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Martedì, 10 luglio, 2007 - 21:49
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ROMANCE HISTORY: Faith Baldwin

STORIA DEL ROMANCE: Faith Baldwin

From RomanceWiki, the free encyclopedia: Faith Baldwin was born on October 1, 1893 in New Rochelle, NY. She died March 19, 1978 in Norwalk, Connecticut. Ms. Baldwin is the author of some 100 novels, often concentrating on women juggling career and family. She apparently began her career writing for "women's magazines" that produced romance novels as six-part serials. Her first published book was Mavis of the Green Hill published in 1921. She also wrote three books with Achmed Abdullah which were published in 1929, 1930 and 1932. In 1935 she was described as the newest of the "highly paid" women romance writers by Time magazine. Several of her books were made into films. In the early days of television, she hosted a weekly Saturday afternoon anthology series on ABC network, entitled "Faith Baldwin Romance Theater." From 1958 to 1965, she wrote a column that was published in Woman’s Day magazine called "The Open Door."

Faith Baldwin è nato l'1 Ottobre 1893 a New Rochelle, New York. E' morta il 19 Marzo 1978 a Norwalk, Connecticut. La Signora Baldwin è l'autrice di quasi 100 romanzi, spesso concernenti la lotta delle donne per bilanciare carriera e famiglia. Apparentemente cominciò la sua carriera di scrittrice per "riviste femminili" che pubblicavano romanzi d'amore in sei puntate. Il suo primo libro pubblicato fu Mavis of the Green Hill, edito nel 1921. Scrisse anche tre libri con Achmed Abdullah che furono pubblicati nel 1929, 1930 e 1932. Nel 1935 venne descritta come la più recente tra le scrittrici di romanzi rosa "meglio pagate" dalla rivista Time. Diversi suoi libri vennero adattati per il cinema. Ai primordi della televisione, aveva una trasmissione a puntate il sabato pomeriggio sulla rete televisiva ABC, intitolata "Faith Baldwin Romance Theater". Dal 1958 al 1965, tenne una rubrica che era pubblicata nella rivista Woman's Day chiamata "The Open Door".

From TIME, Monday, Jul. 08, 1935: Brooklyn Best Seller

Newest of the group of highly-paid U. S. women romancers who are perennial best sellers (Temple Bailey, Edna Ferber, Kathleen Norris, Mary Roberts Rinehart, Willa Gather) is Brooklyn's vivacious Faith Baldwin.

A smart serialist, like a good businessman, surveys the market, knows what the public wants. When Faith Baldwin had published 28 books, including a dozen best selling romances about modern business women (The Office Wife, Week-End Marriage, Self-Made Woman, White Collar Girl), she decided that her public might like to read a family saga. Mazo de la Roche had made a phenomenal success with her Jalna books. Last year Faith Baldwin plunged into a set of serious novels tracing the development of a typical middle class family from its U. S. beginning to the present. Partly sober realism, partly sugary sentiment, American Family promptly became the best selling of all Faith Baldwin's many best sellers.

Published last week was the second of the series, The Puritan Strain. Shrewdly made up of the time-tested ingredients of the familiar triangle plot, it tells the story of 40-year-old Elizabeth Condit Gates who, like the heroine of many a popular romance, fell high-mindedly in love with her husband's best friend. Author Baldwin takes many liberties with the conventions of sentimental fiction: 1) in showing Elizabeth clinging to her lover despite her regret at the pain she caused her husband; 2) going on with her plans to remarry despite her agony at her son's disapproval of her course; 3) living beyond the usual happy ending of remarriage and accepting her quota of human doubts and regrets.

Born 42 years ago in New Rochelle, of old U. S. stock somewhat similar to that traced in American Family, Author Baldwin began to write at the age of six, when she turned out a play characteristically called The Deserted Wife. Neighbors in the quiet Fort Hamilton district of Brooklyn knew her as the wife of a Brooklyn businessman, the mother of three sons and a daughter, unobtrusively active in Brooklyn Junior League affairs, when the sensational success of Alimony in 1928 suddenly lifted her from the status of routine magazine contributor to that of a popular favorite.

Small, dark-eyed, prolific Author Baldwin took quick advantage of her first success, and at great speed, using the amateur's hunt and peck system, in the next five years typed out 16 serials as well as many a short story. Her grammar was shaky, her punctuation poor, but rates for her work increased steadily, until she now receives more than $50,000 for each of her magazine serials, is approaching Kathleen Norris' top mark of approximately $75,000 a serial for three serials a year. Unlike Romancer Norris, who can carry on a conversation and manage her household while typing out her novels, Author Baldwin slaves and suffers over her work, cuts and revises in her striving for narrative smoothness and speed. A great admirer of the work of her friend Naomi Mitchison, painstaking historical novelist, Author Baldwin confesses to serious intellectual interests, would rather be "a biologist, an obscure scientist, an actress, a doctor, an explorer" than the most rapidly rising U. S. writer of popular magazine fiction.

Ultima nel gruppo di scrittrici americane di romanzi rosa meglio pagate che sono perennemente in cima alle classifiche di vendita (Temple Bailey, Edna Ferber, Kathleen Norris, Mary Roberts Rinehart, Willa Gather) è la vivace nativa di Brooklyn Faith Baldwin.

Una scrittrice di romanzi a puntate intelligente, come un bravo uomo d'affari, sorveglia il mercato, sa quello che vuole il pubblico. Quando Faith Baldwin aveva già pubblicato 28 libri, inclusi una dozzina di romanzi d'amore bestseller sulla moderna donna d'affar (The Office Wife, Week-End Marriage, Self-Made Woman, White Collar Girl), ha deciso che il suo pubblico poteva aver piacere di leggere una saga familiare. Mazo de la Roche ha avuto un successo fenomenale con i suoi libri Jalna. Lo scorso anno Faith Baldwin si è buttata in una serie di romanzi a puntate che seguivano lo sviluppo di una tipica famiglia borghese dai suoi inizi negli Stati Uniti ai giorni nostri. In parte sobrio realismo, in parte sentimento zuccheroso, American Family divenne subito il più venduto dei molti bestsellers di Faith Baldwin.

La scorsa settimana è stata pubblicato il secondo della serie, The Puritan Strain. Sagacemente condito con tutti gli ingredienti testati nel tempo del triangolo familiare, racconta la storia della quarantenne Elizabeth Condit Gates che, come l'eroina di molti romanzi d'amore popolari, si innamora perdutamente del marito della sua migliore amica. L'autrice Baldwin si prende molte libertà con le convenzioni della letteratura sentimentale: 1) nel mostrare Elizabeth che si stringe al suo amante a dispetto del suo rimorso per la pena che ha causato a suo marito; 2) andando avanti con il suo progetto di risposarsi a dispetto della sua agonia alla disapprovazione di suo figlio per il suo comportamento; 3) vivendo oltre il consueto lieto fine dello risposarsi e accettando la sua parte di dubbi umani e rimorsi.

Nata 42 anni fa a New Rochelle, da una vecchia famiglia americana in qualche modo simile a quella tracciata in American Family, l'Autrice Baldwin ha cominciato a scrivere all'età di sei anni, quando se ne uscì con una commedia tipicamente intitolata The Deserted Wife. I vicini nel tranquillo quartiere di Fort Hamilton a Brooklyn la conoscevano come la moglie di un uomo d'affari di Brooklyn, la madre di tre figli e di una figlia, discretamente impegnata negli affari della Lega Giovanile di Brooklyn, quando il successo sensazionale di Alimony nel 1928 improvvisamente l'anno elevata dal ruolo di collaboratore di una rivista a quello di favorita del pubblico.

Piccola, occhi scuri, prolifica, l'Autrice Baldwin approfittò velocemente del suo primo successo, e a gran velocità, usando il sistema amatoriale di dare piccoli assaggi alle prede, nei seguenti cinque anni scrisse 16 romanzi a puntate così come molti racconti. La sua grammatica era traballante, la sua punteggiatura povera, ma i diritti per i suoi lavori aumentarono costantemente, fino ad adesso quando riceve più di 50.000 dollari per ognuno dei suoi romanzi a puntate, si sta avvicinando al tetto massimo di Kathleen Norris di circa 75.000 dollari a romanzo per tre romanzi a puntate all'anno. A differenza della Romanziera Norris, che può portare avanti una conversazione e gestire la propria casa mentre batte a macchina i suoi romanzi, l'Autrice Baldwin fatica e soffre sul suo lavoro, taglia e rivede nel suo sforzo di avere una narrazione liscia e veloce. Una grande ammiratrice del lavoro della sua amica Naomi Mitchinson, accurata romanziera storica, l'Autrice Baldwin ammette dei seri interessi culturali, preferirebbe essere "una biologa, una scienziata sconosciuta, una attrice, un dottore, una esploratrice" piuttosto che la scrittrice americana in più forte ascesa di letteratura popolare da riviste mensili.

From TIME, Monday, Jan. 29, 1951: The Rosy View

Faith Baldwin has turned out novels at the rate of more than two a year for 30 years, plus uncounted shorts. Last week, like Authors Billy Rose and Somerset Maugham, she got her reward: her own television show.

The Faith Baldwin Theater of Romance (alternate Sats. 11 a.m., ABC) hopes to mirror the rosy view of U.S. life & love that has enchanted the Baldwin millions. The first show opened with harp strings, cloud formations and a lyric hymn to Maidenform ("The dream of a bra . . . the largest-selling brassiere in the world!"), illustrated with sexy shots of bra-girls skiing, stretching, or just standing around in half-dressed hauteur.

After an introduction by Herself ("I hope you will enjoy it, for the writer who cannot please an audience might as well stop writing . . ."), Theater of Romance plunged into a disconcertingly morbid little story about an accountant (Walter Abel) who was depressed because he had no material goods to leave his family. But his wife and children clamorously reminded him of all the good times they had had together, and the 30-minute show ended with everyone misty-eyed and agreeing that money can't buy happiness. Sentiments like these, flowering in Faith Baldwin's prose, have earned her a place in Connecticut with a 22-room house and a pool. But she sometimes broods because critics label her Pollyanna. "The reason my stories always end happily is because the magazines prefer happy endings," she explains. Actually, she argues, her plots often have a high tragic content: "I've always jumped the gun on my themes—I did a book on alcoholism, for example, which wasn't popular because the subject wasn't popular yet."

But in her forthcoming novel (due next month) she may be a little on the freight. She feels that it is on an essentially unpopular subject: "It's called The Whole Armor, and my life's blood is in it. It's the story of a man's belief in God, and what happens to him. I worked on it nine hours a day, including Sundays, for two months."

Theater of Romance, however, will only occasionally reflect the deep-thinking side of Faith Baldwin. For the next show she has promised something more in line with commercial reality: the story of a glamorous, beautiful Broadway actress (Nina Foch) who is ardently wooed and eventually won by a wealthy young man from Park Avenue.

Faith Baldwin ha prodotto romanzi al ritmo di più di due all'anno per 30 anni, più innumerevoli racconti. La scorsa settimana, come gli Autori Billy Rose e Somerset Maugham, ha ottenuto il suo premio: il proprio spettacolo televisivo.

Il Faith Baldwin Theater of Romance (ogni due sabati alle 11 di mattina sulla ABC) spera di illustrate le dorate vite e amori americani che hanno incantato i milioni di fan della Baldwin. La prima puntata si è aperta con suoni d'arpa, nuvolette e un inno lirico alla Maidenform ("Il sogno di un donna... la donna più venduta al mondo!"), illustrato con immagini sexy di ragazze in reggiseno che sciano, fanno ginnastica, o semplicemente girovagavano con alterigia mezze vestite.

Dopo una introduzione di se stessa ("Spero che vi piacerà, dato che una scrittrice che non può compiacere una platea può benissimo smettere di scrivere..."), Theater of Romance si butta in una sconcertantemente morbosa storiella di un ragioniere (Walter Abel) che è depresso perchè non ha beni materiali da lasciare alla sua famiglia. Ma sua moglie e figli clamorosamente gli ricordano di tutti i bei momenti che hanno passato insieme, e lo spettacolo di 30 minuti finisce con tutti con gli occhi umidi e che concordano che il denaro non può comprare la felicità. Sentimenti come questi, abbondanti nella prosa di Faith Baldwin, le hanno fatto guadagnare un posto in Connecticut con una casa di 22 stanze e una piscina. Ma lei qualche volta rimugina perchè i critici l'hanno etichettata Pollyanna. "La ragione per cui le mie storie sono sempre a lieto fine è perchè le riviste preferiscono i lieto fine", spiega. In realtà, argomenta, le sue trame spesso hanno dei contenuti altamente tragici: "Ho sempre puntato la pistola nei miei temi - ho scritto un libro sull'alcolismo, per esempio, che non ebbe successo perchè il soggetto non era ancora popolare".

Ma nel suo prossimo romanzo (che deve uscire il mese prossimo) potrebbe andare sul pesante. Sente che è su un soggetto essenzialmente impopolare: "E' intitolato The Whole Armor, e ci ho messo tutta me stessa per scriverlo. E' la storia della fede di un uomo in Dio, e di quello che gli succede. Ci ho lavorato nove ore al giorno, incluso le Domeniche, per due mesi".

Theater of Romance, tuttavia, solo occasionalmente rifletterà il lato profondo di Faith Baldwin. Per la prossima puntata ha promesso qualcosa di più in linea con la sua realtà commerciale: la storia di una affascinante e bella attrice di Broadway (Nina Foch) che viene ardentemente corteggiata e alla fine conquistata da un giovane benestante di Park Avenue.

From TIME, Monday, Feb. 12, 1951: No Transfusion

When a writer with the nationwide, 30-year following of Faith Baldwin announces that her new novel has her "life's blood" in it (TIME, Jan. 29), the news calls for a certain amount of pricking up of ears. With the publication of The Whole Armor, ears can be at ease. Like the 60-odd Baldwin novels that have preceded it, this earnest story of a young Manhattan minister's search for maturity has a pretty thin hemoglobin content.

Hero Paul Lennox is strong on good works and good looks, A dynamic young fellow, he is modern enough to insist that a gymnasium and round-table marriage counseling are necessary supplements to his central message of God's grace. Yet Paul is beset by a corroding sense of failure. He feuds with an important parishioner, can't wholeheartedly accept the girl he loves, fails miserably as an example to his heavy-drinking young half brother. It takes most of the book and a crippling attack of polio to make Paul understand his failure in life: he has everything a minister needs but humility; his faith has been not in God but in himself.

Author Baldwin has tackled a compelling theme, but the bestselling writing habits of a lifetime will not down. In a few final, banal pages, Paul becomes a mature man, a whole minister, and gets his girl besides (Alcoholics Anonymous has straightened out his dipso brother). In a foreword, Author Baldwin hopes that at least "one reader" will experience "pleasure in reading Paul's story." On the record (some 10,000,000 sales of her novels in all editions), she can't miss.

Quando una scrittrice famosa a livello nazionale e con un seguito che dura da 30 anni, come Faith Baldwin annuncia che il suo nuovo romanzo ha "la sua essenza vitale in esso", le notizie richiedono un certo ammontare di orecchie alzate e all'erta. Con la pubblicazione di The Whole Armor, le orecchie possono riposarsi. Come i 60 precedenti romanzi della Baldwin che lo hanno preceduto, questa fervente storia della ricerca di un giovane ministro di Manhattan della maturità ha un contenuto emoglobinico piuttosto basso.

L'eroe Paul Lennox è un bravo lavoratore di bell'aspetto, un giovane dinamico, abbastanza moderno da insistere che una palestra e una tavola rotonda per il matrimonio sono necessarie aggiunte al suo messaggio centrale sulla grazia di Dio. Tuttavia Paul è assediato da un senso di fallimento che rode. Lotta con un importante parrocchiano, non può accettare a cuore aperto la ragazza che ama, fallisce miseramente come esempio per il suo giovane fratellastro alcolizzato. Ci vuole la maggior parte del libro e un invalidante attacco di poliomielite per fare in modo che Paul capisca il suo fallimento nella vita: lui ha tutto quello di cui un ministro ha bisogno ma non l'umiltà; la sua fede non era in Dio ma in se stesso.

L'Autrice Baldwin ha affrontato un tema avvincente, ma le abitudine di scrivere di una vita non sono state abbandonate. In un nuovo finale, pagini banali, Paul diventa un uomo maturo, un ministro completo, e ha la sua ragazza al suo fianco (gli Alcolisti Anonimi hanno raddrizzato la dipsomania del fratello). Nella prefazione, l'Autrice Baldwin spera che almeno "uno dei lettori" proverà "piacere nel leggere la storia di Paul". Sulla carta (quasi 10.000.000 dei suoi romanzi venduti in tutte le edizioni), non dovrebbe fallire.

From TIME, Friday, Jul. 20, 1962: Potato People

Their names, if they were married, were Peg and Tom, Jane and Bill, Jeremy and Jennifer. Single men were always called Brick or Brock or Bruce. Unmarried girls needed a gallant name; it was usually Helen. They lived in a smallish, unidentified city in an immemorial Indiana. The men spoke to each other in a language called kidding ("You old son of a gun"), and the women talked somberly about "our marriage'' as if marriage were a large, fragile china object one kept in the front hall. They led decent, busy lives, and the worst sinners among them were those men (never women) who admitted, grinning roguishly, that they went to church only three times a year.

They were, of course, the characters whose happy problems and placid turmoil filled six-part serials during the great days of the women's, magazines. Their most important characteristic was, as the millions of matron readers knew, and as the writers and editors knew they knew, that the problems and turmoil did not really matter. If you cut into a Brick or a Jeremy (and there was constant cutting; men and children in the serials were fatally susceptible to plot-advancing ailments), you found only a dense, featureless white substance, like the inside of a potato. Spinal meningitis did not really hurt the potato husbands who incurred it, but it gave the overworked young potato doctor (generally called Hank, sometimes Mike) a chance to say, wearily, brushing a shock of coal-black hair from his eyes, that he was sorry, he had done all he could do.

Trouble Ahead. Bound in hard covers, the potato serials formed a vast sub-literature whose authors typed fast, grew rich, and pretended to be wistful about critical neglect. Among the fastest and richest was Faith Baldwin, whose income reached six figures a year during the '30s and '40s, and who has written, under her own name and pseudonyms, at least 100 books Edmund Wilson has never heard of. Editors loved her because she was dependable and fast. Once, with no perceptible quickening in pace, she clicked off a 12,000-word novella during a four-day coast-to-coast train ride. ''Sometimes," she admits, "the stories didn't come out very dimensional."

But two dimensions were enough, and for Author Baldwin's aging but still faithful audience, they still are. Now, a wispy woman of 68 with a warm, friendly, electrically operated glint to her eye, she limits herself to 6,000 to 8,000 words a day. She does a monthly "inspirational" column for Woman's Day and one book a year. The women's magazines are declining, and the days of fat prices for serials are over, but the Baldwin prose still reads the same. The married pair in The West Wind are pretty Meg and darkly attractive Davy. He is a successful, 38-year-old sales manager with a fine dog and unfailing friends, but he and Meg have no children—an unvarying sign that trouble is ahead.

Weather from the West. The trouble comes; Davy, fallible though darkly attractive male that he is, commits casual adultery. His conscience is lacerated, and his minister advises him to tell all: "Your wife will be deeply hurt, and this you must face. But you will have shared."

Pretty Meg, as it turns out, forgives but does not understand. Davy understands her forgiving but cannot forgive her not understanding. The dog senses the rift between them, and for a while things look black indeed. But at the last possible moment, there is a meteorological bulletin: "The wind had changed; cool and freshening, it was blowing from the West." This is an unvarying sign that trouble is behind. So are another 60,000 words. "Come back to bed, darling," says Davy kindly (and with just the hint of spice that potato readers like). "You must get some sleep."

I loro nomi, se erano sposati, erano Peg e Tom, Jane e Bill, Jeremy e Jennifer. Gli scapoli erano sempre chiamati Brick o Brock o Bruce. Le nubili avevano bisogno di un nome galante; di solito era Helen. Vivevano in città piccole e indefinite in un stato dell'Indiana immemorabile. Gli uomini parlavano tra di loro in un linguaggio detto "kidding" ("Tu vecchio figlio di una pistola"), e le donne parlavano tetramente del "nostro matrimonio" come se il matrimonio fosse un grande e fragile oggetto di porcellana cinese tenuto nel salotto. Conducevano vite decenti e indaffarate, e i peccatori peggiori tra di loro erano quegli uomini (mai donne) che ammettevano, sogghignando da furfanti, che andavano in chiesa solo tre volte all'anno.

Erano, naturalmente, i personaggi i cui felici problemi e placidi scompigli riempivano un romanzo a sei puntate durante i grandi giorni delle riviste femminili. La loro caratteristica più importante era, come milioni di lettrici matrone sapevano, e come le scrittrici e gli editori sapevano che loro sapevano, che i problemi e gli scompigli non importavano realmente. Se andavi a fondo di un Brick o di un Jeremy (e c'era sempre un costante approfondimento; uomini e bambini nei romanzi a puntate era fatalmente suscettibili ai disturbi dell'avanzamento della trama), trovavi solo una sostanza bianca densa e poco interessante, come l'interno di una patata. Le meningiti spinali non urtavano realmente i mariti di patata che le prendevano, ma davano all'indaffarato giovane dottore di patata (di solito chiamato Hank, qualche volta Mike) la possibilità di dire, stancamente, allontanando con un gesto della mano una ciocca di cappelli neri come il carbone dai suoi occhi, che lui era spiacente, aveva fatto tutto quello che poteva.

Guai in vista. Rilegato in copertine rigide, i romanzi a puntate di patata formavano una vasta letteratura di genere i cui autori scrivevano velocemente, diventavano ricchi, e pretendevano di essere dispiaciuti di essere ignorati dai critici. Tra i più veloci e più ricchi era Faith Baldwin, le cui entrate raggiunsero sei cifre all'anno negli anni '30 e '40, e che ha scritto, con il suo nome e con pseudonimi, almeno 100 libri di cui Edmund Wilson non ha mai sentito parlare. Gli editori la amavano perchè era affidabile e veloce. Una volta, senza nessun percettibile aumento del ritmo, produsse un racconto di 12.000 parole durante un viaggio in treno da costa a costa di quattro giorni. "Qualche volta", ammette, "le storie non venivano fuori con molte dimensioni".

Ma due dimensioni erano abbastanza, e per il pubblico dell'Autrice Baldwn, che sta invecchiando ma che è ancora fedele, lo sono ancora. Ora, una donna di 68 anni con un guizzo caldo, amichevole ed elettronicamente modificato dei suoi occhi, si limita da 6.000 a 8.000 parole al giorno. Tiene una rubrica mensile per Woman's Day e pubblica un libro all'anno. Le riviste femminili sono in declino, e i giorni dei prezzi alti per i romanzi a puntate sono passati, ma la prosa della Baldwin si legge ancora. La coppia sposata in The West Wind è la carina Meg e il tenebrosamente affascinante Davy. Lui è un commesso di successo, di 38 anni con un cane simpatico e degli amici sicuri, ma lui e Meg non hanno figli - un segno inequivocabile di guai in vista.

Vento dall'Ovest. I guai arrivano: Davy, uomo fallibile anche se tenebrosamente affascinante, commette casualmente adulterio. La sua coscienza è lacerata, e il suo pastore lo consiglia di confessare tutto: "Tua moglie sarà profondamente ferita, e questo tu lo devi affrontare. Ma ce la farete".

La carina Meg, come si rivela, perdona ma non capisce. Davy capisce il suo perdono ma non può perdonarle il fatto che non capisca. Il cane sente la rottura tra di loro, e per un momento le cose sembrano andar male tra di loro. Ma all'ultimo momento, c'è un bollettino meteorologico: "Il vento è cambiato; freddo e rinfrescante, sta soffiando da Ovest". Questo è un inequivocabile segno che i problemi sono passati. Così sono anche altre 60.000 parole. "Torna a letto, cara", dice gentilmente Davy (e con solo un tocco di piccante che piace ai lettori di patata). "Devi dormire un poco".

Movies made from books

Queen for a Day (1951) (story "The Gossamer World")
Second Chance (1950)
"The Chevrolet Tele-Theatre" (1 episode, 1950)
Letter to Edith (1950)
Apartment for Peggy (1948)
Comet Over Broadway (1938)
Men Are Such Fools (1938)
Portia on Trial (1937)
The Moon's Our Home (1936)
Love Before Breakfast (1936) (novel "Spinster Dinner")
Wife vs. Secretary (1936)
August Weekend (1936)
The Office Wife (1934)
Beauty for Sale (1933) (novel "Beauty")
Skyscraper Souls (1932) (novel "Skyscraper")
Week-end Marriage (1932)
The Office Wife (1930)

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Commenti

Certo Alida che interessa.

Certo Alida che interessa. Puoi scannerizzare tutto senza problemi? quante pagine sono il saggio? è troppo se scannerizzi anche quelle? puoi mandare tutto al mio indirizzo elisa . rolle @ libero . it (senza spazi) e naturalmente ti cito come fonte nel post! elisa

Ho pescato dalla bilioteca il

Ho pescato dalla bilioteca il saggio che parla di Willy Dias, in più abbiamo una decina di titoli. Le copertine sono semplici ma tipo art decò e potrei provare a scannerizzarle. (nel saggio ci sono anche 2-3 fotografie dell'autrice). Interessa? Alida Novelli

Ok ragazze, consigli

Ok ragazze, consigli recepiti... verranno fuori dei begli articoli, grazie. Elisa

Devo andare a guardare in

Devo andare a guardare in biblioteca, abbiamo circa una decina di titoli, ma ha scritto di più. Di Mura nella collezione di galatei che andiamo costruendo abbiamo una raccolta di consigli alle donne. veramente perfidi, come se fosse una versione femminile del Pitigrill provocatore e qualunquista.Alida Novelll

Grazie Elisa ^_^ Ah se fossi

Grazie Elisa ^_^

Ah se fossi a corto di scrittrici c'è anche Maria Volpi Nannipieri in arte Mura. :) Ciao

Brava Alida! erano giorni che

Brava Alida! erano giorni che cercavo di ricordare questo nome. Ci vuoi preparare qualcosa? Il profilo dell'autrice, la sua bibliografia? poi lo pubblico io con i crediti... fammi sapere se sei interessata. Elisa

Mi candido per Willy Dias (e

Mi candido per Willy Dias (e magari la sua amica e collaboratrice Flavia Steno) , che é una figura poco conosciuta e molto particolare. Se ci sono delle amiche triestine e genovesi, potrebbero collaborare. Alida Novelli

Ahhahhh Hatshepsut... ne hai

Ahhahhh Hatshepsut... ne hai beccate due: abbiamo in programma Liala e Carolina Invernizio. Georgette Heyer e Elionor Childe non le ho messe in lista perchè di lei hanno parlato già altri siti italiani del genere. Luciana Peverelli... buon suggerimento! ciao, elisa

Davvero una bella idea Elisa

Davvero una bella idea Elisa ^_^ Complimenti. Trovo sia importante conoscere le prime scrittrici del genere e sapere come il genere stesso si è evoluto nel corso degli anni. Mi piacerebbe poter leggere anche qualcosa nel cambiamento del tipo di scrittura. Ci sarà un articolo anche su Georgette Heyer Liala, Luciana Peverelli, Carolina Invernizio e Elionor Childe? ^_^

ciao andreina, si accettano

ciao andreina, si accettano idee e suggerimenti... se hai qualche cosa in mente, parliamone. elisa

Come al solito, complimenti

Come al solito, complimenti Elisa per il tuo lavoro!

le origini e la storia del rosa e delle sue scrittrici è un'ottima idea , mi piace molto e ,se sarà un appuntamento periodico tanto meglio! ^_^

Grazie tiziana. vorrei

Grazie tiziana. vorrei renderlo un appuntamento abbastanza fisso e trattare del mondo del romance meno "conosciuto" o poco "evidenziato" ma che sta alla base di quello che amiamo. e ci daremo una mano per farlo, non è vero? elisa

che bella questa iniziativa

che bella questa iniziativa di dedicare un post alle scrittrici storiche del genere rosa,ricostruendo anche l'epoca dei giornali fwmminili!

tiziana

Grazie Elisa un articolo

Grazie Elisa

un articolo estremamente interessante ^_^

Baci

Cris

Grazie Alida. In effetti

Grazie Alida. In effetti pensavo anche un po' a te e alla tua biblioteca quando ho preparato questo post. Vorrei renderlo un appuntamente periodico, posso già dirti che ho alcune idee che bollono in pentola. ciao, elisa

Mi é piaciuto molto questo

Mi é piaciuto molto questo intervento storico, e sono andata subito su Romance wikipedia, che mi é piaciuto anche. Auspico altri interventi come questo, e anche di storia del rosa italiano! Storicizzare fa sempre bene, e anche i commenti sprezzanti rivelano la loro ...patatosità alla distanza. Complimenti Alida Novelli

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