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RECENSIONE LA NOTTE MI APPARTIENE (Lord of Midnight) di Jo Beverley
Prima edizione: 1998 by Topaz
Edito in Italia da: Mondadori, I Romanzi, collana Emozioni no.14, febbraio 2010
Ambientazione: Inghilterra 1100
Livello di sensualità: warm (caldo)
Voto/rating: 8/10
Collegamenti ad altri libri: è il quarto ed ultimo volume della serie Dark Champion così composta
1- IL DOMINATORE (Lord Of My Heart) – protagonisti Aimery de Galliard e Madeleine de la Haute Vironge
2- IL BASTARDO (Dark Champion) – protagonisti FitzRoger di Cleeve e Imogen of Carrisford – potete trovare la nostra recensione del romanzo qui http://romancebooks.splinder.com/post/17238652
3- LA CONQUISTA PIÙ DIFFICILE (The Shattered Rose) – protagonisti Galeran di Heywood e Jehanne; potete trovare le nostre note sul romanzo qui http://romancebooks.splinder.com/post/12808323
4- LA NOTTE MI APPARTIENE (Lord Of Midnight) – protagonisti Renald de Lisle e Claire di Summerbourne
Claire di Summerboune attende trepidante il ritorno del padre Clarence, partito per combattere contro re Henry che questi considera un usurpatore del trono, altrimenti spettante al fratello maggiore Robert di Normandia. Ma Robert di Normandia ha accettato l’oro del fratello e abbandonato, oltre alle sue pretese, anche tutti suoi sostenitori alla loro sorte. Claire è una ragazza istruita, sa leggere, scrivere e far di conto, in un mondo in cui le donne in grado di farlo, al di fuori del clero, sono pochissime. Ma niente la prepara al ritorno del padre in un piovoso pomeriggio: cadavere, avvolto in una coperta di cuoio, legato sul dorso di un cavallo. Peggio ancora, a riportarglielo è il campione del re e nuovo signore, per decreto reale, di Summerbourne: Renald de Lisle. In un attimo l’intera esistenza sua e della sua famiglia cambia. Divengono dei senza terra alla mercé del nuovo padrone, da cui tutte dipende. Rovina o salvezza. E per salvare sé stessa ed i suoi Claire accetterà, anche se di malavoglia, di eseguire l’ordine del sovrano e sposare Renald. Un matrimonio che inizierà coi peggiori auspici ma che presto si trasformerà in qualcos’altro di molto più profondo. Perché Renald, straniero, spietato combattente di professione, senza legami che non siano la fedeltà ai commilitoni e al re, si rivelerà un fortuna per tutti loro. Un signore giusto, equo, con la volontà di costruire e non di distruggere. Ma anche un uomo che cerca un luogo e qualcuno a cui appartenere, anche se non lo sa. Sposando Claire, Renald si imbarcherà nella più difficile battaglia della sua vita, conquistare il cuore della giovane che lo odia in quanto nemico e in quanto assassino del genitore. Uno scontro in cui alla fine, entrambi usciranno vincitori, poiché avranno l’un l’altra.
E’ un peccato che, a quanto pare, Jo Beverley non scriverà più dei romanzi medievali, perché a mio avviso, è assolutamente insuperabile. Medievali fasulli in giro ne circolano parecchi, dove semplicemente ci sono dei personaggi e situazioni totalmente moderni ma con un costume addosso. Qui non è così. La serie Dark Champion, di cui questo è il volume conclusivo, è eccellente e restituisce efficacemente e in maniera veritiera un’epoca piuttosto buia, ma densa di avvenimenti. Dai dettagli al quadro generale, dai protagonisti ai personaggi secondari, tutto è credibilissimo e approfondito; sembra che una mano ci rapisca e ci trascini magicamente lontano nel tempo, facendoci entrare nella mentalità degli uomini e delle donne dell’epoca. Nonostante il libro non sia certo corto, si giunge alla fine soddisfatti per la bella cavalcata nella storia e per le emozioni non scontate che si sono vissute, anche grazie allo stile magistrale dell’autrice.
Renald e Claire sono due splendidi protagonisti, forti e passionali, ma interiormente fragili: lei perché non si è mai dovuta confrontare con le difficoltà della vita, lui perché ne ha viste e passate troppe. In qualche modo è come se le loro anime fossero vergini, quella di Claire deve ancora essere riempita, quella di Renald si sta inaridendo. La Beverley li segue durante il loro innamoramento, che non sarà immediato, ma avverrà dopo un certo periodo e in maniera sofferta, procedendo di pari passi con la loro crescita interiore, senza cercare scorciatoie, Claire capirà e perdonerà Renald, prima di accettarlo completamente. Così come Renald imparerà a perdonare sé stesso ed andare avanti con un esistenza che gli mette sul cammino un dono preziosissimo, quando non se lo aspettava più. Questo, credo sia uno dei pregi del libro, presentare l’amore come un regalo che spesso arriva quando non lo si cerca e non lo si attende, ma che richiede sacrifici personali, dedizione e soprattutto la disponibilità interiore. Se sappiamo essere aperti, ecco, allora può arrivare e riportare un raggio di sole nelle giornate uggiose a cui oramai ci siamo abituati e che ci hanno intorpidito lo spirito. Unico neo, la scrittrice sceglie troppo spesso il punto di vista di Claire e vediamo troppo poco la vicenda dal punto di vista di Renald, per cui alcune sue motivazioni ci vengono dette, ma purtroppo non illustrate. Emozionante e coinvolgente, consigliato anche a chi non ama né i medievali né la Beverley.
Grazie per i complimenti Susa
Grazie per i complimenti Susa cara.
Purtroppo il punto di vista di Renald è molto poco presente, la storia è narrata pricipalmente dal punto di vista di Claire e secondo me ci perde abbastanza. A me il romanzo è piaciuto parecchio, però se pensi che questo sia un grosso deterrente lascia perdere, fermo restando che il romanzo è decisamente migliore de "La conquista più difficile".
Ma il punto di vista del
Ma il punto di vista del protagonista è totalmente assente? Ricordo che La conquista più difficile, romanzo che non mi è piaciuto per niente, per buona parte era narrato solo dal punto di vista di lui, il che mi diede abbastanza fastidio.
Comunque complimenti per la recensione come sempre!
Susa
@ Libera Grazie cara.
@ Libera
Grazie cara.
Purtroppo questa assenza del punto di vista di Renald secondo me pesa abbastanza, la storia ci avrebbe solo guadagnato e anche noi, perché lui è proprio un bel tipo!
Se puoi procurati assolutamente "Il bastardo" non te ne pentirai.
Bellissima recensione
Bellissima recensione Maet!
Debbo dire che concordo anche sul giudizio e anche io ho sentito la mancanza del punto di vista di Renald!
E' l'unico medievale che ho letto della Beverley, e quindi l'unico libro della serie, ma da com'è presentata la coppia in questo romanzo e da quello che avete scritto, debbo dire che "Il bastardo" mi incuriosisce parecchio!!!
Libera
@ Mari Uh sapessi anch'io
@ Mari
Uh sapessi anch'io quante volte anch'io ho sognato di mollarle due sberle per farla ragionare ehehehehe .
Condivido pienamente il
Condivido pienamente il giudizio su "la conquista più difficile" a volte veniva voglia di prenderla a schiaffi!!!!!
Mari
@ Mari Ah "Il bastardo" è
@ Mari
Ah "Il bastardo" è semplicemente fantastico, uno dei miei medievali preferiti! Però di questa serie a me quello che è piaciuto di meno è stato "La conquista più difficile", la protagonista Jeanne mi ha davvero irritato per la sua immaturità.
Invece credo che in questo romanzo, Claire faccia un bel percorso da ragazzina un po' viziata a donna consapevole delle sue responsabilità.
Dei quattro romanzi della
Dei quattro romanzi della serie Dark Champion forse questo è quello che mi è piaciuto meno. Ho trovato lei a volte un poco eccessiva e a volte noiosa.
Per me sono stati bellissimi i primi due;" Il dominatore "ed" Il bastardo". Stupendi e come romanzi MedioEvali decisamente interessanti ed accurati.
Mari
@ Marina Spero proprio che
@ Marina
Spero proprio che il libro ti piaccia, è davvero ben scritto e ricco d'atmosfera e Renald è proprio una bella figura!
@ Anonimo
Uhm, non ho ben capito se il tuo è uno scherzo o una presa in giro; ci si può dimenticare di firmarsi, capita, ma firmarsi ANONIMO direi che è voluto, mah...
Comunque il libro si compra in edicola, non in libreria.
Ho cercato il libro in
Ho cercato il libro in libreria ma non sono riuscita a trovarlo.
potete darmi indicazioni più dettagliate.
Grazie
Anonimo
Complimenti per la
Complimenti per la recensione! Mi fà desiderare di leggere immediatamente il romanzo, che ho appena acquistato. Anche a me i medevali sono sempre piaciuti e quelli di Jo Beverly in particolare.
Adoro i cavalieri, specialmente quelli che sembrano duri e rotti a tutte le esperienze della vita, ma che di fronte al vero amore si sentono sperduti come dei bambini e quando finalmente aprono il loro cuore...mi fanno sognare!
Ciao
Marina