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A SPECIAL PRESENT FROM  Willa Okati

UN PENSIERO SPECIALE DA  Willa Okati

About Willa: Hello, my name is Willa Okati -- and welcome to my world!

You can almost always find me busily working away at the keys, producing yet another story out of the thousands that crowd my brain. I'm published with Changeling Press (www.changelingpress.com), Loose Id (www.loose-id.net), Torquere Press (www.torquerepress.com) and Samhain Publishing (www.samhainpublishing.com). For all you "Brotherhood" fans -- check me out at the other presses, too!

Mostly, I write M/M (male/male) romances, heavy on the erotica. Why do I choose to write in this genre? It's what I spent my early adulthood reading and loving, especially slash fanfiction. When my tastes shifted and I decided I'd like to write original fiction, it was a natural step to fall into writing gay erotica. I love to tell stories in which love features as prominently as sex, because I believe that gay men can truly fall for one another, and I like to think that my works reflect that.

In my "off time", you can find me watching movies (I love the DVD rental services), reading a book on my Palm Pilot, or hanging out with the cats (I have six). Lately, you'll also find me sitting on the porch of my new-old home, part of a mill village in the town that I call home, or chatting with my friendly new neighbors.

I drink far more coffee than is deemed healthy by anyone sane. But I'll only drink stuff brewed from a vacuum-sealed brick if I'm desperate. Yeah, yeah, I know. *grin*

Mottos for life: Try anything once. It's true that writing is 10% inspiration and 90% perspiration. Never, never, never give up.

I'm always open to suggestions for stories and new ideas, and I love to get e-mail from my readers -- plus, I always answer.

Ciao, il mio nome è Willa Okati: benvenuti nel mio mondo!

Passo quasi tutto il mio tempo alla tastiera del PC, a scrivere una delle migliaia di storie che mi si affollano nella mente. I miei libri vengono pubblicati da Changeling Press (www.changelingpress.com), Loose Id (www.loose-id.net), Torquere Press (www.torquerepress.com) e Samhain Publishing (www.samhainpublishing.com). Un messaggio per tutti i fans della “Brotherhood”: cercatemi anche presso le altre case editrici!

Principalmente, scrivo romance M/M, decisamente erotici. Perché ho scelto di scrivere romanzi di questo genere? E’ciò che amavo leggere quand’ero adolescente, specialmente fanfiction slash. Quando i miei gusti sono cambiati e ho deciso che mi sarebbe piaciuto scrivere storie tutte mie, è stato per me un passo naturale dedicarmi alla narrativa erotica omosessuale. Amo raccontare storie in cui l’amore si manifesta principalmente con il sesso, perché credo che i gay possano innamorarsi realmente l’uno dell’altro, e mi piace pensare che il mio lavoro riflette le mie opinioni.

Nel mio tempo libero, potete trovarmi intenta a guardare film (adoro noleggiare DVD), a leggere libri sul mio Palm Pilot, oppure a divertirmi coi miei gatti (ne ho sei). Negli ultimi tempi, potrebbe anche succedervi di trovarmi seduta sul portico della mia nuova casa (che in realtà è una vecchia casa ristrutturata), alla periferia della città che ormai considero mia, oppure mentre chiacchiero con i miei nuovi vicini di casa, che sono persone molto socievoli.

Bevo molto più caffè di quanto sia considerato salutare dalle persone di buon senso. Però uso il caffè macinato sottovuoto soltanto se sono alla disperazione. Sì, sì, lo so…. ^_^

I miei motti preferiti? Provate tutto almeno una volta. Scrivere è davvero 10% di ispirazione e 90% di sudorazione. Non arrendersi mai, mai, mai.

Sono sempre aperta a suggerimenti per storie e nuove idee, e adoro ricevere e-mail dai miei lettori – per di più, rispondo sempre.

“A Year and a Day”’s Blurb: After being separated from his lover, Ash, no one and nothing is going to stand in Slate's way when it comes to getting him back. He plans on
using magics he's unfamiliar with to call Ash back to his side – but he doesn't think about the consequences. Nothing matters but getting his lover back in his arms again.

However, once they're reunited, Slate and Ash are determined to stay together no matter what the cost. After all, true love can conquer anything...

Quando viene separato dal suo amante Ash, niente e nessuno può impedire Slate dal tentare di riaverlo con sè. Ha intenzione di usare riti magici che a stento conosce pur di richiamare Ash al proprio fianco - ma non pensa alle possibili conseguenze. Non gli importa di niente, tranne che di riavere il suo amante di nuovo tra le braccia.

Comunque, una volta riuniti, Slate e Ash sono ben decisi a restare insieme a tutti i costi. Dopo tutto, il vero amore può sconfiggere ogni ostacolo…

Original and Exclusive Interview with Willa

E.R. Have you have always written only M/M romance? or did you get there after trying other genres? and if yes, why you have chosen this specific genre at the end? Where did you get the idea?

W.O. I started out writing M/F romance, but I found some stories that really got my attention and I fell in love with M/M. I'm still in love with M/M. It's just so sexy to imagine two handsome men together! Yummy!

Intervista Originale ed Esclusiva con Willa

Hai sempre scritto solo M/M ? o ci sei arrivata dopo altri generi ? e se sì, perché hai scelto questo genere specifico ? come ti è venuta l'idea ?

Ho cominciato scrivendo romance tradizionali, ma ho scoperto alcune storie che hanno catturato la mia attenzione, così che mi sono innamorata del genere M/M. Sono ancora innamorata del genere M/M. E’ così eccitante immaginare due begli uomini insieme… davvero intrigante!

E.R. Do you consider the M/M genre part of the romance genre or rather an highly erotic "mainstream"?

W.O. I think it's quickly becoming a part of the romance genre. It'll be mainstream pretty soon - I hope.

Consideri gli M/M parte del genere romance o piuttosto un "mainstream" altamente erotico ?

Penso che stia rapidamente diventando parte del romance. Diventerà narrativa “mainstream”, cioè standard, molto presto, mi auguro.

E.R. What does your family think of the fact you're writing M/M romances? how did they react?

W.O. My husband thinks it's really cool. He's often helped me out with the male perspective when I'm trying to figure out a character's actions or motivations. So I get a lot of support.

Cosa pensa la tua famiglia del fatto che tu scrivi questo tipo di libri ? come hanno reagito?

Mio marito pensa che sia molto... fico! Quando cerco di immaginarmi le azioni o le motivazioni di un personaggio, spesso è lui ad aiutarmi a capire il punto di vista maschile delle cose. Mi dà veramente molto sostegno.

E.R. What do you think will be the future of M/M romance? is it only a temporary fashion, or something more?

W.O. I think it's going to continue to grow and grow. You see so many more great M/M books these days, especially with the e-publishers. There are a lot of dedicated fans who are really interested in the genre. (I love those people!)

Quale pensi sia il futuro dei romanzi M/M ? è solo una moda del momento, o qualcosa di diverso?

Credo che questo genere continuerà a crescere sempre più. Rispetto al passato, in questi ultimi tempi escono molti più romanzi M/M davvero belli, specialmente presso le case editrici di di e-books. Ci sono moltissimi appassionati che sono veramente interessati al genere (e io li adoro!)

E.R. How do you image your "typical" reader, and what do you think he/she is looking for in your novels?

W.O. From the feedback I get, I think mostly straight women read my work. I'd love to expand to where I had some gay males as readers too. With me, I think they're looking for a lot of love and romance as well as hot sex.

Come immagini che sia il tuo lettore "tipico", e cosa pensi che cerchi dai tuoi romanzi ?

A giudicare dai feedback che ricevo,credo che i miei libri vengano letti principalmente da donne etero. Mi piacerebbe ampliare il mio pubblico in modo che includa anche qualche gay. Penso che la gente ricerchi nei miei libri amore e romanticismo, oltre alle scene di sesso bollente.

E.R. Why do you think a M/M novels can be interesting for a woman? Why a female reader of "classic" romance should have to give them a try?

W.O. I think that it's kind of like men enjoying watching two women together. As a female, I think it's really hot to imagine two men together. I don't know how many other people think like I do, but the readership numbers seem to say they're in agreement. If someone's happy with M/F romance and doesn't want to try M/M, that's fine. But anyone who's curious ought to try one to see if it turns out to be a turn-on for them.

Perché ritieni che i romanzi M/M possano essere interessanti per una donna ? cioè, perché una lettrice di romance "classici" dovrebbe provarli ?

Penso che sia più o meno la stessa cosa di quando gli uomini si divertono nel vedere due donne insieme. Come donna, penso che sia realmente eccitante immaginare due uomini insieme. Non so quanta altra gente la pensi come me, ma i dati sui miei lettori sembrerebbero dimostrare che sono della mia stessa opinione. Se una persona si accontenta di leggere romance tradizionali e non vuole provare i romance M/M, va bene. Ma chiunque sia appena un po’ curioso dovrebbe provarne uno, per scoprire se potrebbe appassionarsi a questo genere.

E.R. What do you think of the classic alpha vs. beta males classification ? Is it applicable to M/M romances, i. e. one of the 2 main characters must be an alpha, the other one a beta?

W.O. I tend to like writing the nice guys. They're not wimps, but they're usually evenly matched. I like putting two equals together, whether alpha or beta, and seeing what happens.

Cosa ne pensi della classica suddivisione maschi alfa / maschi beta ? è applicabile all'M/M, cioè uno dei 2 protagonisti dev'essere un alfa, l'altro un beta ?

In genere mi piace raccontare le storie di bravi ragazzi. Non si tratta di imbranati però, ma di persone che stanno di solito allo stesso livello. Mi piace mettere insieme due persone dello stesso calibro, alfa o beta che siano, e vedere cosa accade.

E.R. The "coming out" is still a dramatic and very intense moment in your novels and in many other M/M stories. Why? Shouldn't it be something less weird, more "common" by now ?

W.O. I don't think so. It's a huge event in any gay man's life, no matter what age they are. I don't use that a lot myself, but I think it's a pretty important part of the genre.

Il momento del " coming out " è tuttora un momento drammatico e molto intenso dei tuoi romanzi e per molti M/M. Perché ? non dovrebbe essere invece ormai qualcosa di meno strano, di più "normale" ?

No, non credo. È un evento importante della vita di ogni gay, indipendentemente dall’età in cui accade. Non lo uso spesso, ma ritengo che sia una componente decisamente importante di questo genere.

E.R. Do you think to go on writing only M/M novels or are you planning to try other genres as well? Your programs for the future?

W.O. Definitely more M/M novels and short stories! I've tried some menages, but I like M/M much better. As long as people keep publishing them, I'll keep writing.

Pensi di continuare a scrivere solo M/M oppure di spostarsi su altri generi? I tuoi progetti per il futuro ?

Scriverò sicuramente altri romanzi e racconti M/M! Ho provato a scrivere alcune storie di menagès a trois, ma mi piacciono molto di più i rapporti M/M. Fino a quando gli editori continueranno a pubblicarli, io continuerò a scriverli.

E.R. Anything else you'd like to tell us ... ?

W.O. I love to write, and I hope that it shows. If you're interested in my writing, check me out at Loose Id (http://www.loose-id.net) and Samhain Publishing (http://www.samhainpublishing.com). I publish a lot of stories, so there's plenty to choose from.

Altre cose che ti andrebbe di dirci ...?

Amo scrivere, e spero che si veda. Se siete interessati ai miei libri, venitemi a trovare a Loose Id (http://www.loose-id.net) o a Samhain Publishing (http://www.samhainpublishing.com). Pubblico molti libri, quindi avrete molta scelta.

PLEASE STOP BY AND READ IF YOU'RE 18 OR OLDER ONLY. THIS POST CONTAINS ADULT MATERIAL.

Note: This book is a homoerotic love story, and as such contains male/male sexual practices that may be offensive to some readers.

Excerpts from "A Year and a Day"
Available from Samhain Publishing

Copyright 2006 Willa Okati. Published and Translate with the authorization of the author.

A YEAR AND A DAY
by Willa Okati

Excerpt 1

"Ash, you cut it out, now!"

"Don't want to." A warm body cozied up nice and close and personal behind Slate as he stood by the kitchen stove. "You feel so good."

"You say that every time you touch me."

"Doesn't make it any less true." Long, slender fingers mounted on an artist's hands slipped around the front of Slate's jeans, trailing a line down his zipper. "Mmm, mmm. Hey, good lookin'. What have you got cookin'? Cookin' up something special for me?"

"Ash!" Slate laughed. "I'm on the phone, here." All the same, he didn't move his lover's hands away. The sensation of Ash's fingers dancing up and down his cock felt all too good to say no to. "You know, talking to somebody else? A person who is not you, by the bye, who probably wonders what on earth we're up to while I have her on hold."

"I can take a guess," a voice crackled out from the other end of the line. Feminine, mature, and amused as all hell. "Ash attacking you again?"

Slate shifted so that he could hold the phone tucked beneath his ear and use his other hand to cover Ash's, moving ever so slowly up and down. He tried to keep his breathing regular and easy as he answered. "Nah. He's, um, making dinner."

"Pigs in blankets?"

"Marianne, you have a filthy mind."

"I've seen you two in action. Well, not all the way, except for that once in the hayloft when I came by to feed Shelby and the both of you were upstairs doing things that would scare the fillies." Marianne sounded amused. "Swear to you I'll never forget the look on both your faces when I popped my head up over the ladder. You looked like a high school kid caught with his pants down at the prom."

"Marianne!" Slate scolded. Then, he moaned, because he just couldn't not, not with Ash starting to slide his zipper down click by click. "Your cousin is assaulting my manly virtue, and all you've got time for is jokes? A fine help you are."

"Better he assault you than somebody else," Marianne fired back. "Sounds like he's doing a pretty good job of it, too."

"That he is," Slate admitted as Ash slipped one questing finger inside the tiny hole of opened zipper. He let out a strangled noise when Ash slid his fingertip down one inch of his cock. "Say, you mind if I call you later?"

"I'm already on my way to hanging up." Oh, Marianne was definitely laughing at him, and that just wouldn't do. "Won't expect you to call for a couple hours. I expect you two are gonna be occupied for about that long, if not longer."

"Definitely longer," Ash whispered in Slate's ear, his breath tickling in a way that made Slate want to jump and laugh, then turn around and jump his lover's bones just to teach him a damn good and enjoyable lesson. "Much… much… longer."

He moaned again. "Ash, I swear to you, I'm gonna turn you over my knee."

"Promise?" that wicked whisper shot right back.

"Call you later, Marianne," Slate rattled off into the phone. "We've got all that to do with setting up for the fair tomorrow. Lots of details."

"Yeah, but right now you only have one on your mind." Marianne laughed, a low alto chuckle. "Have fun ravishing my only blood kin, now."

"Believe me, I will." Slate grabbed Ash's hand to hold it steady, just where he wanted it most.

ATTENZIONE LEGGERE SOLO SE SEI MAGGIORENNE. QUESTO POST HA UN CONTENUTO ADATTO AD UN PUBBLICO ADULTO.

Nota: Questo libro è una storia d'amore omosessuale, e come tale descrive scene di sesso tra uomini che potrebbero essere offensive per alcuni lettori.

Estratti da "A Year and a Day"
Disponibile presso Samhain Publishing

Copyright 2006 Willa Okati. Pubblicato e tradotto con l'autorizzazione dell'autore.

A YEAR AND A DAY
by Willa Okati

“Ash, piantala subito!”

“Non mi va.”. Un corpo caldo si sistemò tranquillamente, con rilassata intimità, alle spalle di Slate, che stava davanti ai fornelli in cucina. “E’ così bello averti vicino.”

“Lo dici ogni volta che mi tocchi.”

“Non per questo è meno vero.” Mani d’artista dalle dita lunghe e agili scivolarono sul davanti dei jeans di Slate, tracciando una linea giù lungo la cerniera. “Mmmmm. Dimmi, bello, cosa bolle in pentola? Qualcosa di speciale per me?”

“Ash!” Slate scoppiò a ridere. “Guarda che sono al telefono.” Però non allontanò le mani del suo amante. La sensazione delle dita di Ash che gli danzavano su e giù lungo il pene era troppo bella per respingerla. “Hai presente quando si parla con qualcun altro? Qualcuno che non sei tu, tra l’altro, e che si starà probabilmente domandando cosa diamine stiamo combinando mentre la tengo in attesa.”

“Posso provare ad indovinare,” una voce crepitò dall’altra parte della linea. Femminile, adulta e decisamente divertita. “Ash ti sta di nuovo saltando addosso?”

Slate si spostò in modo da tenere il telefono fermo con l’orecchio e usare l’altra mano per coprire quella di Ash, che continuava a muoversi lentamente su e giù. Cercò di continuare a respirare regolarmente mentre rispondeva. “Nooo. Lui, ehm, sta preparando la cena”.

“Salsicce?”

“Marianne, hai un’immaginazione perversa.”

“Vi ho visti in azione. Beh, non proprio, eccetto quella volta nel fienile quando sono venuta a dare da mangiare a Shelby ed voi due eravate nel soppalco a fare cose che avrebbero spaventato perfino le puledre.” La voce di Marianne suonava divertita. “Giuro che non dimenticherò mai la faccia che avevate quando sono spuntata con la testa al di sopra della scala a pioli. Sembravate due liceali sorpresi con le braghe calate alla festa del diploma.”

“Marianne!” la rimproverò Slate. In quel preciso momento gli sfuggì un gemito che proprio non riuscì a trattenere, non con Ash che aveva cominciato ad abbassargli la cerniera un millimetro alla volta. “Tuo cugino sta attentando alla mia virtù di maschio, e tutto quello che sai fare tu è scherzare? Che bell’aiuto che sei.”

“Meglio che attenti alla tua piuttosto che a quella di qualcun altro,” replicò Marianne. “Sembra che se la stia cavando bene, tra l’altro.”

“Proprio così,” ammise Slate mentre Ash infilava un dito indagatore dentro la fessura della cerniera ora aperta. Un suono strozzato gli sfuggì dalla gola mentre Ash gli faceva scivolare la punta del dito un centimetro giù lungo il pene. “Senti, ti dispiace se ti chiamo più tardi?”

“Sto già riattaccando.” Oh, Marianne stava proprio ridendo di lui, e questo non andava per niente bene. “Non mi aspetto che mi richiami prima di un paio d’ore. Credo che voi due nel frattempo avrete da fare, e forse anche più a lungo.”

“Decisamente più a lungo”, sussurrò Ash nell’orecchio di Slate, con il respiro che solleticava Slate al punto da fargli venire voglia di dimenarsi e scoppiare a ridere, poi si voltò e diede una gomitata nelle costole al suo amante giusto per dargli una lezioncina. “Molto… molto… molto più a lungo”.

Lui gemette di nuovo. “Ash, te lo giuro, sto per prenderti a sculacciate.”

“E’ una promessa?” gli sussurrò maliziosamente, di rimando.

“Ti chiamo più tardi, Marianne,” disse velocemente Slate al telefono. “Abbiamo molte cose da fare per la fiera di domani. Molti dettagli da sistemare.”

“Già, ma in questo momento la cosa che in mente è una sola,” rise piano Marianne, con la sua bassa voce da contralto. “Divertiti a sedurre il mio unico parente.”

“Sta’ tranquilla, lo farò senz’altro.”. Slate afferrò la mano di Ash per bloccarla proprio nel punto dove più la voleva.

Excerpt 2

"I never could get enough of you," Slate murmured to himself. "Yellow, white and blue. All three of them, still growing. You watching out for your babies, wherever you are, Ash?" The thought made him somehow bitter. "You watching over me? Is that why I can't let go of you? Why I don't want to?"

He knelt, plucking up handfuls of the blossoms. Violets were for faithfulness, or so Ash had told him later, much later, while they lay on their backs in bed that night. Clean from their afternoon's devouring one another, but still hungry. Violets, those were important. Yellow for worthiness, white for the willingness to take a chance on happiness, and blue for always being true. They mattered.

Chrysanthemums, for long life, and deep need. Mandrake, for its shape. He half winced as he pulled the roots free, remembering tales of how they were meant to scream when they came loose of the earth, but it just sounded like digging carrots, to him. Sage, to go with the salt, for binding.

He had a bag of grave dirt hanging from his waist, a knife in his pocket, and a healthy supply of the other thing he needed running through his veins. The sun was climbing high, almost at the peak point. It was time.

Standing, his hands full with spell parchment, herbs, and flowers, he dragged in a deep breath. He turned a bit to the left, and looked at the building he hadn't entered in a year. The stable. The last place Ash had been alive in.

There were no animals in it anymore. He'd sold Brown Sugar off with the rest of the livestock, and told Zillah that she could stable her horse elsewhere. Not a thing had been shoveled out but the horse shit. It should still have had the self-same hay in there. Slate had hated the thought of touching one strand… until he'd found the spell. Now, he thanked a God he'd mostly stopped believing in that the site had been undisturbed.

He needed it, for the spell to work right. If it worked at all. Taking a deep breath, Slate stepped out of Ash's herb garden, and took bold strides toward the empty stable. Now or never, he told himself. No time to worry over it being right or wrong. This is the task you've set yourself. This is what you need to do.

Even if it's… limited… then it's gonna be worth it. He stopped for a moment, resisting the urge to crumble his fists around the paper and greenery. I have to see him again. That's all there is to it.

He had to stop again, at the closed stable door, to catch his breath. "It'll be all right," he muttered to himself. "Probably won't work at all. Mountain hocus-pocus. Somebody's fantasy. Bet the woman who wrote this never brought anyone back at all. Nothing says she did. Maybe she was wrong." Maybe. Maybe. Maybe. But then again… maybe not.
Taking in a deep breath, he pushed the stable doors open. The smells hit him first of all: moldering hay, sickly sweet. The faint tang of horse sweat, even though Brown Sugar had been gone for all those months.

Slate drew back fast, leaning his head outside the stable. He couldn't do this. What had he been thinking, to face this place again? God, even the straw on the dirt floor was still rucked up where Ash had lain.

But no. That was good. He knew exactly where to lie and cast his spell. Spell! Slate swallowed, and firmed his jaw. No use thinking about ifs and maybes. He'd try this, see what happened, and, well, then he'd either have his heart's desire, or he'd burn the place to the ground.

“Non potrò mai stancarmi di te,” mormorò Slate tra sè. “Giallo, bianco e blu. Stanno ancora crescendo, tutti e tre. Stai tenendo d’occhio i tuoi piccolini, Ash, dovunque tu sia?” Il pensiero lo amareggiò ancora di più. “Mi stai tenendo d’occhio? È per questo che non riesco a lasciarti andare? Perché non voglio lasciarti andare?”

Si inginocchiò, raccogliendo una manciata di boccioli. Le violette erano simbolo di fedeltà, o almeno così gli aveva detto Ash molto, molto tempo fa, mentre erano stesi uno a fianco all’altro nel letto una notte. Tranquilli dopo aver trascorso il pomeriggio a divorarsi l’un l’altro, ma ancora affamati. Le violette, quelle erano importanti. Gialle in segno di qualcosa che conta davvero, bianche per la voglia di correre rischi pur di essere felici, e blu per la sincerità perpetua. Tutte cose importanti.

Crisantemi, per una vita lunga, ed i bisogni profondi. Mandragola, per la sua forma. Quasi sussultò mentre ne estirpava le radici, ricordando le leggende secondo cui urlavano quando venivano tolte dalla terra, ma a lui quel suono sembrava lo stesso di quando si estirpano carote. Salvia, da usare col sale, per simboleggiare il legame.

Aveva una sacchetto di terriccio preso dalla tomba che gli pendeva dalla vita, un coltello in tasca, e un’ampia scorta di quell’altra cosa che gli serviva gli scorreva nelle vene. Il sole si stava innalzando nel cielo, quasi allo zenit. Era il momento.

Rimase in piedi, stringendo in mano la pergamena dell’incantesimo, le erbe, e i fiori, e tirò un profondo respiro. Si girò un poco a sinistra, e guardò l’edificio in cui non era entrato da un anno, ormai. La stalla. L’ultimo posto che aveva visto Ash da vivo.

Non c’erano più animali ormai. Aveva venduto Brown Sugar con il resto del bestiame, e detto a Zillah che poteva portare il suo cavallo in qualche altra stalla. Nient’altro era stato rimosso, a parte il letame dei cavalli. Ci doveva essere ancora lo stesso fieno di allora. Slate rifiutava l’idea di toccare anche un solo filo di paglia… fino a che non avesse trovato l’incantesimo. Ora, ringraziava quel Dio a cui aveva quasi smesso di credere che quel posto fosse rimasto indisturbato.

Era necessario, perché l’incantesimo funzionasse. Se mai avesse funzionato. Inspirando profondamente, Slate uscì dal giardino di Ash, e si avvicinò a grandi passi verso le stalle vuote. Ora o mai più, si disse. Non c’è tempo per preoccuparsi se sia giusto o sbagliato. Questo è il compito che ti sei prefissato. Questo è ciò che devi fare.

Anche se… ci sarebbero stati dei limiti… ne sarebbe valsa la pena. Si fermò per un momento, resistendo all’impulso di stritolare nel pugno la pergamena e le piante. Devo vederlo ancora. E’ tutto qui.

Si dovette fermare ancora, davanti alle porte chiuse della stalla, per riprendere fiato. “Andrà tutto bene,” mormorò a se stesso. “Probabilmente non funzionerà. Un incantesimo di campagna. Pura immaginazione. Scommetto che la donna che l’ha scritto non ha mai riportato indietro nessuno dall’aldilà. Non c’è nessuna conferma che ci sia davvero riuscita. Forse si sbagliava.” Forse. Forse. Forse. Ma… forse no. Inspirando a fondo, spinse le porte della stalla e le aprì. La prima cosa che lo colpì fu l’odore: fieno marcio, dolciastro in modo nauseante. Il leggero puzzo di sudore di cavallo, anche se ormai Brown Sugar non era più li da mesi.

Slate arretrò in fretta, sporgendo la testa al fuori dalla stalla. Non ne era capace. Cosa diavolo gli era venuto in mente, per tentare di nuovo affrontare quel posto? Oddio, perfino la paglia del pavimento sporco era ancora ammonticchiata là dove Ash aveva giaciuto.

Ma no. Era stata una scelta giusta. Sapeva esattamente dove stendersi per lanciare il suo incantesimo. Incantesimo! Slate deglutì, e strinse la mascella. Inutile pensare ai se ed ai ma. Ci avrebbe provato, avrebbe visto cosa succedeva, e, be’, sarebbe riuscito ad ottenere ciò che il suo cuore desiderava, oppure avrebbe bruciato quel posto alle fondamenta.

Excerpt 3

"Why the blindfold?" Ash stood and waved his arms around, trying to get his balance. "This another game?"

Slate smoothed the blue T-shirt over Ash's stomach, unable to resist touching him once more again. Wouldn't be the last time that day, he was sure. While he was there, he went for broke, cupping Ash's erection through his jeans. "You sure you want food to eat?" he crooned. "I could give you something else to eat."

Ash chuckled. "I bet you could, and I bet you will. But first, I'm starving, Slate. Feels like I haven't eaten in --"

-- Slate held his breath --

"Months," Ash finished. "Breakfast wasn't all that long ago, was it?"

"Just about four hours," Slate lied. It pained him to do so. He just hadn't thought. Moving fast, and he prayed, mostly soundlessly, he folded the fragile spell parchment with a wince and tucked it into the pocket of his jeans. "I'll undo you when we get back to the house."

"So you have to lead me?" Ash grinned, almost a leer. "I like this kind of game. You want me to call you 'Master', now? I could go for that."

"No! No, babe, don't do that." Slate cupped Ash's cheek. Ash pressed a kiss against his wrist. "Just be yourself, all right?" The Ash I want. "Play along with me until we're inside. That's all I ask." It had been a crazy idea, but the best he could come up with on short notice.

"Yes… Master," Ash said wickedly. He grinned like a devil caught mid-dance and waggled his tongue in Slate's direction. "You just get me in, feed me up, and I'll do anything you say do."

Slate shut his eyes tight for a brief moment. Talk like that shouldn't go straight to his cock, but damned if it didn't. "Follow me." He took Ash by the hand, the warm, warm, dry hand, and led him toward the entrance of the barn.

"Hey," Ash asked, "where's Brown Sugar? Thought she was down here in her paddock."

"Zillah took her out for some exercise." It troubled Slate, how easily the lies were coming to him, but like everything else in the world, practice was making perfect.

"Marianne's busy glazing this afternoon."

"Since when does Zillah know how to ride?"

"Where have you been?" Slate swatted the back of Ash's head, glad he couldn't see how he winced. Truth be told, Zillah had bought the filly, saying she'd learn how to ride the sweet old girl and warning him that the second Slate wanted her back, she'd sell back at a loss. At the time, he'd thought he'd never want to see the horse again. Idiot. He hadn't thought. He should have thought.

He led Ash carefully through the yard, avoiding any upturned clumps of earth he might bump into. Ash sniffed cheerfully. "I smell leather," he said. "Did you sneak in some work on your projects for the arts fair while I was asleep?"

"You know me. Work, work, work."

Ash managed to elbow him. "We're gonna have to teach you how to relax." He breathed in again. "My herbs. God, they smell sweet. I must be downwind of them. Remind me to go check the violets later? They're delicate as hell. Gotta be careful of them."

Slate flinched. "Delicate, you said? And do you have to check them today? You can't do that tomorrow, maybe?" Tomorrow, when it would be too late.

"Oh, maybe." Ash shook his head. "It's all so clean. And I don't hear any animals. Not the nanny goat, not the hens. Did something happen to them?"

"Nothing at all. They're just napping. It's high noon, when all God's creatures should be asleep." Except us. Slate nudged Ash to get him moving again. "Inside, you. I've got a good mess of stuff to feed you up with."

Did he? His mind raced. Eggs, they had eggs. He'd bought a carton. There would be frozen sausage patties. Some bacon a neighboring farmer had dropped by, fresh and thick-cut in peppered slices. Did he have biscuit makings? Enough coffee to make the old-fashioned way Ash loved?

Oh, God, the coffee pot! It'd have a year's worth of dust inside it, and none of the leavings. Ash had always sworn that you had to start with the last bits of an old pot to make it the right strength and texture. Thick enough to chew, and it would -- Slate almost laughed out loud -- wake up a dead man.

They had reached the back door. Time to go inside and find out what was what. Either Ash would believe his storytelling and think nothing had changed at all. He'd stuff the man with food, then take him upstairs to bed and fuck away the day and the night, with breaks for holding one another and for conversation.

That, or Ash would suss out something had gone wrong, and he'd demand answers. Oh, God, Slate didn't know what to say if Ash started to questioning him. He couldn't tell the truth. Ash wouldn't understand. Would he?

“Perché la benda?” Ash stava in piedi e agitava le braccia, cercando di mantenersi in equilibrio. “E’ un altro gioco?”

Slate lisciò la maglietta blu di Ash all’altezza dello stomaco, incapace di resistere all’idea di toccarlo di nuovo. E non sarebbe stata l’ultima volta quel giorno, ne era certo. A quel punto cedette, e con la mano strinse l’erezione di Ash attraverso i jeans. “Sei sicuro di volere qualcosa dal frigo?” mormorò. “Potrei darti da mangiare qualcos’altro.”

Ash ridacchiò. “Ci credo, e scommetto che lo farai. Ma prima, sto morendo di fame, Slate. Mi sento come se non avessi mangiato da…”

… Slate trattenne il respiro….

“Da mesi,” terminò Ash. “Non abbiamo fatto colazione da molto, vero?”

“Circa quattro ore fa,” mentì Slate. Lo addolorava doverlo fare. Proprio non ci aveva pensato. Muovendosi velocemente, e pregando mentalmente, nascose furtivamente la fragile pergamena dell’incantesimo ficcandosela dentro la tasca dei jeans. “Ti libererò quando saremo tornati a casa.”

“Così dovrai trascinarmici tu?” sogghignò Alex, maliziosamente. “Mi piace questo gioco. Vuoi che ti chiami “Padrone”, ora? Potrei anche starci.”

“No! No, tesoro, non farlo.” Slate posò una mano sulla guancia di Ash. Ash gli premette un bacio sul polso. “Sii solo te stesso, d’accordo?” L’Ash che voglio. “Gioca con me fino a che non siamo dentro. È tutto quello che ti chiedo.” Era un’idea pazzesca, ma era la migliore che gli era venuta in mente nel poco tempo che aveva avuto a sua disposizione.

“Sì… Padrone,” disse Ash maliziosamente. Ghignò come un diavolo sorpreso nel mezzo di un sabba e dardeggiò la lingua in direzione di Slate. “Mi porterai dentro, mi nutrirai, e io farò tutto quello che mi dirai di fare.”

Slate chiuse forte gli occhi per un breve momento. Quelle frasi non avrebbero dovuto avere un effetto così immediato sul suo pene, ma accidenti se non ce l’avevano. “Seguimi.” Prese Ash per mano, uan mano calda, calda e asciutta, e lo condusse verso l’entrata del granaio.

“Ehi,” chiese Ash, “dov’è Brown Sugar? Credevo che fosse giù nel suo recinto.”

“Zillah l’ha portata fuori per farle fare esercizio.” Slate era preoccupato per il modo in cui gli veniva facile mentire, ma, come per tutte le cose in questo mondo, si stava perfezionando con la pratica.

“Marianne è impegnata a glassare torte questo pomeriggio.”

“Da quando Zillah ha imparato a cavalcare?”

“Ma dove sei stato in questi ultimi tempi?” Slate diede un leggero scappellotto ad Ash sulla nuca, lieto che non potesse vedere che sobbalzo aveva fatto. In realtà, Zillah aveva comprato la puledra, dicendo che avrebbe imparato a cavalcare quel tesoro di cavalla e avvertendolo che nel momento in cui Slate l’avesse voluta indietro, gliela avrebbe rivenduta subito allo stesso prezzo. Ll’epoca, lui aveva pensato che non avrebbe mai più voluto rivedere l’animale. Che idiota. Non ci aveva pensato. Avrebbe dovuto pensarci.

Condusse Ash con cautela attraverso l’aia, evitando ogni zolla di terreno sconnessa in cui avrebbe potuto inciampare. Ash annusò l’aria allegramente. “Sento odore di cuoio,” disse. “Hai lavorato di nascosto in qualche tuo progetto per la fiera dell’artigianato mentre dormivo?”

“Mi conosci. Lavoro, lavoro, lavoro”.

Ash in qualche modo riuscì a dargli una gomitata. “Dovremo insegnarti a rilassarti.” Inspirò ancora. “I miei fiori. Oddio, che buon profumo. Devo essere sottovento. Ricordami di controllare le violette, più tardi, va bene? Sono delicate da morire. Bisogna averne molta cura.”

Slate sobbalzò. “Delicate, dici? E le devi controllare oggi? Non puoi farlo domani, magari?” Domani, quando sarebbe stato troppo tardi.

“Oh, magari.” Ash scosse la testa. “E’ tutto così tranquillo. E non sento nessun animale. Né la capra, né le galline. Gli è successo qualcosa?”

“Proprio niente. Stanno solo riposando. È mezzogiorno, il momento in cui tutte le creature di Dio dovrebbero dormire.” Tranne noi. Slate diede una gomitata ad Ash per spingerlo a muoversi. “Dentro, dai. Ho un sacco di roba buona da darti da mangiare.”.

Era vero? La sua mente esplorò frenetica le possibilità. Uova, avevano delle uova. Ne aveva comprato una confezione. Ci dovevano essere degli hamburger surgelati. Un po’ di bacon che gli aveva portato un contadino, fresco e tagliato in spesse fette pepate. Aveva gli ingredienti per fare dei biscotti? C’era caffè a sufficienza per farlo alla vecchia maniera, come Ash lo preferiva?

Oh, mio Dio, la caffettiera! Ci doveva essere almeno un anno di polvere all’interno, e niente fondi. Ash protestava sempre perché si usasse un po’ dei fondi della volta precedente per dare al caffè la giusta forza e consistenza. Denso abbastanza da poterlo masticare, e - per poco Slate non rise a voce alta - capace di resuscitare un morto.

Avevano raggiunto la porta sul retro. Era il momento di entrare e scoprire cosa sarebbe successo. Forse Ash avrebbe creduto alla sua storia e pensato che niente era cambiato. Lui l’avrebbe riempito di cibo, poi lo avrebbe portato a letto al piano di sopra e avrebbero passato tutto il giorno e la notte a far sesso, facendo qualche pausa solo per abbracciarsi e per parlare.

Oppure Ash avrebbe capito che qualcosa non andava per il verso giusto, e avrebbe preteso delle risposte. Oh Dio, Slate non sapeva che cosa avrebbe detto ad Ash se lui avesse cominciato a fargli domande. Non poteva dirgli la verità. Ash non avrebbe capito. Oppure sì?

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