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Una Rosa a Mezzanotte/ A Rose at Midnight
Una Rosa a Mezzanotte/ A Rose at Midnight

Recensito da

Panthy
Autore: 
Anne Stuart
Edito in Italia da: 
Arnoldo Mondadori, collana Emozioni aprile 2012
Formato: 
trade paperback
Traduzione: 
Milena Fiumali
Prima edizione: 
1993 by Avon Books
Genere: 
romance storico
Ambientazione: 
Francia e Inghilterra periodo georgiano
Livello di sensualità: 
hot/bollente
Voto/Rating: 
7,5/10

Trama: L’unico obiettivo nella vita dell’incantevole Ghislaine “Gilly” de Lorgny è distruggere Nicholas Blackthorne, il libertino che le ha portato via tutto: la dignità, la ricchezza e i suoi cari, rifiutandosi di prestare aiuto alla sua famiglia nel Terrore della Rivoluzione francese. Ma prima che Gilly riesca a compiere l’agognata vendetta, il farabutto manda all’aria i suoi piani e la rapisce. In giro per l’Europa per sfuggire alla legge, Nicholas si propone di sedurre Gilly, per poi abbandonarla. Lei lo sa bene, ma ciò che ignora è che a tradirla sarà inaspettatamente il cuore. Potrà allora la passione guarire le sue ferite? E potrà anche restituire l’onore a una donna e la nobiltà a un mascalzone?

Lo ammetto, questo è il primo libro di Anne Stuart che leggo - sì, sono un caso raro, lo so, e avevo aspettative alte insieme a una sana diffidenza per un'autrice che ottiene solo reazioni forti e opposte, o la si ama o non piace per niente. Complice l'ennesimo e speriamo definitivo ritorno della bellissima collana Emozioni, ho deciso di provare finalmente questa scrittrice, apprezzando sicuramente il suo stile anche se per ora non sono stata colpita da una veria mania come mi era stato predetto.

Cominciamo dalla trama, che è sicuramente avvincente anche se si intuisce, fin dall’inizio, come può proseguire, il che non è necessariamente negativo visto che tiene desta l'attenzione fino alla fine. Ma il punto forte di questo romanzo sono senza dubbio i personaggi.
La protagonista rappresenta la donna che tutte vorremmo essere (o quasi tutte!). Il suo passato ha lasciato cicatrici profonde nel cuore e nell’anima, ma dare la colpa solo ad altri di tutto quello che le è successo è tipico di un atteggiamento fragile e immaturo, soprattutto se si era abituate ad avere tutto e incondizionatamente.
Ora potreste obiettarmi che una donna che è sopravvissuta a tutte le tragedie che la vita le ha riservato non può essere fragile e immatura, ma chiudersi in un proprio mondo dove non può entrare l’affetto di nessuno (anzi no, uno ci sarebbe: Charbon, il cagnolino) non vuol dire aver risolto i propri problemi, ma averli relegati in un angolo della propria anima. Prima o poi, però, la vita ci presenta il conto e, nostro malgrado, dobbiamo saldarlo.
Capisco bene perché a quindici anni Ghislaine si sia innamorata di Nicholas: bellissimo, alto, muscoloso con lunghi capelli ricci neri e ricco. Poverina, ho pensato, deve essere stato proprio difficile innamorarsi di uno così. Ma capisco ancora di più perché quell’amore acerbo si sia trasformato in amore maturo e passionale: perché, in fondo, sono uguali.
Se Nicholas fosse un giovane rampollo dei giorni nostri avrebbe il macchinone, il guardaroba trendy, il portafogli sempre pieno, ma il cervello sempre più vuoto. Visto che il “papino” non gli dimostra affetto, quale modo migliore di fargli capire quanto gli sia mancanto se non autodistruggendosi?
Anche Nicholas, come Ghislaine, dà la colpa ad altri (in questo caso suo padre) della propria fragilità.
Insomma due casi clinici! Al limite dell’anomalia: due potenziali pazienti borderline, e non per scherzo. Nella vita reale li inviteremmo a farsi vedere da uno psicologo, nel romanzo invece ci godiamo le loro avventure, i loro dialoghi interiori e l'autrice sa come renderli affascinanti,soprattutto lui. In questo modo Anne Stuart ci ha regalato dei protagonisti molto meno noiosi e prevedibili, ricavandone due figure attraenti per quanto particolari, ma credo che forse li abbia caricati troppo di tensione emotiva. Un’altra  critica che devo muovere alla scrittrice è quella di aver dato un’esagerata capacità telepatica ai protagonisti in grado di leggere il pensiero e il linguaggio del corpo l’uno dell’altra. Ciò li ha resi meno statici, ma troppo inverosimili secondo me.

Trovo, invece, molto interessante il personaggio di Ellen. Una diciannovenne aristocratica con nessun tipo di esperienza della vita però già con idee chiare su ciò che vuole. La disillusione su una possibile vita romantica la porterà invece ad ottenere molto. Veste in modo molto sgargiante noncurante del suo aspetto fisico abbondante. Senza pensarci due volte si butta in una pericolosa, compromettente ma eccitante avventura, che una delicata giovane donna dell’alta società non avrebbe mai intrapreso, solo in nome di una grande amicizia.
Il suo accompagnatore è l’amico di sempre che lei non può far altro che considerare come uno “zio”- infatti, pur essendo un giovane uomo, si comporta come mio nonno. Fortunatamente l’avventura con Ellen gli farà capire che la vita va vissuta e non interpretata. La loro storia parallela a quella di Ghislaine e Nicholas è una boccata d'aria fresca e di luce a paragone di quella cupa dei protagonisti. Loro portano leggerezza e un tocco d'umorismo a bilanciare la pesantezza dell'altra coppia, in maniera molto intelligente per lo svolgimento della storia.
L’ambiente e il paesaggio non sono fondamentali se non per fare da cornice e da pretesto allo snocciolarsi delle vicende che porteranno i nostri protagonisti a viaggiare per mezza Europa, quella di Napoleone degli inizi dell’800. Le vite dei personaggi si incroceranno e intrecceranno in un finale scoppiettante e, devo dire, non così scontato.
Le ultime pagine ci riservano almeno un paio di colpi di scena che non erano così facili da intuire. Nel complesso, per me, una bella lettura e la scoperta di un'autrice che seguirò sicuramente, ma non mi ha entusiasmato come speravo.

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Commenti

Ritratto di Carla

Anch'io non ho mai letto la

Anch'io non ho mai letto la Stuart! Pensavo di iniziare da questo romanzo, ho pure cominciato a leggere le prime 10 pagine ma l'eroina mi ha mandata in depressione da subito e ho lasciato perdere per leggere altro.

Ora che ho letto la tua recensione però mi hai incuriosita e ho deciso di riprenderlo.

Ritratto di Panthy

kleypas, perché no!

Anch'io sono d'accordo con Maet. Credo che lo scopo di questo blog sia proprio il confronto e lo scambio di opinioni ma se la pensiamo tutti allo stesso modo che confronto è! Quindi ben vengano critiche costruttive, suggerimenti, opinioni divergenti.  L'importante,come dice Daisy, è l'emozione e quella non manca.

A proposito di Daisy, mi indichi la Kleypas e la Balogh, perchè no! Ma con calma, vorrei entrare in questo vostro mondo in punta di piedi. Come dice Maet, ho già avuto abbastanza coraggio e ho ancora molto da imparare.

A presto 

 

Ritratto di Lilith

Brava Panthy

E brava Panthy, bella recensione e di un mostro sacro per giunta, ma non farti mettere in mezzo, se cominci a dissacrare anche due pezzi da 90 come la Balogh e la Kleypas poi le loro ammiratrici ti fanno a fettine ! Se Bluefly è così coraggiosa le faccio un applauso ahahahah.

Stuart e Kleypas

Ho finito la lettura di questo romanzo ieri e devo dire che mi è piaciuto abbastanza ma della Stuart ho preferito altri libri come ad esempio Il bacio dello scorpione. Una cosa che ho notato nelle sue storie è che i finali sono sempre frettolosi e mai approfonditi come almeno piacerebbe a me. La storia comunque è intrigante e si fa leggere volentieri. Mi piace molto la maniera di scrivere di questa autrice ma mi piacciono moltissimo anche la Kleypas e la Balogh ogni una ha una sua maniera di dare emozioni e questo è quello che alla fine conta. Daisy

Ritratto di Maet

Complimenti a Panthy per la

Complimenti a Panthy per la recensione e per il coraggio! Là fuori è pieno di Stuart-addicted molto agguerrite . Penso che si possa comunque apprezzare un'autrice senza esserne necessariamente entusiaste e fortunatamente il mondo è bello perché è vario. Ti suggerisco caldamente di provare i romanzi che ti hanno consigliato per meglio valutare se la Stuart rientra nelle tue corde o meno, poi ci dirai la tua opinione finale.

Ritratto di Bluefly

 Ha ragione Maet, noi

 Ha ragione Maet, noi stuartiane siamo agguerrite, ma è giusto vi siano diversi punti i vista quando ben articolati come in questo caso. Ad esempio io non sono una fan della Kleypas (pur riconoscendone il valore) e credo che se dovessi recensirla mi attirerei molti acccidenti. Le fans della Kleypas sono più agguerrite di quelle della Stuart

Ritratto di Maet

Kleypas a breve?

Ah allora dobbiamo aspettarci una recensione non positiva della Klepyas a breve ? Se te la senti buttatti , così le fan cominciano già a prepararsi. Scherzi a parte, il confronto è bello e costruttivo e non dobbiamo avere tutti gli stessi gusti, gli scrittori e i generi sono talmente tanti che si può soddisfare chiunque. Credo che con educazione e rispetto si possa dire tutto .

Ritratto di Panthy

Grazie a tutte per i

Grazie a tutte per i complimenti!
E' vero che affrontare la Stuart con tante aspettative e avendo ben presente tutte le lodi è stato un po' arduo, non era facile farmi una mia opinione senza condizionamenti, ma proprio per questo l'ho trovata una bella sfida.
Grazie a Bluefly, Patty e Milly per i suggerimenti, sicuramente leggerò i libri da voi indicati.
A presto.

Ritratto di Milly

Brava Panthy e complimenti

Brava Panthy e complimenti per la recensione! La Stuart è un argomento spinoso che può causare accesi dibattiti e tu hai ben sottolineato quelli che sono alcuni limiti evidenti del romanzo. Sono d'accordo con Patty quando dice che probabilmente andrebbe provata nel contemporaneo, dove si esprime meglio che negli storici e sottoscrivo anche il consiglio di Bluefly su Il Valzer del diavolo. Insomma non abbandonare la Stuart!

più convincente nei contemporanei

Pur amando molto la Stuart vivo una dicotomia. Sono entusiasta dei suoi ciontemporanei e molto molto meno di quelli storici. A mio parere la recensione fatta molto bene da Panthy..complimenti... descrive in pieno questi limiti..quindi non aggiungo altro. Nei contemporanei, a mio parere, più affini all'autrice, riesce in modo molto convincente a descrivere, ciò per cui la S. è famosa, cioè i suoi fantastici BAD BOYS Ti consiglio di leggere BUIO (a mio parere, almento tra quelli tradotti, il suo capolavoro) e L' INTERPRETE primo della serie ICE..gli altri purtroppo non ancora tradotti. Degli storici ho apprezzato anche " La penitenza del crociato" PATTY

Ritratto di Bluefly

 Ancora questo romanzo non

 Ancora questo romanzo non l'ho letto. Da super fan della Stuart, l'ho preso e messo da parte, per un periodo meno incasinato. Un po' come fanno gli scoiattoli con le ghiande.

Spero però mi piacerà, perché l'ho aspettato da troppo tempo e non accetto delusioni

Panthy, se non intendi abbandonare la Stuart allora mi permetto di consigliarti Il Valzer del Diavolo. E' un romanzo che ho amato molto, e che mi ha dato molto.

Un saluto a tutte

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