Untitled
ARTE & ROMANCE: “IL BACIO” DI AUGUSTE RODIN (1888)
Siamo in una sontuosa sala di una dimora del XIX secolo nel cuore di Parigi, vicino al Lungo Senna. Un uomo e una donna sono seduti e si stanno baciando . Lui, atletico, ha una posa indolente, rilassata, pur non celando per questo il suo vigore giovanile e sovrasta la compagna ma sembra quasi colto di sorpresa dal suo ardore femminile. Lei, esile e romantica con quei capelli legati alla nuca, ha preso l’iniziativa in quel bacio, lo capiamo dalla torsione de suo corpo, dalla foga di quel braccio piegato a raggiungere il compagno per attrarlo a sé. Le gambe sono discoste in segno di resa a quella forte e possessiva mano maschile appoggiata vicino al suo grembo.
Lo spettatore a quel punto, si avvicina, curioso, un po’ voyeur, attirato dalla sensualità di quei corpi avvinti, desideroso di cogliere le bocche unite dei due amanti…gira intorno alla statua…un angolo, un profilo, labbra….il contatto in realtà scopre che non c’è. L’uomo e la donna si abbracciano ma non si baciano. Anche se la sala è piena di gente e un po’ forse, si vergogna, a quel punto, ormai stregato, si accosta ancora perché l’erotismo è lì, vivo ed intenso, generato dall’attesa, dall’anticipazione di un bacio ancora non dato o forse dal sapore di uno appena concluso, dalla sinergia di due corpi che si cercano per toccarsi e fondersi. Quel bacio sospeso è un attimo di tempo catturato, il vuoto riempito dalla rappresentazione della calda sensualità di due persone che si amano ma soprattutto colmato dalle sensazioni di chi è lì, in carne e ossa. Lo spettatore. Noi. Noi che guardiamo la statua, sentiamo, immaginiamo e ricordiamo il gusto delle passioni della nostra vita.
Il Bacio parla e vibra nello sguardo di chi lo osserva perché pochi artisti al mondo hanno avuto la capacità di tradurre la materia inerte in carnalità, la scultura in erotismo, come Auguste Rodin. Guidato da un amore viscerale per il corpo umano, le pulsioni e le tensioni che lo animano, quest’artista francese, vissuto a Parigi nella seconda metà del ‘800, amava affermare che: "il corpo è un calco su cui si imprimono le passioni" e la sua arte è soprattutto il tramite della sua intensa ed erotica carnalità.
Sono infatti i corpi femminili (delle molte modelle con cui si dette molto da fare in vita, per usare un eufemismo), a suscitare l’eterno incanto di questo scultore dall’esistenza ricca di brucianti passioni. Troveremo forse alcune sue sculture troppo esplicite nel loro riferimenti sessuali, altre più tenere ed evocative…in tutte però è evidente il suo amore per la vita, la vita che è sotto la nostra pelle, nei nostri muscoli, nelle nostre ossa, dove, di fatto, risiede l’essenza di ognuno di noi, vera e unica protagonista della sua arte.
Fu proprio la passione e l’erotismo intrinseco nel Bacio, a spingere Rodin a modificare l’originaria collocazione di questa scultura. La statua era nata infatti come bozzetto in creta per essere inserita in una monumentale porta bronzea che doveva raffigurare scene dell’Inferno dantesco di cui Rodin era un grande fan. I due giovani raffigurati quindi non sono altro che i famosi Paolo e Francesca e lo scultore, sia per motivi logistici, sia perché forse venne attratto dalla sensualità del soggetto, decise di farne un’opera indipendente. Come poteva la storia dei due sfortunati amanti non catturare il passionale Rodin? Paolo Malatesta detto “il Bello” e Francesca da Polenta (a causa del nome poco romantico è più conosciuta come “da Rimini”) poi sono esistiti veramente. Dante conobbe la loro storia quando sperimentava quanto è duro calle scendere e salir per le altrui scale dei palazzi signorili italiani durante il suo esilio politico. Fu forse lo stesso Guido da Polenta, Signore dell’omonima cittadina nella zona di Forlì, a raccontagli la tragica vicenda dei due ragazzi mentre Dante era suo ospite. Francesca aveva solo sedici anni quando venne data in sposa, per ragioni di Stato, a Gianciotto Malatesta, fratello di Paolo, un po’ più vecchio di lui, assai più brutto e perfino zoppo (non c’è da stupirsi che avesse un così brutto carattere!). Comunque, il giorno delle nozze, essendo lo sposo impegnato in questioni militari( era infatti un valente condottiero….poveretto almeno quello), venne mandato al suo posto, il fratello a celebrare il matrimonio per procura. Secondo la leggenda Francesca pensò che Paolo fosse veramente il suo sposo e se ne innamorò perdutamente, iniziando poco dopo una relazione con lui. Nei documenti storici non vi è traccia del tradimento dei due né del conseguente duplice assassinio da parte del marito. Non sappiamo se tutto venne messo a tacere per una questione di prestigio o se più semplicemente la storia venne romanzata in primis da Dante (che si sa non mancava di immaginazione). Quello che gli studiosi ritengono più probabile invece è che Francesca fu sì eliminata dal marito, ma molto dopo il matrimonio e non per l’adulterio ma per una ragione ben più cinica: l’alleanza politica tra i da Polenta e i Malatesta era finita e il loro legame andava spezzato, l’adulterio era solo una scusa. Francesca venne uccisa perché semplicemente non serviva più: un tradimento giustificava un omicidio da parte di un marito di fronte all’opinione pubblica, la ragion di Stato no. Una fine ancora più triste quindi se fosse così, ma nulla ci impedisce di continuare a pensare che la realtà è quella di un tragico epilogo preceduto da un’indimenticabile storia d’amore che nonostante tutto ha commosso Dante, Rodin e generazioni di persone che vivono di quel sentimento, per dirla come il sommo poeta, che move il sole e le altre stelle...
Se capitate a Parigi vi consiglio una sosta alla splendida casa-museo di Rodin. Una villa, nel cuore della città ospita una nutrita collezione delle sue opere più famose oltre che darvi la possibilità di ammirare dall’interno la ricca dimora del XIX secolo dove visse lo scultore.
http://www.musee-rodin.fr/
Se invece siete desiderate qualcosa di più vicino, consiglio vivamente la magica rocca di Gradara dove, così dice la leggenda, si consumò il tragico amore di Paolo e Francesca.
http://www.gradara.org/
Vale77
Complimenti, Vale! Sia per il
Complimenti, Vale! Sia per il post sia per la splendida idea di questa rubrica.
Sono ansiosa di conoscere quali altri capolavori dell'arte ci presenterai nei prossimi articoli.
Ancora complimenti!
Baci
Lener
@ PattySei molto gentile e
@ Patty
Sei molto gentile e grazie per la dritta sul film! Non lo conoscevo!!!!Adoro le biografie....
un saluto
vale77
Ciao, ho girato un po' su
Ciao, ho girato un po' su internet e ho trovato per chi fosse interessato un film su Camille Claudel
Camille Claudel
di Bruno Nuytten Francia 1988
con Isabelle Adjani e gerard Depardieu.
PATTY
Vale, complimenti, post
Vale, complimenti, post bellissimo.
Amo l'arte in tutte le sue espressioni, e quando giro x i musei sono così felice da sembrare innamorata.
Conosco troppo poco ma le emozioni davanti un quadro o scultura sono potentissime
Un abbraccio
PATTY
N.B. Facci ancora di queste bellissime sorprese!!!!!
@Hatshepsu81Camille Claudel
@Hatshepsu81
Camille Claudel è stata amante, modella e apprendista di Rodin, poi tradita e soppiantata da altre e più giovani praticanti. ....cmq pare cha la modella di quest'opera fu, forse, proprio lei....infatti suo fratello, Paul Claudel, forse per vendicare l'onore ferito della sorella, descrisse l'uomo della scultura come " accomodato sulla donna" perchè di fatto, come diremmo noi, è un mollaccione che lascia fare tutto alla ragazza, incapace di prendere l'iniziativa....ovviamente Paul si riferiva a Rodin!
Grazie mille per i complimenti!!!!!
vale77
Qualcuno riconosce
Qualcuno riconosce nell'opera Rodin e Camille Claudel. Sarà vero? ^_^
Vale77, complimenti per il post.
@VeronicaGrazie mille per i
@Veronica
Grazie mille per i complimenti.....ne ho già in cantiere un altro...!!!
vale77
Vale un post stupendo,
Vale un post stupendo, emozionante.La scultura poi è una delle mie preferite, trovo sia perfetta e in particolare adoro le mani dell'uomo. Sono così grandi e forti, proprio come quelle dei protagonisti dei nostri romanzi !
A quando il prossimo?
@ tuttegrazie ragazze!!!!
@ tutte
grazie ragazze!!!! Vedrò in futuro di prepararvi qualche altro succulento gossip storico artistico....
Grazie grazie per i complimenti.
vale77
Vale che post stupendo! Mi
Vale che post stupendo! Mi hai emozionata tantissimo, benché non ami particolarmente né Rodin, nè Paolo e Francesca che secondo altre versioni, erano amanti ben prima che lei sposasse Gianciotto. Ma l'arte è così: ti entra dentro anche se non vuoi e ti riempie. Grazie!
Vale non ho parole!
Vale non ho parole! bellssimo
Sono inesperta in questo settore, ma devo dire che tu colmi le mie lacune e lo fai in modo delizioso, suscitando da parte mia interesse e curiosità in un genere da me poco conosciuto.
In questo post, traspare tutta la tua passione per l'arte, e il bacio di Roudin è una scultura che suscita tenerezza e romanticismo, oltre a una impareggiabile sensualità come poche
Post meraviglioso.Io sono
Post meraviglioso.
Io sono sempre convinta che tutti inconsapevolmente o meno, siamo alla ricerca di emozioni e post come questi posso davvero nutrire un po' la nostra fame.
Come se ti fossi messa d'accordo, a Rimini questo fine settimana sono in programma giornate dedicate proprio a Francesca da Rimini, un convegno di studi e non solo, che quest'anno ha scelto come manifesto proprio l'opera di Rodin di cui ti ci hai raccontato in maniera così deliziosa.
Se qualcuna fosse in zona o avesse voglia di saperne di più, trova in questo link tutte le informazioni:
http://www.francescadarimini.it/
Grazie Vale,
Eleonora
Bellissimo posto, dovrebbero
Bellissimo posto, dovrebbero farle tutte cosi le lezioni di storia dell'rte nelle scuole: risulterebbero meno noiose e sicuramente gli studenti si appassionerebbero di più!
Certo non sapevo i retroscena della storia di Paolo e Francesca, è proprio vero che non si finisce mai di imparare!
@ NaanGrazie per
@ Naan
Grazie per l'assistenza. Infatti il post appariva più volte in successione.
@ Vale
E' solo un piccolo riconoscimento, toccherebbe a me essere imbarazzata.
Ti prego, continua a elevare il nostro pensiero con altri articoli del genere.
Il pane lo sto eliminando per comprare libri, ma non si vive solo di libri. Anche l'occhio nutre l'anima.
Ciao.
Annamaria
grazie!! devo dire che sono
grazie!! devo dire che sono molto ignorante nel campo artistico ma la tua descrizione mi ha lasciato senza parole !! sarebbe bellissimo ogni volta che si visita qualche museo avere vicino una persona che riesce a spiegarti ciò che realmente l'autore dell'opera voleva trasmettere !! grazie e continua così ! ciao daniela
Questo post è bellissimo. La
Questo post è bellissimo.
La passione, l'amore, la bellezza, l'arte sono tutte espressioni della sfera emozionale, dei sentimenti che gravitano intorno ad essa. Grazie per averci regalato questo momento.
Bacio
Cris
@ Luciagrazie per i tuoi
@ Lucia
grazie per i tuoi complimenti, sono contenta che ti sia piaciuto
@ Annamaria
E' bellissimo che io parli di arte e tu di storia...in fondo poi le due cose vanno a braccetto! L'amore ha molte forme di espressione ed è interessante analizzarle e scoprirle insieme. Grazie per i tuoi complimenti.
@ Naan
Grazie ancora per la tua assistenza...splinder a volte è peggio di un bambino capriccioso!
vale77
@ Annamariaho spostato io
@ Annamaria
ho spostato io il tuo post, purtroppo splinder stasera ha dato di matto, ha preso il post tre volte e poi non ha aggiornato quando li abbiamo cancellati!
Se qualcuno ha commentato e non si ritrova il commento, è perchè lo ha fatto su uno dei post che ho cancellato. Mi spiace per l'inconveniente, purtroppo non è facile gestire splinder quando impazzisce
@ Vale
il tuo post è meraviglioso! io amo molto l'arte, specialmente le sculture!
Grazie per questa chicca e per la tua splendida presentazione.
@ Vale77Commento qui il
@ Vale77
Commento qui il post su Rodin, visto che "Non sono autorizzata a vedere i commenti" (?) sull'altro post.
Bravissima, non mi sarei mai aspettata un post sull'arte figurativa, e così tenero e appassionato, poi. Mi fa piacere tanta sensibilità.
Come pure apprezzo la notizia della destinazione originaria de Il Bacio, e quella della tesi degli storici, sulla realtà dell'assassinio di Francesca, senz'altro più consona agli usi dell'epoca... senza contare che, a parte la fine dell'alleanza con la famiglia di Francesca, una nuova alleanza, sempre per matrimonio, può essere più facilmente stretta da un vedovo... La storia di Lucrezia Borgia insegna... Padre e fratello la davano in sposa per motivi politici, al cambio degli equilibri la rendevano vedova (non interessava loro nulla che il delitto venisse ascritto a Lucrezia) e la facevano risposare col malcapitato alleato pro tempore.
Scusami Vale, tu parli di arte ed io di storia... Ma non sono ancora riuscita a riprendermi. Continua così, ti prego, esprimi per me quei sentimenti che un'opera d'arte veramente bella mi ispira, ma ai quali non riesco a dare voce.
Annamaria
Sono essenzialmente inesperta
Sono essenzialmente inesperta di scultura e pittura, ma devo dire che sono stata affascinata dalla lettura di questo post. Una scrittura scorrevole e appassionante. Brava! Anzi bravissima, aldilà dell'argomento.
Lucia