@ Fulvia , dal momento che riguardo alle saghe la pensiamo allo stesso modo,  spero tanto sia lo stesso anche per il mio nuovo romanzo, e che quindi ti piaccia. 

@ Ritag 23, i complimenti fanno sempre molto piacere e il morale va alle stelle.  

@ Alessandra cara, anche per me  è stato un grande piacere incontrarti. Grazie per l'incoraggiamento  e...  conto proprio di restare,  dopo aver trovato tante amiche fantastiche. 

@ Cara Libera, sono felicissima del tuo complimento.  In quanto alla domanda che mi hai fatto,  devo dire che mentre penso alla storia  da scrivere, i visi dei personaggi  prendono dei contorni ben definiti. Forse sono persone che ho incontrato per caso e che magari sono rimaste nella mia memoria ; non so dirlo.   
All'inizio del romanzo, quando  la mia protagonista scendeva di corsa la scala di legno,  avevo già davanti una ragazza con i capelli fulvi e ricci intrecciati sulla schiena;  e quando ho pensato al protagonista,  lui si è presentato in un attimo,  quasi fosse un attore teatrale  che esce da dietro le quinte per salutare il pubblicio. 
Tempo fa ho provato a immaginare di dare al protagonista di un racconto il viso di Russell Crove, subito dopo averlo ammirato in un bellissimo film. Uno sbaglio. Alla fine sono stata costretta a  mettere temporaneamente da parte quel lavoro  perchè nella mia mente passavano solo le immagini del film interpretato da Russell , e non quelle della mia storia.
Il carattere dei protagonisti   lo decido subito, anche se qualche volta capita  di cambiare qualcosa.  Se non mi comportassi  così, immagino che la storia evolverebbe diversamente. 
Con i personaggi minori   a volte mi lascio prendere la mano e permetto loro di crescere diversamente a meno che, s'intende non intendano cambiare, in meglio o in peggio, al punto di di costringermi a rivedere completamente la stesura del romanzo.    

Saluto tutte quante con affetto. 
Miriam Formenti,