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Venerdì, 5 novembre, 2010 - 00:34
Paige79

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RECENSIONE: NON TI HO MAI DIMENTICATO (Unforgiven), di Mary Balogh

Anno: 1998

Pubblicato in Italia da: Arnoldo Mondadori, serie I ROMANZI, prima edizione febbraio 1999; seconda edizione nella serie I ROMANZI ORO, n.52, giugno 2007.

Formato: paperback

 Livello di sensualità: hot (bollente)

Genere: historical/ regency

Ambientazione: Inghilterra, 1800

Voto: 6/10


Collegamento con altri romanzi: è il secondo romanzo della serie  “i quattro cavalieri dell’Apocalisse”, composta da:

- INDISCRETO (Indiscreet), 1997;
- NON TI HO MAI DIMENTICATO (unforgiven), 1998
- UN UOMO IRRESISTIBILE (Irresistible), 1998

I romanzi si possono leggere separatamente, anche se consiglio di seguire l'ordine.


Dopo otto anni passati al fronte Kenneth , conte di Haverford, torna a casa in Cornovaglia, desideroso di riprendere una vita tranquilla e assumere le proprie responsabilità come nuovo signore della casata.
Ma un’ombra incombe sul suo ritorno: il ricordo di Moira, la ragazza che ha amato prima di partire; una storia dolce ma segreta e rovinata dall’inimicizia delle due famiglie  e soprattutto dal fatto che Moira ritiene Kenneth responsabile della morte del fratello Sean.
Inizialmente sembra non ci sia nulla di cui preoccuparsi: dopo tanto tempo, Moira è fidanzata con un noioso baronetto che ha ereditato il titolo dal suo defunto padre, e con questo matrimonio garantirebbe sicurezza a sé e alla madre; quindi viene dato per scontato che i loro rapporti debbano essere pressoché nulli.
Ma si dà il caso che, grazie all’insistenza del petulante fidanzato - che ci tiene ad avere rapporti di buon vicinato, oltretutto con un vicino tanto prestigioso - Moira viene costretta ad accompagnarlo in visita a Dunburton; i due così hanno modo di rivedersi, e l’invito alla festa di Natale sarà l’evento cruciale che cambierà i loro progetti….

Sarà che non sono particolarmente portata per le saghe, sarà che  ogni tanto capita di trovare libri che non siano di nostro gusto…sta di fatto che stavolta sono incappata (per la prima volta) in un romanzo di Mary Balogh che non mi è piaciuto.
La maestria dell’autrice nel narrare le storie non si discute, è ovvio; ma per il resto, devo ammettere di essermi abbastanza annoiata.
Come già detto altrove, non amo i romanzi dove il rapporto tra i due protagonisti è tutto un litigio basato su incomprensioni derivate dalla mancanza di un minimo di dialogo (ovvero: io penso che tu pensi in un modo e quindi mi comporto e ti tratto di conseguenza, ma in realtà tu pensi in tutt’altra maniera e pensi che io lo so e quindi.); oltretutto qui praticamente ci sono da risolvere  non solo un’inimicizia tra famiglie risalente agli antenati, ma anche il mistero della morte del fratello di Moira, del perché Kenneth aveva preso posizione contro di lui quando aveva manifestato l’idea di fuggire con la di lui sorella – alla fine viene fuori che questo fratello tanto pianto non era proprio una gran persona- insomma, a mio avviso troppa carne al fuoco per un libro che già fa parte di una serie, e nel quale  quindi troviamo anche personaggi presenti negli altri libri con solo dei piccoli accenni alle loro vicende (che ovviamente sono sviluppate nei romanzi a loro dedicati).
Ciononostante bisogna dare atto all’autrice di saper ben tenere le redini del racconto, in modo da non sovraffollarlo di personaggi e di non distogliere l’attenzione dalla coppia di protagonisti; però a parte questo, non ho trovato quella profondità di sentimenti e quell’approfondimento psicologico che ho sempre trovato nei romanzi precedentemente letti.
Anzi, a dire la verità ho trovato che Moira fosse a tratti veramente cocciuta e insopportabile nella sua fissazione di fare sempre il contrario di quello che le viene detto, per puro gusto di sfida o per dimostrare di essere una donna indipendente e di carattere; alla fine pare che cambi, ma è un cambiamento troppo repentino per essere credibile. In pratica, è una di quelle figure femminili che a volte capitano nei romanzi e alle quali, nonostante sia contro la violenza alle donne, non starebbe male qualche sberla.
Al contrario Kenneth è il tipico eroe tutto d’un pezzo: coraggioso, leale, paziente (e con una donna così a fianco), pronto a fare qualsiasi cosa per venire incontro all’immeritevole amata: dal rischiare la propria vita avventurandosi nel bosco durante una bufera di neve per salvarla, all’allontanarsi dalla propria casa per darle il tempo di riprendersi, di ambientarsi o per non infastidirla eccessivamente con la sua presenza, visto che lei sembra odiarlo. Troppa grazie; e difatti a un certo punto si stufa pure lui e si fa valere, senza prevaricare nessuno, ma insomma..la santità non è di questo pianeta!
Forse sarebbe stato preferibile delineare meglio alcuni personaggi di contorno, come la sorella e il cognato di Kenneth, ma ormai il “danno” (passatemi il termine e non prendetelo proprio in senso letterale) è fatto.
So che molte di voi non concorderanno con me, ma per quanto mi riguarda… sarà per la prossima volta.

 

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Commenti

Io non faccio testo, adoro la

Io non faccio testo, adoro la Balogh!
alcuni suoi libri mi sono piaciuti di più altri di meno,  ma lei è fantastica !

Come sempre grazie a tutte

Come sempre grazie a tutte per l'attenzione!

@Antonella: è vero, anche i romamnzi meno noti della Balogh sono molto belli; ciononostante, uno scviolone può capitare a tutti! Sono comunque libri che vale la pena leggere.

@Francesca: per ora, non ho intenzione di leggere gli altri romanzi della serie (anche perchè non li ho), ma probabilmente in futuro potrei farlo.La Balogh è la Balogh, è una seconda possibilità le è dovuta!

@Susa: è vero, e il bello è proprio questo , leggere anche le opinini diverse dalle nostre.

@Giusy73: i romanzi della serie Bedwyn sono tra i miei favoriti, io a dire la verità non mi sono aoccrta del difetto da te segnalato, mi rendo conto che può essere molto fastidioso, anche se io non lo ritengo porprio grave (è un difetto che ho trovato anche nella Woodiwiss ma ciò non mi impedisce di amare i suoi libri).

@Lucy one: hai ragione, anche io ho notato che rispetto ad altri è un libro con uan dose abbastanza notevole di "cupezza".

Anche per me, che pure amo

Anche per me, che pure amo molto la Balogh, questo non è uno dei suoi libri migliori. Dei tre che compongono la serie preferisco il primo, "Indiscreto", ma anche il terzo, "Un uomo irresistibile", mi piace molto.
Devo dire però che l'ho letto un'unica volta, parecchi anni fa, e non l'ho più riletto. La sensazione che ho ripensandoci è che sia un libro cupo, un'eccezione per la Balogh...
Lucy-one

Premetto che la Balogh mi

Premetto che la Balogh mi piace ma non sono d'accordo su tante cose....
Ho letto la serie dei bedwin e mi sono accorta che in piu' di un romanzo alcune scene (addirittura alcune frasi) si ripetevano. Questo mi ha molto deluso, perche' e' una scrittrice che merita ma, alcuni suoi libri, sono solo ripetizioni di altri con qualche modifica. Questo invece mi e' piaciuto, invece il libro che ho detestato e' : UNA LADY SCANDALOSA.

GIUSY73

Quanto sono diversi i

Quanto sono diversi i gusti!
Questo libro mi è piaciuto davvero tanto, ad oggi uno dei miei preferiti della Balogh.
Susa

Concordo con Paige, ho

Concordo con Paige, ho (ri)letto questi tre libri insieme recentemente, quando l'avevo letto "da solo" non mi era piaciuto per nulla, Moira è veramente un eroina per cui è difficile provare simpatia e di conseguenza anche Kenneth con la sua ostinata pazienza risulta un po' ridicolo.
Nel contesto della serie però è leggibile per i personaggi secondari che legano gli altri due romanzi, secondo me il più riuscito dei tre è il terzo, in cui alla storia principale di Nathaniel e Sophie si intreccia anche quella del quarto "cavaliere".
Francesca

Ciao Paige! Grazie per la

Ciao Paige!
Grazie per la tua splendida analisi! Io concordo con te: è uno dei pochi libri della Balogh che non mi ha convinto e le motivazioni sono praticamente quelle che hai dato nel tuo post.
Per il resto, considero Mary Balogh una scrittrice bravissima e alcuni suoi romanzi, anche fra quelli meno "acclamati" sono per me dei veri capolavori che custodisco gelosamente. Mary  è una delle poche che ha un panorama veramente vastissimo di storie, con personaggi e intrecci molto diversi fra loro: forse per questo, ogni tanto, capita di leggere qualche  storia e qualche protagonista che non convince!
Complimenti e un abbraccio
Antonella

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