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RECENSIONE: L’OSSERVATORE DI FOGLIE di Diego Galdino
Anno: 2008
Editore: EdiLet - Edilazio letteraria
Genere: contemporaneo
Formato: brossura
Ambientazione: Stati Uniti, Vermont
Livello di Sensualità : kisses( dolce )
Voto: 9/10
Il romanzo, L’osservatore di foglie, è una classica commedia romantica americana trasportata su carta. Non è facile individuare i veri protagonisti della storia, potrebbero essere Dea Martin, la giovane giornalista arrivata dalla piccola cittadina di Bennington in prova per tre mesi al New YorkTimes, Clark Kent, il collega di cui s’innamorerà, ricambiata, durante il suo tirocinio nella grande mela. Oppure i protagonisti della storia potrebbero essere, il Vermont, definito per la sua bellezza ‘il secondo stato di ogni americano’, gli alberi di Bennington che attendono l’autunno per cambiare colore con un effetto domino naturale unico al mondo. O ancora il protagonista della storia potrebbe essere semplicemente ‘L’AMORE’ che porta un giornalista di New York a fingersi ‘Un osservatore di foglie’ e correre a Bennington per far innamorare di nuovo l’unica donna che voleva al suo fianco.....
Così, dopo aver dato ancora una sbirciata al solitario, Dea allungò una mano per accarezzare il volto di sua nonna. “Mi serve il tuo aiuto, ho un matrimonio tra due settimane.” Clark non c’era più: il suo ricordo, la sua essenza, l’amore che egli rappresentava per lei, divenne solo puro pensiero, volato via dalla mente per volteggiare nell’aria, sospinto, insieme con le prime foglie cadute dagli alberi, dal primo vento autunnale lontano da Bennington, lontano dal Vermont, lontano da lei».
Dea è una bella ragazza bionda con occhi color acquamarina dotata di un carattere solare, amichevole e spensierata, ma è anche attaccata ai valori e doveri familiari e come tante ragazze ha un sogno nel cassetto, ossia diventare giornalista del New York Times.
Con la valigia piena di belle speranze, Dea lascia oltre che il suo paese d’origine e la sua casa, un fidanzato che sa di non amare più, se mai lo ha amato.
La sua avventura al momento è in cima ai suoi pensieri e come tante ragazze vuole darsi un’occasione nella vita prima di fare il gran passo, ossia sposarsi.Quante di noi possono dire di averlo fatto?
Clark Kent è un giornalista del Times, (non è uno scherzo ! a quanto pare ha pure la tutina nell’armadio!!!) che stringe amicizia con la bella collega Dea, e che passando tanto tempo assieme a lei finirà per amare.
La sensibilità, l’umorismo l’ironia e la simpatia del giovane conquistano Dea che vede Clark come un esemplare (secondo il mio parere) in via d’estinzione.
Infatti Clark possiede una sensibilità non comune, che affascina Dea. Inoltre lui riuscirà a sfidare il destino per aver diritto alla sua fetta di felicità con la donna che ama.
Ma Clark è anche un giovane che coglie le sfumature, che comprende le esigenze di una donna e i dettagli che spesso paiono insignificanti alla maggioranza degli uomini e invece hanno un'importanza fondamentale in una relazione.
Chi ha scritto il libro ha dotato di una sensibilità straordinaria il personaggio maschile e di una fortuna sfacciata in amore quella femminile!!! Ma anche gli altri personaggi sono a dir poco mitici, come la nonna di Dea, adorabile e indipendente vecchietta, che affitta le stanze della sua casa a degli affittuari per la stagione autunnale, in modo da non dipendere dal perfido genero, il padre di Dea, che la vorrebbe rinchiudere in un ospizio, e al simpatico Mr. Bentley uno dei suoi ospiti, che tratta Clark come un figlio, oppure all’antipatico Rufus, il prepotente fidanzato della ragazza, per giungere infine alla figura sottomessa della madre di Dea, donna succube del marito, che dimostra di non avere carattere.
Tutti questi personaggi rendono la storia degna di essere letta. Indimenticabile è il bellissimo luogo che fa da cornice alla storia: il Vermont, con i suo caratteristici boschi dove dimorano i suoi “figli” gli alberi, che per un effetto del tutto naturale in autunno subiscono una metamorfosi particolare che richiama molti appassionati del genere e che non dirò perché chi ha scritto il libro ha descritto la trasformazione in maniera splendida.
Ci sono delle storie che leggiamo per puro piacere, per distrazione, perché ci piacciono, perché adoriamo leggere, ci rilassiamo con un bel libro, sprofondati comodamente in un divano, e ci isoliamo dal resto del mondo, poi ci sono le storie che ti gratificano culturalmente, che ti fanno sospirare, piangere, arrabbiare e ci sono storie che ti conquistano all’istante!
La mia empatia con un libro in genere avviene subito dalle prime pagine , qualche volta si evolve più in là, perché sono una lettrice che dà sempre una possibilità a un libro andando sino in fondo….poi ci sono libri come questo appena letto che mi fanno sentire veramente bene!
Leggere nutre la mia mente, il cuore, ma più di tutto, nutre la parte astratta di me stessa, quella parte che non si vede ma che c’è e che conta più di tutto: l’anima.
Alimentare l’anima è molto difficile, e quando leggi un libro che riesce nel compito, sei felice, soprattutto se è scritto da un uomo, perché L’osservatore di foglie è scritto da un uomo, con una sensibilità straordinaria che tocca nel profondo, specialmente se ci si immedesima nella protagonista femminile Dea, baciata dalla fortuna che le ha donato un uomo come Clark, ed è per questo che mi ha colpito tanto il libro, per il modo in cui il protagonista ama la sua donna. Amore che fa bene oltre al cuore, anche all’anima. Indimenticabile è la descrizione accurata e poetica dello scrittore sull’evento naturale che la natura ha donato al paesaggio bucolico del Vermont .
Se consiglio la lettura? Assolutamente sì, trovo che Diego Galdino sia un ottimo scrittore, tanto che “ Il giornale” lo ha definito il Nicholas Sparks made in Italy.
By Andreina
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