Untitled
IL SANGUE E LA ROSA, 2008
Regia di Salvatore Samperi e Luigi Parisi, con Gabriel Garko (Rocco Riboni), Isabella Orsini (Isabella Malvolti), Mirko Petrini (Giulio Mancini ), Virna Lisi (Lucrezia Sciarra), Giancarlo Giannini (Cardinale Rospigliosi), Alessandra Martines (Ortensia Damiani), Ornella Muti (Barbara Mancini), Franco Nero (Umberto Mancini), Maurizio Mattioli (Giovanni Malvolti), Gaetano Amato (Cesarone), Lydia Biondi (Faustina), Cosima Coppola (Adelasia).
Nel Paese di Cave (provincia di Roma) vivono Isabella, Rocco e Giulio, tre giovani cresciuti insieme e amici da sempre nonostante la diversa estrazione sociale di ognuno: Rocco è operaio alle Cave, Isabella figlia dell’oste del paese e Giulio un nobile.
Diventati adulti, Isabella e Giulio si innamorano, ma lui viene richiamato a Roma dove alcuni parenti promettono di risollevare le sorti della famiglia; lei decide di raggiungerlo, andando incontro a una sequela di guai.
Nel frattempo anche Rocco, dopo aver ucciso l’uomo che ha causato la morte del padre, è costretto a fuggire a Roma, dove si unisce alla banda del bandito Cesarone…
Recentemente ritrasmessa da Retequattro, questa fiction del 2008 fa parte di quelle che io definisco “occasioni mancate”, ovvero storie dalla trama interessante, periodo storico interessante, tanti altri elementi interessanti…e poi invece finiscono invece in un mega pastrocchione. E di brutto, anche.
Innanzitutto partiamo dal triangolo amoroso, “cuore” centrale dell’azione.
Ammettiamolo, la presenza di Gabriel Garko è stata probabilmente un forte catalizzatore per gran parte del pubblico femminile; perché per quanto si possa discutere sulla bravura o no dell’attore, non si può certo ignorare che, comunque sia, è molto più bravo e incisivo lui degli altri due interpreti: lo scipito Mirko Petrini e la “belloccia” Isabella Orsini.
Perché ho messo tra virgolette il termine belloccia? Perché altrimenti non avrei saputo come definire la ragazza: se definire Manuela Arcuri “attrice” è piuttosto azzardato, nel caso della Orsini mi sembra addirittura improponibile. Rigidità assoluta, stessa espressione fissa con occhioni perennemente sgranati per quattro puntate, abbondanti porzioni di fisico bonazzo in vista, non bastano a darle la patente di attrice; il ruolo di Isabella, sebbene rientri nell’archetipo classico di un certo tipo di storie (ovvero, la ragazza povera e ribelle che scopre di essere di nobili origini) avrebbe meritato ben altra interpretazione.
Mirko Petrini? C’è… non c’è… qualcuno se n’è accorto?
Io, dopo un po’, no.
Del resto, come purtroppo spesso accade nelle fiction italiane, in poche puntate vengono concentrati troppi personaggi e troppi elementi per poter realizzare davvero una buona storia: la Roma ottocentesca è sicuramente affascinante sia come ambientazione che come periodo storico, la contrapposizione tra nobili e banditi pure, ma la parte gialla della storia, se nella prima puntata può attirare lo spettatore, finisce per essere una girandola di personaggi che non trovano abbastanza spazio e quindi, va da sé, vengono tratteggiati in maniera superficiale dalla stessa sceneggiatura, penalizzando la recitazione di ottimi attori come Giancarlo Giannini, Ornella Muti e Virna Lisi, che sembrano messi lì tanto per fare il compitino (e beccarsi il compenso; d'altronde," che se deve fà pè campà"...). Per non parlare dei personaggi inutili (la povera Adelasia,il piccolo monello amico di Rocco) e delle motivazioni inesistenti di gran parte degli altri (per esempio, qualcuno ha capito perchè il personaggio di Franco Castellano ce l'ha a morte con Rocco?!). Tanto che a un certo punto, oltre a correre il rischio di non raccapezzarsi più, c’è pure quello di annoiarsi a morte.
Che dire della storia rosa? Isabella per quattro puntate spasima per Giulio, ma poi, negli ultimi dieci minuti dell’ultima puntata… un assolutamente poco credibile colpo di scena porta lo spettatore a chinarsi prontamente sul pavimento… per raccogliere le braccia che gli sono cadute!
Insomma, tra tutto ‘sto marasma tra gli interpreti salvo solo Maurizio Mattioli, attore a mio avviso troppo spesso relegato a ruoli comici e sottovalutato, che invece dimostra di andare bene anche per ruoli drammatici visto che ci regala un’interpretazione davvero toccante del padre di Isabella, e Virna Lisi nel ruolo della nobile nonna. E naturalmente Gabriel Garko, che come lui il ruolo del bello e coraggioso non lo sa fare nessuno.
Anche qui, finale aperto che anticipa il preludio di una seconda serie che, ahimè (o per fortuna?) non si farà…lasciando ovviamente in sospeso varie cose. E diciamocelo: vista la prima serie, chi verrebbe invogliato a seguirne un’eventuale seconda?
Sprecata l’ottima colonna sonora di Ennio Morricone… come tutta l'idea di base.
Pazienza, sarà per la prossima volta (?)....
@ Chiara La seconda e la
@ Chiara
La seconda e la terza serie non era piaciuta nemmeno a me, ... ma la prima con Preziosi che guardava la Puccini con quegli occhi da gatto sornione (prima che si mettano assieme e lui la provocava), mi sembrava di leggere qualche pagina dei ns. romanzi.
Un abbraccio
PATTY
@Paige: è proprio quello il
@Paige: è proprio quello il problema:con qualche "accorgimento" in più qualcosa di buono si potrebbe fare.ah bhè i vecchi sceneggiati sono tutta un'altra cosa:alcuni a riguararli adesso fa sempre piacere e sono sempre validi a distanza di trenta anni e più!
@Patty uh Patty vedi,ieri mentre leggevo quest'articolo pensavo proprio ad Elisa di Rivombrosa:mi ricordo che quando iniziò ero tutta emozionata mi piazzai davanti alla tv e non vedevo l'ora..eppure..dopo la prima puntata non lo guardai più.Non so spiegarlo,ma non sentii la scintilla,non mi prese,eppure tutti continuavano a parlarmene in toni entusiastici,pure le mie amiche che di solito odiano le storie in costume erano prese e infatti a loro sembrava strano che non lo seguissi.Boh son fatta strana :p
Però mi sa che un giorno o l'altro rimedio e me lo guardo per intero. :P
Chiara
@Chiara: io sono ottimista,le
@Chiara: io sono ottimista,le fiction italiane nonostante tutto mi piacciono e hanno comunque delle buone potenzialità, urtroppo però bisognerebbe lavorarci su molto, molto di pi. come si faceva una volta per i vecchi scenggiati (nettamente superiori).
@mrstll: pensavi fsse impossibile, eh? ebbene , mai dire mai!
@Patty: e infatti prossimamente si parlerà anche di ELISA DI RIVOMBROSA...continua a seguirci!
Non tutte sono da buttare
Non tutte sono da buttare però.....
Una delle fiction che ho amato, registrato e me la rivedo con molto piacere è Elisa di Rivombrosa. A parte Preziosi, grande attore di teatro vi erano altri altrettanto bravi.
Bella storia, belle scenografie e costumi.
E poi quando le finction sono in costume, perdo letteralmente la testa
PATTY
Ma dai, davvero abbiamo
Ma dai, davvero abbiamo trovato una protagonista che recita peggio della Arcuri???? incredibbbbileeeeeeee
Occasione mancata.mai termine
Occasione mancata.mai termine fu più azzeccato.
Questa è stata una delle poche fiction italiane che ho seguito,perchè diciamocelo sinceramente,quando si tratta tv sono sfacciatamente filo-americana(di italiano salvo davvero poche cose e tipo Montalbano,le vecchie serie di Distretto e Ris e poco altro) .Però la storia,e l'ambientazione mi tiravano molto e così ho provato.però ne sono rimasta delusa.Sarà che non mi piacciono gli attori(non ho neanche la scusante di Garko,che non mi piace,ma che comunque è stato nettamente superiore agli altri due) sarà che come ho detto sono prevenuta sui prodotti italiani,fatto sta che ne è uscito fuori un prodotto facilmente dimenticabile.
E pensare che il mio sogno sarebbe di vedere qualcuno dei nostri romanzi preferiti in qualche trasposizione televisiva o cinematografica ,o comunque di vedere più storie in costume..ma se non ci mettono mano gli inglesi o gli americani mi sa che continuerò a restare delusa.
Chiara