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RECENSIONE: LA (IR)RESISTIBILE TENTAZIONE DI ESSERE MAGRE (Fat Chance), di Deborah Blumenthal
Anno: 2004
Edizione originale: Red Dress Ink
Pubblicato in Italia da: Red Dress Ink
Formato: paperback
Livello di sensualità: subtle (sottile)
Genere: chick lit
Ambientazione: New York, 2003
Voto: 7/10.
Maggie O’Leary, taglia 46 e una passione per il buon cibo, è giornalista presso un prestigioso quotidiano newyorchese e una celebrità nel suo campo: è infatti autrice di FAT CHANCE, la popolarissima rubrica da cui elargisce consigli alle persone sovrappeso, sponsorizzando la filosofia del “grasso è bello” e dando consigli per imparare non solo a volersi bene apprezzando la propria taglia, ma a trovare tutti i lati positivi della ciccia. Del resto Maggie è un’esperta in questo campo, non essendo mai stata magrissima…
La sua vita cambia quando Mike Taylor, famoso e bellissimo attore di Hollywood, la contatta chiedendole una consulenza per il ruolo che dovrà interpretare nel suo prossimo film, un medico in una clinica privata per persone grasse. Inizialmente Maggie tentenna: dovrà vivere per due mesi a casa di Taylor, a contatto con lui e col suo mondo dorato fatto sicuramente di bellissime donne snelle e sempre in forma; come potrà competere con loro? dopo vari ripensamenti, decide di accettare questa novità, e per alcune settimane, aiutata dall’amica segretaria Samantha, si sottopone a un rigido programma di dieta e ginnastica che le fanno perdere alcuni chili, rendendola bella e snella, quasi hollywoodiana: ora è pronta per partire…
In questo romanzo l’autrice affronta in chiave leggera ma con seri spunti di riflessione un problema che tocca da vicino molte di noi: il rapporto col nostro corpo e con i nostri kg di troppo. Faccenda tutt’altro che semplice: quante di noi sono soddisfatte del proprio corpo, soprattutto della propria taglia? Quante di noi non provano spesso disagio nel confronto tra quelle che sono le forme reali della donna e i modelli scheletrici o quasi proposti dai media? Quante di noi non hanno provato, almeno una volta, la brutta sensazione di inadeguatezza dovuta al dover girare più negozi perché spesso oltre la 44 non vanno?
Maggie, la protagonista di questo romanzo,sembra aver tranquillamente superato tutte queste fasi: è una taglia 46 di successo, esce spesso a cena e non si vergogna di essere una buona forchetta: per questo la sua rubrica ha così tanto successo, perché la gente sente che Maggie è una persona “vera”, che ha passato sulla propria pelle i problemi che ogni giorni i suoi lettori le pongono; una persona che quindi è loro vicino, li capisce, è “nei loro panni”, letteralmente.
Ma il lettore non tarda a intuire che in fondo Maggie quei panni in realtà non li ha ancora completamente accettati, nonostante la sua apparente sicurezza esteriore: basta infatti solo la proposta dell’incontro ravvicinato con Mike Taylor, il bellissimo divo di Hollywood di cui anche Maggie è ammiratrice a fare tentennare tutte le sue certezze, e a far saltare fuori la Maggie che desidera solo essere desiderabile... ma secondo i canoni imposti dalla società. Da qui la decisione di dimagrire, che innescherà una serie di reazioni a catena per tutto il resto del romanzo, reazioni che ovviamente influenzeranno il comportamento della protagonista, che mentre insegue la felicità mille miglia lontano, non si accorge che potrebbe essere più vicina di quanto abbia mai pensato… e soprattutto, a portata di taglia 46.
Maggie mi è piaciuta molto perché è un personaggio che sento molto vicino, causa problemi di peso e conseguenti problemi sociali;sono riuscita a immedesimarmi in lei e nella sua voglia di cambiare,e sarebbe davvero bello riuscire ad arrivare alle sue stesse conclusioni a fine libro. Il protagonista maschile, Mike, mi è sembrato invece un poco lo sterepotipo del divo bello e impossibile, attratto da Maggie solo perché rappresenta un diversivo; molto vivaci e affascinanti i personaggi di contorno.
Insomma una gradevole lettura per rilassarsi, divertirsi, ma anche riflettere, seppur con leggerezza.
Tiziana
si, in effetti ho accantonato
si, in effetti ho accantonato un poco i romance per altri generi,compreso questo.
Luna 70 hai ragione, ma spesso purtroppo se il fuori è inguardabile non è che il dentro conti molto...:)
Tiziana
Ti sei data alla chick lit?
Ti sei data alla chick lit? ^_^
L'anno scorso in un ipermercato erano in un cestone a 1,95 l'uno e ce n'erano davvero tanti.
Complimenti per la recensione!
Deve essere un bel libro.
Deve essere un bel libro. Effettivamente noi donne ci facciamo influenzare in maniera eccessiva dai kili di troppo senza rammentare, a volte, che l'importante è come siamo dentro.