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RECENSIONE: UNA CASA PER AMANDA ( Tempting a texan), di Carolyn Davidson
Prima pubblicazione anno: 2003
Edizione originale:
Pubblicato in Italia da: : Harlequin Mondadori, serie I GRANDI ROMANZI STORICI, n. 453, agosto 2004
Livello di sensualità: warm (caldo)
Ambientazione: Texas, 1897
A causa di un incidente la piccola Amanda di cinque anni rimane orfana di entrambi i genitori. Dalle volontà della madre si scopre che la donna aveva un fratello illegittimo, il banchiere texano Nicholas Garvey, al quale ha disposto che la bambina venga affidata nel caso resti orfana.
Così Carlinda Donnely, governante di Amanda e amica della madre, accompagna la bimba dallo sconosciuto zio, convinta di ripartire subito dopo…ma la situazione è più complicata di quanto pensi: Nicholas non sapeva di avere una sorella e una nipote e, anche se inizialmente non vorrebbe assumersi questa responsabilità, memore della propria brutta infanzia, decide di ospitare per qualche tempo la bambina insieme alla sua governante, per cercare di risolvere la situazione in modo civile e senza danneggiare nessuno.
Ovviamente questo periodo finirà per prolungarsi di molto, non solo per l’affetto che nel frattempo si instaura tra zio e nipote, ma anche per la crescente attrazione tra Nicholas e Carlinda…
Anche in questo romanzo di Carolyn Davidson non abbiamo duchi, avventurieri o avventure movimentate, anche qualche piccola differenza con gi altri romanzi c’è: ad esempio qui, contrariamente ai romanzi precedenti, abbiamo da subito un’ “ attrazione fatale” , cosa che però a me non è piaciuta particolarmente, non ho trovato molto credibile tutto questo spasimare dei protagonisti l’uno verso l’altra due ore dopo essersi visti…una cosa è essere colpiti dalla prestanza fisica o dal carattere di una persona alla prima impressione, ma tutta questa “ esplosione ormonale” mi ha lasciato un poco perplessa…forse quest’autrice è più adatta a narrare storie d’amore semplici e tranquille, e che ci mettono tempo per sbocciare.
Per il resto il romanzo non è affatto spiacevole, ed è da notare come viene affrontato il tema della pedofilia e delle violenze domestiche, con garbo e senza particolari trucidi o scabrosi, in un modo che comunque lascia intuire il dramma che questo tipo di storie porta celato con sé.
I due personaggi principali, Nicholas e Carlinda, ricalcano abbastanza lo stereotipo tipico dell’eroe e dell’eroina di romanzi rosa, lui più che altro, il bel scapolo tenebroso e incallito che finisce “addomesticato” da , lei, governante zitella e non troppo bella ma piena di spirito. Il personaggio più riuscito è però secondo me quello della piccola Amanda, una bambina descritta con naturalezza e senza le troppe moine e sdolcinatezze che spesso caratterizzano i personaggi di bambini all’interno di questi romanzi.
In conclusione, niente di particolare, a comunque un compitino ben svolto.
Tiziana
E' proprio vero quello che ha
E' proprio vero quello che ha detto Maria rosa, le atmosfere di questi romanzi ricordano molto LA CASA NELLA PRATERIA, non per niente era uno dei mie telefim prefertiti da bambina...inoltre il loro fascino è appunto che sono davveros torie di "gente comune", prorpio come noi, molto più di duchi e C., affasciananti, ma coi quali ammettiamolo non abbimo nulla da spartire.
Tiziana
In effetti alcuni dei piu bei
In effetti alcuni dei piu bei romanzi che ho letto tratano proprio questi temi. Ricordo la casa nella prateria di Lavyrle Spencer e uno di Jill Marie landis di cui ora mi sfugge il titolo.
Ciao
Cris
Dunque, la Davidson è una
Dunque, la Davidson è una brava autrice del genere "americana", cioè di quelle storie ambientate nel West a fine '800, di solito in piccole cittadine oppure in ranch. In questi romanzi non ci sono quasi mai grandi avventure nè storie drammatiche: ci sono invece molti quadri d'intimità domestica, tante scene della vita nei paesini, le feste di campagna, il dottore del paese che fa le visite in calesse, i bambini che vanno a scuola, le donne che si riuniscono per cucire trapunte o per cucinare ( vi ricordate i telefilm della serie "Casa nella prateria"?).
Quindi anche le storie d'amore sono di solito tranquille, scarseggiano le passioni travolgenti ma in compenso ci sono affetti profondi e un grande senso di solidarietà: la donna è la compagna di vita dell'uomo, entrambi si sostengono e si aiutano a vicenda in un mondo dove devono superare mille difficoltà - la prima, riuscire a sbarcare il lunario.
Chiaramente siamo lontani mille miglia dai saloni da ballo dell'Inghilterra regency, ma queste storie più "dimesse", raccolte ed intime hanno cmq un loro fascino.
Non ho letto questo libro ma
Non ho letto questo libro ma confesso di non essere molto interessata. Mi sono salvata dall'acquisto caso mai l'avessi trovato da qualche parte in offerta. ^_^