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RECENSIONE / REVIEW : GEORGE AND THE VIRGIN di Lisa Cach
Mass Market Paperback: 349 pages
Publisher: Love Spell (June 2002)
Inedito in Italia
Medioevo. Inghilterra. Alizon è ancora vergine a 14 anni e questo è un grosso problema, in quanto nel suo villaggio, ogni anno, si tiene una lotteria per decidere chi, tra le vergini del villaggio, verrà sacrificata al drago che vive nei sotterranei del castello abbandonato al limitare del villaggio. Cerca in tutti i modi di perdere la verginità con un ragazzo un po’ imbranato del villaggio, ma non ci riesce e viene scelta come vittima sacrificale per il drago. Tempi moderni, George Arlington è un lottatore di Wrestling, ricco e famoso, ma coinvolto in uno scandalo a causa di un ragazzino, che imitando una delle sue mosse acrobatiche, si è fatto ed ha fatto male ad un coetaneo. Per questo ha cominciato a dubitare del suo lavoro e della sua integrità come esempio per le giovani menti (viene soprannominato George the Saint…). La sorella, medium?, lo convince a scrutare nel suo intimo e, non ho capito bene come, viene catapultato nel Medioevo, per uccidere il drago (avete presente la leggenda di San Giorgio e il Drago?)
George è un eroe decisamente poco impegnativo, un po’ fanciullesco, nella descrizione non mi da la sensazione che non sia troppo intelligente (sarà il lavoro di lottatore di wrestling?). Prende la faccenda dell’uccisione del drago come un grande videogame, è convinto che se non ci riesce una volta, avrà altri due tentativi (come il Game Over dei videogiochi…). Quando si rende conto che il suo compito è di uccidere il drago per salvare delle vergini innocenti, pensa che la ricompensa che la vergine di turno potrebbe tributargli sia interessante, salve ricredersi quando scopre che l’età media delle vergini è ca 12 anni… Si presenta all’appuntamento con il destino in tutina attillata di licra (presente quelle che usano i lottatori?), e questo ne fa un personaggio decisamente fuori dagli schemi dell’eroe classico. Giudizio generale molto positivo, un eroe dal cuore tenero…
Alizon, che sacrificata al drago, si è salvata a causa della morte della suora addetta ai sacrifici, si è sostituita ad essa e di anno in anno, quando accoglie al castello le vergini sacrificali, invece di darle in pasto al drago, le tiene con sé come in un convitto… tutte insieme, perché non possono tornare al villaggio, dato che sarebbero lapidate dai compaesani. La sua più grande afflizione è essere vergine alla tenera età di 26 anni… Desidera sperimentare le gioie dell’amore e approfitta del bel ragazzone che il destino (o la sorella medium?) le hanno inviato… approfitta in tutti i sensi, perché tra i due, quella che sembra essere più scaltra e intelligente è proprio lei. Ma, alla fine, è troppo rancorosa, un po’ acida, e troppo forte: mi sembra decisamente squilibrata rispetto a lui, che è decisamente poco impegnato, poco cattivo, molto dolce
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