14/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Robin D. Owens, HEART DANCE, EDIZIONI BERKLEY TRADE Robin D. Owens' LATEST BOOK, HEART DANCE, BY BERKLEY TRADE Sixth in the bestselling futuristic romance series—from a RITA Award-winning author. First time in trade! Traduzione:
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14/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Lori Foster, SIMON SAYS, EDIZIONI BERKLEY Lori Foster'S LATEST BOOK, SIMON SAYS, BY BERKLEY Sexy ex-fighter Simon Evans has the perfect life—until he catches his girlfriend cheating. To work off his rage, he goes back into the ring full-force. But a gutsy and gorgeous P.I. is about to send him reeling with a secret about his family—and one about her heart. Simon is an ultimate fighter, but there's no fighting Traduzione:
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14/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Allyson James, DRAGON HEAT, EDIZIONI BERKLEY Allyson James' LATEST BOOK, DRAGON HEAT, BY BERKLEY Lisa Singleton has an unusual roommate—a fifty-foot dragon named Caleb who has glittering scales and a bad attitude. Little does she know that Caleb is actually a powerful warrior sent to protect her from those out to steal her magic and destroy the world. Or that Caleb can take the human form of a sexy hunk. Now, if he doesn't stop distracting her with those gorgeous bedroom eyes, they may not have time to stop their enemies before all of existence is wiped out. At least Lisa and Caleb will have savored every last minute. Lisa Singleton has an unusual roomate, a golden dragon, a sexy warrior who has been sent to earth to protect Lisa from harm. Lisa comes from a long line of very special women with very special powers. Witches, black dragons, and demons will do anything to get their hands on her magic and the secret the women of her family have protected through the centuries. First of a new paranormal romance series. Traduzione:
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14/07/2007
da elisarolle
ESCE UN'ANTOLOGIA DI James Buchanan, Jade Falconer, ELIZA GAYLE, JAMIE HILL, Selah March E YEVA WIEST, FANTASIES III, EDIZIONI PHAZE James Buchanan, Jade Falconer, ELIZA GAYLE, JAMIE HILL, Selah March & YEVA WIEST'S LATEST ANTHOLOGY, FANTASIES III, BY PHAZE Six Phaze favorites deliver stories of homoerotic passion and romance. Called to service after a Bone Oracle reading, Kian strives to become the best D/s trainer that he can. But after meeting the bad-tempered and wildly sexy Fae Prince who would prepare him, Kian can't deny the overwhelming attraction he feels for Garon. Can he let go of his life long belief of Dominance in favor of a different role?
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14/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Lauraine Snelling, SOPHIE'S DILEMMA, EDIZIONI BETHANY HOUSE PUBLISHERS Lauraine Snelling'S LATEST BOOK, SOPHIE'S DILEMMA, BY BETHANY HOUSE PUBLISHERS Certain she can't live without Hamre Bjorklund, the impetuous Sophie Knutson rejects her father's request to postpone her marriage until after graduation and convinces Hamre to elope. But life as a fisherman's bride in Seattle is not at all that Sophie had envisioned. Pregnant and lonely while Hamre's out at sea, she hires on at a fish cannery, only to be fired after fainting on the job. When tragedy strikes, heartbroken Sophie can think only of returning home to Blessing. But will her family welcome her after the way she's hurt them by her defiant behavior? And will she ever open her heart to love again? Traduzione:
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14/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Beverly Barton, RAINTREE: SANCTUARY, EDIZIONI SILHOUETTE NOCTURNE Beverly Barton'S LATEST BOOK, RAINTREE: SANCTUARY, BY SILHOUETTE NOCTURNE War with their archrival, the evil Ansara clan, is unavoidable. For Mercy Raintree, a war means she must assume her position as guardian of the Sanctuary—the sacred Raintree home place deep in the Smoky Mountains. But doing so threatens to disclose her most prized secret—one Mercy has kept to herself for six years. Traduzione:
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14/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Lindsay McKenna, DARK TRUTH, EDIZIONI SILHOUETTE NOCTURNE Lindsay McKenna'S LATEST BOOK, DARK TRUTH, BY SILHOUETTE NOCTURNE Ana was spawned by the Dark Lord himself, but every instinct she possesses screams that she isn't evil. She is good—just as her mother was. But Ana has to know the truth about her shape-shifting abilities and mystical origins. Her jaguar senses and dreams lead her to the jungles of Peru—and to a kind stranger with haunting green eyes. Traduzione:
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14/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Emilie Richards, TOUCHING STARS, EDIZIONI MIRA Emilie Richards' LATEST BOOK, TOUCHING STARS, BY MIRA Gayle Fortman has built a good life for herself and her three sons in the Shenandoah Valley of Virginia. Divorced from charismatic broadcast journalist Eric Fortman, Gayle has made a success of Daughter of the Stars, a popular bed-and-breakfast. She has even maintained a cordial relationship with Eric, covering with the boys for his absences and broken promises. Family was never a priority for her ex-husband, even when they were still married. Luckily Travis Allen, her closest neighbor, has been a loving surrogate father to the boys and her own best friend. Traduzione:
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13/07/2007
da Paige79
FILM TRATTI DAI ROMANZI D’AMORE
1-TITANIC:UNA STORIA D’AMORE ( No greater love,1996) Regia di Richard T.Heffron, con Kelly Rutheford (Edwina Winfield),Michael Landes (George Winfield),Gina Philips (Alexis Winfield),Chris Sarandon (Sam Horowitz). Nel 1912 la giovane americana Edwina si trova sul Titanic con la famiglia e il fidanzato;nella tragedia che tutti conoscono perde i genitori e il fidanzato, trovandosi così, a soli diciotto anni, ad affrontare la responsabilità di crescere i fratelli minori e mandare avanti l’azienda di famiglia.E lo farà in modo egregio, sacrificando però la sua vita privata. Ma alla fine, dopo dodici anni, anche lei troverà finalmente il meritato amore e la meritata felicità. Tratto dal romanzo NESSUN AMORE PIU’ GRANDE ( No greater love,)di Danielle Steel, è un tv movie ben fatto, che segue la trama del libro senza variazioni, e che nonostante non abbia grandi particolarità riesce a coinvolgere lo spettatore nella toccante storia della famiglia Winfield, capeggiata dalla forte Edwina cui da volto una brava Kelly Rutheford ( nota attrice televisiva in America), che interpreta con convinzione il suo ruolo anche se eccede qualche volta nelle espressioni lacrimose ( pur considerando che il ruolo lo richiede abbastanza…).La parte iniziale, riguardante la tragedia del Titanic, è trattata in modo forse un po’ troppo frettoloso, ma del resto la storia non è concentrata su quella! 2-CIME TEMPESTOSE, 2004 Regia di Fabrizio Costa,con Anita Caprioli (Catherine),Alessio Boni ( Heathcliff),Franco Castellano ( Ivory). Nell’Inghilterra dei primi ‘800, l’agiato Mr.Earnshaw,vedovo, vive con i figli Ivory e Catherine.Durante un viaggio di lavoro trova uno zingarello abbandonato e lo porta a casa sua, lo chiama Heathcliff e lo cresce insieme ai suoi figli considerandolo un terzo figlio.Divenuti adulti Catherine e Heathcliff si innamorano, ma la loro felicità viene distrutta quando, alla morte di Mr.Earnshaw, diventa capofamiglia il crudele e inetto Ivory, che avendo sempre odiato Heathcliff lo riduce al rango di servitore e lo maltratta in tutti i modi possibili.Per qualche tempo i due giovani continuano la loro storia clandestinamente, ma quando l’ambiziosa Catherine conosce Edgar Linton, un ricco vicino che la corteggia, tutto cambia.Per una serie di equivoci Heatcliff decide di andarsene a cercare fortuna senza dire nulla a nessuno;Ivory ne approfitta per far credere alla sorella che il giovane è morto,e lei dopo una lunga malattia causata dal dolore,rassegnata sposa il gentile Edgar.Ma dopo alcuni anni Heatcliff torna, ricchissimo e deciso a sposare la sua Cathy:quando scopre cosa è successo nel frattempo, decide di vendicarsi e la sua vedetta sarà spietata. La fiction Rai in due puntate ispirata al romanzo di Emily Bronte è un adattamento pregevole e piuttosto curato anche se per molti aspetti mi sembra si ispiri più al film del 1939 con Laurence Olivier che al romanzo, infatti ci sono molti cambiamenti.Partiamo innanzitutto dalla figura di Heatcliff, che qui ancora più che nel film classico diventa l’eroe romantico in assoluto:vittima di un’infanzia infelice,da adulto è l’eroe romantico per eccellenza:buono e gentile, vittima di soprusi che lo fanno diventare quello che è, legato senza limiti alla sua Catherine, per la quale è davvero disposto a tutto;insomma l’eroe che tutte vorremmo!Alessio Boni lo interpreta molto bene( ed è anche molto bello da vedere!), ma comunque è palese l’intenzione del regista di annullare il lato oscuro del carattere del personaggio, così come tutti lo conosciamo( e infatti anche qui la storia si ferma a metà, con la morte di Catherine), molto bravo anche Franco Castellano nel ruolo del cattivo Ivory( domanda:visto che nel romanzo si chiamava Hindley, chissà perché gli hanno cambiato nome?!), davvero spietato!
Anita Caprioli è una Catherine che nonostante il suo amore per Heatcliff in alcuni punti assomiglia molto a una bambina capricciosa e viziata, ma ciò che la rende veramente autentica è il suo dolore e rimpianto per la perdita dell’amore della sua vita.L’ho trovato un adattamento ben fatto, con particolare cura per le ambientazioni invernali fosche e cupe che ben si adattano a questa storia, con una bellissima colonna sonora ( a cura di Stefano Caprioli), e un finale davvero toccante e commovente. 3-LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA (The notebook,2004) Regia di Nick Cassavetes, con Ryan Gosling ( Noah),Rachel McAdams( Allie),Gena Rowlands (Allie anziana),James Garner (Noah anziano),Joan Allen( madre di Allie),Kevin Connolly ( Finn) In una casa di riposo l’anziano e simpatico Duke fa amicizia con un’anziana ospite sofferente di demenza senile e le legge la romantica storia di due giovani del Nord Carolina, Allie e Noah, conosciutisi durante un’estate del 1938 e subito innamoratisi, ma separati a forza dai genitori di lei, che benestanti non accettano che la loro figlia ami un uomo di estrazione sociale inferiore.Dopo sette anni i due si ritrovano, profondamente cambiati:Noah è un reduce solitario che in guerra ha perso il suo migliore amico, Allie è fidanzata e sta per sposarsi con un giovane del suo ambiente sociale;la passione riesplode e capiscono di amarsi ancora, ma riusciranno a superare le barriere che si frappongono tra loro? Dal romanzo omonimo di Nicholas Sparks(1998), il regista Nick Cassavetes porta sullo schermo una delle più belle storie d’amore degli ultimi anni, che tratta con delicatezza il tema dell’amore tra anziani di cui uno ammalato:scopriamo infatti nel corso della storia che Duke è in realtà Noha, che sta leggendo alla moglie la loro storia per farle ricordare qualcosa della sua vita.Mi ha colpito l’amore e la tenerezza con cui anche in una situazione così difficile i due anziani continuano ad amarsi,non è facile e nemmeno comune questa cosa!E’ proprio vero, per fortuna, che l’amore non ha età.
Non ho letto il romanzo, ma trovo che il regista Nick Cassavetes abbia fatto un ottimo lavoro dirigendo un film che trasmette sentimenti veri e profondi in ogni scena eche non emette giudizi, ma offre solo punti di vista diversi su cui riflettere.Ovviamente splendide le figure di Allie e Noha da giovani, pieni di vita e felici nei momenti in cui stanno insieme, e anche gli stessi personaggi da anziani (tra l’altro Gena Rowlands è la madre del regista), che trasmettono una tenerezza e una profondità di sentimenti non comune nemmeno in questo tipo di film.Non si trovano infatti molti film o romanzi dove una storia d’amore tra due anziani sia narrata in modo sentimentale e romantico, presentandoli come persone anche loro capaci di vivere una storia amorosa in tutti i sensi,anche nel senso fisico. Da notare le splendide ambientazioni paesaggistiche del film. 4-LA BELLA E LA BESTIA (Beauty and the beast,1991) Regia di Gary Trousdale e Kirk Wise, con le voci di: Robby Benson ( la bestia),Paige O’Hara ( Belle), Angela Lansbury ( Mrs Brick),Richard White ( Gaston),Jerry Orbach ( Lumiere);in italiano doppiati rispettivamente da Massimo Corvo,Laura Boccanera,Isa di Marzio,Roberto Pedicini,Vittorio Amandola. La giovane Belle vive in un paesino di campagna col padre Maurice, stravagante inventore.Anche la figlia, ragazza intelligente a cui piace leggere e immergersi in altri mondi,viene considerata dal paese “diversa”, nonostante sia corteggiata (in malo modo e piuttosto insistentemente)dall’antipatico Gaston, l’uomo più popolare del paese. Un giorno Maurice si perde nel bosco e trova rifugio in un vecchio castello abbandonato;come il poveretto terrorizzato non tarda a scoprire, il padrone di casa è un individuo mezzo uomo e mezzo bestia, che lo minaccia di morte per aver violato la sua casa.Per fortuna arriva Belle che si offre come ostaggio al posto del padre,accettando di rimanere a vivere con la bestia.Dopo qualche iniziale incomprensione, e grazie all’aiuto dei simpatici domestici Tockins, Lumiere e Mrs Brick ( un orologio, un candelabro e una teiera),i due imparano a conoscersi bene e nasce una dolce simpatia tra di loro, che però dovrà affrontare mille pregiudizi e…un magico incantesimo. La versione Disney della celebre fiaba di Charles Perrault è uno dei cartoni animati più famosi del mondo, e meritatamente.Grazie all’abilità degli sceneggiatori e di tutto lo staff Disney, la cupa favola della bestia che non riusciva a farsi amare diventa uno spettacolare film d’animazione,in cui si mescolano avventura, comicità e qualche ottimo numero degno dei miglior musical. Ovviamente la storia è adattata per un pubblico di bambini,con inserimento di momenti divertenti dovuti ai personaggi antropomorfizzati, ma il messaggio per cui l’amore nasce anche guardando al di là dell’apparenza rimane, e nel nostro caso viene esteso non solo a Belle che impara ad amare la bestia per le sue buone qualità al di là del suo orribile aspetto, ma anche alla stessa bestia che diffidente verso tutto e tutti a causa della sua infelicità impara ad aprirsi agli altri e a tirare fuori il meglio di sé,senza farsi condizionare dal giudizio degli altri.Ottimamente caratterizzati anche i personaggi di contorno,soprattutto i simpatici domestici della bestia e il padre di Belle.Per molti aspetti guardandolo non sembra nemmeno di guardare un cartone animato, e trovo che questa sia la particolarità più importante di questo film. Nel 1992 il film fu uno dei protagonisti della Notte degli Oscar, con sole quattro nomination ma di cui una entrata nella storia, infatti fu il primo e unico cartone animato nella storia del cinema ad aver ottenuto la nomination come miglior film;vinse due Oscar come migliore colonna sonora e miglior canzone( “Beauty and the beast”in inglese cantata da Angela Lansbury e nella versione italiana “La bella e la bestia”da Gino Paoli e Amanda Sandrelli) ai musicisti Alan Menken e Howard Ashman, il quale era morto di Aids poco dopo le riprese del film ,e quindi il premio fu ritirato da Menken,che tra l’altro era suo compagno anche nella vita,e ricordato con un commovente discorso.A lui è dedicato il film. Il film ha avuto due seguiti, usciti solo in VHS e DVD:LA BELLA E LA BESTIA,UN MAGICO NATALE (1998) e LE FAVOLE DI BELLE (1999).La fiaba ha avuto inoltre molte trasposizioni cinematografiche, di cui si ricordano la versione del 1919 di Alfredo Bigini,quella del 1946 di Jean Cocteau( la più famosa) e quella del 1977 di luigi russo;esiste anche un telefilm,LA BELLA E LA BESTIA, una moderna versione della storia ambientata nella New York anni ’80 (1988). 5-I SEGRETI DI BROCKBACK MOUNTAIN ( Brockback mountain,2005) Regia di Ang Lee, con Heath Ledger(Ennis),Jake Gyllenhaal(Jack),Michelle Williams(Alma),Anne Hataway( Laureen) Nel 1963 due giovani cowboy,Ennis e Jack, lavorano come guardiani di pecore su una montagna del Wyoming, Brockback Mountain appunto.I due, molto diversi tra loro ( il primo silenzioso e riflessivo, il secondo impulsivo e chiacchierone) si innamorano, e la scoperta di questo sentimento è così sconvolgente che al momento di separarsi i due non hanno il coraggio di vivere fino in fondo il cambiamento (anche se Jack sarebbe più pronto di Ennis a farlo).Così ritornano alle loro vite di sempre, e negli anni seguenti si sposano (Ennis con la timida Alma,Jack con la bella texana Laureen), hanno dei figli, lavorano…fanno una vita cosiddetta “normale”.Dopo quattro anni si rivedono,e da allora vivranno la loro relazione sempre in clandestinità, trovandosi poche volte all’anno sulla Montagna che aveva visto nascere il loro amore per vivere insieme alcuni giorni, e vivendo parallelamente le loro vite “normali”,sempre col dolore però di non poter vivere alla luce del sole la loro storia. Tratto dal racconto di Annie Proux GENTE DEL WYOMING (1998),è il primo film di cui abbia memoria che tratti dell’amore tra omosessuali senza leziosità,autocompiacimento e morbosità( o peggio ancora rendendoli ridicole macchiette),non escludendo il fattore fisico. I due giovani protagonisti del film sono due americani qualunque che in un’epoca ancora molto proibizionista, soprattutto nelle cittadine di provincia,non riescono a vivere con serenità il loro amore, cercando questa serenità nel modo di vita più convenzionale e in una normalità che non appartiene loro;questo si vede di più nel personaggio di Ennis, più ragionevole e sensibile ma anche più tormentato dell’amico( e per questo l’ho apprezzato di più).Certo il fatto che si sposino e facciano figli pur avendo la consapevolezza di non essere etero mi ha fatto storcere non poco il naso, ma la cosa è raccontata e vissuta con estrema sensibilità e cautela. Il film ha vinto molti premi: -Leone d’oro come miglior film alla 62ma edizione della Mostra del cinema di Venezia; -Tre premi Oscar come miglior regia (Ang Lee),miglior sceneggiatura (Diana Ossana e Larry McMutry, autore di VOGLIA DI TENEREZZA)e miglior colonna sonora( le candidature erano otto, tra le quali quella come miglior film e per i tre attori Heath Ledger,Jake Gyllenhal e Michelle Williams); -Quattro Golden Globes:miglior film drammatico, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior canzone originale. A conferma del fatto che questo tipo di storia orami non è più un tabù, e può essere raccontato nel giusto modo.
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12/07/2007
da elisarolle
AN UNEXPECTED AND SAD NEWS... RONDA THOMPSON PASSED AWAY UNA NOTIZIA INASPETTATA E TRISTE... E' MORTA RONDA THOMPSON I read today in a post on "Dear Author..."'s Blog that Ronda Thompson is died, maybe due to pancreatic cancer. The news was given to the signing from Sue Grimshaw, National Romance Buyer for BGI Corporation, at the RWA Convention. Thompson was recently well known for her books on the Wulfs of London series, that will be soon translated into Italian by Arnoldo Mondadori Editore Publisher. Leggo oggi in un post sul Blog "Dear Author..." che Ronda Thompson è morta, forse a causa di un cancro al pancreas. La notizia è stata data gli incontri con gli autori da Sue Grimshaw, National Romance Buyer per la BGI Corporation, al raduno della RWA (Romance Writers of America). La Thompson era recentemente molto conosciuta per i suoi libri della serie Wulfs of London, che verranno prossimamente pubblicati in Italia da Arnoldo Mondadori Editore. http://dearauthor.com/wordpress/2007/07/11/ronda-thompson-passes-on/ Dal Blog di Tina Gray: I’m back, just as I promised I would be upon finishing my geisha vampire book. I hope you’re all still out there working on your WIPs and making great strides. So far, I’ve sent out several queries and have already had two agents ask for partials. Until today, everything seemed to be going along great. I’d redone my website to include a gothic side; I’d dressed up my LJ to reflect the mood of my novel. Then everything fell apart. Today I lost a dear friend. Bestselling author Ronda Thompson, after being diagnosed with pancreatic and ovarian cancer only a week ago, died this morning. I met her only six months ago. But we connected immediately. We would email one another every week, meet once a month to have lunch and talk about our families or our current WIPs. She was always so encouraging and upbeat. It didn't take long for her to become one of my best friends. My heart breaks for her family, grieves for the many fans she leaves behind. Anyone who has read her books knows that she was a master at characterization. But on a personal level, what impressed me most about her was her tenacity and grit. Through her example, she taught me to never give up on my dream of being published. Ronda had dyslexia, a disability that has been described by some doctors as “word blindness.” Dyslexia can cause a person to see text appearing to jump around on a page, or to not be able to differentiate between letters that have similar shape. Sometimes, the words appear completely backwards (bird can look like drib) or the affected reader might be able to read the words but not make sense or remember what they read, so that they have to read the same passage over and again. How frustrating to a reader to wrestle with such problems. But for a writer? This would be beyond mere annoyance. Ronda had to work twice as hard as other authors out there, writing and rewriting just to get a sentence on the paper, not to mention proof-reading. To think that she overcame such a debilitating handicap, all to follow a dream. And she kept her charming humor intact throughout. Next time I catch myself whining about a deadline, or whimpering over a revision, I’m going to remember Ronda. Her struggle over each and every word. And to think, she went on to be a New York Times and USA Today bestseller. How she must have savored that taste of success — the earning makes it all the more sweet. The reward of all those painstaking hours spent writing resulted in a gift to her readership, and a legacy to her family. Ronda will be missed. But her stories will live on, and her courage and tenacity will continue to inspire. She won’t be forgotten. All of us who knew and loved her, will see to that. "He who has gone, so we but cherish his memory, abides with us, more potent, nay, more present than the living man." ~ Antoine de Saint-Exupery Sono tornata, come ho promesso avrei fatto dopo aver finito la mia storia sulla geisha vampiro. Spero che voi siate ancora lì fuori a lavorare sulle vostre cose e a fare enormi passi avanti. In questo momento, ho spedito diverse domande e ho già due agenti che mi hanno risposto. Fino ad oggi, ogni cosa sembrava andare alla grande. Avevo rifatto il mio sito per includere una parte gotica; avevo rimaneggiato il mio LJ per riflettere l'umore del mio romanzo. Poi ogni cosa è crollata. Oggi ho perso una cara amica. L'autrice campione di incassi Ronda Thompson, dopo che le è stato diagnosticato un cancro al pancreas e alle ovarie solo una settimana fa, è morta questa mattina. L'avevo incontrata soltanto sei mesi fa. Ma ci eravamo trovate immediatamente. Ci scambiavo email ogni settimana, ci incontravamo una volta al mese per pranzo e per parlare delle nostre famiglie o dei nostri lavori in corso. Era sempre così incoraggiante e positiva. Non le ci volle molto per diventare una delle mie migliori amiche. Il mio cuore piange per la sua famiglia, è afflitto per i molti fan che si lascia indietro. Tutti quelli che hanno letto i suoi libri sanno che lei era una maestra nella delineare i personaggi. Ma a livello personale, quello che mi colpiva di più di lei era la sua tenacità e grinta. Attraverso il suo esempio, mi ha insegnato a non mollare mai il mio sogno di venire pubblicata. Ronda aveva la dislessia, un handicap che è stato descritto da alcuni dottori come "cecità delle parole". La dislessia può causare ad una persona di vedere il testo di una pagina capovolto, o di non essere capace di distinguere le lettere che hanno forma simile. Qualche volta, le parole appaiono completamente all'incontrario, o il lettore che ne soffre potrebbe essere capace di leggere la parola ma non intuirne il senso o ricordare cosa ha letto, così da dover rileggere lo stesso passaggio più volte. Quanto frustrante per un lettore combattere con questo problema. Ma per una scrittrice? Questo va oltre la semplice seccatura. Ronda doveva lavorare il doppio di ogni altra scrittrice, scrivere e riscrivere solo per avere una frase sulla carta, per non menzionare la correzione delle bozze. Pensare che lei aveva superato questo handicap, tutto per seguire un sogno. E aveva mantenuto il buon umore intatto nel processo. La prossima volta che mi ritroverò a lamentarmi di una scadenza, o a sospirare sopra una revisione, mi ricorderò di Ronda. La sua battaglia sopra ogni singola parola. E a pensare, che lei divenne una degli autori in cima alle classifiche di vendita del New York Times e di USA Today. Come deve essersi gustata questo successo - l'esserselo guadagnato lo rendeva più dolce. Il premio per tutte quelle ore dolorose passate a scrivere è stato un dono ai suoi lettori, un'eredità per la sua famiglia. Ronda sarà compianta. Ma le sue storie vivranno dopo di lei, e il suo coraggio e la sua tenacità continueranno ad ispirare gli altri. Non sarà dimenticata. Tutti noi che la conoscevamo e l'amavamo, faremo in modo che questo avvenga. "Lui se ne è andato, così noi tieniamo cara la sua memoria, che rimane con noi, più forte, no, più presente che l'uomo stesso in vita". ~ Antoine de Saint-Exupery http://krysta-3.livejournal.com/4682.html WILD WULFS OF LONDON SERIES by RONDA THOMPSONA Wulf's Curse in Midnight Pleasure's Anthology: Handsome and sensual, surrounded by an aura of danger, mystery, and the forbidden, a lover steps from the shadows. But is he mortal? Or is he an ancient god, a sorcerer, or a mythical beast who can possess a woman's heart....and her very soul? Four of romance's most popular authors have created this spellbinding collection of stores filled with dark passion and desire. Under the cover of darkness, their heroes inhabit worlds haunted by ageless hungers and deadly forces stronger than any seen by day....and vanquished only by the power of love. Now travel into realms where dazzling wonders roam the night, where magic replaces reason, and where a kiss unleashes a raging fire in the blood. And here, if you dare, discover the seduction that begins at the bewitching hour when a man and woman partake in....Midnight Pleasures. A Wulf's Curse by Ronda Thompson: Running away from an arranged marriage, Elise steals aboard a wagon in a traveling circus and finds herself in the bed of the Beast Master, Sterling Wulf, who is something other than he seems...and suddenly all Elise desires. Affascinante e sensuale, circondato da un aura di pericolo, di mistero e di proibito, un amante uscito dalle ombre. Ma è mortale? O è un dio antico, uno stregone, o una bestia mitica che può possedere il cuore di una donna….e la sua anima? Quattro delle autrici di romance più popolari hanno creato questa antologia affascinante di storie piene di passione e di desiderio scuri. Sotto la copertura dell'oscurità, i loro eroi abitano i mondi frequentati da fame senza età e dalle forze mortali più forti che abbiate mai visto di giorno….e svaniscono soltanto col potere dell'amore. Ora viaggiate nei regni dove i affascinante meraviglie vagano la notte, dove la magia sostituisce la ragione e dove un bacio libera un fuoco furioso nel sangue. E qui, se osate, scoprirete la seduzione che comincia all'ora delle streghe quando un uomo e una donna partecipano a…. I Piaceri della Mezzanotte. Wulf's Curse di Ronda Thompson: Scappando da un matrimonio combinato, Elise si nasconde in un vagone di un circo itinerante e si trova nel letto del padrone della bestia, Sterling Wulf, che è qualcosa di diverso da quello che sembra… ed improvvisamente tutto quello che Elise desidera. The Dark One (Bacio Oscuro): Rosalind Rutherford knows full well the scandal she courts when she attempts to seduce the notorious Armond Wulf—in fact, she's counting on it as a means to escape her sadistic stepbrother's control. Unfortunately, Lord Wulf's better instincts prevail...although not before he gives Rosalind a tantalizing taste of what she's missing. And when the opportunity arises to rescue Armond from a grim fate while changing her own, Rosalind knows she must seize it... Armond can no more ignore the Rutherford woman than his ancestor could resist the temptress who cursed the Wulf men with a terrifying transformation that occurs at the appearance of the full moon—and is set in motion by love. Now, to save her reputation and his freedom, Armond must marry Rosalind. But he vows that while they may share the pleasures of the marriage bed, she will never have his heart... Yet as strange and mysterious events bring them closer in body and soul, Armond finds it increasingly difficult to keep his feelings for his new wife locked away. Especially when the reality of unquenchable desire—and certain danger—burn stronger than ever by the light of a full moon... Voci sinistre assediano la famiglia Wulf: una follia ancestrale, una terribile maledizione, un marchio inflitto alla stirpe. Il segno della belva? Forse. Lord Armond Wulf, marchese di Wulfglen, vive in solitudine, respingendo ogni sentimento. Finché, a un ballo, lady Rosalind Rutherford, determinata a non sottostare al matrimonio d’interesse che l’avido fratellastro ha combinato per lei e pronta a mettere in gioco anche la reputazione, arriva temerariamente a offrirgli la propria virtù. L’inquietante marchese può salvarla da un’unione senza amore... ma può salvarla anche da se stesso? The Untamed One: Running from angry villagers and the man who ravaged her, the witch Lucinda flees into the forest to have her child. But Lord Jackson Wulf hunts her down, believing her death will break the family curse that transforms him into a monster. Instead of killing the witch, Jackson is moved by her beauty and desperate plight. And Lucinda seizes the chance to find safety for herself and her babe when a bargain is struck between this outcast woman and this doomed man—and sealed by their marriage in name only… In return for his protection, Lucinda has promised that her magick can free Jackson from his torment. But this pretty witch soon finds herself in danger of being seduced by Jackson's charms and pursued by the man who would see both her and her child dead. Can she trust a Wulf with her safety and the safety of her child? Can she trust her heart to Jackson? To surrender to a Wulf is a terrible risk, for love will either unleash the beast within the man...or finally set him free. Allontanandosi dagli abitanti del villaggio arrabbiati e dall'uomo che l'ha violentata, la strega Lucinda fugge nella foresta per avere il suo bambino. Ma lord Jackson Wulf le da la caccia, credendo che la sua morte possa rompere il maleficio della famiglia che lo trasforma in un mostro. Invece di uccidere la strega, Jackson è mosso a pietà dalla sua bellezza e situazione disperata. E Lucinda afferra la possibilità di trovare la sicurezza per sè ed per il suo bambino quando un patto viene stipulato fra questa donna rinnegata e questo uomo condannato, e sigillate dal loro matrimonio solo di nome... In cambio della sua protezione, Lucinda ha promesso che la sua magia potrà liberare Jackson dal suo tormento. Ma questa strega graziosa presto si troverà in pericolo di essere sedotta dal fascino di Jackson ed essere perseguita dall'uomo che vuole vedere sia lei che il suo bambino morti. Può fidarsi di un Wulf per la sua salvezza e per quella del suo bambino? Può affidare il suo cuore a Jackson? Cedere ad un Wulf è un rischio terribile, dato che l'amore libererà la bestia che c'è nell'uomo... o infine lo renderà libero. The Forgotten One” in Love at First Bite's Anthology: Lady Anne Baldwin longs to break free from her proper bonds. When she meets the mysterious Merrick, whose eyes glow like a wolf’s, she may have found more than she bargained for. Lady Anne Baldwin desidera liberarsi delle sue limitazioni. Quando incontra il misterioso Merrick, i cui occhi brillano come quelli di un lupo, potrebbe aver trovato più di quello che stava cercando. The Cursed One: Wed and widowed in one day, stunning socialite Amelia Sinclair's honeymoon is anything but typical. Then again, neither is Amelia—rebellious and impulsive, marrying Robert Collingsworth was the one sensible thing she ever did. Now he's dead and she must escape the vicious creatures stalking her—even if it means relying on a stranger. Well, maybe not a complete stranger. Amelia first glimpsed Gabriel Wulf years ago on the busy streets of London; since then he has haunted her dreams. But in the flesh, Gabriel is much more tantalizing than she ever dreamt, and much more complicated… Gabriel Wulf, the strong one, the sensible one—the, and the curse that plagued them, were his only priorities; there was little time for women and none for love. Now, he must protect an enticing beauty—and not just from the dangers that prowl the woods around them. Gabriel has secrets, dark ones he's sure Amelia must never know and could never understand. But she has already awakened his heart...and the beast within. Will Amelia be the key to his salvation, or the architect of her own demise? Sposata e diventata vedova in un giorno, la sbalorditiva luna di miele di Amelia Sinclair è tutt'altro che tipica. Ancora, neanche Amelia, ribelle e impulsiva, sposando Robert Collingsworth fa una cosa ragionevole. Ora lui è morto e lei deve scappare dalle vizioso creature che la stanno inseguendo, anche se significa contare su uno sconosciuto. Bene, forse non un completo sconosciuto. Amelia ha visto per la prima volta Gabriel Wulf anni fa nelle vie occupate di Londra; da allora lui ha perseguitato i suoi sogni. Ma in carne e ossa, Gabriel è molto più tentatore di quello che ha mai sognato e molto più complicato... Gabriel Wulf, quello forte, quello ragionevole, ha una maledizione che li ha contagiati, che è la sua sola priorità; c'era poco tempo per le donne e nessun per l'amore. Ora, deve proteggere un'attraente bellezza, e non solo dai pericoli che infestano le foreste intorno a loro. Gabriel ha segreti, segreti oscuri che non è sicuro che Amelia sappia mai e che non potrebbe mai capire. Ma lei ha già svegliato il suo cuore... e la bestia dentro. Amelia sarà la chiave della sua salvezza, o l'architetto della suo caduta?
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12/07/2007
da elisarolle
ESCE IL PRIMO LIBRO DI Jason Pinter, THE MARK, EDIZIONI MIRA Jason Pinter'S FIRST BOOK, THE MARK, BY MIRA Right as I'm about to die, I realize all the myths are fake. There's no white light at the end of a tunnel. My life isn't flashing before my eyes. All I can think about is how much I want to live. The first teaser trailer for THE MARK, the debut thriller by Jason Pinter. Traduzione:
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12/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Heather Graham, BLOOD RED, EDIZIONI MIRA Heather Graham'S LATEST BOOK, BLOOD RED, BY MIRA When a fortune-teller shows bridesmaid Lauren Crow an omen of her gruesome death, she and her friends laugh it off as cheesy theatrics—until women begin disappearing in the night. Traduzione:
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12/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Kat Martin, THE SUMMIT, EDIZIONI MIRA Kat Martin'S LATEST BOOK, THE SUMMIT, BY MIRA The dream came again and again—a little girl abducted from her own yard… Il sogno continuava a tornare—una bambina rapita dal cortile della propria casa…
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12/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Susan Mallery, TEMPTING, EDIZIONI HARLEQUIN BOOKS Susan Mallery'S LATEST BOOK, TEMPTING, BY HARLEQUIN BOOKS After three romantic flame-outs in a year and a restaurant career going nowhere, Dani Buchanan needs a fresh start. She goes looking for her biological father, but never expects to find a senator running for president. As his long-lost "love child," Dani could seriously derail the election—something his handsome campaign manager Alex Canfield isn't going to let happen. Dani isn't about to let Alex run her life, no matter how tempting she finds him—and Alex isn't going to allow Dani to melt his cynicism, no matter how close he has to get. The last thing either of them wants is love, especially with scandals brewing and family trouble on the way. But Dani and Alex are forced to trust each other, and when trust turns to passion, the potential for disaster is only a tabloid scandal away. Nothing's hotter than a disaster in the making... Traduzione:
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12/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Margaret Moore, THE NOTORIOUS KNIGHT, EDIZIONI HARLEQUIN BOOKS Margaret Moore'S LATEST BOOK, THE NOTORIOUS KNIGHT, BY HARLEQUIN BOOKS Far from the intrigues of the king's court, all Lady Gillian desired was to keep her family's estate safe—and to honor her vow never to marry. Then Sir Bayard de Boisbaston arrived at D'Averette castle to warn of possible danger and protect all within. Who was this man, to take over her castle? No matter that he was surely the handsomest knight in the realm, and made her rethink her steadfast vows. Traduzione:
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12/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Leslie Kelly, SHE'S NO ANGEL, EDIZIONI HARLEQUIN BOOKS Leslie Kelly'S LATEST BOOK, SHE'S NO ANGEL, BY HARLEQUIN BOOKS Mike Taylor was one sorry New York cop. Video trailer for Leslie Kelly's upcoming novel SHE'S NO ANGEL Traduzione:
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12/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Linda Lael Miller, A WANTED MAN, EDIZIONI HARLEQUIN BOOKS Linda Lael Miller'S LATEST BOOK, A WANTED MAN, BY HARLEQUIN BOOKS The past has a way of catching up with folks in Stone Creek, Arizona. So schoolmarm Lark Morgan and Marshal Rowdy Rhodes are determined to hide their secrets—and deny their instant attraction. That shouldn't be too hard, since each suspects the other of living a lie. Her too-fancy clothes and big-city ways inspire gossip all over town; his blond good looks and impudent grin belong to a man sporting a gunfighter's coat. Traduzione:
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12/07/2007
da elisarolle
ESCE L'ULTIMO LIBRO DI Cathy McDavid, NIGHT HUNTER, EDIZIONI LOVE SPELL Cathy McDavid'S LATEST BOOK, NIGHT HUNTER, BY LOVE SPELL Every twenty-five years the cycle begins anew--a legendary creature reawakens and preys upon the innocent. The police refuse to believe such a monster exists. But Gillian knows it's real. When she was seven, she watched in horror as it killed her mother. Now the beast is back...for her. A legendary creature reawakens and preys upon the innocent. The police refuse to believe such a monster exists. But Gillian knows it's real. When she was seven, she watched in horror as it killed her mother. Now the beast is back ... for her. Traduzione:
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10/07/2007
da elisarolle
ROMANCE HISTORY: Faith Baldwin STORIA DEL ROMANCE: Faith Baldwin From RomanceWiki, the free encyclopedia: Faith Baldwin was born on October 1, 1893 in New Rochelle, NY. She died March 19, 1978 in Norwalk, Connecticut. Ms. Baldwin is the author of some 100 novels, often concentrating on women juggling career and family. She apparently began her career writing for "women's magazines" that produced romance novels as six-part serials. Her first published book was Mavis of the Green Hill published in 1921. She also wrote three books with Achmed Abdullah which were published in 1929, 1930 and 1932. In 1935 she was described as the newest of the "highly paid" women romance writers by Time magazine. Several of her books were made into films. In the early days of television, she hosted a weekly Saturday afternoon anthology series on ABC network, entitled "Faith Baldwin Romance Theater." From 1958 to 1965, she wrote a column that was published in Woman’s Day magazine called "The Open Door." Faith Baldwin è nato l'1 Ottobre 1893 a New Rochelle, New York. E' morta il 19 Marzo 1978 a Norwalk, Connecticut. La Signora Baldwin è l'autrice di quasi 100 romanzi, spesso concernenti la lotta delle donne per bilanciare carriera e famiglia. Apparentemente cominciò la sua carriera di scrittrice per "riviste femminili" che pubblicavano romanzi d'amore in sei puntate. Il suo primo libro pubblicato fu Mavis of the Green Hill, edito nel 1921. Scrisse anche tre libri con Achmed Abdullah che furono pubblicati nel 1929, 1930 e 1932. Nel 1935 venne descritta come la più recente tra le scrittrici di romanzi rosa "meglio pagate" dalla rivista Time. Diversi suoi libri vennero adattati per il cinema. Ai primordi della televisione, aveva una trasmissione a puntate il sabato pomeriggio sulla rete televisiva ABC, intitolata "Faith Baldwin Romance Theater". Dal 1958 al 1965, tenne una rubrica che era pubblicata nella rivista Woman's Day chiamata "The Open Door". From TIME, Monday, Jul. 08, 1935: Brooklyn Best Seller Newest of the group of highly-paid U. S. women romancers who are perennial best sellers (Temple Bailey, Edna Ferber, Kathleen Norris, Mary Roberts Rinehart, Willa Gather) is Brooklyn's vivacious Faith Baldwin. A smart serialist, like a good businessman, surveys the market, knows what the public wants. When Faith Baldwin had published 28 books, including a dozen best selling romances about modern business women (The Office Wife, Week-End Marriage, Self-Made Woman, White Collar Girl), she decided that her public might like to read a family saga. Mazo de la Roche had made a phenomenal success with her Jalna books. Last year Faith Baldwin plunged into a set of serious novels tracing the development of a typical middle class family from its U. S. beginning to the present. Partly sober realism, partly sugary sentiment, American Family promptly became the best selling of all Faith Baldwin's many best sellers. Published last week was the second of the series, The Puritan Strain. Shrewdly made up of the time-tested ingredients of the familiar triangle plot, it tells the story of 40-year-old Elizabeth Condit Gates who, like the heroine of many a popular romance, fell high-mindedly in love with her husband's best friend. Author Baldwin takes many liberties with the conventions of sentimental fiction: 1) in showing Elizabeth clinging to her lover despite her regret at the pain she caused her husband; 2) going on with her plans to remarry despite her agony at her son's disapproval of her course; 3) living beyond the usual happy ending of remarriage and accepting her quota of human doubts and regrets. Born 42 years ago in New Rochelle, of old U. S. stock somewhat similar to that traced in American Family, Author Baldwin began to write at the age of six, when she turned out a play characteristically called The Deserted Wife. Neighbors in the quiet Fort Hamilton district of Brooklyn knew her as the wife of a Brooklyn businessman, the mother of three sons and a daughter, unobtrusively active in Brooklyn Junior League affairs, when the sensational success of Alimony in 1928 suddenly lifted her from the status of routine magazine contributor to that of a popular favorite. Small, dark-eyed, prolific Author Baldwin took quick advantage of her first success, and at great speed, using the amateur's hunt and peck system, in the next five years typed out 16 serials as well as many a short story. Her grammar was shaky, her punctuation poor, but rates for her work increased steadily, until she now receives more than $50,000 for each of her magazine serials, is approaching Kathleen Norris' top mark of approximately $75,000 a serial for three serials a year. Unlike Romancer Norris, who can carry on a conversation and manage her household while typing out her novels, Author Baldwin slaves and suffers over her work, cuts and revises in her striving for narrative smoothness and speed. A great admirer of the work of her friend Naomi Mitchison, painstaking historical novelist, Author Baldwin confesses to serious intellectual interests, would rather be "a biologist, an obscure scientist, an actress, a doctor, an explorer" than the most rapidly rising U. S. writer of popular magazine fiction. Ultima nel gruppo di scrittrici americane di romanzi rosa meglio pagate che sono perennemente in cima alle classifiche di vendita (Temple Bailey, Edna Ferber, Kathleen Norris, Mary Roberts Rinehart, Willa Gather) è la vivace nativa di Brooklyn Faith Baldwin. Una scrittrice di romanzi a puntate intelligente, come un bravo uomo d'affari, sorveglia il mercato, sa quello che vuole il pubblico. Quando Faith Baldwin aveva già pubblicato 28 libri, inclusi una dozzina di romanzi d'amore bestseller sulla moderna donna d'affar (The Office Wife, Week-End Marriage, Self-Made Woman, White Collar Girl), ha deciso che il suo pubblico poteva aver piacere di leggere una saga familiare. Mazo de la Roche ha avuto un successo fenomenale con i suoi libri Jalna. Lo scorso anno Faith Baldwin si è buttata in una serie di romanzi a puntate che seguivano lo sviluppo di una tipica famiglia borghese dai suoi inizi negli Stati Uniti ai giorni nostri. In parte sobrio realismo, in parte sentimento zuccheroso, American Family divenne subito il più venduto dei molti bestsellers di Faith Baldwin. La scorsa settimana è stata pubblicato il secondo della serie, The Puritan Strain. Sagacemente condito con tutti gli ingredienti testati nel tempo del triangolo familiare, racconta la storia della quarantenne Elizabeth Condit Gates che, come l'eroina di molti romanzi d'amore popolari, si innamora perdutamente del marito della sua migliore amica. L'autrice Baldwin si prende molte libertà con le convenzioni della letteratura sentimentale: 1) nel mostrare Elizabeth che si stringe al suo amante a dispetto del suo rimorso per la pena che ha causato a suo marito; 2) andando avanti con il suo progetto di risposarsi a dispetto della sua agonia alla disapprovazione di suo figlio per il suo comportamento; 3) vivendo oltre il consueto lieto fine dello risposarsi e accettando la sua parte di dubbi umani e rimorsi. Nata 42 anni fa a New Rochelle, da una vecchia famiglia americana in qualche modo simile a quella tracciata in American Family, l'Autrice Baldwin ha cominciato a scrivere all'età di sei anni, quando se ne uscì con una commedia tipicamente intitolata The Deserted Wife. I vicini nel tranquillo quartiere di Fort Hamilton a Brooklyn la conoscevano come la moglie di un uomo d'affari di Brooklyn, la madre di tre figli e di una figlia, discretamente impegnata negli affari della Lega Giovanile di Brooklyn, quando il successo sensazionale di Alimony nel 1928 improvvisamente l'anno elevata dal ruolo di collaboratore di una rivista a quello di favorita del pubblico. Piccola, occhi scuri, prolifica, l'Autrice Baldwin approfittò velocemente del suo primo successo, e a gran velocità, usando il sistema amatoriale di dare piccoli assaggi alle prede, nei seguenti cinque anni scrisse 16 romanzi a puntate così come molti racconti. La sua grammatica era traballante, la sua punteggiatura povera, ma i diritti per i suoi lavori aumentarono costantemente, fino ad adesso quando riceve più di 50.000 dollari per ognuno dei suoi romanzi a puntate, si sta avvicinando al tetto massimo di Kathleen Norris di circa 75.000 dollari a romanzo per tre romanzi a puntate all'anno. A differenza della Romanziera Norris, che può portare avanti una conversazione e gestire la propria casa mentre batte a macchina i suoi romanzi, l'Autrice Baldwin fatica e soffre sul suo lavoro, taglia e rivede nel suo sforzo di avere una narrazione liscia e veloce. Una grande ammiratrice del lavoro della sua amica Naomi Mitchinson, accurata romanziera storica, l'Autrice Baldwin ammette dei seri interessi culturali, preferirebbe essere "una biologa, una scienziata sconosciuta, una attrice, un dottore, una esploratrice" piuttosto che la scrittrice americana in più forte ascesa di letteratura popolare da riviste mensili. From TIME, Monday, Jan. 29, 1951: The Rosy View Faith Baldwin has turned out novels at the rate of more than two a year for 30 years, plus uncounted shorts. Last week, like Authors Billy Rose and Somerset Maugham, she got her reward: her own television show.
The Faith Baldwin Theater of Romance (alternate Sats. 11 a.m., ABC) hopes to mirror the rosy view of U.S. life & love that has enchanted the Baldwin millions. The first show opened with harp strings, cloud formations and a lyric hymn to Maidenform ("The dream of a bra . . . the largest-selling brassiere in the world!"), illustrated with sexy shots of bra-girls skiing, stretching, or just standing around in half-dressed hauteur. After an introduction by Herself ("I hope you will enjoy it, for the writer who cannot please an audience might as well stop writing . . ."), Theater of Romance plunged into a disconcertingly morbid little story about an accountant (Walter Abel) who was depressed because he had no material goods to leave his family. But his wife and children clamorously reminded him of all the good times they had had together, and the 30-minute show ended with everyone misty-eyed and agreeing that money can't buy happiness. Sentiments like these, flowering in Faith Baldwin's prose, have earned her a place in Connecticut with a 22-room house and a pool. But she sometimes broods because critics label her Pollyanna. "The reason my stories always end happily is because the magazines prefer happy endings," she explains. Actually, she argues, her plots often have a high tragic content: "I've always jumped the gun on my themes—I did a book on alcoholism, for example, which wasn't popular because the subject wasn't popular yet." But in her forthcoming novel (due next month) she may be a little on the freight. She feels that it is on an essentially unpopular subject: "It's called The Whole Armor, and my life's blood is in it. It's the story of a man's belief in God, and what happens to him. I worked on it nine hours a day, including Sundays, for two months." Theater of Romance, however, will only occasionally reflect the deep-thinking side of Faith Baldwin. For the next show she has promised something more in line with commercial reality: the story of a glamorous, beautiful Broadway actress (Nina Foch) who is ardently wooed and eventually won by a wealthy young man from Park Avenue. Faith Baldwin ha prodotto romanzi al ritmo di più di due all'anno per 30 anni, più innumerevoli racconti. La scorsa settimana, come gli Autori Billy Rose e Somerset Maugham, ha ottenuto il suo premio: il proprio spettacolo televisivo. Il Faith Baldwin Theater of Romance (ogni due sabati alle 11 di mattina sulla ABC) spera di illustrate le dorate vite e amori americani che hanno incantato i milioni di fan della Baldwin. La prima puntata si è aperta con suoni d'arpa, nuvolette e un inno lirico alla Maidenform ("Il sogno di un donna... la donna più venduta al mondo!"), illustrato con immagini sexy di ragazze in reggiseno che sciano, fanno ginnastica, o semplicemente girovagavano con alterigia mezze vestite. Dopo una introduzione di se stessa ("Spero che vi piacerà, dato che una scrittrice che non può compiacere una platea può benissimo smettere di scrivere..."), Theater of Romance si butta in una sconcertantemente morbosa storiella di un ragioniere (Walter Abel) che è depresso perchè non ha beni materiali da lasciare alla sua famiglia. Ma sua moglie e figli clamorosamente gli ricordano di tutti i bei momenti che hanno passato insieme, e lo spettacolo di 30 minuti finisce con tutti con gli occhi umidi e che concordano che il denaro non può comprare la felicità. Sentimenti come questi, abbondanti nella prosa di Faith Baldwin, le hanno fatto guadagnare un posto in Connecticut con una casa di 22 stanze e una piscina. Ma lei qualche volta rimugina perchè i critici l'hanno etichettata Pollyanna. "La ragione per cui le mie storie sono sempre a lieto fine è perchè le riviste preferiscono i lieto fine", spiega. In realtà, argomenta, le sue trame spesso hanno dei contenuti altamente tragici: "Ho sempre puntato la pistola nei miei temi - ho scritto un libro sull'alcolismo, per esempio, che non ebbe successo perchè il soggetto non era ancora popolare". Ma nel suo prossimo romanzo (che deve uscire il mese prossimo) potrebbe andare sul pesante. Sente che è su un soggetto essenzialmente impopolare: "E' intitolato The Whole Armor, e ci ho messo tutta me stessa per scriverlo. E' la storia della fede di un uomo in Dio, e di quello che gli succede. Ci ho lavorato nove ore al giorno, incluso le Domeniche, per due mesi". Theater of Romance, tuttavia, solo occasionalmente rifletterà il lato profondo di Faith Baldwin. Per la prossima puntata ha promesso qualcosa di più in linea con la sua realtà commerciale: la storia di una affascinante e bella attrice di Broadway (Nina Foch) che viene ardentemente corteggiata e alla fine conquistata da un giovane benestante di Park Avenue. From TIME, Monday, Feb. 12, 1951: No Transfusion When a writer with the nationwide, 30-year following of Faith Baldwin announces that her new novel has her "life's blood" in it (TIME, Jan. 29), the news calls for a certain amount of pricking up of ears. With the publication of The Whole Armor, ears can be at ease. Like the 60-odd Baldwin novels that have preceded it, this earnest story of a young Manhattan minister's search for maturity has a pretty thin hemoglobin content. Hero Paul Lennox is strong on good works and good looks, A dynamic young fellow, he is modern enough to insist that a gymnasium and round-table marriage counseling are necessary supplements to his central message of God's grace. Yet Paul is beset by a corroding sense of failure. He feuds with an important parishioner, can't wholeheartedly accept the girl he loves, fails miserably as an example to his heavy-drinking young half brother. It takes most of the book and a crippling attack of polio to make Paul understand his failure in life: he has everything a minister needs but humility; his faith has been not in God but in himself. Author Baldwin has tackled a compelling theme, but the bestselling writing habits of a lifetime will not down. In a few final, banal pages, Paul becomes a mature man, a whole minister, and gets his girl besides (Alcoholics Anonymous has straightened out his dipso brother). In a foreword, Author Baldwin hopes that at least "one reader" will experience "pleasure in reading Paul's story." On the record (some 10,000,000 sales of her novels in all editions), she can't miss. Quando una scrittrice famosa a livello nazionale e con un seguito che dura da 30 anni, come Faith Baldwin annuncia che il suo nuovo romanzo ha "la sua essenza vitale in esso", le notizie richiedono un certo ammontare di orecchie alzate e all'erta. Con la pubblicazione di The Whole Armor, le orecchie possono riposarsi. Come i 60 precedenti romanzi della Baldwin che lo hanno preceduto, questa fervente storia della ricerca di un giovane ministro di Manhattan della maturità ha un contenuto emoglobinico piuttosto basso. L'eroe Paul Lennox è un bravo lavoratore di bell'aspetto, un giovane dinamico, abbastanza moderno da insistere che una palestra e una tavola rotonda per il matrimonio sono necessarie aggiunte al suo messaggio centrale sulla grazia di Dio. Tuttavia Paul è assediato da un senso di fallimento che rode. Lotta con un importante parrocchiano, non può accettare a cuore aperto la ragazza che ama, fallisce miseramente come esempio per il suo giovane fratellastro alcolizzato. Ci vuole la maggior parte del libro e un invalidante attacco di poliomielite per fare in modo che Paul capisca il suo fallimento nella vita: lui ha tutto quello di cui un ministro ha bisogno ma non l'umiltà; la sua fede non era in Dio ma in se stesso. L'Autrice Baldwin ha affrontato un tema avvincente, ma le abitudine di scrivere di una vita non sono state abbandonate. In un nuovo finale, pagini banali, Paul diventa un uomo maturo, un ministro completo, e ha la sua ragazza al suo fianco (gli Alcolisti Anonimi hanno raddrizzato la dipsomania del fratello). Nella prefazione, l'Autrice Baldwin spera che almeno "uno dei lettori" proverà "piacere nel leggere la storia di Paul". Sulla carta (quasi 10.000.000 dei suoi romanzi venduti in tutte le edizioni), non dovrebbe fallire. From TIME, Friday, Jul. 20, 1962: Potato People Their names, if they were married, were Peg and Tom, Jane and Bill, Jeremy and Jennifer. Single men were always called Brick or Brock or Bruce. Unmarried girls needed a gallant name; it was usually Helen. They lived in a smallish, unidentified city in an immemorial Indiana. The men spoke to each other in a language called kidding ("You old son of a gun"), and the women talked somberly about "our marriage'' as if marriage were a large, fragile china object one kept in the front hall. They led decent, busy lives, and the worst sinners among them were those men (never women) who admitted, grinning roguishly, that they went to church only three times a year. They were, of course, the characters whose happy problems and placid turmoil filled six-part serials during the great days of the women's, magazines. Their most important characteristic was, as the millions of matron readers knew, and as the writers and editors knew they knew, that the problems and turmoil did not really matter. If you cut into a Brick or a Jeremy (and there was constant cutting; men and children in the serials were fatally susceptible to plot-advancing ailments), you found only a dense, featureless white substance, like the inside of a potato. Spinal meningitis did not really hurt the potato husbands who incurred it, but it gave the overworked young potato doctor (generally called Hank, sometimes Mike) a chance to say, wearily, brushing a shock of coal-black hair from his eyes, that he was sorry, he had done all he could do. Trouble Ahead. Bound in hard covers, the potato serials formed a vast sub-literature whose authors typed fast, grew rich, and pretended to be wistful about critical neglect. Among the fastest and richest was Faith Baldwin, whose income reached six figures a year during the '30s and '40s, and who has written, under her own name and pseudonyms, at least 100 books Edmund Wilson has never heard of. Editors loved her because she was dependable and fast. Once, with no perceptible quickening in pace, she clicked off a 12,000-word novella during a four-day coast-to-coast train ride. ''Sometimes," she admits, "the stories didn't come out very dimensional." But two dimensions were enough, and for Author Baldwin's aging but still faithful audience, they still are. Now, a wispy woman of 68 with a warm, friendly, electrically operated glint to her eye, she limits herself to 6,000 to 8,000 words a day. She does a monthly "inspirational" column for Woman's Day and one book a year. The women's magazines are declining, and the days of fat prices for serials are over, but the Baldwin prose still reads the same. The married pair in The West Wind are pretty Meg and darkly attractive Davy. He is a successful, 38-year-old sales manager with a fine dog and unfailing friends, but he and Meg have no children—an unvarying sign that trouble is ahead. Weather from the West. The trouble comes; Davy, fallible though darkly attractive male that he is, commits casual adultery. His conscience is lacerated, and his minister advises him to tell all: "Your wife will be deeply hurt, and this you must face. But you will have shared." Pretty Meg, as it turns out, forgives but does not understand. Davy understands her forgiving but cannot forgive her not understanding. The dog senses the rift between them, and for a while things look black indeed. But at the last possible moment, there is a meteorological bulletin: "The wind had changed; cool and freshening, it was blowing from the West." This is an unvarying sign that trouble is behind. So are another 60,000 words. "Come back to bed, darling," says Davy kindly (and with just the hint of spice that potato readers like). "You must get some sleep." I loro nomi, se erano sposati, erano Peg e Tom, Jane e Bill, Jeremy e Jennifer. Gli scapoli erano sempre chiamati Brick o Brock o Bruce. Le nubili avevano bisogno di un nome galante; di solito era Helen. Vivevano in città piccole e indefinite in un stato dell'Indiana immemorabile. Gli uomini parlavano tra di loro in un linguaggio detto "kidding" ("Tu vecchio figlio di una pistola"), e le donne parlavano tetramente del "nostro matrimonio" come se il matrimonio fosse un grande e fragile oggetto di porcellana cinese tenuto nel salotto. Conducevano vite decenti e indaffarate, e i peccatori peggiori tra di loro erano quegli uomini (mai donne) che ammettevano, sogghignando da furfanti, che andavano in chiesa solo tre volte all'anno. Erano, naturalmente, i personaggi i cui felici problemi e placidi scompigli riempivano un romanzo a sei puntate durante i grandi giorni delle riviste femminili. La loro caratteristica più importante era, come milioni di lettrici matrone sapevano, e come le scrittrici e gli editori sapevano che loro sapevano, che i problemi e gli scompigli non importavano realmente. Se andavi a fondo di un Brick o di un Jeremy (e c'era sempre un costante approfondimento; uomini e bambini nei romanzi a puntate era fatalmente suscettibili ai disturbi dell'avanzamento della trama), trovavi solo una sostanza bianca densa e poco interessante, come l'interno di una patata. Le meningiti spinali non urtavano realmente i mariti di patata che le prendevano, ma davano all'indaffarato giovane dottore di patata (di solito chiamato Hank, qualche volta Mike) la possibilità di dire, stancamente, allontanando con un gesto della mano una ciocca di cappelli neri come il carbone dai suoi occhi, che lui era spiacente, aveva fatto tutto quello che poteva. Guai in vista. Rilegato in copertine rigide, i romanzi a puntate di patata formavano una vasta letteratura di genere i cui autori scrivevano velocemente, diventavano ricchi, e pretendevano di essere dispiaciuti di essere ignorati dai critici. Tra i più veloci e più ricchi era Faith Baldwin, le cui entrate raggiunsero sei cifre all'anno negli anni '30 e '40, e che ha scritto, con il suo nome e con pseudonimi, almeno 100 libri di cui Edmund Wilson non ha mai sentito parlare. Gli editori la amavano perchè era affidabile e veloce. Una volta, senza nessun percettibile aumento del ritmo, produsse un racconto di 12.000 parole durante un viaggio in treno da costa a costa di quattro giorni. "Qualche volta", ammette, "le storie non venivano fuori con molte dimensioni". Ma due dimensioni erano abbastanza, e per il pubblico dell'Autrice Baldwn, che sta invecchiando ma che è ancora fedele, lo sono ancora. Ora, una donna di 68 anni con un guizzo caldo, amichevole ed elettronicamente modificato dei suoi occhi, si limita da 6.000 a 8.000 parole al giorno. Tiene una rubrica mensile per Woman's Day e pubblica un libro all'anno. Le riviste femminili sono in declino, e i giorni dei prezzi alti per i romanzi a puntate sono passati, ma la prosa della Baldwin si legge ancora. La coppia sposata in The West Wind è la carina Meg e il tenebrosamente affascinante Davy. Lui è un commesso di successo, di 38 anni con un cane simpatico e degli amici sicuri, ma lui e Meg non hanno figli - un segno inequivocabile di guai in vista. Vento dall'Ovest. I guai arrivano: Davy, uomo fallibile anche se tenebrosamente affascinante, commette casualmente adulterio. La sua coscienza è lacerata, e il suo pastore lo consiglia di confessare tutto: "Tua moglie sarà profondamente ferita, e questo tu lo devi affrontare. Ma ce la farete". La carina Meg, come si rivela, perdona ma non capisce. Davy capisce il suo perdono ma non può perdonarle il fatto che non capisca. Il cane sente la rottura tra di loro, e per un momento le cose sembrano andar male tra di loro. Ma all'ultimo momento, c'è un bollettino meteorologico: "Il vento è cambiato; freddo e rinfrescante, sta soffiando da Ovest". Questo è un inequivocabile segno che i problemi sono passati. Così sono anche altre 60.000 parole. "Torna a letto, cara", dice gentilmente Davy (e con solo un tocco di piccante che piace ai lettori di patata). "Devi dormire un poco". Movies made from books Queen for a Day (1951) (story "The Gossamer World")
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09/07/2007
da elisarolle
Jet Mykles: FROM HEAVEN TO HELL, PASSING BY PURGATORY, IF YOU HAVEN'T FAITH! Jet Mykles: DAL PARADISO ALL'INFERNO, ATTRAVERSO IL PURGATORIO, SE NON HAI FEDE! Heaven Sent Series: With the Heaven Sent series, Jet Mykles delves into the lovely world of yaoi. The Yaoi is a genre of homosexual fiction that was born through Japanese manga and has become a thriving industry. Yaoi is basically pretty boys doing pretty boys, and Jet Mykles have had fun coming up with her boys. She has done her very best to pay tribute to and be honest to the genre that sparked this idea and many yaoi fans have enjoyed the series. Heaven Sent is a fictional rock group with originally four members: Johnnie Heaven, lead singer; Lucas Sloane, bass player; Brent Rose, lead guitar; and Darien Hughes, drummer. They are all quite gorgeous and quite wonderful and book one starts with Johnnie’s story. Johnnie, as it just so happens, is bisexual. Turns out that Luc and Brent are as well and Darien is happy to let everything think he is too. Each of the four main books in the series–Heaven, Purgatory, Hell and Faith–looks into the love life of each of the four boys and book 3 adds a fifth member, Hell on keyboards, to the band. Part of the success of this series is to attribute to the absolutely gorgeous covers by the absurdly talented PL Nunn of Bishonenworks. (http://bishonenworks.com/) There is nothing religious or evangelical about the titles of the books. Each one of the titles actually refers to a name. Heaven is Johnnie’s last name. Purgatory is the name of the club where the band got their start. Hell is the name of the new keyboardist who joins the band. Faith is the last name of the guy Darien eventually falls for. La Serie Heaven Sent: Con la serie Heaven Sent, Jet Mykles scava nel piacevole mondo dello yaoi. Lo Yaoi è un genere di letteratura omosessuale che è nata dai manga giapponesi ed è diventata un'industria fiorente. Yaoi sono fondamentalmente ragazzi carini che fanno l'amore con ragazzi carini, e Jet Mykles si è divertita ad inventarsi i suoi ragazzi. Ha fatto del suo meglio per rendere omaggio ed essere onesta al genere che ha dato il via a questa idea e molti fans dello yaoi hanno apprezzato la serie. Heavent Sent è un gruppo rock di fantasia con originariamente quattro componenti: Johnnie Heaven, il cantante leader, Lucas Sloane, il bassista, Brent Rose, il chitarrista leader, e Darien Hughes, il percussionista. Sono tutti abbastanza attraenti e abbastanza meravigliosi e il primo libro incomincia con la storia di Johnnie. Johnnie, come accade, è bisessuale. Viene fuori che lo sono anche Luc e Brent e che Darien è contento di lasciar intendere che anche lui lo è. Ognuno dei quattro libri principali nella serie - Heaven, Purgatory, Hell e Faith - indaga nella vita amorosa di ognuno dei quattro ragazzi e il terzo libro aggiunge un quinto componente, Hell alle tastiere, al gruppo. Parte del successo di questa serie è da attribuite alle cover assolutamente meravigliose della assurdamente talentuosa P.L. Nunn di Bishonenworks. (http://bishonenworks.com/) Non c'è niente di religioso o evangelico nei titoli dei libri. Ognuno dei titoli in realtà si riferisce ad un nome. Heaven è il cognome di Johnnie. Purgatory è il nome del locale dove il gruppo ha avuto i suoi inizi. Hell è il nome del nuovo tastierista che si unisce al gruppo. Faith è il cognome del ragazzo di cui alla fine si innamora Darien. What means Yaoi? From Wikipedia, the free encyclopedia: Yaoi is a publishing genre, which originated in Japan and often encompasses manga, dōjinshi, anime, and fan art. It focuses on homosexual relationships between male characters and is generally sexually explicit. Some Westerners consider yaoi to be synonymous with shōnen-ai or BL, which contains similar themes; however by definition this is incorrect, and shōnen-ai material is not sexually explicit. The yaoi phenomenon has spread beyond Japan; yaoi material has also now been published in America and Indonesia, to name a few places. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera: Yaoi è un termine di origine giapponese usato per indicare manga e anime focalizzati su relazioni omosessuali tra protagonisti maschili (corrispondente femminile yuri) ed è di solito sessualmente esplicito. Originariamente si parlava di shounen-ai quando non vi era un rappresentazione grafica esplicita dell'atto sessuale, mentre nello yaoi questo avveniva, ma ormai è uso comune parlare generalmente di yaoi anche quando le relazioni si mantengono a livello platonico. Il fenomeno Yaoi si è esteso oltre il Giappone; materiale yaoi è ora pubblicato anche in America e Indonesia, per citare alcuni posti. Etymology: The English letters form a backronym of the Japanese phrase (yama nashi, ochi nashi, imi nashi), often translated into English as, "no climax, no punch line, no meaning," or as the catchphrase, "No peak, no point, no problem." The term appears to have been originally used in Japan, perhaps as early as the 1970s, to describe any doujinshi that was a bizarre, playful parody; however, it has come to refer solely to sexually explicit male-male homosexual material. Yaoi is not a common term in Japanese; it is specific to the otaku subculture. Origine e significato del termine: È un termine nato in ambito occidentale come acronimo di YAmanashi, Ochinashi, Iminashi che in giapponese significa "niente climax, niente risvolti, nessun significato". Essendo solitamente più esplicito dello shōnen'ai, è a tutti gli effetti un genere consigliato ad un pubblico maturo per quanto al suo interno possiamo trovare una vasta casistica di sotto-generi. Il termine pare sia stato originariamente usato in Giappone, forse agli inizi degli anni '70, per descrivere ogni doujinshi che era una parodia strana e giocosa; ora si riferisce solo ad un genere rivolto esclusivamente ad un pubblico femminile, ma apprezzato anche da alcuni maschi omosessuali, molto diffuso sia in oriente e recentemente anche in occidente. Al suo interno ci sono numerosi stereotipi, come ad esempio una differenza spesso anche grafica (uno più prestante, altro più femminile) tra colui che è attivo nell'atto sessuale (seme) e colui che è passivo (uke). Seme and uke: The two participants in a yaoi relationship are often referred to as seme ("attacker") and uke ("receiver"). Although these terms originated in martial arts, they have apparently been used in a sexual context for centuries and do not carry any degrading connotations. Seme derives from the Japanese verb semeru (“to attack”) and uke from the Japanese verb ukeru (“to receive”). Though gay males are often referred to in English as "tops" or "bottoms," seme and uke are more nearly analogous to "pitcher" and "catcher." The seme is often depicted as the stereotypical male of anime and manga culture: restrained, physically powerful, and/or protective. The seme usually has a stronger chin, shorter hair, smaller eyes, and a more masculine demeanor than the uke. The seme usually pursues the uke. The uke is usually more androgynous or effeminate in appearance and demeanor and is often smaller and sometimes unrealistically girlish in behavior. Though these stereotypes are common, not all works adhere to them. For example, some of the anthologies published by Be X Boy feature stories on themes such as "younger seme" or "reversibles." The "height rule," the implication that greater height confers greater power, is also sometimes broken. While most earlier yaoi depicted both seme and uke partners as slightly effeminate, there has been an uprise of "muscle yaoi," in which adult men are portrayed as more masculine and strongly muscled. Yaoi of this kind is referred to in fan communities as "bara" after Barazoku, a now-defunct Japanese gay men's magazine often known for pictures of men with muscle tone. Yaoi of the former kind is now referred to as "bishie" within fan communities, after the word bishonen, a term for effeminate and/or androgynous "pretty boys" in anime and manga. Seme e uke: Ci si riferisce spesso ai due partecipanti ad una relazione yaoi come a seme ("attaccante") e uke ("ricevitore"). Sebbene questi termini siano originari delle arti marziali, sono stati apparentemente utilizzati in un contesto sessuale per secoli e non si portano dietro nessuna connotazione degradante. Seme deriva dal verbo giapponese semeru ("attaccare") e uke dal verbo giapponese ukeru ("ricevere"). Sebbene spesso in inglese ci si riferisca agli omosessuali maschi come "tops" ("chi sta sopra") e "bottoms" ("chi sta sotto"), seme e uke sono più vicini agli analoghi "pitcher" ("attacante") e "catcher" ("ricevitore"). Il seme è spesso descritto come un maschio tipo della cultura di anime e manga: controllato, fisicamente potente e/o protettivo. Il seme di solito ha una mascella prominente, i capelli corti, gli occhi piccoli e un modo di comportarsi più mascolino dello uke. Il seme di solito insegue lo uke. Lo uke di solito è più androgino o effeminato nell'aspetto e nel comportamento ed è spesso più piccolo e qualche volta ha un atteggiamento irrealisticamente da ragazza. Sebbene questi stereotipi siano comuni, non tutti i lavori ci aderiscono. Per esempio, alcune antologie pubblicate da Be X Boy mostrano storie su temi come "younger seme" ("seme più giovane") o "reversibles" ("reversibili"). La "regola dell'altezza", l'implicazione che una altezza più grande conferisca maggior potere, è anch'essa qualche volta infranta. Mentre la maggior parte degli yaoi degli inizi descrivano sia il seme che lo uke come leggermente effeminati, c'è stato un incremento di "yaoi muscolosi", nei quali gli uomini adulti sono ritratti come più mascolini e fortemente muscolosi. Nelle comunità dei fan ci si riferisce a yaoi di questo tipo come a "bara" da Barazoku, una ormai defunta rivista per omosessuali spesso conosciuta per fotografie di uomini con un forte tono muscolare. Nelle comunità di fan adesso ci si riferisce agli yaoi del genere iniziale come a "bishie", dalla parola bishonen, un termine per "ragazzi carini" effeminati e/o androgini nelle anime e nei manga. About Jet Mykles: 36 years old as of writing this. College graduate, with a B.F.A. in acting that I’ve never used professionally. Been writing all my life for fun. The artwork and the website have been around since 1998. If you go into the gallery archives, you’ll still see my earliest attempts. In 2005, I was finally published! Dream come true for me. Now? I just hope I can continue to write and do artwork. It’s really what I enjoy. Chi è Jet Mykles: 36 anni e stanca di scriverlo. Laureata, con una specializzazione in recitazione che non ho mai usato a livello professionale. Ho scritto per divertimento per tutta la mia vita. I lavori artistici e il mio sito web sono online dal 1998. Se andate negli archivi delle immagini, vedrete i miei primi tentativi. Nel 2005, sono stata finalmente pubblicata! Un sogno divenuto realtà. Ora? Spero solo di poter continuare a scrivere e a disegnare. E' veramente quello che amo fare. Jet Mykles http://www.computerotika.com/home/ 1) Heaven: This is Johnnie’s story, the lead singer. He becomes enchanted by a certain hotel manager. The Weiss Strande Hotel is in trouble. Business just isn’t what it used to be when Tyler’s father ran the family-owned hotel. On top of business being down, dad’s sick with cancer and bills have skyrocketed. Desperate to save his family interest, Tyler and his best friend sink their hopes and what’s left of their money into a new venture: a nightclub at the hotel. It’s imperative that the White Room is a success, or else the hotel will go under. Lady Luck seems to be with them, however, because they manage to sign the mega-popular rock group Heaven Sent to play the grand opening. Already a huge fan of the group, Tyler couldn’t be more excited to welcome them to his hotel. He’s not at all prepared for the bomb of lust that hits him when he’s finally face-to-face with the painfully gorgeous lead singer, Johnnie Heaven. No, it couldn’t be lust. Yes, Johnnie’s probably the most beautiful person he’s ever seen, but Tyler is straight. It must be a misguided form of hero worship that he’s feeling. Tyler finds out that he and Johnnie share an obsession: video games. When Johnnie invites Tyler to his room to play, Tyler jumps at the chance. Who wouldn’t snap up the opportunity to spend time with their idol? He and Johnnie have a great time with the games, but Tyler soon discovers that Johnnie’s got more in mind. The rock star’s aims to introduce Tyler to a whole new level of game play. Questa è la storia di Johnnie, il cantante leader. Rimane affascinato da un certo direttore di albergo. Il Weiss Strande Hotel è nei guai. Gli affari non vanno bene come quando il padre di Tyler gestiva l'albergo di famiglia. Ad aggiungersi al crollo degli affari, il padre malato di cancro e le bollette che sono salite alle stelle. Desideroso di salvare gli interessi della famiglia, Tyler e il suo migliore amico investono le loro speranze e quel poco che rimane dei loro soldi in una nuova avventura: un locale notturno nell'albergo. E' imperativo che il White Room sia un successo, o altrimenti l'albergo affonderà. Signora Fortuna sembra essere dalla loro parte, tuttavia, perchè riescono a firmare un contratto con il famosissimo gruppo rock degli Heaven Sent per suonare all'inaugurazione. Già in precedenza un grande fan del gruppo, Tyler non potrebbe essere più eccitato di accoglierli nel suo albergo. Non è per niente preparato per la bomba di lussuria che lo colpisce quando è finalmente faccia a faccia con il dolorosamente stupendo cantante leader, Johnnie Heaven. No, non può essere lussuria. Si, Johnnie è probabilmente la persona più bella che lui abbia mai visto, ma Tyler non è gay. Quella che sta provando deve essere una malintesa forma di adorazione per l'eroe. Tyler scopre che lui e Johnnie condividono un ossessione: i videogiochi. Quando Johnnie invita Tyler nella sua stanza per giocare, Tyler coglie al volo l'occasione. Chi non prenderebbe al volo la possibilità di passare un po' di tempo con il proprio idolo? Lui e Johnnie passano dei bei momenti con i giochi, ma presto Tyler scopre che Johnnie ha molto più in mente. La rock star aspira ad introdurre Tyler ad un livello del tutto nuovo di gioco. 2) Purgatory: This one is Luc’s story, the bass guitarist. There’s a certain someone that he let get away once and he wants to rectify that situation. Lucas Sloane defines beautiful for Reese. Tall and sleek with gorgeous red hair and deep, dark eyes to drown in, it’s no wonder that the famous bass player is the hero of many a starry-eyed teenager’s dreams. Reese used to be one of those teens. Back when Heaven Sent was no more than the house band for the local club, Purgatory. Back then, it was easy to get to know Luc. To become friends with him. Somehow, Reese found the courage to take heart in hand and confess his love to Luc… only to be soundly rejected. Luc wasn’t gay. Not long after, Heaven Sent left town and skyrocketed into rock and roll stardom. Now, six years later, Luc is back in town for a visit and more gorgeous than ever. Surprisingly, he not only apologizes for his treatment of Reese years ago, he comes onto him. Seems Luc’s discovered the pleasures of being with a man and wants to know what it’d be like between the two of them. But Reese can’t. He just can’t. He lives the straight and narrow. He teaches high school. He’s got a girlfriend. He has a normal life. He can’t be gay. Of course, it’s really very hard to deny the man who’s defined everything beautiful in Reese’s artistic mind. Okay. No one has to know about it, right? Questa è la storia di Luc, il bassista. C'è qualcuno che lui ha lasciato andare una volta e vuole correggere tale situazione. Lucas Sloane è la definizione di bellezza per Reese. Alto e snello con meravigliosi cappelli rossi e occhi profondi e scuri in cui perdersi, non c'è meraviglia che il famoso bassista sia l'eroe dei sogni di tanti adolescenti entusiasti. Reese era solito essere uno di quelli adolescenti. Quando gli Heaven Sent non erano altro che il gruppo di casa di un locale del posto, il Purgatory. Quando era facile poter conoscere Luc. Diventare amici. In qualche modo, Reese aveva trovato il coraggio di parlare con il cuore in mano e confessare il suo amore a Luc... solo per essere fortemente respinto. Luc non era gay. Non molto dopo, gli Heaven Sent avevano lasciato la città ed erano saliti alle stelle tra le celebrità del rock and roll. Ora, sei anni dopo, Luc è tornato in città per una visita ed è più meraviglioso che mai. Sorprendentemente, non solo si scusa per il trattamento riservato a Reese anni prima, si fa anche avanti. Sembra che Luc abbia scoperto il piacere di stare con un uomo e voglia sapere come sarebbe tra di loro. Ma Reese non può. Lui proprio non può. Vive una vita regolare e precisa. Insegna in un liceo. Ha una fidanzata. Ha una vita ordinaria. Non può essere gay. Naturalmente, è davvero difficile negarsi all'uomo che è la definizione di ogni cosa bella nella mente artistica di Reese. Va bene. Nessuno deve saperlo, non è vero? 3) Hell: And now we move on the Brent’s story, the lead guitarist. It’s also the story of the new member of the band, Heller Witting, more commonly known as Hell (that’s the little guy with the lavender hair). Heaven Sent gets a hell of new keyboardist with a name to match. Heller Witting is an amazing musician and proves to be the answer to a sound that the band was missing. With lavender hair and big violet eyes, he captivates Brent Rose from the start, and not just with his music. Brent knows better than to get involved with a member of the band. That just invites trouble and that’s the last thing he wants for Heaven Sent. So he’ll just keep the attraction to himself. Doesn’t matter anyway. Hell couldn’t possibly want him. After all, Brent’s not gorgeous and flashy like the other members of the band. When Hell makes his interest in Brent all too obvious, Brent is unprepared and unable to stay away. Fine, if they just keep it at sex, everything will be all right. E adesso andiamo avanti con la storia di Brent, il chitarrista leader. E' anche la storia del nuovo componente del gruppo, Heller Witting, più comunemente noto come Hell (che è il piccoletto con i capelli color lavanda). Gli Heaven Sent ottiengono un diabolico nuovo tastierista con il nome perfetto. Heller Witting è un musicista sorprendente e dimostra di essere la risposta al suono che il gruppo sta perdendo. Con i capelli lavanda e i grandi occhi viola, affascina Brent Rose fin dal principio, e non solo con la sua musica. Brent sa che non è un bene rimanere coinvolti con un componente del gruppo. Questo porta solo problemi ed è l'ultima cosa che lui vuole per gli Heaven Sent. Così terrà l'attrazione che prova per se stesso. E comunque non importa. Hell non può volerlo. Dopo tutto, Brent non è meraviglioso e appariscente come gli altri componenti del gruppo. Quando Hell rende fin troppo ovvio il suo interesse per Brent, Brent è impreparato e incapace di stare lontano. Bene, se si limitano solo al sesso, tutto andrà bene. 4) Faith: This would be Darien’s story, the drummer. He takes a fancy to a certain lawyer. When his marriage fails, Darien decides he'll explore new possibilities with his divorce lawyer, Christopher Faith. He’s just having trouble convincing Chris that he’s serious. Could be because he’s never slept with a guy before. Questa sarà la storia di Darien, il percussionista. Prende una cotta per un certo avvocato. Quando il suo matrimonio fallisce, Darien decide che esplorerà nuove possibilità con il suo avvocato divorzista, Christopher Faith. Ha solo dei problmi a convincere Chris che lui è serio. Può essere perchè lui non è mai andato a letto con un ragazzo prima d'ora. Heaven - Excerpt Tyler tried to put Johnnie’s whereabouts from his mind, but he couldn’t quite manage it. He knew when Johnnie left the bar and trailed along into the dark part of the room behind the couch. Tyler panicked, wondering what he was doing, but he didn’t dare look. A click, then sounds from the bedroom, told him that Johnnie had left the room. Tyler bit his lip and fought a groan, not wanting to think of Johnnie anywhere near a bed. The sound of running water told him that the man was in the bathroom, but then his mind filled with what Johnnie looked like wet. He was like that in one of the band’s videos, and Tyler had always suppressed the fact that he found that video particularly stimulating. Yeah, he had to get out of here! He was about to give up the game when Johnnie startled him by appearing at his other side. The rockstar calmly lifted the leg nearest Tyler and positioned himself so that he was straddling the arm of the couch. “Oh, good move,” he murmured. Tyler managed to breathe. Okay. They could forget the earlier conversation. They could go back to something safe, like the world of Final Fantasy 10. Johnnie watched and Tyler played. The only comments made were questions or words of praise from Johnnie interspersed with answers and curses from Tyler. By the time he’d again lost his life, he was somewhat calm again, keyed up in the familiar way of the game rather than the dangerous way of Johnnie’s presence. “Want to take another try at it?” he offered, twisting to look up at Johnnie as he offered the game controller. Johnnie smiled down at him, and just that fast Tyler was again a deer caught in headlights. Johnnie took the controller from him and tossed it to the carpet. “I want to try a new game.” He leaned in toward Tyler, reaching for him. Tyler gasped, eyes wide as he scrambled hastily back on the couch. Johnnie swung around and descended on him. Tyler fell, his back against the plush upholstery, his hands instinctively splaying across the hot skin of Johnnie’s chest as it hovered over him. Hair that was every color of brown imaginable hissed forward and curtained either side of them, creating a darkened haven as Johnnie came to rest straddling Tyler’s waist. “What the hell?” Tyler found it hard to breathe as Johnnie sat firmly, pressing his hot crotch against what was now a full-fledged erection in Tyler’s pants. Johnnie braced on bare, muscular arms above Tyler. “My new game requires two people.” Tyler pushed against Johnnie’s chest, halting the other man’s sudden swoop toward him halfway. “Whoa, wait!” “Why?” “I’m not gay.” “So? Neither am I.” Tyler blinked, too many thoughts warring with raging fire coursing his veins. “What? Then why …” “Just because I like to fuck men doesn’t mean I’m gay.” Tyler latched on to the only rational thought in his head. “It doesn’t?” Johnnie hummed through a dark smile, pressing his weight against Tyler’s hands. Tyler, without good leverage, watched in horror — anticipation? — as those beautiful lips approached his. “No, it doesn’t. I’ve slept with far too many women to be gay.” “B-but …?” He barely finished the word before Johnnie ceased his ability to talk by sealing their lips together. Tyler’s mouth was already open to the tongue that plunged within. Johnnie tasted of Jack Daniels and something else that Tyler found strangely delicious. So much so that his own tongue twined with Johnnie’s just to savor the taste. This was entirely unlike kissing a woman. No woman in his limited experience had ever been this aggressive, or this overpowering. He tried to push Johnnie away with little effect. Or was he really pushing? The fingers he had curled around Johnnie’s shoulders might just have been hanging on for dear life as the world tipped on its axis. Johnnie dropped the rest of his weight atop Tyler. One arm slid up under Tyler’s back to tangle in his hair, to tilt his head for a better angle and a firmer kiss. Tyler was completely unable to think with those lips locked on his. He was hardly aware of anything until he figured out that Johnnie had stopped kissing him. When had his eyes closed? He had to open them to see Johnnie’s warm smirk from inches above his nose. “That was nice,” the vision purred, leaning back in. Tyler twisted his head to the side and tried to push Johnnie away again. Geez, he was heavy! “I’m not gay.” “You already said that.” The words warmly caressed the spot just below Tyler’s ear, making him shiver. “Then stop …” Chuckle. “Stop what?” “Kissing me.” The hand in his hair gently massaged the back of his neck. “Mmmm. I think I’m going to do a lot more than kiss you.” “No!” “Why not?” “I’m not gay.” “You’re sounding like a broken record. Fucking me wouldn’t mean you’re gay. You like sleeping with women, right?” “Yes!” A hot tongue rimmed his ear before it guided his earlobe between soft lips. “Then you’re not gay.” Tyler gasped when teeth bit down on his earlobe. “But …” “Fucking a guy doesn’t mean you’re gay,” Johnnie repeated, releasing Tyler’s earlobe with a wet pop. “It means you’re open to so many more types of pleasure, not just the ones that are widely accepted.” “No …” “Why not? Doesn’t it feel good?” Tyler opened his mouth to reply, but Johnnie’s lips were back for another mesmerizing kiss. Tyler whimpered into those lips, trying in vain to reassemble his thoughts through the pulsing, burning pressure that was pooling deep in his gut. Johnnie lifted his head. “Doesn’t it?” Confused, Tyler looked up at him. He’d lost track of the conversation. “Doesn’t …?” Johnnie chuckled, pushing up to balance on the elbow of the arm that still held Tyler’s hair. “Mmm, I’m better than I thought.” His free hand started unbuttoning Tyler’s shirt. Tyler cercò di allontanare gli spostamenti di Johnnie dalla sua mente, ma non poteva farcela del tutto. Seppe quando Johnnie lasciò il bar e scivolò nella parte più buia della stanza dietro il divano. Tyler andò in panico, domandandosi cosa stesse facendo, ma non osò guardare. Un suono metallico, poi rumori dalla camera da letto, gli dissero che Johnnie aveva lasciato la stanza. Tyler si morse le labbra e trattenne un gemito, non volendo pensare a Johnnie in nessun luogo vicino ad un letto. Il suono di acqua corrente gli disse che l'uomo era nel bagno, ma poi la sua mente si riempì di come appariva Johnnie bagnato. Era come in uno dei video del gruppo, e Tyler aveva sempre rimosso il fatto che trovava quel video particolarmente eccitante. Oh sì, doveva uscire da qui! Stava quasi per lasciar perdere il gioco quando Johnnie lo fece trasalire apparendo al suo fianco. La rockstar alzò lentamente la gamba più vicina a Tyler e si sistemò in modo da stare a cavalcioni sul bracciolo del divano. "Oh, bella mossa", mormorò. Tyler riuscì a respirare. Va bene. Potevano dimenticare la conversazione di prima. Potevano tornare a qualcosa di sicuro, come il mondo di Final Fantasy 10. Johnnie guardò e Tyler giocò. Gli unici commenti fatti erano domande o parole di apprezzamento da parte di Johnnie intervallate con risposte e maledizioni da parte di Tyler. Quando perdette un'altra volta la sua vita, era in qualche modo di nuovo calmo, rinchiuso nel mondo familiare del gioco piuttosto che nella strada pericolosa della presenza di Johnnie. "Vuoi provarci un'altra volta?" offrì, girandosi per guardare Johnnie mentre gli offriva il comando. Johnnie sorrise dall'alto, e così immediatamente Tyler fu di nuovo un cervo bloccato dai fanali. Johnnie prese il comando dalla sua mano e lo gettò sul tappeto. "Voglio provare un gioco nuovo". Si chinò verso Tyler, allungandosi per afferrarlo. Tyler rimase senza fiato, gli occhi spalancati mentre si muoveva velocemente indietro sul divano. Johnnie si girò di scatto e discese sopra di lui. Tyler cadde, la schiena contro l'elegante imbottitura, le mani che istintivamente si distendevano sulla pelle calda del petto di Johnnie mentre stava in sospeso sopra di lui. I capelli che erano di ogni sfumatura immaginabile di castano scivolarono in avanti e velarono i loro lati, creando un rifugio oscuro mentre Johnnie si metteva a cavalcioni della vita di Tyler. "Che diavolo?" Tyler trovò difficile respirare mentre Johnnie si sedeva con fermezza, premendo il suo bacino caldo contro quella che ora era un'erezione piena nei pantaloni di Tyler. Johnnie puntò le braccia nude e muscolose sopra Tyler. "Il mio nuovo gioco richiede due persone". Tyler spinse contro il petto di Johnnie, fermando l'improvviso attacco dell'altro uomo a mezza strada. "Wow, aspetta!" "Perchè?" "Io non sono gay". "E allora? Neanche io". Tyler sbatté le palpebre, troppi pensieri contrastanti con il fuoco impetuoso che scorreva nelle sue vene. "Cosa? E allora perché..." "Solo perché mi piace fare sesso con gli uomini non significa che io sia gay". Tyler afferrò l'unico pensiero razionale nella sua testa. "No?" Johnnie mormorò attraverso un sorriso tenebroso, premendo il suo peso contro le mani di Tyler. Tyler, senza una buona leva, guardò con orrore - anticipazione? - mentre quelle splendide labbra si avvicinavano alle sue. "No, non vuol dire. Sono andato a letto con troppe donne per essere gay". "M-ma...?" Finì a malapena la parola prima che Johnnie mettesse termine alla sua capacità di parlare sigillando le loro labbra insieme. La bocca di Tyler era già aperta per la lingua che vi affondò. Johnnie sapeva di Jack Daniels e di qualcos'altro che Tyler trovava stranamente delizioso. Così tanto che la sua stessa lingua si intrecciò con quella di Johnnie solo per assaporarne il gusto. Questo era totalmente diverso dal baciare una donna. Nessuna donna nella sua limitata esperienza era mai stata così aggressiva, o così dominante. Cercò di respingere Johnnie con poco risultato. Ma stava realmente spingendo? Le dita ricurve sulle spalle di Johnnie potevano semplicemente essere appese a costo della vita mentre il mondo si rovesciava sul suo asse. Johnnie si abbandonò col resto del suo peso in cima a Tyler. Un braccio scivolò dietro la schiena di Tyler per infilarsi nei suoi capelli, per piegare la sua testa in una angolazione migliore per un bacio più saldo. Tyler era completamente incapace di pensare con quelle labbra allacciate sulle sue. Era appena consapevole di qualcosa fino a che non realizzò che Johnnie aveva smesso di baciarlo. Quando si erano chiusi i suoi occhi? Dovette aprirli per vedere il caldo sorriso compiaciuto di Johnnie a pochi centimetri dal suo naso. "E' stato piacevole", fece le fusa la visione, chinandosi ancora. Tyler girò la testa di lato e cercò ancora di respingere Johnnie. Diavolo, era pesante! "Io non sono gay". "Lo hai già detto". Le parole accarezzavano in modo caldo il punto appena sotto l'orecchio di Tyler, facendolo rabbrividire. "Allora smettila..." Un basso sorriso. "Smettere cosa?" "Di baciarmi". La mano nei suoi capelli massaggiava gentilmente la sua nuca. "Mmmm. Penso che farò molto più che baciarti". “No!” "Perchè no?" "Io non sono gay". "Sembri un disco rotto. Fare sesso con me non significa che tu sia gay. Ti piace andare a letto con le donne, giusto?" “Si!” Una lingua calda leccò il bordo del suo orecchio prima di portare il suo lobo tra soffici labbra. "Allora non sei gay". Tyler rimase senza fiato quando i denti morsero il lobo. "Ma..." "Fare sesso con un ragazzo non significa che tu sia gay", ripeté Johnnie, liberando il lobo di Tyler con un suono bagnato. "Significa che sei aperto a così tanti modi di trovare piacere, non solo quelli che sono ampiamente accettati". “No…” "Perchè no? Non ti piace?" Tyler aprì la bocca per rispondere, ma le labbra di Johnnie erano tornate per un altro bacio ipnotizzante. Tyler mugolò dentro quelle labbra, cercando invano di mettere insieme i suoi pensieri attraverso la pressione pulsante e bruciante che si stava formando nel profondo del suo stomaco. Johnnie sollevò la testa. "Non ti piace?" Confuso, Tyler guardò in alto verso di lui. Aveva perso traccia della conversazione. "Non...?" Johnnie fece un basso sorriso, spingendo in alto per appoggiarsi sui gomiti delle braccia che ancora tenevano saldamente i capelli di Tyler. "Mmm, sono meglio di quanto pensassi". La sua mano libera incominciò a sbottonare la camicia di Tyler. Purgatory - Excerpt Reese toed off his shoes in the tiled entryway of his townhouse, tossing his jacket — his only dry piece of clothing — onto a nearby chair. The shoes were ruined. His socks were soaked and stunk something awful. No, it wasn’t just the socks. With a new spate of curses, he started ripping at the shirt and slacks to get them off. How much was he going to have to pay for doing this to a rental? Thoroughly disgusted, he dropped his underwear last, letting the cotton splat onto the tiles. Amazingly enough, he was half hard. Damn Luc! Fuming, he stomped up the narrow flight of stairs and into the bathroom through the door that opened onto the upper landing. He cranked on the water and stepped under the spray before it was quite warm enough. He had to get the sour fish pond smell off his skin. Diligently, he scrubbed his skin until he was red all over and washed his hair twice. The second time wasn’t quite necessary, but he was trying his best to distract himself from his errant thoughts and the hard on that wouldn’t go away. Luc Sloane had come on to him. Luc Sloane had asked to fuck him. Luc had kissed him, and God, he was even better than Reese could ever have hoped! Better than the one other kiss they had shared. The thought of those fingertips on his cheek, those lips on his, that hand squeezing his cock … Most of the blood in his body drained south to make his dick throb. Finally he couldn’t stand it. He poured conditioner into his palm and reached down. Leaning against the tiles with his free hand, he shut his eyes and pulled on his cock, wondering why he’d insisted that Luc couldn’t come and do this for him. It didn’t take long. He was primed and prepped and couldn’t for the life of him get the image of Luc’s face out of his mind. Panting, Reese stared down at his dick. Jerking off had taken the edge off the lust, but hadn’t erased the need Luc had awakened in him. His blood was still simmering, and it wasn’t the hot water that did it. “Fuck!” He turned into the spray to rinse off. He quite studiously ignored the throb in his cock and the curl of need in his belly. Why, exactly, hadn’t he invited Luc in? Why was he all alone in the shower jerking off when he could have the bass player’s hands and mouth on him? Oh, yeah. His job. His life. He couldn’t be gay. No matter how good it felt. No matter how right it felt. No matter that the man dominated his dreams. His lust for Luc was something to be denied. He couldn’t go ruining his life just for a passing fantasy. Even if it was a really good fantasy! Reese finished his shower and dried off, then pulled on a comfy pair of pajama bottoms and toweled his hair as he went downstairs to fetch the clothes he’d left near the door. But first, a stop in the kitchen for asprin and water to avoid a hangover. Even though his dunk in the pond seemed to have cleared his head, he remembered too well just how much he’d had to drink He was just finishing a huge glass of water when the knock sounded at the door. He froze, staring across the dark living room at the darker entryway. It was somewhere around midnight. Who could it …? He moaned softly, setting the glass down carefully in the sink. If he ignored it, maybe Luc would go away. Another knock, followed by a softly seductive voice. “Reese, I know you’re there. Don’t want me to disturb your neighbors, do you?” Reese snarled. Just the sound of that voice had his cock perking to attention again. Be strong! He stomped across his living room, kicked aside wet clothing, and opened the door. He tried to just crack it, but Luc pushed in. Reese stumbled back, slipping in a puddle. His world spun and he braced for impact with the tiles. But Luc caught his arms above the elbows, aborting his fall by slamming him up against the closet opposite the front door. The front door snicked shut, but Reese couldn’t see it with Luc looming over him. “What do you want?” Reese hissed, not sure that he sounded as mad as he intended. Luc’s hands slid down his arms to take hold of his wrists and yanked them up above Reese’s head. He leaned in the extra few inches he had on Reese. Loose red hair fell forward, almost brushing Reese’s temple. “This.” Luc took Reese’s mouth in a possessive, brutal kiss. Reese groaned into it, fisting his hands. It took way too much effort to push Luc away. All of the man’s weight was leaning on those hands, pinning Reese to the closet door. So instead he twisted his face aside, gasping for breath when he was free. “God damn it! What’re you doing?” Luc’s lips dragged up Reese’s cheek to his ear. His knee nudged between Reese’s legs, pressing his thigh into Reese’s groin. The erection that hadn’t gone away flared to full, hideous life. “I tried to leave,” that voice rumbled in his ear. “But I’m dying to taste you. I want to suck you down and eat you up.” His teeth closed down on the curve between Reese’s neck and shoulder. “Please, Reese. I’ve got to fuck you.” Reese si tolse le scarpe con le punta delle dita dei piedi nell'ingresso piastrellato della sua casa di città, gettando la sua giacca - il suo unico capo di abbigliamento asciutto - su una sedia vicina. Le scarpe erano rovinate. I suoi calzini erano bagnati e puzzavano in modo spaventoso. No, non erano soltanto i calzini. Con una nuova filippica di maledizioni, cominciò strattonare la camicia e i calzoni per toglierseli. Quanto avrebbe dovuto pagare per aver fatto questo ad un abito in affitto? Totalmente disgustato, gettò per ultima la sua biancheria, lasciando che il cotone si spiaccicasse contro le mattonelle. Abbastanza sorprendentemente, era mezzo eccitato. Dannato Luc! Fumando di rabbia, fece pesantemente la stretta scala ed entrò nel bagno attraverso la porta che si apriva nel piano superiore. Aprì il rubinetto dell'acqua ed entrò sotto il getto prima che fosse abbastanza caldo. Doveva eliminare l'aspro odore del laghetto dei pesci rossi dalla sua pelle. Diligentemente, sfregò la sua pelle fino a che fu del tutto arrossato e si lavò due volte i capelli. La seconda volta non era davvero necessaria, ma stava cercando di fare del suo meglio per distrarsi dai suoi pensieri erranti e dall'eccitazione che non se ne voleva andare. Luc Sloane ci aveva provato con lui. Luc Sloane gli aveva chiesto di fare sesso con lui. Luc lo aveva baciato, e Dio, era anche meglio di quanto Reese avesse mai potuto sperare. Meglio dell'altro unico bacio che avevano condiviso. Il pensiero di quelle dita sulla sua guancia, di quelle labbra sulle sue, di quella mano che stringeva il suo pene... La maggior parte del sangue nel suo corpo si concentrò in basso per far pulsare il suo pene. Infine non poté più sopportarlo. Versò del balsamo nel palmo della sua mano e allungò il braccio verso il basso. Appoggiandosi indietro sulle mattonelle con la mano libera, chiuse gli occhi e tirò il suo pene, domandandosi perché aveva insistito che Luc non potesse venire a fare questo per lui. Non ci volle molto. Era giovane e pronto e non poteva a costo della vita togliersi l'immagine del volto di Luc dalla mente. Ansimando, Reese guardò in basso verso il suo pene. Masturbarsi aveva alleviato il culmine della lussuria, ma non aveva cancellato il bisogno che Luc aveva risvegliato in lui. Il suo sangue stava ancora fremendo e non era l'acqua calda la causa. "Cavoli!" Si girò verso lo spruzzo per risciacquarsi. Ignorò quasi diligentemente il pulsare nel suo pene e la stretta di bisogno nel suo ventre. Perché, per esattezza, non aveva invitato Luc ad entrare? Perché era tutto solo nella doccia a masturbarsi quando poteva avere le mani del bassista e la sua bocca su di lui? Oh, sì. Il suo lavoro. La sua vita. Non poteva essere gay. Non importa quando bella era la sensazione. Non importa quanto giusto sembrasse. Non importa che l'uomo dominasse i suoi sogni. La sua lussuria per Luc era qualcosa che doveva essere negata. Non poteva rovinare la sua vita solo per una fantasia passeggera. Anche se era una fantasia davvero buona! Reese finì la sua doccia e si asciugò, poi indossò un confortevole paio di pantaloni da pigiama e si asciugò i capelli mentre scendeva da basso per andare a prendere gli abiti che aveva lasciato vicino alla porta. Ma prima, una sosta in cucina per dell'aspirina e dell'acqua per evitare i postumi di una sbornia. Anche se il suo tuffo nel laghetto sembrava aver schiarito la sua testa, si ricordava fin troppo bene quando avesse bevuto. Stava appena per finire un enorme bicchiere di acqua quando qualcuno bussò alla porta. Si impietrì, fissando attraverso il soggiorno buio all'ingresso ancora più buio. Era quasi mezzanotte. Chi poteva...? Gemette debolmente, posando cautamente il bicchiere nel lavandino. Se lo ignorava, forse Luc sarebbe andato via. Un altro colpo, seguito da una voce profondamente seducente. "Reese, lo so che sei là. Non vorrai che disturbi i tuoi vicini, non è vero?" Reese era preso in trappola. Solo il suono di quella voce faceva stare all'attenti il suo pene ancora una volta. Sii forte! Camminò pesantemente attraverso il suo soggiorno, calciando da parte i vestiti bagnati, e aprendo la porta. Cercò si aprire solo un spiraglio, ma Luc spinse. Reese inciampò all'indietro, scivolando sul bagnato. Il suo mondo ruotò e lui puntò sulle mattonelle per evitare l'impatto. Ma Luc prese le sue braccia sopra i gomiti, fermando la sua caduta spingendolo contro l'armadio opposto alla porta d'ingresso. La porta si chiuse, ma Reese non poteva vederla con Luc che incombeva su di lui. "Cosa vuoi?" sibilò Reese, non sicuro di sembrare così arrabbiato come voleva apparire. Le mani di Luc scivolarono sulle sue braccia per afferrare i suoi polsi e tirarli con forza sopra la testa di Reese. Si chinò per accorciare i pochi centimetri che aveva su Reese. I rossi capelli sciolti caddero in avanti, quasi accarezzando le tempie di Reese. "Questo". Luc prese la bocca di Reese in un bacio possessivo e brutale. Reese gemette dentro il bacio, chiudendo a pugno le mani. Ci voleva fin troppo sforzo per respingere Luc. Tutto il peso dell'uomo stava incombendo su quelle mani, bloccando Reese contro la porta dell'armadio. Così invece lui girò il volto di lato, facendo sforzi per respirare quando fu libero. "Dio ti maledica! Cosa stai facendo?" Le labbra di Luc scivolarono lungo la guancia di Reese fino al suo orecchio. Il suo ginocchio si infilò tra le gambe di Reese, premendo la sua coscia sull'inguine di Reese. L'erezione che non era andata via ritornò a piena ed orribile vita. "Ho cercato di andarmene", rimbombò quella voce nel suo orecchio. "Ma muoio dalla voglia di assaggiarti. Voglio inghiottirti e divorarti". I suoi denti si chiusero sulla curva tra il collo e la spalla di Reese. "Per favore, Reese. Devo scoparti". Hell - Excerpt “I’ve been watching you.” He patted his pocket for his pack of smokes. “Yeah.” He’d just have another one, and hopefully Hell would head on up to his room alone. “I want you.” Brent froze, anger draining as he was speared by an intense violet gaze. Hell turned his arm so his fingers curled up in front of his chin. The frothy lace of his cuffs spilled down his forearm, displaying the gold bracelet, ring, and the chains that linked them over the back of his hand. “Mmm.” He straightened his index finger slightly to trace the top curve of his upper lip with a manicured fingernail. Brent swallowed. “We can’t.” “Why not?” “The band …” The finger was distracting. Or was it the lips? The tip of Hell’s pink tongue nudged out to lick one side of his upper lip. “I die to know what it’s like to have those talented fingers on me.” Oh, the accent just made that sentence so very amazing. Said fingers went lifeless and dropped the cigarette. Hell’s gaze dropped. Brent realized a hole was burning in his slacks. “Fuck!” He jumped up, sending the chair clattering to the tiles behind him. He brushed off the burning ash. No flames, but there was a definite burn mark. Brent froze again when Hell’s boots and legs appeared in his downcast vision. He started to back away on instinct, but Hell’s hands reached up to cup his face, tilting it so Brent had to straighten and look at him. With the heels on the boots, Hell’s height reached Brent’s chin. He gazed into the cherub’s face. He’d never seen that hunger in those eyes. It made them a deep, beguiling indigo. Hell grimaced slightly; then Brent felt thumbs and fingers at the arms of his sunglasses, pressing them up. “Hey,” he reached up to grab at Hell’s hands. He didn’t get a grip on the slim wrists before Hell yanked his face down and took his lips in a kiss. Oh, God! Brent heard the moan ooze from his throat as liquid heat shot through his veins. Just the touch of those soft lips with the remnants of gloss was enough to chase away thoughts and bring forward pure feeling. Fingers dug into his hair, pushing his sunglasses up farther, as the lips parted and the point of a warm, wet tongue teased the seam of Brent’s lips. He opened without hesitation, sucking in the questing tongue, pulling hard. Hell let out a grunt of surprise that turned into a ragged groan. He stepped closer to Brent, his belly brushing Brent’s erection through layers of fabric. Unthinking, Brent dropped his arms around Hell’s waist, pulling the smaller man closer to increase the pressure. They both sighed. Hell’s arms slid up to wind around Brent’s neck, and Brent’s hands spanned out, one over the middle of Hell’s back and one dropping down to squeeze a firm ass cheek. Fingers again tangled in his hair, this time at the back of his skull, and pulled until he was forced to break the kiss. Both he and Hell sucked in breath without breaking their embrace. Hell recovered first. “Elevator.” Reason tried to wiggle its way to the surface of Brent’s brain. “Wait.” “No. No waiting.” Sharp teeth nipped at Brent’s chin. “Need to fuck you.” He groaned. “But …” Hell unwound the arm with the free hand from around Brent’s neck and wormed it down between them. Brent hissed when firm fingers melded to his cock. “Want you.” Need put more of the German accent into his voice so that it came out sounding like “Vant you.” “Want to know how you taste.” Brent was only a flesh-and-blood human being, and at the moment, all of his flesh and blood was at the mercy of the cherub’s hot little hand and seductive, commanding voice. He closed his eyes and swallowed, walking backwards at Hell’s nudge. He had to trust that Hell knew where they were going because the man had a solid grip on his cock and didn’t seem to be anywhere close to letting go. Brent’s back came up against a wall. Hell tilted his head down into another tongue-sucking kiss, only freeing his hand to lower it to press the elevator button once Brent was fully engaged in the lip lock. When the doors opened, Hell pushed. Brent stumbled free of the cherub’s hold and leaned against the low railing circling the three walls of the lift. Hell stepped inside and reached to press the button with the hand that held Brent’s sunglasses. Brent stared at the glasses. They looked so odd, so ordinary in someone else’s hands. Especially those hands. Long and elegant, somewhat hidden beneath the lacy flounce of his shirt cuffs. Rings shone from most of the fingers as he raised the sunglasses. Brent watched in fascination as Hell used the tip of one earpiece to trace the full curve of his bottom lip. “Your kiss is divine, Süsser.” The last word sounded like an endearment, kind of “si-ssur” with a hard i and a drawn out s in the middle. Hell stepped toward Brent, sucking the earpiece between his lips. “How does the rest of you taste?” Brent swallowed, trying once more to regain some sanity. “Hell, we shouldn’t do this.” “Oh, yes. We should.” Brent shook his head. “The band.” Hell stepped into his body, pressing Brent against the back wall of the lift. Brent couldn’t take his eyes off that part of his sunglasses, disappearing in and out of Hell’s lips. That pink tongue came out to caress the plastic, and Brent had to wet his own lips at the sight. Hell leaned in, tilting up toward his mouth. “I want you so much.” Lips hovered beneath Brent’s, the plastic of the glasses an odd hardness at the corner of their mouths. “Please don’t say I can’t have you.” The elevator doors hissed open. Hell stepped back. Brent stumbled forward, leaning into the kiss that Hell now backed away from. Hell grabbed the front of his shirt and led the way out of the lift. “Come.” Mistake! Brent’s brain screamed. Yet here he was, following the cherub like a stunned puppy. "Ti ho osservato". Toccò leggermente il suo taschino per cercare il pacchetto di sigarette. "Si". Doveva averne un altro, e c'era speranza che Hell se ne andasse nella sua camera da solo. "Ti voglio". Brent si irrigidì, la rabbia che si prosciugava mentre era trafitto da un intenso sguardo violetto. Hell girò il braccio così che le sue dita si piegarono sul davanti della sua mascella. Il pizzo leggero dei suoi polsini scivolò in basso sul suo avambraccio, mettendo in mostra il braccialetto dorato, l'anello e le catene che li collegavano sopra il dorso della sua mano. "Mmm". Allungò il suo dito indice per tracciare leggermente la curva del suo labbro superiore con l'unghia curata. Brent deglutì. "Non possiamo". "Perchè no?" "Il gruppo..." Il dito era distraente. O erano le labbra? La punta della lingua rosa di Hell spuntò fuori per leccare un lato del suo labbro superiore. "Muoio dalla voglia di sapere com'è avere quelle dita talentuose su di me". Oh, l'accento faceva proprio sembrare la frase così sorprendente. Le suddette dita diventarono senza vita e lasciarono cadere la sigaretta. Lo sguardo di Hell scivolò in basso. Brent realizzò che un buco stava bruciando nei suoi pantaloni. "Cavoli!" Balzò in piedi, gettando la sedia rumorosamente sulle mattonelle dietro di lui. Spazzò via la cenere accesa. Nessuna fiamma, ma c'era decisamente un segno di bruciatura. Brent si irrigidì di nuovo quando gli stivali di Hell e le sue gambe apparvero nella sua visuale abbassata. Incominciò ad indietreggiare d'istinto, ma le mani di Hell si allungarono a coppa sul suo volto, piegandolo in modo che Brent dovette raddrizzarsi e guardarlo. Con i tacchi degli stivali, l'altezza di Hell raggiungeva la mascella di Brent. Guardò quel volto da cherubino. Non aveva mai visto quella brama in quegli occhi. Li rendeva di un indaco profondo e accattivante. Hell fece una leggera smorfia; poi Brent sentì pollici e dita sulle stanghette dei suoi occhiali da sole, spingendoli in alto. "Hey", alzò le braccia per afferrare le mani di Hell. Non riuscì a prendere i polsi sottili prima che Hell tirasse con violenza il suo volto in basso e prendesse le sue labbra in un bacio. Oh, Dio! Brent sentì il gemito fluire dalla sua gola mentre un liquido caldo scorreva nelle sue vene. Solo il tocco di quelle labbra soffici con il residuo di rossetto era abbastanza da scacciare ogni pensiero e far emergere solo sensazioni pure. Delle dita affondarono nei suoi capelli, spingendo gli occhiali da sole ancora più lontano, mentre le labbra si aprivano e la punta di una lingua calda e bagnata tentava la linea di congiunzione delle labbra di Brent. Lui le aprì senza esitazione, succhiando la lingua indagatrice, tirando forte. Hell emise un grugnito di sorpresa che si trasformò in un rabbioso gemito. Si avvicinò a Brent, il suo ventre che accarezzava l'erezione di Brent attraverso gli strati di tessuto. Senza pensare, Brent fece scivolare le sue braccia intorno alla vita di Hell, attirando più l'uomo più piccolo per aumentare la pressione. Entrambi sospirarono. Le braccia di Hell scivolarono in alto per avvolgersi intorno al collo di Brent, e le mani di Brent si estesero, una a metà della schina di Hell e l'altra in basso a stringere un gluteo sodo. Le dita di nuovo intrecciate nei suoi capelli, questa volta sul dietro del suo cranio, tiravano fino a che lui fu costretto ad interrompere il bacio. Entrambi, lui ed Hell, respirarono a fondo senza interrompere il loro abbraccio. Hell si riprese per primo. "Ascensore". La ragione cercò di farsi strada fino alla superficie del cervello di Brent. "Aspetta". "No. Nessuna attesa". Denti aguzzi mordicchiarono la mascella di Brent. "Ho bisogno di scoparti". Lui gemette. "Ma..." Hell distese il braccio con la mano libera da intorno il collo di Brent e la mosse lentamente in basso tra di loro. Brent sibilò quando le dita decise si fusero sul suo pene. "Ti voglio". Il bisogno rese più forte l'accento tedesco nella sua voce rendendo più dure le consonanti. "Voglio sapere che gusto hai". Brent era solo un essere umano di carne e sangue, e in quel momento, tutta la sua carne e il suo sangue erano alla merce della piccola mano calda e della seducente voce imperiosa del cherubino. Chiuse gli occhi e deglutì, camminando indietro alla spinta di Hell. Doveva fidarsi che Hell sapesse dove erano diretti perchè l'uomo aveva una presa solida sul suo pene e non sembrava per nulla intenzionato a lasciarlo andare. La schiena di Brent incontrò un muro. Hell piegò la sua testa in basso in un altro bacio succhia lingua, liberando la sua mano solo per abbassarla per premere il pulsante dell'ascensore appena Brent fu totalmente impegnato dalla presa delle sue labbra. Quando le porte si aprirono, Hell spinse. Brent si ritrovò improvvisamente libero dalla presa del cherubino e si appoggiò contro la bassa ringhiera che circondava le tre pareti dell'ascensore. Hell entrò dentro e allungo il braccio per premere il pulsante con la mano che teneva gli occhiali da sole di Brent. Brent fissò gli occhiali. Sembravano così strani, così normali nelle mani di qualcun'altro. Specialmente in quelle mani. Lunghe ed eleganti, in qualche modo nascoste sotto la balza di pizzo dei polsini della sua camicia. Anelli risplendevano dalla maggior parte delle dita mentre lui sollevava gli occhiali da sole. Brent guardò mentre Hell usava la punta di una stanghetta per tracciare la curva piena del suo labbro inferiore. "Il tuo bacio è divino, Süsser". L'ultima parola suonava come un vezzeggiativo, tipo “si-ssur” con un I dura e una S aspirata nel mezzo. Hell fece un passo in avanti verso Brent, succhiando la stanghetta tra le labbra. "Che sapore ha il resto di te?" Brent deglutì, cercando ancora una volta di riguadagnare un po' di salute mentale. "Hell, non dovremmo fare questo". "Oh, si. Dobbiamo". Brent scosse la testa. "Il gruppo". Hell si avvicinò contro il suo corpo, premendo Brent contro il muro posteriore dell'ascensore. Brent non poteva distogliere gli occhi da quella parte dei suoi occhiali da sole, che scompariva dentro e fuori le labbra di Hell. Quella lingua rosa che veniva fuori per accarezzare la plastica, e Brent dovette bagnarsi le labbra alla vista. Hell si sporse verso di lui, piegando in alto verso la sua bocca. "Ti voglio così tanto". Le labbra rimasero in sospeso sotto quelle di Brent, la plastica degli occhiali un strana durezza all'angolo delle loro bocche. "Per favore non dire che non posso averti". Le porte dell'ascensore si aprirono con un sibilo. Hell fece un passo indietro. Brent inciampò in avanti, piegandosi nel bacio che Hell ora allontanava da lui. Hell afferrò il davanti della sua camicia e lo condusse fuori dall'ascensore. "Vieni". Errore! Urlava il cervello di Brent. Tuttavia eccolo qui, a seguire il cherubino come un cucciolo stordito.
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