Untitled
RECENSIONE: CHARLENE, di Theresa Melville
Anno: 2003
Pubblicato in Italia da: Arnoldo Mondadori, serie I ROMANZI, prima edizione dicembre 2003; seconda edizione nella serie I ROMANZI ORO, n.79, settembre 2009.
Formato: paperback
Livello di sensualità: warm (caldo)
Genere: historical
Ambientazione: Francia, primi anni dell’800
Voto: 9/10
Charlene è una giovane aspirante scrittrice che viene scoperta e “adottata” dai pittori Eugene e Renè. Lascia il convento dove vive lavorando come sguattera e va a vivere con i due amici, che la introducono nell’ambiente bohemien dove conosce nuovi amici che la spronano a pubblicare i suoi lavori su una rivista letteraria. In breve tempo Charlene ottiene un notevole successo; ma il successo sul lavoro non corrisponde al successo in amore; infatti Dimitri, lo scrittore di cui si innamora, la trascina per qualche tempo in un abisso di sottomissione de privazione fisica e morale dal quale la giovane donna riesce a riemergere solo grazie alla sua forza di carattere e all’aiuto dei suoi fedeli amici.
Dopo questa brutta esperienza, Charlene decide di chiudere il suo cuore all’amore, ma il destino ha in serbo per lei una soluzione diversa…
Ho sempre amato i romanzi ambientati in Francia, soprattutto se sono ambientati nel 1800, periodo storico significativo dal punto di vista culturale e letterario:
Non potevo quindi rimanere troppo delusa da questo romanzo di Theresa Melville (il primo, per me, di quest’autrice); e difatti le mie aspettative sono rimaste pienamente soddisfatte.
Non solo l’autrice ha saputo ricreare pienamente l’atmosfera bohemien tipica della Parigi dell’epoca (in alcuni momenti mi è sembrato davvero di essere nella caffetteria assieme ai protagonisti, o di vedere l’appartamento di Charlene, Renè e Eugene; così come mi è sembrato di camminare per le strade di Parigi), ma ha anche saputo rendere in modo molto credibile i personaggi realmente esistiti, facendoli interagire perfettamente con quelli inventati. E quindi assieme a Charlene, Renè, Yvonne, troviamo dei giovani ed entusiasti Victor Hugo, Eugene Delacroix, Honore de Balzac, Alexandre Dumas padre, tutti all’inizio della loro carriera letteraria, tutti inconsapevoli della fama immortale che li attende, tutti pieni di gioia e di grandi ideali. E, più avanti con la storia, Charlene avrà come rivale Amandine Dupin, alias George Sand.
All’inizio, influenzata sicuramente dalla grandezza e maestosità con cui ormai siamo abituati a guardare a questi grandi della letteratura ( tra l’altro, Dumas e Hugo sono tra i miei autori preferiti), mi è sembrato un po’ irreale che la sconosciuta Charlene legasse subito con tutti loro; ma poi, proseguendo nella lettura e lasciando da parte il mito, mi sono ricreduta e ho riflettuto sul fatto che, probabilmente, queste amicizie nella realtà nacquero davvero così.
Charlene è una protagonista particolare: forte, determinata a realizzare il suo sogno di diventare scrittrice, solare e amichevole; ma allo stesso tempo sensibile e vulnerabile quando si tratta di sentimenti, come dimostra la sua turbolenta storia con Dimitri, lo scrittore russo cui lei, nella sua inesperienza, si affida totalmente credendo (almeno, questa la mia impressione)di trovare il suo Pigmalione oltre al grande amore della sua vita; ma Dimitri segnerà la vita di Charlene in modo negativo, trascinandola in un modo di vivere a lei completamente estraneo, un mondo dove il vizio e la depravazione regnano sovrani e dove qualsiasi tipo di pudore o sentimento viene deriso e calpestato; Charlene riuscirà ad uscire da questa dipendenza solo grazie alla sua grande forza di volontà e anche alla sua umiltà . E’ molto difficile tornare indietro, dalle persone che abbiamo abbandonato, e ammettere di aver sbagliato, ed essere disposti a ricominciare da capo, ma lei lo fa. Alla fine, dopo un non semplice percorso in cui la giovane donna deve affrontare sentimenti come solitudine, diffidenza, senso dell’abbandono, anche Charlene ritroverà la forza di lasciarsi andare a un nuovo amore, stavolta vero; anche il percorso da lei affrontato, come tutti gli altri sentimenti del romanzo, è reso dall’autrice in modo credibile e psicologicamente approfondito, a mio avviso, con tinte scure che definiscono molto bene i momenti di sconforto con cui Charlene si trova a dover fare i conti.
Proprio per questo ho trovato la storia d’amore tra Charlene e Leon più reale e sofferta di molti romanzi in cui si innamorano al primo sguardo; non che abbia niente in contrario a questo tipo di storie, ma certamente qualche volta è bello leggere anche una storia d’amore più “coi piedi per terra” (passatemi il termine), più realistica insomma.
Anche la bella frase finale è in linea con questo modo di vedere le cose: ci fa capire che per Charlene e Leon non saranno sempre rose e fiori, ma che proprio in questo modo di vivere la vita che si misura la forza di un amore.
Un messaggio davvero molto bello, come tutto il romanzo.
Ringrazio Theresa Melville
Ringrazio Theresa Melville per il suo gradito intervento e i suoi bei complimenti; è sempre un paicere quando l'autrice di un romanzo viene colpita favorevolmente da quello che hia scritto, ma è anche un piacere quando le autrici stesse si interessano di quello che i loro lettori pensano dei romanzi che scrivono.
Spero che passi ancora dal blog in quanto volevo rivolgerle due domande:
1- Per il personaggio di Charlene si è ispirata a qualche personaggio realmente esistito?
2- Anche i personaggi di Taileen e Lavinie sono realmente esistite, o sono sue invezioni?
Cara Lullibi, grazie per
Cara Lullibi, grazie per apprezzare con tanto entusiasmo questo mio romanzo. Tengo molto a Charlene, un personaggio un po' fuori dai canoni, come ben dici, e controverso, ma proprio questo, forse, capace di coinvolgere. Spero di continuare a regalarti piacevoli letture anche in futuro. Ti saluto con affetto
Theresa Melville
cara Paige, voglio davvero
cara Paige, voglio davvero ringraziarti. Di rado ho letto una recensione così accurata ed esauriente come quella che hai scritto su Charlene. Hai colto in pieno l'atmosfera e lo spirito del romanzo, questo mi rende felice. Ti saluto con affetto e ti faccio i miei più sinceri complimenti per il tuo impegno.
Theresa Melville
Bellissima recensione. Tutto
Bellissima recensione. Tutto ciò che avrei voluto dire io su questo romanzo, che ho molto apprezzato. Diverso dalla maggior parte dei RM, ma proprio interessante. Bello direi! Bravissima Page. Quoto in toto la tua recensione. E bravissima Theresa Melville. Libro, a mio parere, meraviglioso, ben scritto e con una storia particolare!
Lucia
Paige complimenti. Veramente
Paige complimenti. Veramente molto bella la tua recensione.
Mi hai fatto venire voglia a di leggere il romanzo. Anch'io amo il periodo che descivi. Alle superiori avevo studiato il francese e quindi avevo trattato in lungo e largo la letteratura francese.Io amavo particolarmente Guy de Maupasant,... così tormentato. Chissà, magari anche lui è passato per gli stessi caffè ....
Un abbraccio
PATTY
che bella recensione ! e ho
che bella recensione ! e ho anche il libro , è stato il primo ricevuto tramite Bookmooch. Adesso non devo fare altro che leggerlo...