente spiazzanti e anti eroici nelle loro gesta comunque spettacolari. Niente più cavalieri senza macchia, come ha insegnato il maestro George R. R. Martin, ma non per questo niente più eroismo. Il dark fantasy ne è pieno, ma si tratta di quello vero però, che sa di polvere e sangue, in cui ogni vittoria viene pagata a caro prezzo, anche a un livello squisitamente interiore. E in cui l'amore esiste, ma non è detto che finisca bene, perchè qui nulla è scontato, tranne il fatto che per arrivare alla fine dell'avventura i personaggi dovranno mettersi costantemente alla prova e non sempre la loro immagine ne uscirà immacolata.
Nello svolgersi della vicenda, i nostri (anti) eroi mostreranno aspetti di se stessi che forse nessuno di noi vorrebbe mai vedere, e soffriranno, per amore, per vendetta, per ambizione o solo perché sono dei diversi in una società ingrata e meschina, ma per la quale vale pur sempre la pena combattere, chi per un motivo, chi per un altro. Questo lo troviamo sia nella caratterizzazione degli uomini che delle donne. Né Morgan né Abercrombie, come altre grandi firme del dark fantasy quali Brent Weeks (di cui la Newton Compton ha pubblicato la splendida Night Angel Trilogy), propinano figure femminili deboli o inutili. Il realismo disincantato, ma anche romantico nel senso più nobile del termine, in questo genere letterario ha restituito, nella maggior parte dei casi, dignità e ruolo attivo alle donne, che usano il cervello, quando non la spada, tanto se non meglio degli uomini.
A questo punto avrete capito che amo profondamente il dark fantasy, come amo l'urban fantasy e il paranormal romance perché, pur nelle non trascurabili differenze, sono tre generi letterari figli di una società moderna disillusa e al contempo ancora piena di speranze, che ha partorito i propri mali endemici, ma anche gli ideali con i quali contrastarli. Una società, insomma, che sta cominciando a guardare in faccia il "lato oscuro della forza", per dirla alla Star Wars, realizzando che i demoni sono dentro di noi e che, quindi, si potrebbero combattere, senza falsa retorica. Chi apprezza l'urban fantasy, con le sue sensuali creature delle tenebre, così diverse dai rigidi eroi sempre puri del fantasy classico, forse non disprezzerà il dark fantasy, anche se, lo ammetto, il carico di violenza e di cinismo di quest'ultimo lo rendono un genere per molti, ma non per tutti. D'altra parte, non credo esista un genere per tutti, perché sarebbe una contraddizione in termini.
Chi vorrà lasciarsi tentare dalle mille sfaccettature di questa letteratura potrà farlo cominciando dai migliori, grazie alla lungimiranza di alcuni editori, tra cui Gargoyle Books, alla quale va tutta la mia stima per aver deciso di tradurre proprio i due autori con cui ho voluto cominciare l'articolo. Richard K. Morgan, universalmente noto per la serie di fantascienza un po' cyperpunk e decisamente hardboiled sul mercenario Takeshi Kovacs (tradotta dalla Nord), ha fatto di nuovo ingresso nelle librerie italiane a maggio con Sopravvissuti ("The Steel Remains"), capolavoro assoluto e politicamente scorretto, crudo e lirico al tempo stesso, meritevole di aver scandalizzato una parte del pubblico di lingua inglese con esplicite scene di sesso omosessuale che, grazie alla potenza narrativa di questo autore impareggiabile, scuotono il lettore tanto quanto quelle dei duelli. Lo stile di Morgan è visivo e d'impatto quando c'è un'azione, intimistico e malinconico quando accompagna il lettore in situazioni apparentemente più tranquille. Ringil, il protagonista principale dell'opera, nonostante i personaggi portanti siano tre, è un guerriero invincibile ma tormentato e perennemente in bilico tra cinismo ed eroismo, emarginato dalla società che lui si ostina a difendere perché, tutto sommato, al peggio non c'è mai fine. Ottima la - non facile - traduzione, geniale e azzeccata la scelta del titolo italiano, non male la copertina. "The Steel Remains", pur essendo autoconclusivo, fa parte della trilogia A Land Fit for Heroes di cui Morgan ha già scritto il secondo volume, "The Cold Commands" e presto darà alle stampe il terzo, "The Dark Defiles". Confido nel successo del primo affinché la Gargoyle decida di pubblicarli tutti. Mica che mi devo leggere anche questa serie in inglese... vero?
Invito chi volesse maggiori info su questo romanzo a visitare il sito dell'editore, www.gargoylebooks.it, dove campeggia in bella vista il banner che anticipa la pubblicazione di "The Heroes", di Joe Abercrombie, romanzone di circa 700 pagine in cui troveremo una battaglia, sangue, azione, romance, intrighi e una narrazione incisiva che non lascia scampo. "The Heroes" è uno standalone che si inserisce come spin off della principale, The First Law Trilogy, così composta: "The Blade Itself", "Before They are Hanged" e "Last Argument of Kings", a cui hanno fatto seguito gli spin off autoconclusivi "Best Served Cold", "The Heroes" e "Red Country", atteso per il novembre 2012. Peccato che nel nostro Paese non si sia deciso di cominciare la pubblicazione dall'inizio, ma probabilmente uno standalone risulta più appetibile come primo approccio per chi non è un irriducibile del genere. Non c'è ancora una data ufficiale sul sito, ma spulciando in rete ho letto che gli Eroi di Abercrombie dovrebbero arrivare nelle nostre librerie in autunno. Mi metto quindi in "dolce" attesa...
Interessante!
Questo post mi invoglia assolutamente a preder "I Sopravvissuti" di Morgan , il Dark fantasy è un genere che mi ispira molto, a Marzo ho letto "Il principe dei fulmini" di Mark Lawrence, non è un capolavoro ma mi è piaciuto e mi ha ispirata al genere assieme al "Guardiano della città perduta " di D. Polansky ( mi è piaciuto anche questo!) quindi sarò felicissima di leggere un autore ritenuto assai bravo, inoltre amo la Gargoyle ( peccato abbia riiniziato ad incollare i suoi libri invece di continuare a rilegarli col filo come aveva iniziato a fare!) , ho letto un sacco di suoi libri e non mi hanno mai delusa! Penso proprio che quando arriverà proverò anche Abercrombie! :-)
Grazie per il bel post!
Augusta
Allora Augusta sappimi poi
Allora Augusta sappimi poi dire cosa ne pensi di Richard Morgan
Complimenti per il post, mi
Complimenti per il post, mi ha incuriosito moltissimo su un genere che proprio in questo periodo mi sta coinvolgendo sempre di più.
Vorrei prendere I sopravissuti in formato digitale, ma non sono riuscita a trovarlo, sapete dirmi se è prevista la versione in ebook per il prossimo futuro?
grazie e buona lettura a tutte
Ciao Cincin, purtroppo non
Ciao Cincin, purtroppo non so di pubblicazioni ebook della Gargoyle, ma non si sa mai. Terrò d'occhio questa casa editrice, nella quale mi pare spiri il vento del cambiamento e che sono sicura ci riserverà belle sorprese nel prossimo futuro
Meraviglioso post Bluefly
Ma che meraviglioso post Bluefly! Mi hai portato in un altro mondo, in quello di eroi non meno attraenti rispetto a quelli romance a cui siamo abituate e che costituisce una bella boccata d'aria fresca.
Quando leggo troppo romance di seguito provo come una sensazione di oppressione e devo variare dopo un po', ora mi butto sul dark fantasy anch'io!
Grazie cara Lilith, aspetto
Grazie cara Lilith, aspetto tuoi eventuali pareri. Morgan non solo è una boccata d'aria fresca ma è pure un pugno nello stomaco. Però ne vale la pena.
Grazie Bluefly per il tuo
Grazie Bluefly per il tuo prezioso post! Adesso che le vacanze stanno arrivando (per me manca ancora un pò) sono proprio in modalità "nuove letture" e mi va di azzardare. Il fantasy non è molto nelle mie corde, l'unica eccezione è per la meravigliosa serie dei Lungavista di Robin Hobb, ma il romanzo "I sopravvissuti" di Richard Morgan mi ispira parecchio, complice il fatto che il protagonista è omosessuale... Non credevo che in Italia avessero il coraggio di pubblicare un romanzo simile! Io mi butto; grazie ancora per i suggerimenti! Lorna
Grazie a te Lorna per il tuo
Grazie a te Lorna per il tuo commento gentile. Se ti è piaciuta la serie dei Lungavista potrebbe piacerti anche quella dell'Angelo della Notte di Brent Weeks. Io mi sono invaghita del protagonista tre anni fa e ancora non mi sono ripresa. Poi Weeks scrive molto bene, ha stile e fantasia.