@ Cristina

mi chiedi dove scatta la censura, cioè con che criteri si decide cosa tenere e cosa eliminare ?

questa sì che è una domanda difficile...

ognuno, credo, ha i suoi confini personali. Io ricordo quanto mi sono inferocita, a suo tempo, per il massacro del cavallo di una dama in uno dei romanzi medievali della Garwood, e per la morte dal freddo dell'asinello di Lily della Gaffney ( se ricordo male libri e autrici, scusate, ma le scene a suo tempo mi hanno davvero turbato e ho cercato di dimenticarle ). La crudeltà contro bambini, anziani, donne, animali ed in genere tutti gli esseri deboli e indifesi per me è un delitto gravissimo, imperdonabile.

da quel che ho capito confrontando testi originali e tradotti della Harlequin, posso dirti che finora ho visto "annacquare" le scene di sesso, abbreviando o eliminando del tutto quelle troppo bollenti. Oltre il livello "caldo" non si deve mai andare, insomma, anche se il libro di partenza è "hot".

Insomma, da quanto mi sembra di capire quella di Harlequin sembrerebbe una censura puritana, ma non morale ( non so se sono riuscita a spiegarmi bene ).