TRAMA
Poteva perdere tutto, ma non lei. Dopo anni passati a combattere con le sue truppe mercenarie, Eric Buatère ha finalmente ottenuto quello che voleva: un feudo, una baronia e un titolo da trasmettere agli eredi. Tutto sembra però precipitare quando il nipote Arno rapisce Bianca, la figlia del conte Ranieri. E se l’unico modo per evitare il disastro è che il giovane la sposi, come può Eric permetterlo se al solo guardarla sente l’anima lacerarsi per la tentazione? Forse, la risposta è nel cuore di Bianca…
Bellissima copertina, vero? E anche molto evocativa... Aspettavo con trepidazione questo nuovo romanzo di Roberta Ciuffi, sia perché questa autrice mi ha sempre regalato bellissime emozioni attraverso i suoi libri e sia perché (finalmente!) arrivava un medioevale tutto italiano. L'ho letto tutto d'un fiato, persino troppo in fretta, tanto questa storia mi ha catturata, e mi unisco al coro di chi chede a gran voce un seguito, particolarmente su Leo ma anche Arno e Gytta...
I protagonisti. Bianca mi ha conquistata sin dal primo capitolo dove la troviamo appena tredicenne alle prese con eventi più grandi di lei che inevitabilmente la travolgono segnandola per sempre. L’empatia è stata immediata perché, come sempre del resto, con pochi tratti l’autrice ha definito subito la forza e le debolezze di questa ragazzina che viene rinchiusa, persino dimenticata, in un convento e poi da esso fatta uscire quando ormai è un’adulta. Bianca è consapevole di essere solo una pedina, tuttavia è risoluta ad essere protagonista della della sua vita pur nei limti che le vengono imposti.
Eric è… difficile da definire, e penso anche che essendo il protagonista maschile, quello che di solito cattura anche più dell’eroina l’attenzione delle lettrici, ognuna voglia farse un’opinione e così dirò solo che è un eroe tutto medioevale, forgiato dalla vita dura che in quei tempi non perdonava debolezze e tuttavia è molto, molto umano e non lascia affatto indifferenti, anzi! Infatti Bianca se ne innamora, e un po' anche io!
I comprimari sono splendidi come sempre. E’ una peculiarità della Ciuffi quella di affiancare ai suoi protagonisti tutto un corollario di personaggi che gettano luci e ombre sugli eroi esaltandone sia pregi che difetti e così rendendoli veri. Potrei parlarvi di Gutbrand ed Eifrid, di Gytta, di Arno o di Leo… Ah! Dovrei parlarvi di Leo? No, no, se volete sapere di loro, dello straordinario sense of humor dei primi due, se Gytta è più fragile o più forte, se Arno è davvero pazzo e se Leo cederà o meno al lato oscuro che gli serpeggia nell’animo… vi consiglio di leggere il romanzo!
I luoghi, o meglio il luogo, La Pietraia, o Castro di Pietra come vuole ribattezzarla Eric perché gli sembra che suoni molto meglio(!), potrebbe essere uno qualunque dei vari borghi sparsi tra le colline laziali, quale di essi ha ispirato l’autrice? Castro dei Volsci per esempio? Ad ogni modo l’aspra bellezza della natura descritta nel romanzo non è che la riconferma di quanto l’autrice ami la sua terra, e di quanto la faccia amare anche ai suoi lettori.
La vicenda non è affatto scontata come già si intuisce dalla quarta di copertina piuttosto criptica. Il presupposto da cui parte è quantomeno curioso, sebbene assolutamente verosimile, inoltre i colpi di scena non mancano, e d’altra parte il romanzo è così ricco di personaggi che davvero non si sa mai chi di loro potrebbe combinare un guaio o… risolvere la situazione!
Perché il voto… 7,5. Avrei voluto più Bianca ed Eric. Non che non ci siano e non che non vi sia intensità tra loro, ce n’è molta però… avrei voluto più scene di loro due, più scambi da sola o solo. Probabilmente questo deriva anche e soprattutto dal fatto che mi piacciono le storie lunghe e articolate, che voglio restare immersa nella storia per tanto tempo e se un libro ha più di 300 pagine lo leggo più volentieri. Questo romanzo ne ha 295 e io ne avrei volute di più!
Consiglio questo romanzo ovviamente a chi piacciono le ambientazioni medioevali ma anche a chi piace, o ha voglia di non focalizzarsi solo sui due eroi ma è disposto a lasciarsi trasportare per mano qua e là per lasciarsi irretire dal fascino oscuro del fratellastro di Bianca, a farsi due risate con la moglie del vicedomino, a spazientirsi per le bragonate di Arno… insomma lo consiglio a chi vuole immergersi in una storia a tutto tondo!
Citazione.
La fredda collera che la possedeva eliminò l’ultima traccia di timore dentro di lei. “Nulla me terrent” pensò. Il gufo era stato un segno. Nulla mi spaventa. Mentre il capo dei banditi spronava il suo cavallo, rovesciò la testa all’indietro e gridò più forte che potè.
- Buatère!
Non era una richiesta di aiuto: era il grido di battaglia della sua gente, quella a cui aveva scelto di appartenere.
- Buatère! – rispose un boato di voci maschili. Mentre un’orda scura irrompeva nella radura.
Potete trovare la video presentazione dell'autrice QUI
Mi manca.
Devo ancora leggere questo libro, ma Roberta Ciuffi mi piace come scrive, quindi lo inserisco nelle mie prossime letture!
Recensione
Grazie Telenad della bellissima recensione. E soprattutto perché non è di maniera, ma nasce dal tangibile apprezzamento per il romanzo. E oltre te ringrazio anche tutte le lettrici che si emozionano sulle mie storie, restituendomi in questo modo forse più di quello che io do loro. Un bacio a tutte, Roberta
brava!
Cara Telenad, quanta passione per questa autrice traspare dalle tue parole.Effettivamente anche la breve citazione riesce ad emozionare in poche righe, mi chiedo quindi di cosa è capace il romanzo intero. L'ho già messo nella lista dei libri da leggere.
Quale citazione scegliere
Quale citazione scegliere è stato difficile... all'inizio pensavo a qualcosa che riguardasse il sentimento tra i protagonisti, poi ho pensato che il romanzo era qualcosa di più e allora ho scelto questa che sintetizza molte cose... l'amore di Bianca per Eric ma non solo per lui, l'orgoglio dei Buatére ma anche l'attaccamento di Eric a Bianca e infine, ma non ultimo, è un campione della scrittura della Ciuffi: particolareggiata ma senza essere prolissa, visiva, intensa.
Non c'è dubbio vero, che mi piaccia?
Tra le tue braccia
Un romanzo che ho letto tutto d'un fiato, non bello ma bellissimo direi che sarebbe da ......."esportazione".
Della nostra bravissima Roberta Ciuffi avevo già letto "Damigella" e "La favola di Bella"; il primo mi aveva conquistata come quest'ultimo, mentre la Favola di Bella l'ho trovato più...una favola, anche se ugualmente bello.
Sono andata alla ricerca di altri romanzi scritti dalla Ciuffi ed ho letto in una domenica (ieri) "La missione di Viola"...ma quanto mi piace come scrive questa donna!!!!!!!!!
Ho letto sul blog della Mondadori che "Tra le tue braccia" è il primo di una serie che si chiamerà appunto dei Buatère e che il prossimo sarà la storia di Leo!!!!!
Non vedo l'ora di leggerlo!!!!
Grazie alla Ciuffi per le meravigliose ore che ci fa trascorrere in compagnia dei suoi personaggi!!!
Sì, Sherazade...
Sì, Sherazade... i romanzi della Ciuffi sono tutti molto emozionanti, ti consiglio di cercare anche Il ritorno del marinaio che oltre a essere molto romantico è anche uno spasso, come anche il suo seguito Un complotto di dame. Mi è piaciuto anche anche Un cuore nelle tenebre, il suo paranormal e cmq, insomma, tutti!!!!
wow
Bellissima recensione come sempre Telenad!!
Avrei dovuto leggerlo tra un pò, causa troppi libri sul comosino, invece mi sa che lo inizierò stasera, sono veramente molto curiosa!!