PILLOLA - PILL REVIEW

IL LUNGO INVERNO di Sharon Sala

di Tyroncris


Titolo originale / Title: Remember me

Publisher / editore: Mira

Year / anno di pubblicazione: 1999

Italian translation / Edizione


italiana:



I Nuovi Bestsellers (MIRA) -


Harlequin Mondadori n°203  (2001)

Format: paperback

Genre / genere: Contemporaneo - Suspence

Sensuality Rating / Livello di Sensualità: Caldo ( warm )

Voto / rating: 9/10

Part of a series / Parte di una serie:  Non fa parte di una serie

TRAMA

Clay LeGrand è un uomo felice. Ha appena festeggiato il primo anniversario di matrimonio, ha in Frankie una moglie deliziosa e innamorata, ha un buon lavoro e ottime prospettive per l’ avvenire. Ma poi, un pomeriggio, tornando a casa, scopre che Frankie è scomparsa, e la sua vita diventa un incubo. Sospettato dalla polizia di essere l’ assassino della moglie, fatto a pezzi dai media, dopo due anni ha a malapena iniziato a ricostruirsi una parvenza di vita. Ma l’ incubo sembra rinnovarsi, anche peggiore di prima quando Clay, ancora una volta rientrando dal lavoro, trova sua moglie tranquillamente addormentata nel loro letto, come se niente fosse accaduto. Sarà vero che Frankie no ricorda nulla, oppure gli nasconde qualche terribile, oscuro segreto? Che cosa significa il misterioso geroglifico tatuato sulla sua pelle? E quali pericoli sono in agguato, occultati dalle nebbie della memoria?

Il titolo originale, REMEMBER ME, esprime perfettamente le emozioni che mi ha regalato la Sala in questo libro.

RICORDATI DI ME, una frase che da sola esprime gioia e dolore: gioia per un amore o un’amicizia indimenticabile, dolore perché la gioia è finita e non rimane che il ricordo.

Clay e Francesca.
Lui è un muratore alto più di un metro e novanta, con alle spalle una famiglia amorevole ed unita, lei una cameriera piccola, minuta ed orfana.
Lui ispira forza e dolcezza, lei bisogno di protezione e amore. Risultato? Non possono che innamorarsi al primo sguardo per dichiararsi poi al più presto amore eterno.
Una storia apparentemente normale, finchè un bel giorno, al rientro dal lavoro Clay non trova più Francesca, ma solo tracce di sangue in cucina.
Tutto d’ un tratto il mondo si capovolge, dove c’era amore rimane solo dolore, insicurezza, dubbi e paura.
Dove è Francesca? Cosa le è successo? Ha paura? Qualcuno le ha fatto del male oppure si è stufata della sua vita ed è fuggita?
Clay è stravolto e mentre la polizia dubita di lui, mentre la sua famiglia piange il dolore del figlio, lui corre fuori casa, sotto la pioggia, e gettando la testa indietro urla il nome di lei, nella speranza che possa sentirlo.
Brividi. Dolore. Tristezza. Senso di perdita. Sgomento. Confusione.
Queste sono le sensazioni che ho provato immaginando la scena.
Passano due anni e per tutto questo tempo la vita di Clay è stata solo lavoro e dolore, dolore e lavoro. Ha cercato Francesca in ogni dove, è stato chiamato infinite volte dalla polizia per identificare dei cadaveri, vivendo ogni volta l’ angoscia di vedere il suo amore su di un tavolo dell’ obitorio. Non riesce a vivere senza di lei, è come se gli mancasse una parte del suo corpo. Tornare a casa gli provoca solo dolore, ogni volta i ricordi lo assalgono e cercare di non pensarci provoca solo altra sofferenza.
Varca la soglia di casa, sale le scale e mentre si avvicina al bagno, per andare a farsi una doccia, vede un corpo disteso sul letto. Si avvicina, incredulo e trova Francesca, che svegliata dal tonfo degli stivali di Clay caduti per terra, lo saluta affettuosamente, come se fossero passate solo poche ore e non due anni dall’ ultima volta in cui si erano salutati!
Francesca non ricorda nulla, ma qualcosa le è successo. Sul braccio ci sono segni di punture, un tatuaggio fa bella mostra di se dietro al suo collo ed il volto di un uomo le compare spesso in mente, accompagnato da sentimenti di paura e disperazione.
Ha dimenticato due anni della sua vita e ciò che le rimane non è più lo stesso: la vita l’ ha lasciata indietro.
Lei però non si chiude in se stessa e reagisce con forza. E’ sicura del suo amore per Clay, quindi deve essere successo qualcosa, qualcuno deve averla portata lontano da lui. La sensazione che la stessa cosa si possa ripetere la spinge cosi’ ad armarsi, a progettare piani per difendersi: qualsiasi cosa sia successa non si ripeterà più, questa volta non la troverà impreparata. Questa volta si saprà difendere, con le unghie e con i denti.
E Clay? Bè, la situazione è difficile anche per lui. Avrebbe voglia di abbracciare sua moglie, di fare l’amore con lei, ma è difficile dimenticare ciò che è successo. Si amano ancora alla follia ma camminano “in punta di piedi”. Finchè l’ istinto di Clay gli farà capire che Francesca non è cambiata, che lei, come lui, è stata una vittima. Da questo momento in poi non potrete più smettere di sorridere, di avere gli occhi lucidi, di innamorarvi anche voi di Clay Le Grand.
Il cattivo? C’è, eccome se c’è, ma non è il tipico odioso personaggio che avreste voglia di far morire di una morte atroce e dolorosa. No, questa volta il “cattivo” è veramente un angelo caduto, anche lui orfano e anche lui cresciuto senza amore.
Ha una sola ossessione: Francesca.
Per lui, lei è il sole, la vita, la fortuna. Tutto. Per lei è disposto anche a morire.
Naaaa, non è un vero cattivo. Per questo motivo non c’è molta suspence, la storia del “cattivo” corre parallela con quella di Francesca e Clay, quindi non ci sono colpi di scena o indovinelli da scoprire.

Il finale? Con il botto! Ebbene si, la Sala riuscirà a strapparvi un dolce sorriso ed un lungo sospiro anche nelle ultime righe del libro.
Perché? Diciamo che Clay farà una cosa un po’ pazza ...

Bel libro, voto 9 pieno !